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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 105 del 25 dicembre 2009


Materia: Urbanistica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 3810 del 09 dicembre 2009

L.R. 23 aprile 2004, n.11 "Norme per il governo del Territorio". D.G.R. n. 2230 del 21 luglio 2009 - Assegnazione di contributi per la formazione dei Piani degli Interventi.

L'Assessore alle Politiche per il Territorio, Renzo Marangon, riferisce:

L'art. 47 della L.R. 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il Governo del Territorio", prevede che la Regione eroghi appositi contributi per assicurare l'adeguamento degli strumenti urbanistici generali comunali (PAT) alla nuova disciplina urbanistica.

I contributi possono essere erogati per la formazione del quadro conoscitivo, per la pianificazione concertata, per la formazione dei piani di assetto del territorio intercomunali (PATI), per la costituzione di uffici per la gestione in forma associata dei piani, per incentivare l'istituto del credito edilizio e del restauro ambientale di cui all'art. 36, nonché per lo svolgimento di ogni altro adempimento previsto dalla legge 11/2004.

Richiamando l'art. 47 della L.R. 11/2004, si evidenzia che, oltre alla formazione dei PAT e dei PATI, la Giunta Regionale può erogare benefici economici per altre finalità che comunque attengono all'attuazione della riforma urbanistica.

Per l'anno 2009, per le finalità di cui sopra, è stato disposto uno stanziamento di € 1.200.000,00 sul capitolo di spesa n. 100731 "Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per l'adeguamento degli strumenti urbanistici generali comunali - L.R. 23/04/2004, n. 11".

Con D.G.R. n.2230 del 21 luglio 2009, sono stati approvati criteri e modalità per la concessione di contributi ai Comuni ai sensi del citato art. 47 della L.R. 11/2004, e ripartito le risorse per tipologia di azioni.

In particolare è stato disposto di destinare l'importo di € 100.000,00 al finanziamento di specifiche attività di formazione di Piani degli Interventi (P.I.), di natura sperimentale, in ambiti comunali ad elevata complessità ambientale-paesaggistico-territoriale, per dare piena attuazione alle previsioni normative relative alla pianificazione comunale.

Si ritiene che tali caratteristiche siano riconducibili ai Comuni di Feltre (BL) , Bassano del Grappa (VI), Verona e San Martino di Lupari (PD), che nella formazione dei rispettivi Piani degli Interventi devono affrontare tematiche rilevanti e complesse, tra le quali si segnalano centri storici di eccezionale interesse, un paesaggio agrario collinare di elevata integrità, la presenza di aree di pregio naturalistico di livello comunitario e nazionale, come descritto nella "Relazione preliminare a supporto dell'elaborazione dei Piani degli Interventi dei Comuni di Feltre (BL), Bassano del Grappa (VI), Verona, San Martino di Lupari (PD)" di cui all'Allegato A.

In particolare, si evidenzia che il territorio del Comune di Feltre (BL) è interamente tutelato da vincolo paesaggistico, in merito al quale vi è una proposta di revisione, e quindi presenta specificità tali da renderlo particolarmente idoneo all'approfondimento di tematiche attinenti alla salvaguardia dei valori paesaggistici e ambientali.

Di fatti il Comune di Feltre ha sottoscritto nel 2003 con la Regione Veneto, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Provincia di Belluno, un protocollo di intesa (DGR n. 4379 del 30 dicembre 2003) per la predisposizione di un progetto pilota e linee guida di carattere generale da applicarsi nella pianificazione territoriale - paesaggistica di altri territori comunali della Regione con caratteristiche simili.

Per quanto concerne il comune di Bassano del Grappa (VI) è stabilito che l'adeguamento del PRG/PI ai contenuti del PAT e della L.R. 11/2004 dovrà avvenire gradualmente stabilendo anche due fasi prioritarie.

Nella prima fase viene interessato tutto il territorio comunale compresa l'area collinare e montana. In essa vengono: rivisti i gradi di tutela dei fabbricati con superamento dei sussidi operativi in adeguamento al PAT anche prevedendo quote di ampliamento dei fabbricati; rivista la classificazione degli interventi nel centro storico con particolare riferimento alla doppia classificazione determinata dalla conferma dei piani particolareggiati approvati e contestualmente dai gradi di tutela del PRG; rivisti i gradi di tutela dei fabbricati classificati beni culturali in area agricola in adeguamento al PAT, anche prevedendo quote di ampliamento, nonché accertata la compatibilità con il PAT (limite SAU, compatibilità geologia e paesaggistica, invarianti) delle varianti residenziali adottate dal comune, ma non condivise dalla Regione.

Nella seconda fase, sempre per tutto il territorio comunale compresa l'area collinare e montana, viene: completata la variante in corso di esecuzione denominata "Variante delle colline"; definita la zonizzazione (aree a servizi, viabilità, definizione indice ZTO di completamento, uniformate le destinazioni ammesse per tipo di zona ecc.) delle aree interessate dai cosiddetti PUA confermati; verificata l'attuale dotazione di servizi complessiva e in ogni polarità urbana del territorio comunale, stabilendo gli interventi necessari per raggiungere lo standard dimensionale e qualitativo adeguato alla domanda esistente e potenziale; verificato l'assetto urbanistico di ogni polarità individuando le azioni necessarie per migliorare l'ambiente urbano la qualità di vita dei residenti e per indirizzare le nuove localizzazioni insediative e le azioni strategiche a livello locale; per le aree agricole, previa indagine agronomica, viene adeguato il PRG ai contenuti del PI e definiti e precisati gli ambiti, i corridoi ed ogni altra indicazione di invariante o vincolo in modo da superare la salvaguardia sul PRG/PI mediante opportune norme.

Parallelamente alle sopra citate fasi di adeguamento verranno definiti altri interventi normativi e progettuali per completare il PI con specifico riferimento a: Prontuario per la qualità architettonica, la mitigazione ambientale degli interventi ed il recupero delle preesistenze in contrasto con l'ambiente (interventi pubblici e privati ecosotenibili); interventi sull'ambiente mediante un programma di valorizzazione eco sistemica delle risorse ambientali primarie che vanno tutelate e rigenerate attraverso progetti ambientali, non necessariamente correlati ad interventi di natura urbanistica, che il PAT già individua nella tav. 5.5 "scelte strutturali e scelte strategiche - azioni per il sistema ambientale; azioni per il sistema insediativo stabilite dal PAT e già individuate nella tav. 5.5 "scelte strutturali e scelte strategiche - azioni per il sistema insediativo, tese a promuovere la sostenibilità della struttura urbana, integrare le funzioni produttive e di servizio, valorizzare i corridoi di accesso al centro città; quadro delle compatibilità, delle linee guida, delle coerenze, delle sinergie e delle complementarietà che indirizzeranno le progettazioni da definirsi con accordi pubblico-privato di aree rilevanti per le ricadute sull'assetto urbano interessando aree industriali o direzionali dismesse, aree a standard non realizzate, aree per attrezzature o edificabili rimaste inattuate.

La disciplina urbanistica proposta invece per il Piano degli Interventi di Verona si fonda sulla necessità di superare la suddivisione del territorio in zone omogenee prevalentemente funzionali (residenziale, produttivo, produttivo agricolo, ecc.), costruite esclusivamente a partire dagli usi in atto o insediabili e dalle densità edilizie esistenti del P.R.G. vigente.

Nel nuovo Piano degli Interventi per la città esistente sarà fatto riferimento alla categoria di "tessuto", la cui articolazione non deriva soltanto dagli usi e dalle densità edilizie, ma anche da altre componenti che qualificano gli insediamenti, in termini storici, di morfologie di impianto, (presenza di un disegno unitario), di omogeneità tipologiche, di caratteristiche ambientali.

Nella stesura del Piano sarà superato il riferimento all'indice volumetrico come unico riferimento per le zone individuate dallo stesso: la nuova disciplina per la città esistente sarà definita a partire dalle diverse "modalità di intervento", finalizzate al perseguimento degli obiettivi individuati dal P.I. per i diversi tessuti, come la tutela delle parti storiche della città e dei quartieri o la riqualificazione urbanistica delle parti degradate, dismesse o sottoutilizzate.

Altresì si sottolinea che la Città di Verona è iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO per la sua struttura urbana e per la sua architettura. E' un esempio di città che si è sviluppata progressivamente e ininterrottamente integrando elementi artistici di altissima qualità dei diversi periodi.

Considerata la complessità e la vastità del territorio, il Comune di Verona sta redigendo quattro Progetti Urbanistici: Piano Interventi del Contesto Urbano, Piano Interventi Verona Sud - Ato 4 - Città della Trasformazione, Piano Interventi del territorio aperto, delle componenti naturalistico ambientali, della collina e delle aree parco, Piano Interventi Centri Storici Minori, del Centro Storico Maggiore, delle Corti Rurali e delle Ville Venete.

Per il territorio del Comune di San Martino di Lupari (PD) tra gli obiettivi del Piano degli Interventi l'Amministrazione comunale pone come prioritari il potenziamento di servizi di ruolo sovracomunale e comunale: polo sportivo, un nuovo polo scolastico, un polo sanitario, un nuovo centro culturale, una nuova struttura per anziani; la limitazione del consumo di territorio agricolo di pregio, privilegiando la rifunzionalizzazione degli ambiti interni al perimetro urbano verificata da una attenta ricognizione dei bordi e trasferimento delle attività non più compatibili con la residenza;la promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole;la tutela dell'identità storico-culturali;salvaguardia e valorizzazione dei centri storici e del paesaggio rurale; la difesa dai rischi idrogeologici; la promozione del risparmio energetico; l'integrazione della mobilità; la tutela dei valori naturalistici e ambientali mediante l'istituzione di un parco naturalistico archeologico di livello regionale, nuovi parchi naturalistici dell'ecosistema delle risorgive, nonché la connessione ecologica con il SIC presente nella parte meridionale del territorio comunale.

In base a quanto sopra evidenziato, e in coerenza con quanto disposto dalla D.G.R. n. 2230 del 21 luglio 2009, si propone il trasferimento di risorse finanziarie per la formazione dei Piani degli Interventi dei Comuni di Feltre (BL), Bassano del Grappa (VI), Verona e San Martino di Lupari (PD), per € 25.000,00 ciascuno, allo scopo di sostenere le attività di pianificazione sperimentali complesse, e di mettere a disposizione delle Amministrazioni Comunali l'esperienza e la professionalità degli uffici tecnici regionali.

Le operazioni saranno pertanto accompagnate dalla Regione, secondo gli accordi sottoscritti come da schema allegato (Allegato B), che definisce anche le modalità di erogazione.

Si ritiene che tali attività potranno rappresentare validi esempi - guida per la formazione degli strumenti di pianificazione di competenza comunale utilizzabili dai Comuni che abbiano già completato la redazione del Piano di Assetto del Territorio e che siano in procinto di avviare la formazione del Piano degli Interventi.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la L.R. 29 novembre 2001, n. 39;

VISTA la L.R. 23 aprile 2004, n. 11;

VISTA la D.G.R. n. 3958 del 12 dicembre 2006;

VISTA la D.G.R. n. 2230 del 21 luglio 2009;

delibera

  1. di finanziare, per le motivazioni di cui in premessa e secondo le disposizioni della D.G.R. n. 2230 del 21 luglio 2009, la formazione dei Piani degli Interventi dei Comuni di Feltre (BL), Bassano del Grappa (VI), Verona e San Martino di Lupari (PD), assegnando a ciascun Comune un contributo pari a € 25.000.00;
  2. di impegnare la somma complessiva di € 100.000,00 sul Cap. 100731 "Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per l'adeguamento degli strumenti urbanistici generali comunali" L.R. 23/04/2004, n. 11 a favore dei Comuni di cui al punto 1, per le quote rispettivamente spettanti, che saranno erogate secondo le modalità descritte nell'Allegato B;
  3. di approvare gli Allegati A e B, che costituiscono parti integranti del presente provvedimento;
  4. di autorizzare il Dirigente della Direzione Urbanistica alla firma degli accordi di cui all'allegato schema (Allegato B), che dovranno essere sottoscritti entro il 31.12.2009;
  5. di dare mandato al Dirigente Regionale della Direzione Urbanistica di provvedere ad adottare tutti gli atti necessari a dare esecuzione alle disposizioni del presente atto.


(seguono allegati)

3810_AllegatoA_220626.pdf
3810_AllegatoB_220626.pdf

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