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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 70 del 25 agosto 2009


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2338 del 28 luglio 2009

adeguamento dei procedimenti attuativi del sistema servizio civile regionale volontario. L.R.18/2005.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [ L'Assessore alle Politiche Sociali, Stefano Valdegamberi, riferisce quanto segue:

La Regione Veneto ha istituito il servizio civile regionale volontario con legge 18 novembre 2005, n. 18.

Il servizio civile regionale costituisce un ulteriore opportunità che la Regione offre alle giovani generazioni ed alla formazione civica dei suoi cittadini, valorizzando esperienze di solidarietà sociale e percorsi di cittadinanza attiva sia dal punto di vista legislativo che nell'ambito della promozione di specifiche progettualità sociali.

La Regione Veneto ha avviato una prima fase sperimentale del servizio civile regionale nel 2006 che si è conclusa nell'autunno del 2008. Il biennio di gestione del servizio civile (bando regionale - sperimentale 2006 e bando regionale 2007) ha evidenziato alcune positività del sistema ma anche alcune criticità che richiedono opportuni correttivi per migliorare il sistema regionale.

Da un primo monitoraggio si evince che il servizio civile regionale è accolto con favore tra i soggetti istituzionali e ha catalizzato l'attenzione dei giovani molto più del servizio civile nazionale. (Le domande presentate al bando regionale sperimentale sono state complessivamente 285 su 132 posti previsti). Ciò evidenzia che i progetti presentati avevano obiettivi e proponevano esperienze formative rispondenti alle aspettative di impegno sociale. Le criticità riguardano la parte operativa. Su 111 volontari avviati nei progetti solo 86 hanno concluso il servizio. Ciò è stato causato da:

  • mancato avvio di alcuni progetti finanziati o parziale copertura dei posti;
  • rinuncia di alcuni volontari prima dell'avvio al servizio;
  • interruzioni di servizio da parte dei giovani.

Si rende necessario pertanto apportare alcuni adeguamenti al sistema regionale per il superamento delle suddette criticità e per permettere il raggiungimento degli obiettivi progettuali.

In particolare si propone di:

  • consentire " la mobilità"di volontari idonei non selezionati in progetti, con posti vacanti, dello stesso ente o di altri enti, previo nulla osta dei volontari;
  • effettuare il subentro dei rinunciatari (chi non inizia il servizio) e di chi lo interrompe entro i primi tre mesi, con volontari idonei non selezionati mediante scorrimento della graduatoria del progetto interessato o usufruendo di altre graduatorie di progetti di servizio civile dell'ente medesimo o di altri enti che hanno avuto i progetti finanziati purchè vi sia il nulla osta del giovane subentrante.

Inoltre, come per il servizio civile nazionale, anche a livello regionale si rileva la disponibilità degli enti, nel caso di progetti approvati ma non finanziati, all'autofinanziamento. La possibilità di accoglimento della suddetta richiesta consentirebbe ad un maggior numero di giovani di svolgere il servizio civile regionale.

Il relatore propone pertanto di accogliere la suddetta richiesta che consentirebbe ad un maggior numero di giovani di svolgere il servizio civile regionale .

Al fine di coordinare e gestire in modo partecipato la realizzazione dei progetti si propone di costituire un gruppo di lavoro misto (personale regionale, rappresentanza enti e rappresentanza volontari di servizio civile) per la stesura di proposte atte a regolamentare il sistema nei suoi molteplici aspetti: gestione rapporti giovani - enti; gestione rapporti enti - Regione Veneto.

Il relatore inoltre propone di incaricare il Dirigente della Direzione dei Servizi Sociali all'adozione di provvedimenti necessari alla realizzazione delle suddette attività.

Il relatore conclude la propria relazione sottoponendo all'approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, II° comma dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

Vista la L.R.18/2005;]

delibera

1. di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di stabilire che è consentita " la mobilità"di volontari idonei non selezionati in progetti, con posti vacanti, dello stesso ente o di altri enti, previo nulla osta dei volontari;

3. di stabilire che è consentito il subentro dei rinunciatari (chi non inizia il servizio) e di chi lo interrompe entro i primi tre mesi, con volontari idonei non selezionati mediante scorrimento della graduatoria del progetto interessato o usufruendo di altre graduatorie di progetti di servizio civile dell'ente medesimo o di altri enti che hanno avuto i progetti finanziati purchè vi sia il nulla osta del giovane subentrante;

4. prevedere per gli enti che hanno progetti approvati ma non finanziati, la possibilità di autofinanziamento, tramite richiesta e successiva autorizzazione della Regione Veneto;

5. prevedere la costituzione di un gruppo di lavoro misto (personale regionale, rappresentanza enti e rappresentanza volontari di servizio civile) per la stesura di proposte atte a regolamentare il sistema nei suoi molteplici aspetti : gestione rapporti giovani - enti; gestione rapporti enti - Regione Veneto;

6. di incaricare il Dirigente della Direzione dei Servizi Sociali all'adozione di provvedimenti necessari alla realizzazione dei punti 4) e 5) sopracitati.


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