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Materia: Servizi sociali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 3898 del 09 dicembre 2008
Approvazione degli "Orientamenti per la comunicazione tra scuola e servizi sociali e socio sanitari per la protezione e tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi nel contesto scolastico" e del "Protocollo d'Intesa tra l'Ufficio Protezione e Pubblica Tutela dei minori della Regione Veneto, l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, la Direzione Regionale dei Servizi Sociali del Veneto e il Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell'Università di Padova".
(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore Flavio SIlvestrin, riferisce quanto segue:
la Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia del 20 novembre 1989 ratificata in Italia nel 1991 (L. 176/91), vede i bambini e i ragazzi di minore età come soggetti a pieno titolo, con propri bisogni e necessità che devono essere soddisfatti. La Convenzione delinea un novero di diritti basato soprattutto sul riconoscimento del bambino come soggetto che ha diritto a relazioni personali e sociali, atte a favorire la sua crescita individuale e sociale. I diritti sanciti dalla Convenzione, vertono prevalentemente sulla centralità delle relazioni affettive, educative e sociali, sia che afferiscano all'ambito della protezione e della tutela sia che rientrino nell'alveo della promozione.
La L. R. n. 42 del 9 agosto 1988 "Istituzione dell'Ufficio di protezione e pubblica tutela dei minori", ha permesso la realizzazione di una serie di programmi legati alle specificità dell'Ufficio quali il Progetto Tutori, l'azione di ascolto e le iniziative di vigilanza e mediazione, realizzate in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia.
La D.G.R. n. 4031 del 30 dicembre 2002 "Progetto Pilota Regionale di prevenzione, contrasto e presa in carico delle situazioni di maltrattamento, abuso e sfruttamento sessuale di minori. (...)" aveva tra le fasi di intervento significative del percorso progettuale, l'elaborazione di linee guida, procedure e protocolli operativi. Ciò ha dato impulso alla realizzazione nel 2005 delle "Buone prassi per gli operatori che devono affrontare situazioni di abuso e maltrattamento. Linee guida per gli operatori dei Centri Regionali di cura e protezione dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie".
La D.G.R. n. 569 dell'11 marzo 2008, ha approvato le "Linee Guida 2008 per la protezione e la tutela del minore", che nascono da un intenso percorso di confronto avviato dalle "Linee Guida 2005" nei diversi ambiti territoriali, con gli operatori dei servizi pubblici e del privato sociale, con l'associazionismo e con i professionisti che si occupano di infanzia e di adolescenza.
La D.G.R. n. 2416 dell'8 agosto 2008, ha approvato le "Linee di indirizzo regionali per lo sviluppo dei servizi di protezione e tutela del minore - Biennio 2009/2010" (d'ora in avanti nominate "Linee di indirizzo"), attraverso le quali la Regione Veneto si è impegnata a creare un quadro di riferimento unitario, capace di garantire in tutto il territorio regionale alti livelli di qualificazione nell'ambito della protezione, cura e tutela del minore ed in particolare a definire per ogni ambito territoriale i modi e le forme di collaborazione e di consulenza, anche in tutte quelle situazioni che non necessariamente portano a segnalazioni all'autorità giudiziaria. Le Linee di indirizzo approvate con D.G.R. n. 2416/08 prevedono la realizzazione di percorsi di recepimento in ogni ambito territoriale delle Linee Guida 2008 per la protezione e la tutela del minore, per le Linee Guida per affidamento familiare, in via di approvazione con un altro documento e degli Orientamenti, che dovrà essere accompagnato, fra l'altro dalla definizione di chiari riferimenti, dei modi e delle forme delle eventuali segnalazioni, ma anche andranno previste le modalità di collaborazione e di consulenza in tutte quelle situazioni che non necessariamente portano a segnalazioni all'autorità giudiziaria (Allegato A, punto 4 della D.G.R. n. 2416/08)
L'attività del Pubblico Tutore dei Minori è svolta nel contesto di una collaborazione con il Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell'Università di Padova, regolata da una Convenzione tra la Regione e l'Università stessa. La Convenzione ha permesso sin dal 2002-2003, la collaborazione, unitamente al Ministero della Pubblica Istruzione - Direzione Regionale del Veneto (USR Veneto), nell'elaborazione di attività di promozione culturale, formazione e supporto scientifico finalizzati a radicare la cultura dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza nell'offerta formativa della scuola. Tale Convenzione è stata rinnovata per il periodo 2007-2009 con la D.G.R. 2492 del 7 agosto 2006.
La D.G.R. n. 1415 del 16 maggio 2006 "Ufficio di Protezione e Pubblica Tutela dei minori: prosecuzione attività. Piano di attività 2006" ha approvato e finanziato la realizzazione di un ampio progetto promosso dall'Ufficio del Pubblico Tutore dei minori del Veneto, con la collaborazione della Direzione regionale per i servizi sociali e dall'Ufficio scolastico regionale per il Veneto e con il contributo del Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell'Università di Padova.
Fra le attività dell'Ufficio del Pubblico Tutore approvate con DGR 1415/06, in particolare nel Progetto Scuola, è stata promossa la realizzazione degli "Orientamenti per la comunicazione tra scuola e servizi sociali e socio sanitari per la protezione e tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi nel contesto scolastico" (di seguito chiamati "Orientamenti"), Allegato A, parte integrante del presente provvedimento.
Il Gruppo di lavoro che ha curato lo sviluppo del progetto e la redazione del testo finale degli "Orientamenti" è stato presieduto dal Pubblico Tutore dei Minori del Veneto e composto dal Dirigente del Servizio Famiglia della Direzione Regionale per i servizi sociali, da un Rappresentante del Centro Diritti Umani dell'Università di Padova, dall'Ispettore e dal Responsabile dell' Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, dal Presidente AGESC, dal Responsabile della Comunità Alloggio Primavera Nuova di Calvene (VI), dal Responsabile dell'Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia, da un Rappresentante dell'ANCI Veneto, da rappresentanti di Unità Operative e servizi per minori, da esperti in materia, da insegnanti e dirigenti scolastici. Il testo è stato curato dal Centro diritti umani dell'Università di Padova e dal Responsabile del Servizio Politiche Cittadine per l'Infanzia e l'Adolescenza del Comune di Venezia.
Parallelamente si è proceduto alla definizione delle intese per un protocollo di collaborazione tra Pubblico Tutore, Ufficio Scolastico Regionale, Direzione regionale dei servizi sociali e Centro Diritti Umani finalizzato a costruire il percorso di legittimazione, di verifica valutativa e di implementazione degli "Orientamenti" medesimi.
L'obiettivo del progetto avviato con D.G.R. n. 1415/2006 è stato quello di individuare, con il contributo di operatori sociali e di insegnanti e dirigenti scolastici di varie realtà del Veneto, alcune tipologie problematiche riguardanti la condizione degli alunni di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado e di interrogarsi su come migliorare la "comunicazione" tra scuola e servizi, relativamente agli aspetti di comune pertinenza.
Al fine di creare un linguaggio condiviso e una piena collaborazione tra operatori dei servizi sociali e sociosanitari ed educatori è stato avviato un percorso di riflessione sulle "chiavi di accesso" dalla scuola ai servizi, (e viceversa), per favorire una presa in carico condivisa delle tante situazioni di malessere che appaiono non chiaramente definite, non normate e quindi motivo di possibili incomprensioni e valutazioni divergenti, da parte degli operatori considerati.
Gli "Orientamenti" nascono dall'esigenza di giungere all'elaborazione di materiali di indirizzo, capaci di suggerire percorsi praticabili di interazione tra scuola, famiglia, servizi, terzo settore e territorio, funzionali ad una precoce lettura e all'intervento in situazioni di disagio sociale, psicologico, familiare, dei minori e degli adolescenti.
L'elaborazione del testo è avanzata attraverso l'organizzazione di alcuni focus groups con il coinvolgimento di docenti e operatori sociosanitari, con incontri di approfondimento e scambio tra le persone incaricate di realizzare il progetto e con l'apporto di specifiche categorie di soggetti interessati, in particolare i dirigenti scolastici. Le varie bozze del lavoro sono state sottoposte successivamente ad un gruppo di esperti e rappresentanti di Amministrazioni, associazioni, realtà del terzo settore, che hanno avanzato suggerimenti e validato la versione finale.
Parallelamente a questa attività di ricerca e condivisione, si è provveduto alla raccolta e analisi di documentazione su prassi di comunicazione scuola-servizi attuate in alcuni territori veneti.
Con nota Prot. N° 597646 del 11 novembre 2008, l'Ufficio del Pubblico Tutore ha trasmesso al Dirigente della Direzione Servizi Sociali della Regione del Veneto gli "Orientamenti per la comunicazione tra scuola e servizi sociali e socio sanitari per la protezione e tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi nel contesto scolastico" Allegato A, parte integrante del presente provvedimento e il "Protocollo d'Intesa tra l'Ufficio Protezione e Pubblica Tutela dei minori della Regione Veneto, l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, la Regione del Veneto - Assessorato alle Politiche Sociali e il Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell'Università di Padova", Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, per la loro approvazione.
Gli "Orientamenti", Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, si collocano in continuità con una varietà di iniziative che l'Ufficio del Pubblico Tutore dei minori ha attivato fin dal 2002, in rapporto al mondo della scuola, ponendo al centro il tema della protezione e promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti, in forma effettiva e strutturata nell'istituzione scolastica.
L'elaborazione degli "Orientamenti" è solo un primo momento di un percorso che prevede anche la loro diffusione e presentazione in ambito regionale, sia nelle scuole (istituti comprensivi e direzioni didattiche), sia presso i servizi sociali e/o sociosanitari, nonché l'avvio di opportune sperimentazioni che consentano di sviluppare ulteriormente, su scala regionale o con attenzione a più ristretti ambiti territoriali, le indicazioni contenute negli stessi.
Attraverso il "Protocollo d'Intesa tra l'Ufficio Protezione e Pubblica Tutela dei minori della Regione Veneto, l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, la Direzione Regionale dei Servizi Sociali del Veneto e il Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell'Università di Padova" (di seguito chiamato "Protocollo d'Intesa"), Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, le parti si impegnano a dare attuazione e ampia diffusione agli "Orientamenti", curarne la sensibilizzare verso gli operatori della scuola e dei servizi sociosanitari, collaborare nella progettazione e realizzazione di attività informative, formative, di documentazione e di ricerca per la diffusione di una cultura dell'infanzia e dell'adolescenza che rispetti i diritti dei minori d'età, così come sanciti dalle Convenzioni internazionali sui diritti umani e dalla normativa nazionale e regionale. Si impegnano a collaborare altresì nella definizione e nello sviluppo di forme di cooperazione tra il mondo della scuola e il mondo dei servizi sociali e sociosanitari orientate alla realizzazione di percorsi per la presa in carico precoce di bambini e ragazzi a rischio di pregiudizio e bisognevoli di protezione e di cura.
Il "Protocollo d'Intesa", Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, prevede anche gli ambiti di collaborazione, gli impegni delle parti, la definizione di un gruppo di coordinamento regionale. Il "Protocollo d'Intesa" ha validità biennale a ricorrere dalla data riportata in calce, ed è tacitamente rinnovato alla scadenza, a meno di espressa rinuncia di almeno una delle Parti.
Si ricorda, infine, che Le Linee di indirizzo approvate con D.G.R. n. 2416/08 prevedono la realizzazione di percorsi di recepimento in ogni ambito territoriale delle Linee Guida 2008 per la protezione e la tutela del minore, per le Linee Guida per affidamento familiare, in via di approvazione con altro provvedimento, e degli Orientamenti, il cui recepimento dovrà essere accompagnato, fra l'altro, dalla definizione di chiari riferimenti, dei modi e delle forme delle eventuali segnalazioni, ma anche dalla previsione delle modalità di collaborazione e di consulenza fra scuola e servizi del territorio in tutte quelle situazioni che non necessariamente portano a segnalazioni all'autorità giudiziaria (Allegato A, punto 4 della D.G.R. n. 2416/08).
Il relatore propone pertanto:
- di approvare il documento denominato "Orientamenti per la comunicazione tra scuola e servizi sociali e sociosanitari per la protezione e tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi nel contesto scolastico", come definito dal Gruppo istituzionale istituito presso l'Ufficio del Pubblico Tutore dei Minori e riportato in allegato (Allegato A, parte integrante del presente documento);
- di approvare il documento denominato "Protocollo d'Intesa tra l'Ufficio Protezione e Pubblica Tutela dei minori della Regione Veneto, l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, la Regione del Veneto - Assessorato alle Politiche Sociali e il Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell'Università di Padova", Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, che avrà una durata di due anni, con rinnovo tacito, a meno di espressa rinuncia di almeno una delle Parti;
- di aderire al Protocollo di cui al punto precedente, delegando alla firma L'Assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi;
- di dare diffusione presso tutti i servizi istituzionalmente competenti nel territorio regionale e che si occupano di protezione, cura e tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi degli "Orientamenti per la comunicazione tra scuola e servizi sociali e sociosanitari per la protezione e tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi nel contesto scolastico" (Allegato A, parte integrante del presente provvedimento), con particolare riferimento ai percorsi territoriali previsti nella D.G.R. n. 2416 dell'8 agosto 2008, che ha approvato le "Linee di indirizzo regionali per lo sviluppo dei servizi di protezione e tutela del minore - Biennio 2009/2010".
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, II° comma dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
delibera
(seguono allegati)
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