Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Cultura e beni culturali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 2789 del 07 ottobre 2008
Iniziative della Giunta regionale in materia di servizi culturali. Secondo provvedimento 2008. Conferma della DGR n. 100/CR dell'8 agosto 2008. L.R. 5 settembre 1984, n. 50 - art. 44 e 45, comma 1.
(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [Il Vice Presidente dott. Franco Manzato riferisce quanto segue.
Con deliberazione n. 100/CR dell'8 maggio 2008 la Giunta ha formulato un provvedimento di programmazione di interventi in materia di servizi culturali per il secondo semestre del 2008. Nella seduta del 18 settembre 2008 la Sesta Commissione del Consiglio regionale ha espresso in merito parere favorevole, ai sensi dell'art. 45, primo comma, della L. R. 5 settembre 1984, n. 50. Si tratta ora di confermare la suddetta proposta, i cui contenuti si riportano di seguito
"Gli strumenti della programmazione regionale accordano un particolare rilievo alle funzioni sociali che gli istituti della cultura sono chiamati ad assolvere nell'odierna società della conoscenza. Il patrimonio culturale dà un contributo essenziale al pieno sviluppo umano delle persone, offre ricadute positive non trascurabili su importanti attività economiche ed è fonte ispiratrice ineliminabile di quelle capacità creative ed innovative che si possono esprimere validamente solo all'interno di una tradizione. La rivoluzione tecnologica degli ultimi decenni, inoltre, ha reso sempre più rapidi i tempi del cambiamento produttivo e sociale e sempre più complesse le conoscenze necessarie per farvi fronte, sia a livello di individui sia a livello di comunità; di conseguenza viene sempre meglio compresa la necessità di mantenere ad elevati livelli di qualità l'istruzione scolastica e di promuovere permanentemente programmi di attività di formazione ed aggiornamento dei cittadini di ogni età. In questa prospettiva gli istituti della cultura si pongono come luoghi privilegiati di sviluppo ed affinamento di sensibilità, metodologie e capacità operative, analitiche e progettuali, nonché di reperimento guidato delle necessarie risorse informative.
Gli interventi della Regione in materia di musei, biblioteche e archivi sono tuttora regolati dalla L.R. 5 settembre 1984, n. 50, che prevede piani di riparto specifici per i contributi alle attività degli istituti appartenenti ai tre settori (rispettivamente negli articoli 19 per i musei, 36 per le biblioteche e 42 per gli archivi) e un programma annuale di iniziative dirette della Regione per promuovere la conoscenza, la valorizzazione e la fruizione del loro patrimonio culturale (art. 44). Sia i piani di riparto sia il programma devono essere sottoposti al parere della competente Commissione del Consiglio regionale (art. 45). Nel bilancio di previsione 2008 il programma viene finanziato con le disponibilità di due capitoli delle Spese: il Cap. 70118 ("Spese per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale") e il Cap. 100750 ("Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale").
Gli interventi per gli istituti della cultura programmati dalla Giunta regionale per il 2008 intendono contribuire al conseguimento di quattro grandi obiettivi, comuni agli istituti di ogni tipologia:
sviluppare la professionalità degli operatori;
promuovere la formazione e la fidelizzazione degli utenti, studiandone altresì il profilo sociale e i bisogni di consumo culturale;
promuovere la valorizzazione e la fruibilità del patrimonio;
promuovere lo sviluppo di reti di servizi.
Naturalmente essi vanno declinati in relazione alle funzioni e agli obiettivi specifici di ogni settore, ed anche alla diversa maturità e ai differenziati orientamenti del dibattito in corso nelle rispettive categorie di operatori.
Con deliberazione n. 881 del 6 maggio 2008 la Giunta regionale ha varato alcune iniziative urgenti in materia di biblioteche e beni librari, di cui la Sesta Commissione del Consiglio regionale ha preso atto nella seduta del 28 maggio u. s., impegnando € 147.000,00 nel Cap. 100750. Con DGR n. 1364 del 6 giugno 2008, confermativa della DGR n. 40/CR del 6 maggio 2008, è stato poi approvato un programma organico di iniziative dirette, che prevede complessivamente impegni per € 328.500,00 nel Cap. 70118 e per € 138.000,00 nel Cap. 100750, e ci si è riservati di proporre un nuovo piano per la seconda metà dell'anno con ulteriore deliberazione.
ARCHIVI
Prototipo del Sistema Informativo Archivistico Regionale (SIAR)
Lo studio di un sistema informativo che riqualifichi e valorizzi il patrimonio archivistico veneto è oggetto, dal 2005, di una collaborazione fra la Regione e il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova, coadiuvato per gli aspetti di competenza dalla cattedra di Archivistica del Dipartimento di Storia. Essa ha prodotto risultati rilevanti sia dal punto di vista metodologico generale (p. es. nuove modalità di mappatura fra record archivistici e metadati descrittivi), sia dal punto di vista della nostra Regione (es. modifiche di determinati e diffusi protocolli di trasferimento di dati per renderli compatibili con il sistema di accessi al Sistema Archivistico Regionale), ed ha messo in luce la natura e la dimensioni del lavoro specificamente archivistico necessario a livello di territorio per l'attivazione concreta del prototipo predisposto.
Il dirigente regionale per i Beni Culturali va autorizzato ad approfondire le prospettive di sviluppo del progetto, che appaiono promettenti, e ad assumere con propri decreti gli eventuali conseguenti impegni in merito, anche approvando gli atti convenzionali che si rendessero necessari, entro il limite di spesa di € 20.000,00 nel Cap. 100750 dell'esercizio 2008.
Valorizzazione del patrimonio archivistico: inventari
La Casa di riposo "Antica Scuola dei Battuti" di Mestre conserva i fondi archivistici prodotti nell'arco di più di seicento anni dai diversi soggetti che si sono succeduti nel tempo nella gestione dell'attività assistenziale della città: la Confraternita di Santa Maria dei Battuti (1302 - 1806); l'Ospedale per Vecchi ed Orfani poveri e derelitti, poi Casa di Riposo (dal 1806 al 1965); la Congregazione di Carità del comune di Mestre (dal 1808 al 1928). In data 2 aprile 2008 il suo Presidente ha presentato un progetto di sistemazione, giudicato tecnicamente valido, di tale prezioso complesso documentario, per una spesa totale di € 70.965,00. Si ritiene opportuno contribuire a tale sforzo, tanto più meritevole in quanto compiuto da un Ente che non ha la conservazione dei beni culturali come obiettivo primario, intervenendo con un contributo di € 17.000,00 per l'inventariazione, l'indicizzazione, il condizionamento e il restauro della sola sezione antica, corrispondente all'archivio della Confraternita (a fronte di una spesa prevista di € 20.300,00). L'impegno a favore della Casa di Riposo "Antica Scuola dei Battuti" va assunto nel Cap. 100750 dell'esercizio 2008, e la somma verrà liquidata dopo la consegna, entro il 30 novembre 2009, di copie dell'inventario sia informatica sia su supporto cartaceo e di relazione e rendicontazione idonee.
Già negli anni scorsi la Regione è intervenuta a sostegno di un meritevole processo cooperativo fra i comuni dell'Alto Agordino, coordinato dalla Soprintendenza regionale archivistica, per il riordino e l'inventariazione dei loro archivi storici, ottimamente conservati e risalenti anche al Medio Evo: in particolare risulta completata l'inventariazione dei patrimoni di Alleghe e Colle S. Lucia, mentre ci sono ancora lacune per la più ricca documentazione di Selva di Cadore, comune capofila del progetto. Si ritiene pertanto opportuno accogliere il suggerimento espresso con lettera del 30 maggio 2008 dalla Soprintendente archivistica per il Veneto e consentire il completamento del lavoro relativamente alla documentazione ottocentesca, con un contributo di € 4.000,00. L'impegno a favore del Comune di Selva di Cadore andrà assunto nel Cap. 100750 dell'esercizio 2008, e la somma andrà liquidata dopo la consegna, entro il 30 novembre 2009, di copie dell'inventario sia informatica sia su supporto cartaceo e di relazione e rendicontazione idonee.
Il Comune di Valstagna (VI), centro della Val di Brenta particolarmente attivo nel settore dell'offerta museale, detiene da tempo in comodato, presso il proprio museo etnografico, un'ingente massa documentaria relativa all'amministrazione dei Monopoli di Stato: l'archivio dell'estinta Direzione Compartimentale di Verona e quello dell'estinta Agenzia di Coltivazione Tabacchi di Carpanè, frazione del contiguo Comune di San Nazario. La valorizzazione di questa documentazione, oggetto di un complesso progetto presentato dall'Archivio di Stato di Vicenza in data 4 giugno 2008, coglierebbe, oltre ad altri obiettivi di carattere generale, anche quello di conoscere e divulgare la tradizione agricola e la storia economica e sociale locali connesse alla coltivazione del tabacco, tipica di quella zona fino a non molti anni fa, ma richiede la previa soluzione del problema della copertura finanziaria. Nell'attesa si ritiene comunque opportuno accogliere la proposta di data 16 luglio 2008 del Sindaco di Valstagna ed accordare un contributo di € 5.000,00 per ricognizione di consistenza e struttura, accorpamento in serie archivistiche, collocazione e formazione di elenchi descrittivi sia del fondo veronese (72 pacchi e 114 mazzi di registri per 80 metri lineari), sia di quello di Carpanè (341 pacchi e 45 mazzi di registri per 230 metri lineari). Il relativo impegno di onnicomprensivi € 5.000,00 a favore del Comune di Valstagna va assunto nel Cap. 100750 dell'esercizio 2008 e la somma andrà liquidata dopo la consegna, entro il 30 settembre 2009, della relazione finale sull'intervento e di rendicontazione.
Valorizzazione del patrimonio archivistico: pubblicazioni
Stanno riscuotendo successo nell'ambiente le iniziative formative ed editoriali organizzate dalla Regione e dall'Archivio generale del Comune di Padova a favore degli archivisti degli Enti locali, che devono garantire una funzione essenziale per la gestione amministrativa e per la conservazione della memoria storica disponendo il più delle volte di supporti insufficienti e di un aggiornamento inadeguato. Finora sono stati editi quattro volumi di "strumenti archivistici", di buon livello tecnico-scientifico e anche riconosciuti utili per gli uffici per l'approccio divulgativo, che contengono i risultati di altrettanti laboratori di approfondimento. Risulta pertanto opportuno proseguire l'attività con un nuovo laboratorio, che si svolgerà in due sessioni, su tematiche d'attualità della gestione archivistica degli Enti locali, individuate d'intesa fra Regione e Archivio generale del Comune, e con la produzione della relativa pubblicazione, secondo la disponibilità confermata dal Comune stesso con nota del luglio 2008. L'impegno di € 4.000,00 a favore del Comune di Padova va effettuato nel Cap. 100750, e la somma sarà liquidata nel seguente modo:
€ 1.500,00 dopo l'effettuazione, entro il 30 giugno 2009, del laboratorio suddetto;
€ 2.500,00 dopo la realizzazione, entro il 30 dicembre 2009, della pubblicazione relativa.
Altrettanto consolidata è la collaborazione della Regione col Settore Musei e Biblioteche del Comune di Padova, che sta curando da anni l'inventariazione scientifica e la pubblicazione dei numerosi archivi di persona e di famiglia custoditi dalla locale Biblioteca civica. Doveroso appare in particolare per la Regione, nell'ambito della conservazione e valorizzazione dei beni propri, procedere alla pubblicazione dell'inventario dell'Archivio Maldura - Emo Capodilista, di proprietà regionale ed affidato alla Biblioteca civica di Padova in comodato permanente: inventariazione già completamente finanziata peraltro dalla Regione in un arco di tempo triennale. E' pertanto opportuno accogliere la proposta di data 26 settembre 2007 del Comune di Padova ed impegnare a suo favore € 6.000,00 come contributo per la pubblicazione di tale inventario, col rispetto delle regole relative alla comunicazione e all'immagine fissate dalla Giunta regionale. L'imputazione sarà a carico del Cap. 100750 dell'esercizio 2008 e la liquidazione avverrà in unica soluzione a seguito della realizzazione della pubblicazione e della consegna, e/o dimostrata spedizione a destinatari indicati dalla Regione, di trecento copie entro il 30 settembre 2009.
BIBLIOTECHE
Sviluppo del Polo regionale veneto del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN)
Negli ultimi due anni la Regione del Veneto, anche avvalendosi di finanziamenti statali derivanti dalla vendita delle licenze UMTS, ha proceduto a un vigoroso rilancio del Servizio Bibliotecario Nazionale nel Veneto, sia in termini di estensione, sia in termini di efficienza. Citiamo i provvedimenti salienti adottati in merito:
- con DGR n. 2879/2006 si è approvata la convenzione con l'Istituto per i Beni Culturali Ambientali e Naturalistici di Bologna, che ha condotto con successivi provvedimenti all'adozione, per il polo SBN gestito direttamente dalla Regione, del software Sebina di Data Management S.p.A.;
- con DGR n. 3557/2007 si è accolta la richiesta di aderire al polo regionale presentata dalle cooperazioni bibliotecarie facenti capo alle Province di Belluno, Treviso e Vicenza, che comporterà entro il 2009 il passaggio della sua consistenza a 251 biblioteche (a fronte delle attuali 36);
- con la stessa DGR sono stati autorizzati la costituzione di nuovi poli SBN facenti capo al Comune di Verona e alla Provincia di Rovigo, con utilizzo del software di Nexus S.r.l., e il loro cofinanziamento con fondi UMTS;
- con DGR n. 881 del 6 maggio 2008 si sono autorizzate la conversione e l'unificazione nel software regionale delle cinque diverse basi di dati della Provincia di Treviso in ambiente di prova, in vista del successivo ingresso nel polo regionale.
Nel frattempo è in corso il laborioso processo cooperativo di conversione dei cataloghi e delle basi di dati di carattere gestionale, secondo i criteri indicati dalla Giunta con deliberazione n. 4244/2007.
Nell'ambito di questo processo è emersa la necessità di prevedere l'impegno a favore di Data Management S.p.A. di alcune prestazioni inizialmente non previste:
- la conversione delle basi di dati gestionali della biblioteca civica di San Donà di Piave, per un importo comprensivo di IVA di € 4.080,00 (cfr. preventivo DM di data 20 novembre 2007). La spesa sarà liquidata e pagata dopo l'effettuazione della prestazione e la presentazione, entro il 30 ottobre 2008, della relativa fattura;
- ulteriori nove giornate di formazione per i bibliotecari degli istituti che già aderiscono o stanno aderendo al polo regionale, per un importo comprensivo di IVA di € 7.200,00 (cfr. preventivo DM di data 16 novembre 2007, che quantifica in € 900,00 IVA compresa il costo di una giornata di formazione). La somma verrà liquidata e pagata anche per parti in relazione all'effettiva effettuazione dei momenti formativi, e comunque non oltre il 30 novembre 2009.
Tali impegni graveranno sul Cap. 70118 delle Spese dell'esercizio 2008.
Nella conversione dei dati del Polo regionale SBN (quasi 600.000 numeri di inventario) dal software precedentemente usato all'attuale, in ragione di limiti tecnici insiti nel formato internazionale di scambio dei dati bibliografici Unimarc, circa 6.800 numeri di inventario sono andati perduti. Ciò ha comportato la correzione manuale dei singoli record.
L'Istituzione Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, cui è affidata fino al febbraio 2009 l'assistenza biblioteconomica al polo regionale ai sensi della DGR n. 4244/2007, ha registrato puntualmente il lavoro delle biblioteche coinvolte in tale opera di revisione, segnalando quelle che si son fatte carico di un onere di lavoro significativamente suppletivo. Si ritiene opportuno rifondere agli istituti interessati tale costo imprevisto, anche a titolo di riconoscimento dell'impegno da essi prestato per la costruzione di un sistema bibliotecario all'altezza dei tempi e delle esigenze della società veneta.
Considerato che la correzione manuale dei record richiede circa 10 minuti di lavoro di un catalogatore professionista per ogni numero di inventario, e che il costo orario medio di un catalogatore per questo tipo di intervento è di €16,00, dal numero di inventari recuperati, sulla base della documentazione trasmessa dalla Bertoliana in data 16 luglio 2008 si possono riconoscere a biblioteche civiche del Polo, su base percentuale, contributi per complessivi € 10.928,00 per gli enti pubblici (Cap. 100750) e € 2.672,00 per gli enti privati (Cap. 70118), che saranno definiti con decreto del dirigente regionale per i Beni Culturali.
Portale ad accesso pubblico delle biblioteche del Veneto
E' noto che il mondo delle biblioteche venete, pur molto vivace dal punto di vista culturale e da quello dei servizi al pubblico, si è sviluppato fino a due anni fa all'insegna dell'eterogeneità e della frammentazione: ai tre poli del Servizio Bibliotecario Nazionale finora esistenti, facenti capo rispettivamente a Regione, Università e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali - Biblioteca Nazionale Marciana, si sono finora affiancate sette cooperazioni provinciali, un numero di anno in anno variabile di cooperazioni sub-provinciali e quattro sistemi bibliotecari urbani; anche gli Atenei del Veneto non sono coordinati in questo settore; le biblioteche degli istituti culturali e delle istituzioni ecclesiastiche, e una piccola parte delle biblioteche scolastiche, si sono aggregate alle cooperazioni esistenti sulla base di considerazioni locali. Ognuno di questi raggruppamenti ha strumenti informatici e standard di servizio propri: in Provincia di Treviso p. es., pur dopo una forte di operazione di riduzione promossa dalla Provincia, continuavano ad essere impiegati cinque software bibliografici diversi.
La svolta decisiva in questo campo è stata determinata dalla Regione, che rinnovando, nel modo sopra ricordato, il proprio polo SBN ha consentito l'aggregazione intorno ad esso delle cooperazioni provinciali di Belluno, Treviso e Vicenza, ed ha stimolato anche l'adozione di software diversi ma comunque integrati con SBN da parte della Provincia di Rovigo e del Comune di Verona. Ciò non di meno continua a sussistere l'esigenza di avviare il funzionamento di un vero e proprio sistema bibliotecario regionale creando le condizioni per una collaborazione a tutto campo fra i poli SBN veneti e fra essi e le realtà cooperative non aderenti a SBN. A questo fine, avvalendosi dei fondi statali messi a disposizione a seguito della vendita delle licenze UMTS, con DGR n. 2324 del 24 luglio 2007 è stato affidato al Centro di Ateneo per le Biblioteche (CAB) dell'Università degli studi di Padova uno studio di fattibilità per l'implementazione di un portale ad accesso pubblico delle biblioteche del Veneto, in vista di una gestione flessibile, efficiente e integrata di servizi come il prestito interbibliotecario, il Document Delivery, i servizi di reference e informazione e il deposito legale e di una gestione razionale delle raccolte, "avviando in tempi ragionevoli il superamento della separatezza nella gestione dei servizi bibliotecari alla cittadinanza, pur rispettando le diversità di soluzioni autonomamente già adottate nelle diverse parti del territorio regionale".
Lo studio, ora a disposizione, non ha deluso le attese. Sulla base dell'analisi effettuata sono emerse tre alternative: il ricorso a tecnologie d'importazione, tecnologicamente avanzate ma prive di supporti manutentivi e di esperienza in Italia; lo sviluppo di prodotti proprietari già nella disponibilità dell'Università; lo sviluppo a cura dello stesso Centro di Ateneo, sulla base di tecnologie open source, di un portale strettamente connesso con la più ampia rilevazione dell'analisi dei bisogni del territorio e delle istituzioni del Veneto, che si configuri anche come momento di ricerca scientifica e di innovazione tecnologica concreta. Dal momento che la prima opzione appare poco realizzabile e la seconda presenta limiti obiettivi e difficoltà amministrative rilevanti, si ritiene opportuno rivolgersi verso la terza, che ha anche il vantaggio di valorizzare l'apporto del nostro mondo universitario e di integrare i servizi che esso rende a docenti e studenti con quelli resi dagli enti locali alla generalità della popolazione. Certamente preliminare allo sviluppo dei servizi all'utente è la realizzazione di un Meta-Opac che consenta di catturare le informazioni bibliografiche di tutti i cataloghi collettivi esistenti, configurando con questo il Catalogo regionale delle biblioteche venete.
Il dirigente regionale per i Beni Culturali va dunque incaricato di concordare col CAB dell'Università patavina una proposta di convenzione in merito di durata triennale, che rinvii ad impegni finanziari della Regione assunti di anno in anno in rapporto alle disponibilità del bilancio, e di sottoporla all'approvazione della Giunta regionale. Per l'esercizio 2008 può essere previsto l'impegno di € 70.000,00 a carico del Cap. 100750 delle Spese.
Biblioteche speciali sull'architettura e sull'arte
Già con deliberazione n. 2294 del 27 luglio 2006 la Giunta regionale riconosceva la rilevanza delle biblioteche del Centro Internazionale di Studi di Architettura "Andrea Palladio" e della Fondazione Giorgio Cini di Venezia come punti di riferimento essenziali per gli specialisti italiani e stranieri che studiano i diversi aspetti della civiltà veneta, finanziando loro progetti speciali di potenziamento. L'importanza di tali biblioteche ha continuato nel frattempo ad affermarsi, in sintonia con l'intensa attività scientifica, espositiva e convegnistica delle istituzioni di riferimento.
Si ritiene pertanto opportuno valutare favorevolmente i nuovi progetti di potenziamento presentati in data 29 luglio 2008 dal CISA e dalla Fondazione Cini e concedere ad ognuna delle due istituzioni un contributo di € 40.000,00, con impegno di € 40.000,00 a carico del Cap. 70118 delle Spese dell'esercizio 2008 per quanto riguarda la Fondazione Cini e di € 40.000,00 a carico del Cap. 100750 per quanto riguarda il CISA. Le liquidazioni avverranno su presentazione, entro il 30 novembre 2009, di relazioni e rendicontazioni contabili.
Attività formative e di cooperazione
Nell'ultimo decennio il Veneto si è distinto a livello nazionale per quantità e varietà di proposte per l'aggiornamento professionale del personale delle biblioteche, sia nel campo della tutela e della catalogazione, sia in quello della gestione e dei servizi al pubblico: si è giunti al funzionamento di un sistema integrato in cui la Regione affianca con proprie proposte specialistiche quelle delle singole Province, più attinenti alla formazione di base. L'impegno alla prosecuzione di tale attività rimane invariato, anche se un certo rallentamento è imposto dal fatto che ulteriori attività formative, frequenti e su larga scala, sono previste sia nell'ambito del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), sia in quello del Progetto Misurazione e Valutazione (PMV).
Si ritiene opportuno pertanto delegare il Dirigente regionale per i Beni Culturali ad individuare con proprio decreto temi e soggetti attuatori pubblici di iniziative di aggiornamento per bibliotecari, entro il limite di spesa di € 30.000,00 a valere sul Cap. 100750, al termine delle procedure concertative prefigurate dalle LL.RR. 50/84 e 11/2001 ed affermatesi in una prassi i cui risultati vanno considerati con soddisfazione.
Si rende inoltre necessario garantire la manutenzione evolutiva del software PMV del Progetto Misurazione e Valutazione, che continua a connettere telematicamente tutte le biblioteche venete assicurando gli aggiornamenti anagrafici in tempo reale e consentendo elaborazioni statistiche di grande interesse, che cominciano ad essere discusse ed utilizzate sia a livello territoriale, sia a livello dei singoli enti aderenti. Va pertanto autorizzato l'impegno, da parte della Direzione regionale per l'Informatica, delle somme occorrenti, entro il limite di € 15.000,00 a valere sul Cap. 70118 delle Spese.
Con DGR n. 1478 del 17 giugno 2008 è stato approvato il piano di riparto dei contributi per le cooperazioni bibliotecarie, per un ammontare complessivo di € 570.000,00, sulla base delle domande da essa presentate entro il 30 settembre 2007. La delibera recita: "Le domande sono risultate tutte ammissibili ai sensi dell'art. 36 della L. R. 50/84, a eccezione di quella della rete territoriale "Padova 1", della quale è capofila il Comune di Piazzola sul Brenta (PD); la rete si è costituita a metà 2007, ma non ha cominciato a operare nella seconda metà dell'anno, per cui non è stato possibile acquisire dati relativamente a servizi resi nel 2007 e non andrà quindi considerata ai fini della presente ripartizione. Tuttavia, è finanziabile in base all'art. 44 della LR 50/84 e a questo fine verrà presa in esame separatamente con apposita deliberazione". In effetti anche gli avvii di altre forme cooperative, anche da parte di alcune Province, negli anni passati sono stati sostenuti dalla Regione con contributi ad hoc. Si ritiene pertanto, sulla base dei progetti presentati in data 28 settembre 2007, concedere al Comune di Piazzola sul Brenta un contributo di € 5.000,00, a fronte di una previsione di spesa di € 75.000,00. Il relativo impegno va effettuato nel Cap. 100750 delle Spese. La somma verrà liquidata e pagata dopo la presentazione, entro il 30 novembre 2009, di relazione e rendicontazione.
Attività di soprintendenza libraria
L'attività di tutela e valorizzazione dei beni librari antichi, rari e/o di pregio, connesse con la titolarità delle funzioni di Soprintendenza da parte della Regione, si è espressa in forma particolarmente incisiva nell'ambito regolato dall'art. 40 della L. R. 2/2002, relativa agli interventi urgenti in materia di beni culturali, realizzati in maniera coordinata con lo sviluppo di SBN e di NBM ("Nuova Biblioteca Manoscritta", catalogo telematico partecipato dei manoscritti veneti). In questa sede si intende far fronte a due esigenze in un primo tempo impreviste:
- la necessità di completare la catalogazione del fondo bibliografico regionale ex GIL, conservato c/o l'Archivio di deposito della Giunta regionale, che come segnalato con nota del 7 luglio u. s. dell'Istituzione Biblioteca Civica Bertoliana, incaricata della sua catalogazione con DGR n. 3557/2007, ha una consistenza di libri antichi superiore di 708 unità rispetto alla prima stima. Dal momento che il costo unitario di una catalogazione di libro antico viene stimato in € 11,00, cui vanno aggiunti gli oneri riflessi a carico dell'ente trattandosi di prestazioni rese con contratti d'opera, è necessario impegnare a tal fine a favore della Bertoliana € 10.408,98, con imputazione a carico del Cap. 100750 delle Spese. La liquidazione e il pagamento avverranno su presentazione, entro il 30 giugno 2009, di relazione e rendicontazione;
- l'opportunità di pubblicare gli atti del convegno svoltosi il 18 marzo 2008 a Venezia su "La Biblioteca di S. Francesco della Vigna e i suoi fondi antichi", nel segno della collaborazione fra Regione del Veneto e Provincia Veneta di Sant'Antonio dell'Ordine dei Frati Minori per la tutela e la valorizzazione del vasto e prezioso patrimonio librario di questi ultimi, nell'ambito del Servizio Bibliotecario Nazionale. Il convegno ha infatti evidenziato aspetti di particolare interesse sia dal punto di vista divulgativo, sia quello delle novità scientifiche.
Il Dirigente regionale per i Beni Culturali è autorizzato a provvedere con proprio decreto al finanziamento della pubblicazione a valere sul Cap. 70118 delle Spese, entro il limite di € 5.000,00.
MUSEI
Formazione
Nell'ultimo decennio la Regione del Veneto ha acquisito molta autorevolezza nell'ambito museale per qualità, novità ed efficacia dell'offerta formativa e delle attività di aggiornamento, sia nell'ambito di iniziative ricorrenti quali la Conferenza dei Musei e la Giornata della Didattica museale, sia con iniziative specifiche sulla gestione degli istituti e sulla conservazione e cura delle collezioni di diversa tipologia.
Altro filone di attività che ha dato eccellenti esiti è stato quello dei rapporti con la scuola, in cui oltre all'ambito museale si è affrontato, in collaborazione con l'associazione dei proprietari delle Ville venete, il tema, metodologicamente di frontiera, della didattica di questi particolari siti monumentali. Questa è stata l'occasione per constatare la crescita quantitativa e qualitativa delle attività culturali connesse alle ville venete e legate , oltre che alla didattica, agli approfondimenti scientifici, al turismo culturale, all'utilizzo per attività espositive o installazioni site-specific etc. - e, di conseguenza, anche la crescita di una categoria di operatori che chiede e merita un'attenzione formativa particolare. Sembra pertanto opportuno venire incontro a questa esigenza, cui non corrisponde al momento attuale alcun tipo di offerta formativa, e promuovere un corso sperimentale di adeguato livello scientifico per operatori culturali delle ville venete. Il dirigente regionale per i Beni Culturali è autorizzato ad impegnare a tal fine con propri decreti € 20.000,00 a favore di istituzioni e associazioni private, a valere sul Cap. 70118 dell'esercizio 2008.
Standard: modelli di valutazione e di accreditamento
In questi anni la Regione ha sviluppato numerosi studi sui diversi aspetti della realtà museale, anche in vista di una sempre più stringente applicazione della normativa sugli standard recepita e adeguata con DGR n. 2863/2003. Manca però uno studio sulle caratteristiche dell'utenza dei nostri musei e sulle modalità opportune per garantirne il monitoraggio continuo e rendere possibile l'utilizzo di tali conoscenze sul piano della gestione.
A questi temi si riferisce la proposta del 14 luglio 2008 della Fondazione Fitzcarraldo, prestigioso centro specializzato nella formazione e nella ricerca sul management e sulle politiche culturali che già ha collaborato con le Regioni Lombardia, Piemonte ed Emilia e con istituti statali quali il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Cinema e la Reggia di Venaria Reale. Essa prevede di realizzare un programma di lavoro distinto in due fasi:
Fase propedeutica - prevede: 1) la realizzazione di incontri formativi di mezza giornata per i responsabili e gli operatori museali sui dati di servizio e le politiche per il pubblico; 2) la costituzione di un tavolo di lavoro ristretto fra Fondazione, Ufficio Musei della Regione e un gruppo di musei selezionato durante gli incontri formativi, per la definizione degli obiettivi e di un questionario modulare standardizzato; 3) la preparazione di appropriato materiale di approfondimento;
Fase realizzativa - prevede: 1) la realizzazione dell'indagine sul pubblico sulla base del questionario condiviso; b) la presentazione e disseminazione dei risultati della ricerca; 3) la messa a regime di un modello standardizzato e modulare di questionario, disponibile on line, che i musei possano utilizzare per periodiche valutazioni autonome.
A fronte di tali attività la Fondazione chiede alla Regione un contributo di € 15.000,00.
Si ritiene di assoluto interesse il percorso proposto, idoneo a realizzare anche nel settore dei musei le condizioni per l'applicazione concreta dei principi della misurazione e della valutazione. La spesa di € 15.000,00 graverà sul Cap. 70118 delle Spese dell'esercizio 2008, e verrà liquidata nel seguente modo:
€ 7.500,00 dopo la realizzazione della fase propedeutica e la presentazione, entro il 30 giugno 2009, di relazione e rendicontazione;
€ 7.500,00 dopo la fase realizzativi e la presentazione, entro il 31 marzo 2010, di relazione e rendicontazione.
Si è già detto che la realizzazione del servizio di misurazione e valutazione si inserisce nel più ampio quadro dell'applicazione sussidiaria degli standard museali, che a regime comporterà l'accreditamento degli istituti che vorranno concorrere ai finanziamenti pubblici. E' in corso in merito dal 2006 una collaborazione con la Provincia di Padova, che ha già portato alla costruzione e all'implementazione di un modello pilota di accreditamento museale che consenta di certificare il grado di qualità raggiunto dagli istituti nei diversi ambiti e di indicare loro la strada per il suo miglioramento. L'esperienza va giudicata positivamente e ha incontrato il consenso dei musei finora coinvolti.
Si ritiene pertanto, vista la disponibilità della Provincia in questione manifestata con lettera del 16 luglio u. s., di continuare l'iniziativa ricercando alcuni momenti di applicazione concreta, anche attivando un comitato scientifico, composto da rappresentanti della Provincia, della Regione e del Comune di Padova e da esperti esterni, che curi:
- validazione del modello sperimentale di accreditamento;
- definizione delle modalità di controllo della sua applicazione;
- realizzazione di un sito web interattivo;
- selezione e formazione di "facilitatori", figure di sostegno ai musei;
- implementazione del modello di accreditamento;
- certificazione dell'avvenuto accreditamento da parte del comitato scientifico;
- stesura di un rapporto finale;
- convegno per la disseminazione dei risultati.
La spesa di € 20.000,00 graverà sul Cap. 100750 delle Spese e verrà liquidata e pagata nel modo seguente:
€ 10.000,00 dopo la presentazione, entro il 30 settembre 2009, di uno stato di avanzamento dei lavori e di rendicontazione;
€ 10.000,00 dopo la presentazione, entro il 30 settembre 2010, della relazione conclusiva e di rendicontazione.
Catalogazione
Lo sviluppo della Banca Dati dei Beni Culturali consente la miglior valorizzazione del lavoro assiduo ed imponente per la catalogazione, secondo regole condivise col competente Ministero e con l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), dei beni culturali presenti nel Veneto. L'impegno sul fronte del catalogo va accompagnato dalla promozione di specifici progetti di catalogazione informatizzata, soprattutto per beni culturali di tipologia speciale, come quello naturalistici o quelli fotografici.
Risultano degni di attenzione, in particolare, due progetti presentati recentemente da amministrazioni pubbliche del Veneto:
- con lettera del 17 marzo 2008 è stata segnalata l'esistenza, presso gli uffici dell'ex Azienda di Promozione Turistica di Padova ora gestiti dalla Provincia, di un consistente fondo fotografico proveniente dalle soppresse APT n. 8 di Padova e n. 9 delle Terme Euganee, accumulato fin dagli anni Venti e solo parzialmente ordinato, di pertinenza originaria dell'ex EPT, delle ex AACST e della rivista "Padova e la sua provincia": essi documentano ogni possibile aspetto politico, artistico, culturale ed economico della vita padovana del XX secolo. Si ritiene opportuno incaricare il dirigente regionale per i Beni Culturali di realizzare un accordo con la Provincia di Padova per la catalogazione di tale fondo fotografico all'interno della Banca Dati dei Beni Culturali utilizzando l'apposito data entry, seguendo la traccia della scheda F validata dall'ICCD, e prevedendo a tal fine un contributo alla Provincia stessa di € 15.000,00, che impegnerà con proprio decreto nel Cap. 100750 delle Spese;
- con lettera del 13 giugno 2009 il Comune di Verona - Museo Civico di Storia Naturale ha proposto la prosecuzione del progetto di catalogazione informatizzata dei beni dei musei naturalistici veneti avviato in collaborazione con la Regione nel 2000, appoggiato informaticamente al CED del Comune, che ha portato finora alla realizzazione di una innovativa scheda di collezione, di cui sono state realizzate 248 applicazioni, e ad attività formative di livello nazionale con relativa creazione di schedatori abilitati. Nel 2008 si intende proseguire con: la formazione di tali schedatori alle schede sugli esemplari; la ricognizione in tutti i musei delle collezioni informatizzate con database proprietari; il proseguimento della catalogazione delle collezioni; la manutenzione del sistema.
Si ritiene di impegnare a tal fine € 20.000,00 (a fronte di una spesa preventivata di € 22.000,00) con imputazione al Cap. 100750 delle Spese dell'esercizio 2008. Tale somma sarà liquidata dopo la presentazione, entro il 30 novembre 2009, di relazione e rendicontazione.
Testimonianze dei collezionisti veneti
Nel corso della Conferenza regionale dei Musei del 2007 è emersa con evidenza la delicatezza e l'urgenza della tematica relativa alla conservazione e fruizione futura delle collezioni sviluppate da privati nel corso della seconda metà del Novecento e della memoria delle esperienze umane e culturali che le hanno prodotte. Sembra a questo proposito molto utile la proposta del Museo Etnografico della Provincia di Belluno di realizzare degli audiovisivi che raccogliessero la testimonianza dei maggiori fra i collezionisti veneti viventi, che hanno dato vita a musei privati di grande novità ed interesse, in vista della successiva distribuzione sui diversi supporti. Il dirigente regionale per i Beni Culturali è pertanto autorizzato ad accordarsi con la Provincia di Belluno in vista della realizzazione di tali audiovisivi, a fronte di un contributo che per il 2008 non potrà superare € 33.000,00, che il dirigente potrà impegnare con proprio decreto a valere sul Cap. 100750 delle Spese.
La presente proposta di deliberazione comporta la spesa complessiva di € 419.288,98, imputata ai seguenti capitoli:
- € 108.952,00 al Cap. 70118 ("Spese per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale"), di cui € 73.952,00 per le biblioteche ed € 35.000,00 per i musei;
- € 310.336,98 al Cap. 100750 ("Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale"), di cui € 56.000,00 per gli archivi, € 166.336,98 per le biblioteche e € 88.000,00 per i musei.
Per quanto riguarda il Cap. 70118, in relazione all'attuale stato di avanzamento delle istruttorie, € 66.280,00 possono essere impegnati con deliberazione della Giunta ed € 42.672,00 verranno impegnati con decreti dirigenziali.
Per quanto riguarda il Cap. 100750, € 131.408,98 vengono impegnati con deliberazione della Giunta ed € 178.928,00 verranno impegnati con decreti dirigenziali.
Si ritiene inoltre opportuno autorizzare il dirigente regionale suddetto ad effettuare, ove se ne manifesti l'opportunità, ulteriori impegni con proprio decreto, entro i limiti di € 18.000,00 nel Cap. 70118 e di € 13.000,00 nel Cap. 100750."
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
delibera
Torna indietro