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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 53 del 12 giugno 2007


Materia: Cultura e beni culturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1438 del 22 maggio 2007

Criteri per l'attuazione di interventi urgenti in materia di tutela e salvaguardia di beni librari. L. R. 5 settembre 1984, n. 50. L.R. n. 2/2002, art. 40.

Il Presidente della Giunta Regionale On. Dott. Giancarlo Galan riferisce quanto segue.

La L.R 2/2002, art. 40 istituiva un "Fondo per acquisizioni e restauri di beni culturali soggetti a tutela", precisando che la Giunta Regionale è autorizzata a promuovere interventi di acquisizione e restauro di beni di particolare rilevanza per il patrimonio storico e artistico del Veneto, nell'ambito dell'attività di tutela del patrimonio librario di cui alla LR n. 50/1984, art. 23, comma 2, lettere e) e n) e successive modifiche e ai sensi della LR n. 11/2001.

In pochi anni questo fondo è diventato strumento essenziale e privilegiato nell'esercizio delle funzioni di tutela dei beni librari che, già delegate con DPR n. 3/1972, art. 9, sono state conferite alle regioni con maggiore chiarezza con il D.lgs. n. 42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Quest'ultimo infatti assegna ad esse la tutela di tutti i beni librari non appartenenti allo Stato e ne definisce le tipologie, prevedendo la possibilità di estenderle anche ad altri materiali tradizionalmente non inclusi, quali carte geografiche, spartiti musicali, fotografie, pellicole o altro materiale audiovisivo.

Nel 2007 il Cap. 100061, destinato ai soggetti privati, è stato rifinanziato con € 100.000,00, mentre per gli interventi di salvaguardia sugli ingenti patrimoni librari pubblici il relativo capitolo 100755, istituito lo scorso anno, è stato rifinanziato con € 200.000,00.

1.       Valutazioni e sviluppi

Gli interventi urgenti di tutela e salvaguardia del patrimonio librario sono aumentati in pochi anni in modo esponenziale, prova di quanto fosse necessario uno strumento agile di intervento per garantire l'integrità fisica e la fruibilità dei beni librari più a rischio dell'ingente patrimonio librario esistente nel territorio veneto.

I settori di intervento cui il contributo regionale è stato indirizzato sono i seguenti: conservazione e restauro, impianti di controllo ambientale, inventariazione - catalogazione e digitalizzazione. Come si ricava dalle elaborazioni contenute nell'allegato A), sono progressivamente aumentati gli interventi dedicati alla catalogazione informatizzata del patrimonio, talvolta associati a paralleli interventi conservativi sullo stesso fondo o alla sua riproduzione digitale, nella consapevolezza che lo strumento basilare per la tutela del patrimonio culturale è la sua conoscenza.

L'innovativa estensione alle biblioteche conservative o alle biblioteche di pubblica lettura che svolgono anche funzioni di conservazione del Progetto regionale di Misurazione e Valutazione dei servizi (PMV), in fase di attivazione, dovrebbe fornire un ulteriore stimolo a individuare forme efficaci di collaborazione ai fini di catalogare e digitalizzare le raccolte bibliografiche in forma standardizzata e in una logica di cooperazione e di rete che paiono gli unici strumenti per quantificare, individuare e rendere disponibile in tempi ragionevoli le raccolte librarie della regione.

2.       Criteri e modalità attuativi

I criteri per l'attuazione degli interventi urgenti di salvaguardia dei beni culturali sono stati individuati con le DGR n. 821 del 9 aprile 2002, DGR n. 44/CR del 21.6.2005 confermata con DGR n. 2184 del 9 agosto, e successivamente integrati con la DGR n. 1098 del 18 aprile 2006. Si sono rivelati sostanzialmente funzionali, passibili solo di piccole modifiche dettate dall'esperienza maturata, che verranno qui di seguito opportunamente segnalate.

Si confermano pertanto i settori di intervento già indicati nelle precedenti delibere.

Gli interventi regionali si potranno pertanto riferire a:

a)      catalogazione e/o digitalizzazione di materiale bibliografico soggetto a tutela;

b)      disinfezione dei libri con metodi non tossici (in atmosfera modificata) e interventi di risanamento delle scaffalature;

c)      spolveratura, interventi conservativi e restauro;

d)      installazione di impianti di deumidificazione e climatizzazione;

e)      installazione di impianti e strumentazioni antincendio;

f)       installazione di strumentazioni antifurto.

Si precisa che gli interventi di impiantistica indicati ai punti d), e) ed f) dovranno essere finalizzati al mantenimento del materiale librario e non riguardare principalmente la struttura dell'edificio, settore per cui sono previsti altri canali di finanziamento da parte della Regione: sono da escludere pertanto impianti elettrici, porte ignifughe o simili.

L'intervento viene determinato dalla conoscenza diretta della Regione del rischio in atto. Quando l'amministrazione regionale ne verrà a conoscenza, direttamente o su segnalazione del proprietario o di terzi, attiverà comunque un sopralluogo con propri funzionari o incaricati; qualora la segnalazione provenga da un' iniziativa dei proprietari, essi dovranno presentare una relazione che ne illustri le problematiche, possibilmente corredata da documentazione fotografica. Qualora i progetti presentati prevedano delle competenze tecniche specifiche (ad es. impiantistica) sarà necessario che gli uffici regionali acquisiscano il parere di qualificato specialista, anche appartenente alla propria amministrazione.

Sarà in ogni caso necessario che il soggetto interessato indichi un responsabile del progetto che faccia da tramite, anche tecnico, con l'Ufficio regionale preposto e che acquisisca, nel caso gli interventi progettati lo necessitino, il parere favorevole della Soprintendenza statale competente.

Da quanto precede risulta chiaro che gli interventi previsti dall'art. 40 della L. R. 2/2002 non conseguono necessariamente ad istanze dei beneficiari, ma sono piuttosto espressione dei poteri autoritativi di soprintendenza propri della Regione; essi presentano forti analogie con quanto previsto dagli articoli 32, 33 e 34 del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, approvato nel 2004, in relazione agli interventi di conservazione "imposti" dal Ministero ai proprietari. La Direzione competente assegnerà in fase istruttoria l'ordine di priorità degli interventi di cui sarà stata constatata l'urgenza, che potrà essere comunque modificato a seguito del verificarsi di nuovi eventi.

Si confermano nella sostanza anche i criteri di valutazione già indicati nelle precedenti delibere, aggiungendo tuttavia una voce relativa alla valutazione del progetto presentato, che costituisce importante condizione per un esito soddisfacente degli interventi. I criteri di valutazione considerano pertanto il grado di deterioramento del materiale, lo stato di catalogazione delle raccolte, la loro consistenza qualitativa e quantitativa, la progettualità:

-          il grado di deterioramento del materiale verrà valutato a seguito di un sopralluogo da parte dell'Ufficio regionale competente o dal consulente regionale per il restauro;

-          lo stato di catalogazione della raccolte: la mancanza di inventario o catalogo dei fondi considerati o la loro inadeguatezza espone il materiale a grave rischio di dispersione e costituisce pertanto motivazione determinante all'approvazione di progetti finalizzati alla realizzazione di idonei strumenti di accesso;

-          la consistenza qualitativa e quantitativa delle raccolte librarie: rilevata dai dati patrimoniali raccolti nell'anagrafe nazionale dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dai dati in possesso dell'Ufficio competente a seguito di iniziative promosse dalla Regione e da quelli desumibili dal Progetto regionale di Misurazione e Valutazione dei servizi bibliotecari;

-          la valutazione sulla progettualità terrà conto della qualità del progetto presentato dall'ente, della sua coerenza, fattibilità e conformità agli obiettivi regionali nel settore.

Saranno privilegiati nella valutazione gli interventi di recupero complessivo, da attuarsi anche per stralci, di raccolte librarie significative in vista della loro fruizione e valorizzazione pubblica, rispetto al restauro di singoli pezzi, finanziabile anche attraverso il piano di riparto dei contributi.

Nelle precedenti delibere dei criteri era previsto che ciascun progetto finanziato nell'ambito degli interventi urgenti di tutela e salvaguardia venisse presentato pubblicamente sia all'inizio che alla sua conclusione per motivi di trasparenza amministrativa e di servizio alla comunità. Fermi restando questi ultimi principi, poiché questa formula risulta onerosa per gli enti assegnatari dei contributi e ripetitiva la riproposta della stessa iniziativa a breve distanza, si propone in questa sede che gli enti assolvano a questo compito una sola volta per ciascun contributo erogato e anche in forme diverse dalla presentazione pubblica, quali spazi informativi sulla stampa locale, sul sito internet regionale e/o degli enti interessati o altre da concordare.

3.       Modalità di erogazione

Per garantire un'omogenea distribuzione delle risorse regionali sul territorio e salvaguardare anche la grande ricchezza di tipologie di biblioteche tradizionalmente presenti nel Veneto, si rispetteranno le seguenti modalità di erogazione dei fondi:

                          I.      per progetti di tutela e salvaguardia di fondi librari significativi di cui si intende garantire una fruizione pubblica, il cui costo totale arrivi fino ad € 30.000,00, la Regione potrà dare un contributo fino al 100% della spesa complessiva;

                       II.      per progetti tra € 30.001,00 e € 50.000,00 la Regione parteciperà fino ad un massimo dell'80% della spesa complessiva;

                     III.      per progetti superiori a € 50.,000,00 la Regione parteciperà fino ad un massimo del 70% della spesa complessiva.

A tali percentuali si potrà derogare in casi eccezionali, in cui la perdita o deterioramento dei materiali o particolari condizioni di rischio ambientale lo rendano necessario.

In caso di intervento su beni di proprietà regionale il finanziamento sarà pari al 100% della spesa complessiva, eventualmente da suddividere tra diversi capitoli di spesa.

Il Dirigente regionale della Direzione Beni culturali è incaricato dell'adozione del provvedimento finale, ivi compresi i corrispondenti impegni di spesa, entro i limiti sopra indicati. Per importi superiori si provvede con deliberazione della Giunta regionale.

4.       Parametri orientativi sugli interventi di tutela

Per ragioni di trasparenza amministrativa e per ottimizzare l'efficacia degli investimenti regionali nel campo della tutela, si formulano qui di seguito alcune indicazioni orientative sulle modalità di attuazione delle principali attività di tutela finanziabili nell'ambito degli interventi urgenti di tutela e salvaguardia; nell'allegato B) si indicano anche alcuni parametri sui costi ad essi relativi considerati congrui, ricavati da indagini di mercato, dalle esperienze maturate nel corso delle attività di tutela e valorizzazione dei beni librari promosse dalla Regione negli ultimi anni, dal parere del consulente tecnico regionale per il restauro librario.

a. Inventariazione

Tendenzialmente si privilegerà la realizzazione di inventari informatizzati che consentano l'importazione e l'esportazione con formato di scambio standardizzato. Nel caso fosse reputato opportuno dalla competente struttura tecnica regionale, si potrà approvare anche la realizzazione di inventari cartacei, essenzialmente per motivi patrimoniali e di tutela dei materiali.

b. Catalogazione

o        manoscritto

Si approveranno catalogazioni afferenti ai due progetti regionali già attivati nel settore e precisamente il progetto relativo ai codici medievali e alla banca dati Nuova Biblioteca Manoscritta.

o        libro antico

La sua catalogazione può prevedere livello descrittivo e utilizzo di un software di catalogazione reputati idonei dalla competente struttura tecnica regionale, anche in ragione della sede di lavoro e della presenza in essa di idonei strumenti bibliografici. In taluni casi sarà necessario prevedere che alcuni tipi di ricerche bibliografiche siano compiuti altrove o che si renda necessario il temporaneo trasferimento dei libri per la catalogazione. In quest'ultimo caso lo spostamento del materiale librario dovrà essere preventivamente concordato o autorizzato e, in ogni caso, il compenso per ciascuna unità bibliografica prodotta potrà essere ritoccato riconoscendo il "disagio ambientale" del catalogatore.

o        libro moderno

Valgono le stesse osservazioni già formulate per il libro antico.

c. Spolveratura

Sarà valutato secondo la tipologia, la materia e il grado di fragilità dei volumi se procedere ad una spolveratura meccanica (sotto cappa aspirante), manuale o che contemperi entrambi i metodi secondo necessità. E' reputata operazione essenziale di prevenzione conservativa.

d. Disinfezione

Saranno sostenute solo operazioni di disinfezione in atmosfera modificata attuate da personale adeguatamente formato. Nel caso di disinfezione di intere sale si procederà alla disinfezione del materiale librario entro bolle e al trattamento degli scaffali con sostanze antitarlo come permetrina o simili.

e.       Digitalizzazione

Sono finanziabili digitalizzazioni di materiali bibliografici che seguano gli standard e le buone pratiche raccolte dal Ministero per i Beni e le attività Culturali nell'ambito del Progetto Minerva e disponibili nell'omonimo sito web.

f. Conservazione

I materiali idonei da utilizzare per il condizionamento delle raccolte o dei singoli libri oggetto dell'intervento possono essere diversi sia nella tipologia che nei rispettivi costi. Tendenzialmente verranno utilizzati materiali idonei di costi compatibili con le risorse a disposizione, riservando materiali di qualità molto alta ai casi di reale necessità. Il computo andrà fatto o considerando il numero dei pezzi da trattare o dei metri lineari, ma potrà anche essere riconosciuta una cifra forfetaria nel caso sia difficile valutare a priori l'entità esatta degli interventi. In ogni caso potrà essere richiesta una stima e valutazione tecnica da parte del consulente regionale per il restauro.

g. Restauro

Ogni intervento di restauro andrà preceduto dalla sua progettazione, che dovrebbe essere redatta dal bibliotecario conservatore o da un suo incaricato: in ogni caso si richiede alla biblioteca la redazione di una scheda descrittiva del materiale da restaurare e, in seguito, una stretta collaborazione con il laboratorio incaricato nella progettazione e/o realizzazione degli interventi per garantire risultati compatibili sia con la natura dell'esemplare che con il suo contesto di appartenenza.

I progetti andranno vagliati dalla competente struttura regionale.

Quest'ultima potrà anche redigere direttamente i progetti, a cura del proprio consulente per il restauro librario, nel caso ciò fosse dalla stessa valutato come urgente, necessario o opportuno.

 

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-          UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

-          VISTO il DPR 14 gennaio 1972, n. 3;

-          VISTA la L.R. 5 settembre 1984, n. 50, in particolare l'art. 23, commi e) ed n);

-          VISTA la L.R. 13 aprile 2001, n. 11, in particolare l'art. 143;

-          VISTO l'art. 40 della L.R. 17 gennaio 2002, n. 2;

-          VISTO il D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42;

-          VISTA la DGR 18 aprile 2006, n. 1098;

-          CONDIVISE le considerazioni esposte in narrativa.

delibera

1)      di approvare i criteri per l'attuazione degli interventi urgenti di tutela e salvaguardia di beni librari ai sensi dell'art. 40 della L.R. 2/2002, così come esposti in narrativa e le precisazioni contenute nell'allegato B);

2)      di prendere atto di quanto rilevato nell'allegato A);

3)      di riservare alla Giunta Regionale l'eventuale deliberazione per interventi di tutela libraria con spese superiori ad € 100.000,00 e per l'acquisizione di beni culturali qualsiasi ne sia l'importo;

4)      di incaricare il Dirigente regionale della Direzione Beni culturali di dare esecuzione al presente provvedimento, adottando i provvedimenti finali per quanto riguarda gli interventi urgenti in materia di beni librari, ivi compresi i corrispondenti impegni di spesa entro i limiti indicati in premessa al punto 3.

(seguono allegati)

1438_AllegatoA_197531.pdf
1438_AllegatoB_197531.pdf

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