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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 22 del 02 marzo 2007


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 331 del 13 febbraio 2007

Valutazione multidimensionale delle persone con disabilità secondo ICF, Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute: approvazione e introduzione di S.Va.M.Di per l'accesso ai servizi sociali e socio sanitari.

L'Assessore Oscar De Bona, riferisce quanto segue.

Nella Regione del Veneto l'obiettivo di costruire uno strumento specifico per la valutazione delle persone con disabilità risale ai tempi immediatamente successivi all'approvazione di SVAMA, Scheda di Valutazione Multidimensionale Anziani, avvenuta con DGR n. 3979 del 9 novembre 1999, che risulta idonea per le situazioni delle persone anziane, ma inadeguata a rilevare e sintetizzare la quotidianità complessa delle persone con disabilità e delle loro famiglie e a consentire la formulazione di progetti individuali .

Tenuto conto di ciò, la Giunta Regionale, con le DDGR n. 5039 del 28 dicembre 1999 e n. 3652 del 21 dicembre 2001, ha approvato l'elaborazione e la sperimentazione in dieci Aziende ULSS della SVAM-DI, Scheda di Valutazione Multidimensionale Disabili, costruita sulla struttura e sull'organizzazione concettuale dell'ICF, "International Classification of Functioning, Disability and Health" (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute), approvata dall'O.M.S., Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2001.

L'ICF è uno strumento di classificazione realizzato per descrivere e misurare la salute e la disabilità delle popolazioni. Con la sua adozione si perseguono i seguenti principali obiettivi:

-fornire una base scientifica per la comprensione e lo studio della disabilità, delle condizioni, conseguenze e cause determinanti ad essa correlate;

-stabilire un linguaggio comune per la descrizione della disabilità e delle condizioni ad essa correlate, allo scopo di migliorare la comunicazione fra i diversi utilizzatori, tra cui gli operatori sanitari, i ricercatori, gli esponenti politici e la popolazione, incluse le persone con disabilità;

-rendere possibile il confronto tra dati raccolti in paesi, discipline sanitarie, servizi e periodi diversi;

-fornire uno schema di codifica sistematico per i sistemi informativi sanitari.

La classificazione ICF considera il contesto in cui vive la persona, mettendo in relazione lo stato di salute con l'ambiente e definendo la disabilità come l'esito delle condizioni di salute delle persone in un ambiente non favorevole.

La sperimentazione della scheda S.Va.M.Di., sopra accennata, è stata completata e si è conclusa con risultati positivi che comprovano da una parte la validità dello strumento per la valutazione e l'elaborazione di un progetto individuale, rappresentativo della realtà complessa della disabilità grave, dall'altra l'opportunità di rendere lo strumento più snello e agevole.

L'orientamento a diffondere la conoscenza e l'uso dell'ICF sta altresì alla base dell'iniziativa assunta dalla Regione di porre in atto specifiche attività di formazione degli operatori coinvolti in attività con persone disabili. Infatti, come previsto dalla DGR n. 4316 del 29 dicembre 2004 e dai DDr n. 14 del 26 gennaio 2005 e n. 51 del 31 marzo 2005, è stato realizzato e portato a termine il "Progetto regionale di formazione all'ICF per gli operatori dei servizi socio sanitari", esteso a tutto il territorio regionale.

Le suddette iniziative regionali si inseriscono nel quadro di un impegno a riorganizzare e rifondare metodologie di programmazione e intervento nel campo della disabilità, sia a livello dei singoli cittadini interessati (progetti individuali) sia a livello di organizzazione territoriale dei servizi e degli interventi per persone con disabilità.

Infatti, la necessità di coniugare, all'interno dell'Area Disabili, le logiche e le risorse del sistema dei servizi sociali e sanitari, rivolti alla domiciliarità e alla residenzialità, nell'ambito di un unico quadro programmatorio dell'offerta, dotato di sufficiente flessibilità e dinamicità per potersi adeguare alla continua evoluzione della domanda, ha determinato l'adozione delle "Linee di indirizzo per il sistema della domiciliarità e della residenzialità Area Disabili - art. 26 e 27 L.R. 9/05", di cui alla DGR n. 1859 del 13 giugno 2006, che prevede la predisposizione del Piano Locale della Disabilità, da parte delle Aziende ULSS e delle Conferenze dei Sindaci, e che fonda gli interventi e le prestazioni rivolti alle persone con disabilità sulla preventiva definizione di specifici progetti individuali.

Tenuto conto che il progetto individuale rappresenta l'elemento fondamentale per l'accesso ai servizi della domiciliarità e della residenzialità, si rende necessaria l'adozione di un unico strumento di valutazione, finalizzato a garantire equità e omogeneità di criteri nell'accesso ai servizi, anche al fine di commisurare la disponibilità delle risorse alle necessità assistenziali delle persone con disabilità.

Nell'ambito del contesto fin qui descritto, sono stati riconsiderati gli esiti della sperimentazione della scheda di valutazione multidimensionale per i disabili, sopra illustrata, per giungere alla definitiva approvazione di S.Va.M.Di., quale strumento di valutazione.

A questo scopo, con DDr n. 202 del 10 agosto 2006, è stato nominato un Gruppo di Lavoro che, preso atto dei risultati della sperimentazione, ha effettuato un'ulteriore revisione dello strumento e ha completato la parte relativa alla valutazione, individuando gli item che consentono la definizione di profili sintetici, la formulazione di progetti individuali e l'attribuzione di priorità di accesso ai servizi domiciliari e residenziali per le persone con disabilità.

Il relatore pertanto, propone di approvare la scheda S.Va.M.Di. per la valutazione multidimensionale delle persone con disabilità, nel testo licenziato dal predetto Gruppo di Lavoro e riportato nell'Allegato A.

Il relatore propone inoltredi stabilire che S.Va.M.Di. venga utilizzata, da parte di tutte le U.V.M.D del territorio regionale, per la valutazione e la predisposizione dei progetti individuali per le persone con disabilità in età adulta o comunque in età post-scolare, seguendo le istruzioni per l'uso, di cui all'Allegato B.

Dal 1° marzo 2007 le Aziende ULSS utilizzano S.Va.M.Di. per l'elaborazione dei progetti individuali delle persone con disabilità.

Per favorire un pieno e completo utilizzo della strumento in questione, la Regione effettuerà il monitoraggio dell'applicazione della S.Va.M.Di., anche avvalendosi del suddetto Gruppo di Lavoro.

Il relatore, conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Ragionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, 2^ comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la L. 104/1992;

VISTA la L. 328/2000;

VISTA la L.R. 22/2002;

VISTA la DGR n. 3979/1999;

VISTA la DGR n. 5039/1999;

VISTA la DGR n. 3242/2001;

VISTA la DGR n. 4316/2004;

VISTA la DGR n. 1560/2006;

VISTA la DGR n. 1859/2006;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare S.Va.M.Di., Scheda di Valutazione Multidimensionale delle persone con disabilità, di cui all'Allegato A, e le Istruzioni per l'uso di S.Va.M.Di., di cui all'Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  3. di stabilire che, a far tempo dal 1° marzo 2007, le Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuali utilizzino S.Va.M.Di., di cui al punto 2, per l'elaborazione dei progetti individuali delle persone con disabilità in età adulta o comunque post-scolare.

(seguono allegati)

331_AllegatoA_195364.pdf
331_AllegatoB_195364.pdf

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