Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 72 del 15 agosto 2006


Materia: Cultura e beni culturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2219 del 18 luglio 2006

Approvazione del piano di attività nel settore dei beni archivistici e riparto contributi ordinari es. fin. 2006. Conferma della DGR/CR n. 50 del 16 maggio 2006.L. R. 5 settembre 1984, n. 50.

Il Presidente della Giunta Regionale Sen. Dott. Giancarlo Galan riferisce quanto segue.

Con deliberazione n. 50/CR del 16 maggio 2006 la Giunta regionale ha formulato il piano degli interventi da attuare nel 2006 nel settore degli archivi e approvato il piano del riparto dei contributi agli archivi di ente locale e degli interventi a favore di archivi privati riconosciuti di interesse locale. Nella seduta del 7 giugno 2006 la Sesta Commissione del Consiglio regionale ha espresso in merito parere favorevole, ai sensi dell'arte. 45, primo comma, della L. R. 5 settembre 1984, n. 50. Si tratta ora di confermare la suddetta proposta, i cui contenuti si riportano.

"L'emergenza documentaria, come problema di assoluta centralità e urgenza, non solo per il settore culturale, bensì come questione di più ampia portata per la vita civile e democratica della società contemporanea scaturisce con evidenza dai dati forniti su scala nazionale. I cambiamenti massicci che hanno investito i modi della produzione, gestione e conservazione dei documenti e della comunicazione e diffusione delle informazioni, pongono urgenti interrogativi sul futuro della nostra memoria e sul governo dei processi di innovazione. La riflessione comprende non solo i modelli di gestione degli archivi ma anche ruoli, rapporti, responsabilità e risorse dei relativi soggetti istituzionali coinvolti, in quanto va riformulato e ricomposto, all'interno dei nuovi scenari un quadro di azione unitaria, individuando le forme più adeguate dello sviluppo e della cooperazione, nel rispetto delle specifiche competenze e autonomie.

1. 2005: UN bilancio per gli archivi del veneto

1.1 Dati e orientamenti

Per tracciare un rapido aggiornamento della situazione degli archivi veneti, risulta funzionale ad una maggiore comprensione delle problematiche inerenti, la suddivisione della trattazione in 1. "archivi in formazione" ovvero la gestione documentale degli archivi correnti e di deposito e 2. "archivi storici" ovvero la gestione dei fondi archivistici composti da documentazione relativa ad affari esauriti da oltre quarant'anni, volta quindi a soddisfare prevalentemente esigenze di ricerca culturale. Naturalmente la suddivisione è puramente convenzionale non esistendo nella realtà una netta separazione tra le due tipologie di archivi in quanto va sempre sottintesa una continuità di fatto tra le diverse fasi di vita del documento archivistico.

Anche la normativa statale di riferimento per il settore, ha seguito questa suddivisione di massima, per cui le norme relative alla gestione degli archivi sono rinvenibili sia nel copioso filone della legislazione attinente ai temi della documentazione amministrativa, trasparenza, riservatezza, protocollo informatico e gestione dei documenti digitali sia in quello attinente ai beni culturali, con ovvi, ma non sempre armonizzati e coerenti nessi normativi tra i due ambiti.

Parte dei dati di cui qui si dispone per tracciare l'attuale situazione dei servizi archivistici nel Veneto, derivano da un costante monitoraggio che si realizza principalmente sugli archivi degli enti locali, principali interlocutori dell'azione regionale, grazie alla collaborazione dei relativi responsabili. L'indagine conoscitiva ha coinvolto nel 2005 più del 90% di tutti i Comuni del Veneto.

1.1.1 Gli archivi in formazione

Le trasformazioni tecnologiche hanno radicalmente cambiato i modi della produzione documentaria, trasformazioni peraltro recepite, favorite e prescritte dalla stessa normativa statale più recente - tra cui da ultimo il Codice dell'Amministrazione digitale - e dagli indirizzi per la creazione del cosiddetto e-government nella Pubblica Amministrazione, tracciati dal Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) e dal Ministero per l'innovazione e le tecnologie.

Gli archivi si stanno avviando verso forme di gestione informatizzata e verso una graduale "dematerializzazione" della documentazione con prospettive di innovazione di grande portata, pur se tuttavia rimane al momento ancora ampiamente problematica la questione della garanzia dell'autenticità e della conservazione delle risorse digitali e quindi della futura trasmissione della memoria contemporanea, non solo a fini culturali. Inoltre il passaggio tra la fase di gestione del documento cartaceo e quella del documento elettronico, non è stata generalmente accompagnata da una adeguata professionalizzazione del personale addetto né pertanto da una corretta pratica archivistica nel trattamento dei flussi documentali, elemento necessario e preliminare all'assunzione di nuove tecnologie di gestione.

L'analfabetismo archivistico - enfatizzato dall'uso dei mezzi informatici nel trattamento della documentazione - è riscontrabile nella grande maggioranza del personale addetto agli archivi dei Comuni e degli enti pubblici, conseguenza inevitabile del fatto che non esiste negli organigrammi amministrativi il profilo professionale dell'archivista, quale tecnico specializzato nella gestione documentaria, la quale invece abbisogna sempre più, a causa della sua crescente complessità, di competenze specifiche.

L'adozione del nucleo minimo di informatizzazione per la gestione del servizio di protocollo e archivio, accomuna quasi la totalità dei Comuni veneti, i quali invece, solo in percentuale limitata hanno parallelamente assunto anche nuove procedure di organizzazione del lavoro archivistico. Nel Veneto i Comuni che hanno adottato il Nuovo Titolario dei Comuni Italiani risultano attualmente 114, vale a dire circa il 20% del totale complessivo. Una percentuale quasi equivalente di Comuni ha deliberato l'uso del Manuale di gestione, prescritto agli enti pubblici dalla norma del DPCM 31 ottobre 2000, e altrettanti hanno istituito il Servizio archivistico ai sensi del DPR 445/2000.

L'Amministrazione archivistica centrale per supportare le amministrazioni pubbliche nella progettazione e gestione dei servizi archivistici correnti, ha promosso la costituzione di vari gruppi di lavoro per tipologia di ente (Comuni, Province, Regioni, ASL, Università, Camere di Commercio), al fine di elaborare strumenti archivistici utili ad una corretta e funzionale gestione documentale. In particolare il gruppo di lavoro sugli archivi dei Comuni, ha pubblicato a dicembre 2005, dopo un periodo di sperimentazione, la seconda edizione del Nuovo Titolario dei Comuni Italiani, insieme alle Linee guida per la stesura del manuale di gestione, il Piano di conservazione, il Prontuario per la classificazione e le Linee guida per l'organizzazione dei fascicoli e delle serie. Questi strumenti, ancora generalmente poco conosciuti, possono essere di grande ausilio al lavoro archivistico di back office dei Comuni veneti, tramite adeguati percorsi di conoscenza e diffusione che la Regione, in parte, già sta mettendo in atto.

1.1.2 Gli archivi storici

Gli archivi storici degli enti locali del Veneto non si configurano per lo più come servizi di conservazione e consultazione aperti stabilmente al pubblico, ad eccezione di alcune realtà più avanzate talora afferenti a Comuni di dimensioni maggiori o affidate a biblioteche civiche, le quali comunque non sono nel complesso oltre una quindicina in tutta la regione. La carenza di personale qualificato e la generale mancanza di gestioni archivistiche sistemiche tra più enti, sia pubblici che privati, hanno come generale conseguenza l'affidamento delle episodiche attività di riordino e inventariazione degli archivi a personale esterno e la realizzazione di servizi archivistici limitati semplicemente all'accesso alla documentazione su richiesta. La stessa collocazione fisica dell'archivio storico comunale - tradizionalmente presso la soffitta o il seminterrato della sede municipale - non è individuata in funzione della fruibilità pubblica del materiale conservato e la creazione di un vero servizio al pubblico, ritenuto solitamente troppo oneroso.

Circa la metà degli archivi storici dei Comuni veneti non possiede strumenti di consultazione di sorta, vale a dire censimenti, inventari, guide o repertori. D'altra parte non tutti Comuni che dichiarano di possedere uno strumento di consultazione hanno in realtà uno strumento pienamente corrispondente all'assetto attuale della documentazione, né formato secondo gli standard archivistici vigenti. Inoltre bisogna tener conto che gli archivi storici nel Veneto scontano la mancata programmazione di coordinate campagne di inventariazione realizzate in maniera sistematica con l'uso di adeguati strumenti archivistici e informatici.

Tuttavia si assiste negli ultimi anni a un sensibile incremento di interesse delle amministrazioni locali per la salvaguardia del proprio archivio, con l'avvio di progetti di inventariazione informatizzata affidati a liberi professionisti, ai quali spesso però non corrisponde un progetto più esteso di valorizzazione del patrimonio documentario posseduto.

1.2 Le attività regionali

Le attività del settore archivistico dell'anno 2005 hanno privilegiato i seguenti filoni d'intervento già avviati e consolidati nel corso degli anni precedenti:

1.        Il sostegno alle attività ordinarie degli archivi di ente locale e di interesse locale, ai sensi dell'art.42 della L.R. 50/1984;
2.        La formazione e l'aggiornamento del personale addetto agli archivi;
3.        La promozione, l'accesso e la valorizzazione dei beni archivistici tramite la continuazione di alcuni progetti d'inventariazione di particolare rilievo.

Oltre agli ambiti sopra descritti, l'anno 2005 si è caratterizzato per l'avvio di due nuove progettualità: il progetto Scuola-Archivi per la diffusione di una cultura della didattica negli archivi e degli archivi e il progetto per la realizzazione del Sistema Informativo Archivistico Regionale. La scelta di orientare l'attività verso questi ulteriori obiettivi era nata dall'esigenza di improntare sempre più l'azione regionale verso progettualità d'ampio respiro, tramite le quali potesse emergere e svilupparsi il ruolo di indirizzo, coordinamento e raccordo dell'ente Regione nei confronti delle particolari iniziative e dei molteplici soggetti culturali presenti sul territorio.

Entrambe le due nuove iniziative sono state avviate nel corso del passato anno, mettendo a punto il lavoro teorico-disciplinare preliminare alla loro concreta realizzazione, nel caso del progetto Scuola-Archivi, in collaborazione con l'Istituto Regionale di Ricerca Educativa - IRRE Veneto, mediante la nascita di un gruppo di lavoro che sta predisponendo una articolata proposta formativa rivolta a docenti e archivisti da svilupparsi nell'arco dell'anno scolastico 2006-2007, mentre per quanto riguarda il Sistema Informativo Archivistico tramite una serie di attività in vario modo ad esso preparatorie:

-                la realizzazione di un ciclo di incontri di studio aperti al pubblico sui sistemi informativi archivistici, tenutisi nella primavera presso il Palazzo del Bo dell'Università di Padova;

-                la raccolta sistematica di dati e materiali utili a ricomporre il quadro degli archivi nel Veneto, in particolare per quanto riguarda l'esistenza e la qualità degli strumenti di ricerca;

-                la nomina dei componenti del Comitato tecnico previsto all'art.8 dell'Accordo Stato-Enti Locali per il censimento e l'inventariazione del patrimonio archivistico del marzo 2003;

-                l'affidamento in convenzione al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova di uno studio di fattibilità per il Sistema Informativo Archivistico Regionale e la realizzazione del relativo prototipo.

Tra le attività già invece ampiamente consolidate, è significativo sottolineare come la formazione volta all'aggiornamento e alla qualificazione del personale addetto agli archivi, ha riconfermato anche nel corso dell'anno 2005 un crescente sviluppo, improntando e caratterizzando la presenza e l'azione regionale in ambito archivistico, in particolar modo presso gli enti locali. Si sono registrati una forte partecipazione, soprattutto tra i dipendenti comunali, grazie ad una sorta di fidelizzazione a corsi, laboratori e seminari regionali e nel contempo un evidente allargamento del numero degli enti e delle persone coinvolti. L'offerta formativa 2005 ha riproposto, accanto a diversi percorsi tematici, i cosiddetti "Corsi base" per rispondere alla necessità di numerosi addetti agli archivi dei Comuni, di acquisire una conoscenza generale delle problematiche attinenti alla gestione documentale. Inoltre, sempre al fine di diffondere le buone pratiche d'archivio e offrire agili strumenti di consultazione agli archivisti comunali, sono stati individuati struttura e contenuti di una piccola collana intitolata "Quaderni dei laboratori" in cui far confluire i contributi didattici dei laboratori regionali, la cui pubblicazione e diffusione è prevista per l'anno 2006.

2.    LINEE DI INDIRIZZOe programmazione DELL'ATTIVITA' REGIONALE PER IL 2006

Gli ambiti d'intervento da privilegiare nel corso dell'anno 2006 rimangono, pur con una maggiore definizione, quelli già individuati nel corso dell'anno precedente, con una spiccata concentrazione di risorse sull'attività inerente la costituzione e lo sviluppo del Sistema Informativo Archivistico Regionale, quale strumento per incentivare e coordinare l'accesso e la valorizzazione dei beni archivistici sul territorio e mezzo per diffondere una cultura archivistica improntata alle buone pratiche e al criterio della qualità del servizio archivistico.

Gli ambiti d'intervento si possono così riassumere:

3.    Sostegno alle attività ordinarie degli archivi.
4.    Attività formative per lo sviluppo e l'aggiornamento della professionalità archivistica.
5.    Valorizzazione della didattica degli archivi e sviluppo del rapporto tra scuole e archivi.
6.    Promozione, accesso e valorizzazione dei beni archivistici di proprietà regionale.
7.    Promozione, accesso e valorizzazione degli archivi sul territorio.
8.    Promozione di livelli di qualità nella valorizzazione.

Considerate le risorse economiche disponibili nel bilancio 2006 per il settore e le linee di indirizzo sopra illustrate, alle quali la Giunta regionale crede opportuno attenere le iniziative a favore dei beni archivistici, si propone la seguente ripartizione per filoni di attività.

2.1 Sostegno alle attività ordinarie degli archivi

Il riparto annuale dei contributi ai sensi dell'art. 42 della L.R. 50/1984 è lo strumento ordinario con cui la Regione sostiene l'attività degli archivi di ente locale e degli archivi dichiarati di interesse locale. Le istanze giunte entro il termine previsto del 30 settembre 2005, sono state complessivamente 41.

In presenza dei requisiti di ammissibilità sono stati applicati i criteri e i parametri di valutazione, già approvati nella deliberazione CR n. 48/2002, che riguardano i seguenti elementi dei progetti presentati:

-         entità della spesa preventivata per la realizzazione del progetto che il soggetto titolare d'archivio s'impegna a sostenere;
-         tipologia delle attività: corsia preferenziale alle istanze riguardanti il restauro; incentivo alle attività di riordino e inventariazione rispetto al semplice acquisto di materiali di contenimento, classificazione, scaffali e attrezzature varie e arredo;
-         pregio e antichità della documentazione oggetto d'intervento;
-         dimensione dei Comuni titolari d'archivio: con l'indirizzo di favorire i piccoli Comuni, al di sotto dei 10.000 abitanti e in misura maggiore quelli al di sotto dei 5.000 abitanti;
-         gestione sistemica del progetto;
-         possesso della dichiarazione di interesse locale, elemento necessario per gli archivi appartenenti a soggetti privati e pubblici non territoriali: con l'indirizzo di sostenere queste realtà culturali del territorio;
-         qualità dei progetti e professionalità impiegate.

I contributi che si propone di erogare soddisfano complessivamente il 13,4% del totale degli importi dei preventivi presentati dai soggetti richiedenti, i quali dovranno rendicontare il progetto, ai sensi di quanto prescritto dalla DGR/CR n. 40 del 28 giugno 2005, per l'80% della somma di preventivo dichiarato in domanda. Qualora la spesa complessiva risulti inferiore di oltre il 20% rispetto a quella dichiarata, il contributo verrà ridotto proporzionalmente.

A) Piano di riparto dei contributi a favore degli archivi pubblici

Il piano di riparto, può contare per l'esercizio 2006 sull'importo di € 70.000,00 iscritto nel capitolo 70210, dedicato agli archivi di titolarità pubblica. Le istanze presentate da soggetti pubblici sono state complessivamente 36, di cui due non sono state ammesse al contributo per mancanza della necessaria autorizzazione della Soprintendenza al restauro. La proposta di ripartizione a favore degli archivi pubblici è dettagliata nell'Allegato A al presente provvedimento.

B) Piano degli interventi a favore degli archivi privati

I soggetti privati che hanno presentato istanza di contributo per l'esercizio 2006 sono cinque, a cui si destina la somma complessiva di € 10.000,00da far valere sul capitolo 70118,secondo la distribuzione proposta nell'Allegato B.

2.2 Attività formative per lo sviluppo e l'aggiornamento della professionalità archivistica

La professionalità archivistica è l'elemento su cui si giocherà il futuro degli archivi e pertanto la capacità della nostra società di conservare e comunicare la memoria. Il ruolo della Regione sarà improntato a favorire tutte quelle azioni che possono rafforzare la qualificazione della professione, in vista anche della definizione di profili professionali adeguati alle nuove esigenze della gestione documentale, quale attività strategica degli enti pubblici.

A)     Attività formativa in collaborazione con l'ANAI Veneto

Il proseguimento dell'attività formativa sia di base che tematica e specialistica, in collaborazione con l'associazione professionale di settore, rappresenta un'iniziativa di centrale importanza nell'ambito dei progetti di sviluppo e aggiornamento a favore della professionalità archivistica. In particolare i corsi regionali gratuiti, rappresentano per numerosi dipendenti comunali l'unica offerta di formazione permanente per l'ambito archivistico. A tale voce si propone di riservare la somma di € 20.000,00 sul capitolo 70118.

B)     Attività formativa in collaborazione con Università/Enti Locali

L'aggiornamento si realizza grazie anche alla collaborazione con Università e Enti locali, i quali mettono a disposizione direttamente competenze e professionalità dedicate per la realizzazione di percorsi pratici e sperimentali. A tale voce si propone di riservare la somma di € 5.000,00 sul capitolo 100750.

C)    Continuazione collana editoriale "Quaderni dei laboratori"

La continuazione della collana si prospetta come mezzo per amplificare e diffondere in maniera capillare i contenuti dei laboratori regionali. Si propone pertanto per questo obiettivo di riservare la somma di € 5.000,00 sul capitolo 100750.

2.3 Valorizzazione della didattica degli archivi e sviluppo del rapporto tra scuole e archivi

A) Progetto Archivi-Scuola in collaborazione con l'IRRE Veneto

Nel corso dell'anno 2005 si è avviato, come sopra riferito, il rapporto di collaborazione con l'IRRE Veneto, tramite l'avvio di una nuova attività finalizzata alla realizzazione di un progetto didattico che coinvolge le scuole di ogni ordine e grado. Per continuare e sviluppare tale iniziativa rivolta a docenti e archivisti allo scopo di promuovere la didattica negli archivi, necessita una somma di € 9.000,00 da valersi sul capitolo 100750 a favore dell'Istituto Regionale di Ricerca educativa del Veneto.

2.4 Promozione, accesso e valorizzazione dei beni archivistici di proprietà regionale

La Regione ha nel corso degli anni acquisito beni culturali di particolare pregio e significato, appartenenti a diverse tipologie, allo scopo di salvaguardare la loro integrità fisica e di renderli pienamente fruibili al pubblico. Nel caso specifico degli archivi, la corretta conservazione e l'ordinamento non sono da soli sufficienti a promuoverne l'accesso e la valorizzazione, in quanto si rende necessaria la creazione di idonei strumenti di ricerca che permettano all'utente di conoscere il complesso archivistico e di individuare facilmente la documentazione di interesse. Per questo motivo la Regione, già a partire dai passati esercizi, ha iniziato a finanziare l'inventariazione informatizzata degli archivi storici di proprietà, quale azione indispensabile per consegnare pienamente tali beni alla collettività.

A)     Archivio Maldura Emo-Capodilista

Il progetto d'inventariazione dell'Archivio di famiglia Maldura Emo-Capodilista, conservato dal Comune di Padova presso la Biblioteca civica mediante comodato gratuito, è iniziato nell'anno 2004. Nel corso della tranche di riordino 2005 sono stati rinvenuti alcuni strumenti di consultazione coevi che hanno suggerito una diversa è più analitica organizzazione dell'attività inventariale. Per la conclusione di tale iniziativa d'inventariazione e la presentazione pubblica del lavoro archivistico, si propone lo stanziamento della somma di € 11.000,00 a favore del Comune di Padova - Biblioteca civica da far valere sul capitolo 100750.

B)       Archivio Contarini-Camerini

Villa Contarini-Camerini di Piazzola sul Brenta (PD) è stata acquisita dalla Regione del Veneto nel mese di maggio 2005, entrando così a far parte, insieme con tutti i beni mobili in essa contenuti, del patrimonio demaniale regionale. L'archivio conservato nella villa è oggetto di un progetto di riordino e inventariazione informatizzata diretto dal prof. Roberto Navarrini con la supervisione della Soprintendenza archivistica del Veneto, avviato già da alcuni anni, a cui pure la Regione ha in passato finanziariamente contribuito. Ora, dopo il passaggio di proprietà dell'antica dimora, s'impone con maggiore urgenza da parte della Regione una assunzione di responsabilità in merito al destino dell'archivio e alla sua futura disponibilità all'interno di un rinnovato circuito culturale che apra al pubblico i tesori della villa in modo regolamentato e scientificamente corretto.

Per questo motivo si propone, al fine di uniformare e revisionare le banche dati prodotte durante il pluriennale lavoro di inventariazione e di renderle interfacciabili per una consultazione amichevole, di destinare la somma di € 6.500,00 sul capitolo 70118.

2.5 Promozione, accesso e valorizzazione degli archivi sul territorio

A)     Progetto Ecclesiae Venetae

Il Progetto Ecclesiae Venetae si è confermato nel corso degli anni come uno dei progetti più significativi e qualificanti nel settore dei beni culturali, promossi dalla Regione del Veneto in collaborazione con la Direzione generale per gli Archivi e le diocesi interessate. Per l'avanzamento delle attività di inventariazione, la manutenzione e revisione del sistema informativo sia locale che su web, si propone la somma di € 30.000,00 sul capitolo 70118 a favore delle diocesi partecipanti alle singole iniziative di sviluppo e divulgazione del progetto.

B)     Sistema Informativo Archivistico Regionale

Per la continuazione e lo sviluppo del progetto di realizzazione del Sistema Informativo Archivistico Regionale (SIAR) sulla base degli orientamenti che emergeranno dallo studio di fattibilità che sarà prodotto dall'Università di Padova, si ipotizza una spesa di € 25.000,00 sul capitolo 100750 e una spesa di € 20.000,00 sul capitolo 70118.

2.6 Promozione dei livelli di qualità nella valorizzazione

La promozione di livelli di qualità nelle attività di valorizzazione dei beni archivistici mediante azioni di formazione e informazione, incentivazione finanziaria e sostegno progettuale, si può attuare solo a patto di conoscere la reale situazione in cui agiscono i soggetti detentori di archivio e le caratteristiche dei servizi erogati, pertanto si rende necessario continuare e perfezionare l'attività di monitoraggio già avviata.

A) Monitoraggio dei livelli di qualità dei servizi archivistici

I dati provenienti dal monitoraggio, condotto finora con risorse umane esclusivamente interne, sono gestiti attualmente all'interno di banche dati informaticamente non evolute. Pertanto si ritiene utile far rifluire gli indicatori e i dati inerenti la qualità dei servizi archivistici nel Sistema Informativo Archivistico Regionale, in particolare in quella parte del sistema accessibile solo ad una utenza interna, al fine di essere così sottoposti a migliori e più efficaci procedure di elaborazione e aggiornabilità. In prospettiva il lavoro di ricognizione dei dati sulla qualità dei servizi potrebbe giovarsi di metodi di raccolta e organizzazione, basati anche sull'ausilio di risorse esterne.

2.7 Interventi urgenti e iniziative editoriali

Qualora nel corso dell'anno si perfezionino progetti di pubblicazione di inventari o progetti urgenti inerenti gli archivi, coerenti con le linee programmatiche della presente deliberazione, si autorizza il Dirigente della Direzione Beni culturali a definire le modalità di intervento regionale entro il limite di spesa di € 20.000,00 sul capitolo 70118.

Tavola riassuntiva del programma delle attività - Es. fin. 2006

Attività

Capitolo

Importo

1. Sostegno alle attività ordinarie degli archivi

 

A

Piano di riparto annuale dei contributi ai sensi art. 42 L.R. 50/84 a favore degli archivi appartenenti a soggetti pubblici

 

70210

70.000,00

B

Piano degli interventi a favore degli archivi appartenenti a soggetti privati

70118

10.000,00

2. Attività conoscitive e formative per lo sviluppo e l'aggiornamento della professionalità archivistica

A

Attività formativa in collaborazione con l'ANAI Veneto

70118

20.000,00

B

Attività formativa in collaborazione con Università/Enti Locali

100750

5.000,00

C

Continuazione collana "Quaderni dei laboratori"

100750

5.000,00

3. Valorizzazione della didattica degli archivi e sviluppo del rapporto tra scuole e archivi

A

Progetto Archivi-Scuola in collaborazione con l'IRRE Veneto

100750

9.000,00

4. Promozione, accesso e valorizzazione dei beni archivistici di proprietà regionale

A

Conclusione inventariazione dell'Archivio Maldura Emo-Capodilista presso la Biblioteca civica di Padova

100750

11.000,00

B

Revisione della banca dati dell'Archivio Contarini-Camerini di Piazzola sul Brenta (PD)

70118

6.500,00

5. Promozione, accesso e valorizzazione degli archivi sul territorio

A

Progetto Ecclesiae Venetae

70118

30.000,00

B

Sistema Informativo Archivistico Regionale - SIAR

100750

70118

25.000,00

20.000,00

6. Promozione dei livelli di qualità nella valorizzazione

A

Monitoraggio dei livelli di qualità dei servizi archivistici

-

-

7. Interventi urgenti e iniziative editoriali

 

A

Pubblicazioni di inventari e progetti di salvaguardia

70118

20.000,00

Il Dirigente della Direzione Beni culturali darà attuazione al programma approvando con propri decreti le modalità operative e impegnando le relative spese, per € 70.000,00 sul capitolo 70210, per € 106.500 sul capitolo 70118 e per € 55.000,00 sul capitolo 100750."

Si tratta ora di approvare definitivamente il piano proposto con deliberazione n. 50/CR del 16 maggio 2006.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-               UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
-               VISTA la L. R. 5 settembre 1984, n. 50 e in particolare i suoi articoli 42, 44 e 45;
-               VISTA la DGR/CR n. 50 del 16 maggio 2006.("Attività nel settore dei beni archivistici e riparto contributi ordinari es. fin. 2006. Richiesta di parere alla Commissione consiliare. Art. 45, lettera f), L.R. 50/1984");
-               VISTO il parere favorevole espresso dalla Sesta Commissione del Consiglio regionale del Veneto nella sua riunione del 7 giugno 2006;

delibera

1)      di confermare il piano di iniziative della Regione in materia di archivi ai sensi dell'art. 44 della L.R. 50/84, così come esposto in narrativa;
2)      di incaricare il Dirigente regionale della Direzione Beni Culturali di definire gli aspetti operativi dei progetti indicati, autorizzandolo ai relativi impegni di spesa del corrente esercizio 2006, per € 96.500 sul capitolo 70118 e per € 55.000,00 sul capitolo 100750;
3)      di confermare altresì il piano di riparto contributi agli archivi pubblici per l'esercizio 2006 di cui all'Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;
4)      di impegnare per il suddetto riparto, richiamato alla voce sub 1.A "Piano di riparto annuale dei contributi ai sensi dell'art. 42 della L.R.50/1984 a favore di archivi appartenenti a soggetti pubblici", complessivi € 70.000,00, sull'UPB U0168 - capitolo 70210 "Attività a favore degli archivi di rete e di interesse locale", dell'esercizio finanziario 2006
5)      di confermare il piano di interventi a favore degli archivi privati per l'esercizio 2006 di cui all'Allegato B, parte integrante del presente provvedimento;
6)      di impegnare per tale scopo, richiamato in narrativa alla voce sub 1.B "Piano degli interventi a favore degli archivi appartenenti a soggetti privati", complessivi € 10.000,00, sull'UPB0168 - capitolo 70118 "Spese per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta Regionale";
7)      di incaricare il Dirigente regionale della Direzione Beni culturali dell'esecuzione del presente provvedimento.

(seguono allegati)

2219_AllegatoA_190740.pdf
2219_AllegatoB_190740.pdf

Torna indietro