Bur n. 51 del 06 giugno 2006

Materia: Ambiente e beni ambientali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1408 del 16 maggio 2006

Attuazione del "Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera" - Approvazione del "Piano Progressivo di Rientro relativo alle polveri PM10"

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [

L'Assessore alle Politiche dell'Ambiente Giancarlo Conta riferisce quanto segue.

Tra le varie iniziative intraprese recentemente dall'Amministrazione regionale per contrastare il fenomeno dell'inquinamento atmosferico, si deve ricordare che con propria deliberazione n° 57 del 11/11/2004, il Consiglio Regionale ha approvato il P.R.T.R.A. - Piano di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera.

Il P.R.T.R.A. è stato predisposto ai sensi del D. Lgs 351/99, recante " Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente", e analizza innanzitutto le fonti di emissione degli inquinanti atmosferici, giungendo ad esprimere, in conformità al DM 60/2002, recante "Recepimento della direttiva 1999/30/CE concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente¿¿", una valutazione della qualità dell'aria nella nostra Regione, indicando una rassegna, non esaustiva, di misure di contenimento degli inquinanti atmosferici ed individuando le corrispondenti azioni di intervento, le quali hanno dunque il fine di prevenire e contenere i superamenti dei valori limite e degli obiettivi di qualità fissati per taluni inquinanti, sia a breve che a medio e lungo termine.

Dopo l'approvazione del P.R.T.R.A. si è quindi entrati nella fase della sua attuazione e, in considerazione dell'elevato numero di superamenti del valore limite del livello di concentrazione delle polveri fini rispetto a quanto concesso dal D.M. 60/2002, si è ritenuto utile predisporre uno strumento tecnico denominato "Piano Progressivo di Rientro relativo alle polveri PM₁₀" che permetta di valutare l'efficacia delle azioni per il risanamento e/o il mantenimento della qualità dell'aria dagli effetti di questo inquinante, adottate o che si prevedono di adottare, unitamente alla stima dei loro costi. Il P.P.R.PM₁₀ rappresenta quindi uno strumento indispensabile quale supporto all'Amministrazione regionale per operare un controllo sulle politiche ambientali intraprese o che si intendono attuare al riguardo.

Il "Piano Progressivo di Rientro relativo alle polveri PM₁₀", riportato all'allegato A del presente provvedimento, è stato redatto da un gruppo di lavoro composto dal personale dell'Unità Complessa Tutela Atmosfera e dell'Osservatorio Regionale Aria dell'ARPAV e i suoi obiettivi principali sono:

• l'individuazione e la classificazione delle sorgenti di emissione inquinanti sul territorio che sono da considerarsi impattanti per l'inquinamento da polveri PM₁₀;
• l'individuazione delle azioni e dei provvedimenti indicati nel P.R.T.R.A. che possono contribuire al risanamento in base alle priorità individuate sul territorio regionale;
• la stima della quantità di inquinante rimosso (tonnellate/anno) in seguito all'adozione dei provvedimenti indicati nel P.R.T.R.A.;
• il confronto tra i costi impiegati nel risanamento ed i benefici attesi, al fine di identificare le azioni oggettivamente più vantaggiose;
• la definizione della tempistica di attuazione delle azioni, rappresentata mediante cronoprogramma con ipotesi di scenari di riduzione delle emissioni fino al 2020.

Le elaborazioni effettuare nell'ambito del P.P.R.PM₁₀ mirano a fornire, in definitiva, la quantità di PM10 (in tonnellate/anno) sottratto all'emissione, in seguito all'applicazione delle azioni considerate dal P.R.T.R.A., ipotizzando scenari di riduzione del PM₁₀ fino al 2020 e quantificando i costi del risanamento, ove possibile, sulla base di finanziamenti già erogati o ipotizzati.

Una bozza del "Piano Progressivo di Rientro relativo alle polveri PM₁₀" è stata presentata durante il CIS - Comitato di Indirizzo e Sorveglianza costituito ai sensi dell'art. 4 della Normativa Generale del sopra citato Piano di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera - riunitosi il 19/10/2005. A ciascun rappresentante delle Amministrazioni provinciali e comunali presente all'incontro ne era anche stata consegnata una copia su supporto informatico affinchè le stesse Amministrazioni ne potessero prendere visione e apportare il loro eventuale contributo alla stesura finale.

In data 10/05/2006 in un incontro ufficiale dell'U.R.P.V. avvenuto tra gli assessori provinciali in materia ambientale, o loro delegati, con l'assessore regionale alle Politiche dell'Ambiente, Giancarlo Conta, presso la sede della Giunta regionale a Palazzo Balbi, i rappresentanti delle Province hanno espresso il loro parere favorevole al "Piano Progressivo di Rientro relativo alle polveri PM₁₀", apprezzandone i contenuti.

Al fine di dare attuazione al "Piano Progressivo di Rientro relativo alle polveri PM10", la Giunta Regionale è in procinto di attivare un fondo di rotazione presso Veneto Sviluppo S.p.A., con una dotazione iniziale compresa fra i 5 e i 10 milioni di euro. Tale dotazione verrà a sua volta alimentata a valere sull'operazione di ingegneria finanziaria di cui all'art. 18 della Legge regionale 3 febbraio 2006, n. 2 (Legge Finanziaria Regionale per l'esercizio 2006). Non appena il fondo di rotazione sarà attivato, si dovrà procedere ad individuare puntualmente le misure del "Piano Progressivo di Rientro relativo alle polveri PM₁₀" da attuare nell'immediato.

Si propone quindi di procedere all'approvazione del "Piano Progressivo di Rientro relativo alle polveri PM₁₀" di cui all'Allegato A del presente provvedimento e, in considerazione dell'importanza dei contenuti, si propone altresì di trasmetterlo alla VII^ Commissione consiliare, competente per la materia della tutela dell'ambiente, affinchè ne prenda visione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITOil relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale

VISTO il Decreto Legislativo del 04/08/1999 n. 351;

VISTOil Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio n. 60 del 2/04/2002;

VISTA la Legge Regionale del 3/02/2006 n. 2;

VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale del 11/11/2004 n. 57;

delibera

(seguono allegati)

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