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Scarica versione stampabile Deliberazione Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale

Bur n. 29 del 21 marzo 2017


Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale

Deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale n. 7 del 31 gennaio 2017

Piano triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) 2017 - 2019 del Consiglio regionale del Veneto: approvazione.

1. Il quadro normativo di riferimento

Come noto l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, già nella nona legislatura regionale con proprie deliberazioni n. 4 del 23 gennaio 2014 e n. 5 del 24 gennaio 2014, come successivamente modificata, ha provveduto alla individuazione del Responsabile per la trasparenza e del Responsabile per la prevenzione della corruzione nelle persone, rispettivamente del dirigente capo del Servizio per la Comunicazione, dott. Claudio Rizzato e del dirigente capo del Servizio affari giuridici e legislativi, dott. Carlo Giachetti.

Quanto sopra alla luce delle espresse previsioni normative poste dall’articolo 1, comma 7 della legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” e dall’articolo 43 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e sulla base delle risultanze dell’intesa Governo, Regioni ed Enti locali sancita dalla Conferenza unificata nella seduta del 24 luglio 2013, che “attesa la peculiare situazione delle regioni, enti di rilevanza costituzionale, caratterizzati dalla compresenza di due diversi organi collegiali, Giunta regionale e Consiglio regionale, dotati rispettivamente di poteri esecutivi e di funzione legislativa  e tra i quali intercorre un rapporto dialettico” alla luce della relativa autonomia organizzativa, ed in una logica di coordinamento tra le attività svolte, ha riconosciuto la possibilità di nominare due diversi responsabili, uno per quanto concerne la prevenzione della corruzione ed uno per quanto riguarda la trasparenza.

Sempre in adesione alla succitata intesa ed al quadro normativo di riferimento, ha altresì definito, con proprie deliberazioni n. 7 del 28 gennaio 2014 e n. 8 del 28 gennaio 2014, sia il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC), sia il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (PTTI).

Tali strumenti hanno ricevuto puntuale e coerente attuazione nel triennio di riferimento, anche con le modifiche ed integrazioni conseguenti alla evoluzione del quadro normativo, come da evidenze oggettive del sito “Amministrazione trasparente” sulla home page del Consiglio regionale e dalle relazioni annuali del Responsabile per la prevenzione della corruzione, pure pubblicate nel medesimo sito. 

Il quadro normativo e l’apparato interpretativo ed applicativo dello stesso, hanno conosciuto nel triennio, significative implementazioni.

In particolare con Determinazione n. 12 del 28/10/2015, recante l’Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2013, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha evidenziato la necessità di una interlocuzione e condivisione degli obiettivi strategici di prevenzione della corruzione tra i soggetti interni alle amministrazioni, che, per quanto concerne il momento della definizione, sono identificabili nel Responsabile della Prevenzione della Corruzione e nel Responsabile per la Trasparenza e, per le Regioni, nei componenti degli organi di indirizzo politico della Giunta e del Consiglio.

Il legislatore ha rafforzato le citate raccomandazioni dell’Autorità, contenute nell’Aggiornamento 2015 al PNA 2013, recependole, attraverso il D.Lgs. n. 97/2016, che ha modificato il comma 8 dell’art. 1 della l. n.190/2012, il quale, così novellato, recita:

“8.L'organo di indirizzo definisce gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico - gestionale e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione. L'organo di indirizzo adotta il Piano triennale per la prevenzione della corruzione su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza entro il 31 gennaio di ogni anno (…)”.

Con il nuovo Piano Nazionale Anticorruzione 2016, approvato con Determinazione dell’ANAC n. 831 del 3 agosto 2016, l’Autorità ha ribadito, coerentemente alle previsioni dell’Aggiornamento 2015 al PNA e alle modifiche apportate alla legge n. 190/2012 dal decreto legislativo n. 97/2016, che anche gli organi di indirizzo dell’Ente devono contribuire alla definizione degli obiettivi fondamentali, in una logica di effettiva e consapevole partecipazione alla costruzione del sistema di prevenzione della corruzione della Regione.

Alla luce di quanto esposto e al fine di dare concreta applicazione alle disposizioni sopra citate impartite per una “elaborazione” condivisa e partecipata della strategia di prevenzione della corruzione, il Responsabile della prevenzione della corruzione del Consiglio regionale, dott. Carlo Giachetti unitamente al Responsabile per la Trasparenza, dott. Claudio Rizzato, per quanto di rispettiva competenza, hanno predisposto, congiuntamente al Responsabile della prevenzione della corruzione della Giunta regionale, dott. Fabio Milocchi, il Documento di indirizzi sottoposto, pure congiuntamente, all’approvazione degli organi di indirizzo della Giunta e del Consiglio regionale e recepito rispettivamente con delibera di Giunta regionale n. 11 del 17 gennaio 2017 e con deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 3 del 18 gennaio 2017, con il quale previa ricognizione dello scenario normativo ed amministrativo, sono state definite gli indirizzi e priorità strategiche per l’Amministrazione regionale in materia di prevenzione della corruzione.

 

2. Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza

La nuova elaborazione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione si configura in termini di Piano di prevenzione della corruzione e contestualmente di Piano della Trasparenza (PTPCT), unificati per effetto delle espresse disposizioni di cui al decreto legislativo n. 97 del 2016 e quale momento ed esito di un percorso che vede nella trasparenza amministrativa quale livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, lettera m) della Costituzione e tradotta nel diritto per tutti i cittadini di avere accesso diretto all’intero patrimonio informativo delle pubbliche amministrazioni, lo strumento fondamentale di prevenzione dei fenomeni di potenziale illegalità, nella misura in cui, portando in evidenza i dati relativi a tutti gli ambiti di intervento delle amministrazioni, consente una forma di rendicontazione pubblica della azione amministrativa

Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza viene quindi proposto e confermato quale strumento attraverso il quale l'Amministrazione costituisce un "processo", articolato in fasi tra loro collegate e volto a delineare una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo e di attuazione della trasparenza.

La predisposizione del PTPCT, unitamente ai suoi eventuali aggiornamenti ed implementazioni, si conferma quindi, quale momento ed occasione per un’analisi ponderata dell’organizzazione di un Ente e, sotto il profilo della finalità di prevenzione del fenomeno corruttivo, di individuazione, in essa, delle aree maggiormente esposte a rischio corruzione, con conseguente predisposizione di tutte le misure idonee a prevenire il fenomeno, fermo restando che talune aree di azione delle amministrazioni pubbliche sono individuate d’ufficio dal legislatore (articolo 1 comma 16 della legge 190/20129) quali aree nei confronti delle quali le amministrazioni pubbliche medesime sono chiamate ad assicurare particolare attenzione ai rispettivi livelli di rischio e quindi ad assicurare i livelli essenziali in materia di trasparenza.

Nel PTPCT si delinea conseguentemente un programma di attività che, partendo dalla conferma della analisi ed esame dell'organizzazione – nel caso del Consiglio regionale del Veneto già consolidata in sede di sistema di gestione della Qualità ed in prima stesura del Piano per la prevenzione della corruzione – individua le aree “sensibili” nel cui ambito possono, anche solo in via teorica, verificarsi episodi di corruzione.

Attraverso il PTPCT, in buona sostanza, l'Amministrazione pone in essere azioni ponderate e coerenti tra loro atte a eliminare o ridurre significativamente il rischio di comportamenti di natura corruttiva; e ciò implica necessariamente una valutazione probabilistica di tale rischiosità e l'adozione di un sistema di gestione del rischio medesimo.

Il PTPCT proposto, quindi, intende essere un programma di attività che, attraverso l'individuazione di misure concrete, da realizzare con certezza e da vigilare quanto ad effettiva applicazione e quanto ad efficacia, costituisca uno strumento di prevenzione del fenomeno corruttivo. Per raggiungere tale risultato la predisposizione del Piano non si traduce in un singolo adempimento isolato, ma viene proposto in termini di coinvolgimento, in primis dei dirigenti capi dei servizi, in un processo continuo di analisi e miglioramento della realtà esistente, con l’obiettivo, una volta individuate le aree a maggior rischio, di tenerle costantemente monitorate.

Per quanto invece concerne la apposita sezione del PTCPT dedicata alla trasparenza ed all’adempimento degli obblighi posti dal decreto legislativo n. 33 del 2013 così come modificati, razionalizzati ed integrati dal decreto legislativo n. 97 del 2016, preso atto dei numerosi cambiamenti della disciplina in materia che ne hanno rafforzato il valore di principio che caratterizza l’organizzazione e la attività delle pubbliche amministrazioni ed i rapporti con i cittadini, non può che farsi rinvio allo specifico allegato con il quale si vanno ad individuare, puntualmente nella apposita sezione del Piano, obblighi di pubblicazione, denominazione del singolo obbligo e relativo contenuto anche con indicazione del puntuale riferimento normativo, tempi di attuazione ed aggiornamento, nonché  nominativi dei responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti e delle informazioni; quanto sopra nel contesto di un articolazione in sezioni e sottosezioni di diverso livello, come definita sulla base della struttura della sezione del sito istituzionale denominata “Amministrazione trasparente” .

Conseguentemente il Responsabile per la trasparenza e il Responsabile per la prevenzione della corruzione come sopra individuati, hanno provveduto, ciascuno per quanto di rispettiva competenza - e con il coordinamento organizzativo del Dirigente capo servizio amministrazione, bilancio e servizi, anche quale coordinatore del centro informatico decentrato presso SABS che fornisce supporto operativo per la tenuta ed implementazione della sezione “Amministrazione trasparente” - ed in una logica operativa di connessione funzionale, alla predisposizione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, ora inclusivo in apposita sezione di quanto costituiva oggetto, nel precedente periodo di programmazione del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità.

In effetti nell’attuale formulazione proposta il Piano triennale per la prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, muovendo dalla esperienza del triennio, dai risultati conseguiti e dalle criticità emerse:

  • da un lato individua azioni e soluzioni volti a proseguire il percorso intrapreso ed a verificare e monitorare il costante mantenimento degli obbiettivi conseguiti, e nel contempo individua, con riferimento e nei limiti della specificità propria dell’ordinamento del Consiglio regionale del Veneto come conseguente alle funzioni istituzionali che gli sono proprie, ulteriori misure attuative, vuoi incentivando soluzioni di percorso formativo sia generale che mirato e specifico alle singole misure, vuoi intraprendendo il percorso di aggiornamento del Regolamento sul diritto di accesso, inclusivo delle misure organizzative volte a consentire adeguato riscontro alla nuova disciplina in materia;
  • dall’altro si configura in termini parzialmente differenziati, attesa la evoluzione del quadro normativo come sopravvenuta ed in particolare risulta inclusivo, in esito a quanto previsto dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 33 del 2013 come modificato dal decreto legislativo n. 97 del 2016 , del Programma per la Trasparenza ed Integrità ora configurato quale specifica sezione del Piano triennale per la Prevenzione della corruzione, corredato dai contenuti necessari come individuati già in sede di deliberazione della Autorità Nazionale Anticorruzione n. 1310 del 28 dicembre 2016 ad oggetto “Prime linee guida recanti indicazioni sulla attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel decreto legislativo 33/2013 come modificato dal decreto legislativo 97/2016”, rinviando, per la implementazione di talune voci di nuova introduzione, in particolare relative a incarichi amministrativi di vertice e ad altro titolo conferiti, nonché quelle riferite a dirigenti cessati, alla definizione ultima dell’attuale documento di schema di linee guida recanti indicazioni sull’attuazione dell’articolo 14 del decreto legislativo n. 33/2013 “Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali” come modificato dall’articolo 13 del decreto legislativo 97/2016;

Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza il seguente provvedimento.

L'UFFICIO DI PRESIDENZA

  • udito il relatore, il quale dà atto che le strutture competenti hanno dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con l'osservanza delle norme regionali e statali in materia;
  • vista la legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione” e successive modifiche ed integrazioni ;
  • visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” ed il decreto legislativo 25 maggio 2016 . n. 97, recante "Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124. in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche";
  • visto il decreto legislativo  30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” ;
  • vista la legge regionale 31 dicembre 2012, n. 53 recante “Autonomia del Consiglio regionale“;
  • vista l’intesa sancita dalla Conferenza unificata nella seduta del 24 luglio 2013;
  • visto l'Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione 2013, approvato con Determinazione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione 28 ottobre 2015, n. 12, nonché il Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con Determinazione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione n. 831 del 3 agosto 2016;
  • vista la deliberazione della Autorità Nazionale Anticorruzione n. 1310 del 28 dicembre 2016 ad oggetto “Prime linee guida recanti indicazioni sulla attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel decreto legislativo 33/2013 come modificato dal decreto legislativo 97/2016”;
  • visto il Piano triennale per la prevenzione della corruzione, approvato con deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 7 del 28 gennaio 2014 e il Programma per la trasparenza e l'integrità, approvato con deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 8 del 28 gennaio 2014, come da ultimo modificato con decreto n. 35 del 16 febbraio 2016 del dirigente del Servizio Studi, Documentazione e Biblioteca
  • visto lo Statuto della Regione Veneto
  • acquisito il parere favorevole del Comitato di direzione, anche in esito al recepimento delle relative considerazioni e proposte, nella seduta del 27 gennaio 2017;
  • ritenuto di dover provvedere nel senso proposto;
  • a voti unanimi e palesi;

delibera

1)    di approvare, per le ragioni indicate in premessa e qui recepite quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, ai sensi dell’articolo 1 comma 8 della legge 190/2012 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) 2017 – 2019, comprensivo in apposita sezione del Programma per la trasparenza del Consiglio regionale del Veneto, nel testo allegato al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;

2)    di demandare al Segretario generale del Consiglio regionale, previo parere favorevole del Comitato di direzione di cui all’articolo 23 della legge regionale 53/2012, le modifiche ed aggiornamenti del Piano, nel rispetto dei suoi principi e criteri informatori, che si rendano necessari al fine di garantirne puntuale e tempestiva applicazione e di conformarlo alla evoluzione del quadro normativo ed interpretativo di riferimento;

3)    di dare atto che il presente provvedimento decorre nei sui effetti dal 1 gennaio 2017 e non comporta spesa a carico del bilancio del Consiglio regionale;

4)    di disporre la pubblicazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) 2017 – 2019 del Consiglio regionale del Veneto, nel sito “Amministrazione trasparente” sulla home page del sito internet del Consiglio regionale del Veneto;

5)    di dare atto che, ai sensi di quanto previsto dalla delibera ANAC n. 831 del 2016 di approvazione del PNA 2016, nelle more della definizione di apposita piattaforma informatica, l’adempimento di cui al punto 4) della presente deliberazione, rileva ad ogni effetto giuridico, atteso che non necessita la comunicazione in ordine alla avvenuta approvazione del Piano di cui al presente provvedimento ad A.N.AC. – Autorità Nazionale Anticorruzione;

6)    di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in forma integrale, a cura della Segreteria generale.

(seguono allegati)

DUPCR_007_-_Allegato_1_341103.pdf
DUPCR_007_-_Allegato_2_341103.pdf

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