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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 86 del 02 agosto 2019


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 95 del 10 luglio 2019

Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei giorni 6 e 7 luglio 2019 in alcune zone delle province di Padova, Treviso, Verona, Vicenza e della Città Metropolitana di Venezia. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche dei giorni 6 e 7 luglio 2019, consistite in intense precipitazioni, vento forte, grandinate che hanno causato danni in alcuni comuni delle province di Padova, Treviso, Verona, Vicenza e della Città Metropolitana di Venezia.

Il Presidente

PREMESSO che nei giorni 6 e 7 luglio 2019 il territorio regionale è stato interessato da precipitazioni a prevalente carattere di rovescio temporalesco, localmente molto intense, associate in vari casi a grandine e forti raffiche di vento.

ATTESO che il pomeriggio di sabato 6 luglio 2019 un sistema temporalesco organizzato con fenomeni localmente intensi ha investito dapprima il trevigiano nord-orientale, per poi estendersi verso sera su gran parte delle zone nord-orientali. Nel tardo pomeriggio-sera dello stesso giorno, un altro sistema temporalesco proveniente da ovest ha interessato l’alta pianura veronese con fenomeni localmente anche molto intensi, per poi dirigersi verso est diminuendo di intensità. Le precipitazioni più forti verificatesi nel corso della giornata sono state associate a significative grandinate e forti raffiche di vento.

ATTESO che la mattina di domenica 7 luglio 2019, varie celle temporalesche originatesi sulle Dolomiti si sono successivamente compattate in un fronte organizzato che ha coinvolto la parte centro-orientale di Prealpi e l’alta pianura con fenomeni localmente anche molto intensi. Nel primo pomeriggio i fenomeni temporaleschi più intensi hanno investito il basso trevigiano e l’area a nord-est di Venezia mentre ulteriori precipitazioni, da sparse a diffuse, sono tornate a interessare le zone montane e pedemontane, con dei rovesci temporaleschi anche molto intensi su quelle centro-occidentali. Nella seconda parte del pomeriggio questa seconda ondata temporalesca ha concentrato i fenomeni più intensi lungo la direttrice Verona-Venezia, interessando l’Alta padovana e un tratto significativo della fascia costiera a est di Venezia per poi esaurirsi entro la sera. Anche in questo caso le precipitazioni più forti verificatesi nel corso della giornata sono state accompagnate da grandine e forti raffiche di vento distribuite sull’intero territorio regionale.

VALUTATO che nelle giornate di sabato 6 luglio 2019 e domenica 7 luglio 2019 i valori massimi orari di precipitazione registrati dai pluviometri sono stati, rispettivamente, dell’ordine di 28 mm e 30 mm e che per quanto riguarda le raffiche di vento valori significativi sono stati registrati, sabato 6 luglio 2019, all’inizio della serata dagli anemometri situati nelle zone centro-settentrionali della regione con valori ragguardevoli nel bellunese (fino ai 108 km/h misurati alle 19:00 dalla stazione di Cima Pradazzo) mentre domenica 7 luglio 2019 le raffiche sono state più diffuse e i valori più alti sono stati registrati dalle stazioni di pianura, in particolare nel rodigino e veneziano, con un picco di 94 km/h misurato dall’anemometro di Rosolina – Po di Tramontana.

DATO ATTO che le avversità atmosferiche sopraccitate hanno causato danni al patrimonio pubblico e privato e alle attività economiche e produttive nel veronese, in particolare nel territorio di San Bonifacio, nel vicentino in particolare nei territori comunali di Altavilla Vicentina, Schio, Thiene e Vicenza, nel padovano, in particolare nei territori comunali di Camposampiero, Cittadella e Trebaseleghe, nel trevigiano, in particolare nei territori comunali di Castelfranco Veneto, Colle Umberto, Godega di Sant'Urbano, Mogliano Veneto, Montebelluna, San Fior e nel veneziano, in particolare nei territori comunali di Cavallino-Treporti, Chioggia, Jesolo, Marcon, Martellago, Mira, Quarto d’Altino e Scorzè.

RILEVATO che sono state attivate le componenti locali del volontariato di protezione civile per monitorare l’evoluzione dei fenomeni e attuare i primi interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone e/o a cose.

ATTESO altresì che per fronteggiare le situazioni di emergenza dovute ai fenomeni meteorologici avversi, molti sono stati gli interventi di soccorso eseguiti dalle squadre dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco delle province coinvolte.

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure volte a fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti.

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente della Giunta Regionale provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile.

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i..

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i.;

VISTO il D.Lgs. n. 1/2018;

VISTO il D.Lgs. n.112/98;

VISTA la L.R. n. 11/01.

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

1. Di approvare le premesse quali parte integrante del presente atto;

2. Di dichiarare lo “Stato di Crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche, verificatesi nei giorni 6 e 7 luglio 2019 per i comuni di Camposampiero, Cittadella e Trebaseleghe della provincia di Padova; i comuni di Castelfranco Veneto, Colle Umberto, Godega di Sant'Urbano, Mogliano Veneto, Montebelluna e San Fior della provincia di Treviso; i comuni di Cavallino-Treporti, Chioggia, Jesolo, Marcon, Martellago, Mira, Quarto d’Altino e Scorzè della Città Metropolitana di Venezia; il Comune di San Bonifacio in provincia di Verona; i comuni di Altavilla Vicentina, Schio, Thiene e Vicenza della provincia di Vicenza, demandando a successiva deliberazione l’esatta individuazione dei territori comunali colpiti;

3. Di dichiarare che lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;

4. Di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

5. Di attivare e garantire i benefici previsti dal D.Lgs. n. 1/2018 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;

6. Di incaricare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale dell’esecuzione del presente atto;

7. Di autorizzare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
     
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità, nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
     
  3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;

8. Di dare atto che il presente provvedimento è da considerarsi non esaustivo e suscettibile di integrazioni qualora altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali dei giorni 6 e 7 luglio 2019.

9. Di riservarsi di trasmettere, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/2001, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui al D.Lgs. n. 1/2018;

10. Di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

Luca Zaia

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