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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 70 del 25 luglio 2017


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 116 del 19 luglio 2017

Eccezionali avversità atmosferiche verificatisi sui territori dei Comuni di Refrontolo (TV), Pieve di Soligo (TV) e Val di Zoldo (BL) il 7, 8 e 9 luglio 2017. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche, consistite in raffiche di vento e precipitazioni, verificatesi il 7, 8 e 9 luglio 2017 che hanno causato danni prevalentemente alle colture nei comuni di Refrontolo (TV) e Pieve di Soligo (TV) e danni nel territorio del comune di Val di Zoldo (BL).

Il Presidente

PREMESSO che il Bollettino Meteo Veneto emesso da ARPAV per il giorno 7 luglio 2017, conteneva la previsione, di cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso, sui monti nel pomeriggio a tratti parzialmente nuvoloso o nuvoloso con rovesci o temporali locali. Temperature in aumento leggero o moderato, che rimangono sopra la media, anche di molto, specie in montagna. Venti generalmente deboli con direzione variabile, brezze sulla costa e in prossimità dei rilievi.

Per la giornata di sabato 8 luglio indicava cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso; nel pomeriggio su rilievi e zone limitrofe a tratti da parzialmente nuvoloso a nuvoloso, in montagna locali rovesci e temporali.

RILEVATO che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale (C.F.D.), in data 7 luglio valutava per la giornata di venerdì 7 e sabato 8: assenza di fenomeni significativi prevedibili sul territorio;

CONSIDERATO che nella seconda parte del pomeriggio del 7 luglio, un’attività cumuliforme sulle Dolomiti ha provocato qualche precipitazione di carattere sparso, con dei temporali e localmente delle raffiche di vento anche molto significative. I temporali si sono intensificati e organizzati in linea, una volta arrivati sulla Val Belluna. Di qui, all’inizio della serata, si sono spostati nella parte nord-orientale della provincia di Treviso per poi attenuarsi del tutto senza giungere sulla costa. Le fasi più significative, registrate tra basso Bellunese e alto Trevigiano, sono risultate per alcuni minuti anche parecchio intense (forti rovesci, grandinate, forti raffiche di vento). Nel resto della serata, si è verificato al più qualche occasionale breve rovescio su alcune località del Vicentino e del Bellunese.

I dati delle velocità del vento rilevate dal sistema di monitoraggio dell’ARPAV in varie stazioni del Bellunese e del Trevigiano settentrionale, mostrano valori superiori a 50 km/h nella seconda parte del pomeriggio, con le raffiche più significative a Misurina (114 km/h misurato a Misurina) e Valdobbiadene (88 km/h).

I dati delle precipitazioni del sistema di monitoraggio dell’ARPAV mostrano che non si sono verificati veri e propri nubifragi, anche se l’intensità è in alcuni casi ragguardevole: le massime intensità si registrano a Conegliano dove in 5’ si sono superati i 10 mm e in 10’ i 20 mm, in 15’ si sono raggiunti i 30 mm, in 30’ si sono registrati fino a 35 mm.

CONSIDERATO che tra la sera di sabato 8 e la notte di domenica 9 si sono sviluppati rovesci e temporali sulle Dolomiti, che poi si sono spostati verso sud-est sospinti da correnti provenienti da nord-ovest; nel loro spostamento hanno interessato tutto il Bellunese e il Trevigiano, le Prealpi Vicentine e la Pedemontana Vicentina, l’Alto Padovano, il Medio-Alto Veneziano. I fenomeni, sono stati localmente anche di forte intensità (forti rovesci, forti raffiche di vento, grandinate). Gli accumuli sul Bellunese e Trevigiano, hanno superato diffusamente i 15 mm con punte di 39 a Longarone, 42 a Forno di Zoldo e 50 a Passo Valles; altrove generalmente non sono stati superati i 10 mm.

PRESO ATTO delle richieste di riconoscimento dello stato di crisi, assunte agli atti della Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, pervenute dai Comuni di Refrontolo (TV), Pieve di Soligo (TV), nelle quali è stato evidenziato che i danni riguardano prevalentemente le colture, e di quella del Comune di Val di Zoldo (BL);

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti.

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile;

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i.;

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;

VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i;

VISTO il D.Lgs. n.112/98;

VISTA la L.R. n. 11/01

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

  1. Di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. Di dichiarare lo “Stato di Crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nella giornata del 7, 8 e 9 luglio 2017 sui territori dei Comuni di Refrontolo (TV), Pieve di Soligo (TV) e Val di Zoldo (BL), per le criticità manifestatesi;
  3. Di dichiarare che lo “Stato di Crisi”, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;
  4. Di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;
  5. Di attivare e garantire i benefici previsti dal D.P.R. n. 194/2001 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;
  6. Di incaricare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale dell’esecuzione del presente atto;
  7. Di autorizzare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:
    1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
    2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità, nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
    3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;
  8. Il presente provvedimento è da considerarsi non esaustivo e suscettibile di integrazioni qualora altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali negli stessi giorni del mese di luglio 2017;
  9. Di riservarsi di trasmettere, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/200, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui alla Legge n. 225/1992 e s.m.i.;
  10. Di pubblicare il presente decreto sul BURVET.

Luca Zaia

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