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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 98 del 14 ottobre 2016


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 116 del 07 ottobre 2016

Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi sul territorio di Lozzo di Cadore (BL) tra il 04/05/2016. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche, consistite in abbondanti precipitazioni, verificatisi nella nottata tra il 04 ed il 05 settembre 2016 che hanno causato dissesti e allagamenti nel territorio del Comune di Lozzo di Cadore (BL).

Il Presidente

PREMESSO che il Bollettino Meteo Veneto emesso da ARPAV il giorno 04 settembre 2016, conteneva la previsione, per il pomeriggio/sera di domenica 04 settembre 2016, di probabili precipitazioni a prevalente carattere di rovescio/temporale, dapprima sulle zone alpine; dalla serata sui settori prealpini e pedemontani, non escludendo la possibilità di qualche fenomeno intenso sulle Dolomiti, zone prealpine e pedemontane centro-orientali e pianura centro-settentrionale.

RILEVATO che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale (C.F.D.), in data 04 settembre 2016 ore 14:00, ha emesso un Avviso (n. 55/2016) di criticità idrogeologica e idraulica, con cui si dava atto della previsione indicata nel sopraccitato Bollettino Meteo Veneto, e si indicava, tra l’altro, una criticità idrogeologica, riferita allo scenario per temporali forti, di codice colore giallo, per le zone di allertamento: Vene-A (BL Alto Piave), Vene-H (BL-TV Piave Pedemontano), Vene-B (VI - BL - TV -VR Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-E (PD-VI-VR-VE-TV Basso Brenta -Bacchiglione); che è seguita l’emissione delle relative Prescrizioni di Protezione Civile del 04 settembre 2016, ore 14:00, confermando l’allertamento al livello di attenzione sui bacini idrografici sopracitati e raccomandando agli Enti destinatari di prepararsi con congruo anticipo, già dalla giornata dell’emissione del bollettino e, rispettando gli orari indicati nella prescrizione, alla gestione di eventuali fenomeni emergenziali.

CONSIDERATO che tra il pomeriggio e la sera del 04 settembre 2016 le zone più nord-orientali della Regione sono state interessate da rovesci e temporali; che è stato colpito il territorio del Bellunese, in particolare le Dolomiti, con fenomeni localmente anche molto intensi (rovesci e temporali sparsi nel pomeriggio ed estesi in serata); che rovesci e temporali diffusi si sono manifestati verso sera anche su Prealpi Trevigiano-Bellunesi e Medio-Alto Veneziano, sparsi sulla Pianura Trevigiana. Gli accumuli sul Bellunese generalmente sono stati di 5-15 mm sulle zone occidentali e 15-25 mm sulle zone occidentali, con punte di 38 mm a Funes d’Alpago, 40 mm a Chies d’Alpago e 47 mm a S. Stefano di Cadore; altrove non sono stati superati i 10 mm.

PREMESSO che in data 04 settembre 2016, verso le ore 17.00, si era abbattuto nel Comune di Lozzo di Cadore (BL) un forte temporale; che verso le 18:30 alcuni automobilisti sono rimasti bloccati nella strada che collega l’altopiano Pian dei Buoi con l’abitato di Lozzo a causa dell’innesco di fenomeni franosi; che in località Vialona, lungo la Val Longiarin alcune persone sono rimaste bloccate nelle baite a causa dello straripamento del torrente rio Rin che occupava la sede stradale; che alle 20:30, a causa dell’esondazione del torrente rio Rin, si è provveduto all’evacuazione di alcune abitazioni minacciate dalla corrente; che l’assistenza ad una parte della popolazione evacuata è stata garantita da una struttura comunale, mentre altra parte è stata accolta da conoscenti in grado di garantire ospitalità. Considerato altresì che alla stessa ora, su indicazione dei Vigili del Fuoco, il Sindaco ha provveduto alla chiusura di via Roma in attesa di verifiche sulla struttura del ponte e interdetto l’accesso a tutte le aree interessate dai fenomeni in sinistra idrografica. Alle 22:00 il sopralluogo in via Ronzie rilevava che la piena aveva causato l’erosione, in alcuni punti della sponda destra e lambiva un’abitazione. Altro sopralluogo in via Broilo, evidenziava che l’erosione della sponda sinistra, in corrispondenza del tratto a gomito del torrente rio Rin, metteva a rischio la sicurezza di un’abitazione soprastante. Sono stati informati tutti gli organi competenti e alle ore 2:00 di lunedì 05 settembre 2016 presenziava in zona il funzionario del Genio Civile di Belluno.

Intorno alle ore 9:00 del 05 settembre 2016 è stato effettuato il sopralluogo per verificare la consistenza statica del ponte di via Roma che ha confermato l’integrità delle strutture e quindi è stata riaperta la via. Contestualmente la verifica delle abitazioni lambite dalla piena ha confermato l’agibilità delle stesse e sono state fatte rientrare le persone. Nella giornata del 06 settembre 2016 sono stati avviati i lavori di somma urgenza da parte del Genio Civile di Belluno che consistono nello svuotamento dell’alveo e nella messa in sicurezza delle sponde e realizzazione di un muro di contenimento in cemento armato per la messa in sicurezza dell’abitazione sovrastante.

CONSIDERATO che per fare fronte all’emergenza è stato richiesto il concorso dei Vigili del Fuoco e attorno alle ore 19:00 del 04 settembre 2016 è stato attivato il C.O.C., messo a disposizione il personale comunale a supporto e contestualmente informata la Prefettura di Belluno e la Provincia.

PRESO ATTO della richiesta di riconoscimento dello stato di crisi pervenuta dal Comune di Lozzo di Cadore (BL) alla U.O. Protezione Civile, nella quale sono state evidenziate le tipologie di danni causati dai fenomeni franosi in atto su tutto il territorio del Comune di Lozzo di Cadore (BL).

VISTO il verbale sugli eventi, trasmesso dal Sindaco del Comune di Lozzo di Cadore con nota protocollo n. 3957 del 14 settembre 2016.

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti.

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile;

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i.;

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;
VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i;
VISTO il D.Lgs. n.112/98;
VISTA la L.R. n. 11/01

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

1.   Di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
2.   Di dichiarare lo “Stato di Crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nelle giornate del 04 e 05 settembre 2016 sul territorio del Comune di Lozzo di Cadore (BL), per le criticità manifestatesi;
3.   Di dichiarare che lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;
4.   Di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;
5.   Di attivare e garantire i benefici previsti dal D.P.R. n. 194/2001 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;
6.   Di incaricare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale dell’esecuzione del presente atto;
7.   Di autorizzare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità, nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
  3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;

8.   Di riservarsi di trasmettere, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/200, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui alla Legge n. 225/1992 e s.m.i.;
9.   Di pubblicare il presente decreto sul BURVET.

Luca Zaia

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