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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 73 del 29 luglio 2016


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 86 del 21 luglio 2016

Eccezionali eventi atmosferici verificatisi nei giorni 12 e 13 luglio 2016 su alcuni territori delle Province di Belluno e di Treviso. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare gli eccezionali eventi calamitosi verificatisi nelle giornate del 12 e 13 luglio 2016 e consistente in una serie di temporali di forte intensità con violenti nubifragi, grandinate ed impetuose raffiche di vento, che hanno causato danni ingenti in alcuni Comuni delle Province di Belluno, di Treviso e della Città Metropolitana di Venezia.

Il Presidente

PREMESSO che nelle giornate tra martedì 12 luglio e giovedì 14 luglio 2016 frequenti rovesci e temporali anche intensi hanno interessato a più riprese soprattutto le zone montane e pedemontane, in particolare del Bellunese dove si sono registrati quantitativi di precipitazione localmente abbondanti e che la pianura è stata interessata da fenomeni localizzati, in alcuni casi intensi, specie nel Trevigiano e nel Veneziano nord-orientale; che, oltre a forti rovesci, locali grandinate e forti raffiche di vento in occasione dei temporali, si segnalano anche significative intensificazioni dei venti registrate in alcune fasi, specie tra mercoledì pomeriggio e giovedì mattina, sia in pianura che in montagna;

RILEVATO che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile (C.F.D.), in data 11 luglio 2016, ha emesso un Avviso (n. 34/2016) di criticità idrogeologica e idraulica, con cui si dava atto della previsione dell’aumento della probabilità di rovesci e temporali anche forti sulle Dolomiti e Prealpi e, successivamente, nella giornata del 12 luglio 2016, dalle ore centrali della giornata, il verificarsi di crescenti condizioni di instabilità a partire dalle zone montane e pedemontane, con probabilità di rovesci e temporali localmente forti in parziale estensione nella pianura specialmente nelle giornate di mercoledì e giovedì; che, visti i fenomeni meteorologici previsti, la criticità idrogeologica attesa era riferita allo scenario per temporali forti; che la possibilità del verificarsi di rovesci e temporali forti avrebbe potuto creare disagi al sistema fognario e lungo la rete idrografica minore; che veniva segnalata la possibilità di innesco dei fenomeni franosi superficiali sui versanti e la possibilità di innesco di colate rapide specie nelle zone di allertamento di Vene-A (Alto Piave), Vene-H (BL-TV Piave Pedemontano), Vene-B (VI-BL-TV-VR Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-C (VR-Adige-Garda e Monti Lessini); che è seguita l’emissione delle relative Prescrizioni di Protezione Civile dell’11 luglio 2016, confermando l’allertamento al livello di attenzione sui bacini idrografici sopracitati e raccomandando agli Enti destinatari di prepararsi con congruo anticipo, già dalla giornata dell’emissione del bollettino, e rispettando gli orari indicati nella prescrizione, alla gestione di eventuali fenomeni emergenziali;

RILEVATO che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile (C.F.D.), in data 12 luglio 2016, ha emesso un ulteriore Avviso (n. 35/2016) di criticità idrogeologica e idraulica, con cui si dava atto della previsione, tra martedì 12 luglio, nel pomeriggio e il primo mattino di mercoledì 13 luglio, di precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, con fenomeni più probabili e diffusi su zone montane e pedemontane, più localizzati e in genere di breve durata sulla pianura. In seguito, soprattutto tra il pomeriggio-sera di mercoledì e le prime ore di giovedì era prevista una nuova fase di instabilità con rovesci e temporali, sparsi sulla pianura centro-meridionale, a tratti diffusi su alta pianura e zone montane e pedemontane. Probabilità di temporali localmente intensi (forti piogge, grandinate, raffiche di vento) con quantitativi di precipitazione localmente consistenti specie su zone montane e pedemontane. Nel corso di giovedì i venti previsti in rotazione e intensificazione dai quadranti settentrionali con qualche episodio di Foehn sulle zone montane e pedemontane e calo delle temperature, localmente anche sensibile. Qualche rovescio e temporale anche nel pomeriggio di giovedì ma con minore probabilità e a carattere locale/ sparso; cessazione dei fenomeni nella serata di giovedì; che le zone di allertamento sono state identificate in Vene-A (Alto Piave), Vene-H (BL-TV Piave Pedemontano), Vene-B (VI-BL-TV-VR Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-C (VR-Adige-Garda e Monti Lessini) con stato di criticità arancione per la rete idraulica secondaria e geologica per temporali e gialla per le rete idraulica secondaria per le rimanenti zone Vene-D (RO-VR Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco-e Basso Adige), Vene-E (PD-VI-VR-VE-TV Basso Brenta e Bacchiglione), Vene-F (VE-TV-PD Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna) e Vene-G (VE-TV Livenza, Lemene e Tagliamento) e geologica per la sola zona Vene-E; che è seguita l’emissione delle relative Prescrizioni di Protezione Civile del 12 luglio 2016, confermando l’allertamento al livello di attenzione sui bacini idrografici sopracitati e raccomandando agli Enti destinatari di prepararsi con congruo anticipo, già dalla giornata dell’emissione del bollettino, e rispettando gli orari indicati nella prescrizione, alla gestione di eventuali fenomeni emergenziali;

PRESO ATTO che l’evento è consistito in violenti temporali succedutisi durante tutto il pomeriggio del giorno 12 luglio e protrattisi localmente in montagna anche lungo la nottata e nel giorno successivo 13 luglio, segnando la fase più critica dalle ore 15:30 alle ore 18:00 del 12 luglio. In particolare, gli Enti hanno segnalato i seguenti fenomeni:

  • nei Comuni di Motta di Livenza e di Meduna di Livenza, in provincia di Treviso, i violenti temporali, nel corso dei quali sono caduti fino a 90 mm di acqua e dove la rete fognaria delle acque bianche non è stata in grado di smaltire in modo adeguato tale ingente quantitativo, hanno provocato numerosi fenomeni di allagamento di scantinati, forti grandinate, abbattimento e sradicamento di alberi, danni ad edifici pubblici e privati con qualche tetto scoperchiato, danni a linee telefoniche ed elettriche, ingenti danni a colture vitivinicole e a campi di cereali;
  • nel Comune di Annone Veneto, nella Città Metropolitana di Venezia, danni diffusi per precipitazioni piovose e grandinate di forte intensità con fortissime raffiche di vento (tromba d’aria) che hanno causato il danneggiamento di molti beni mobili ed il danneggiamento di tetti di edifici privati;
  • nel Comune di Ponte nelle Alpi, in Provincia di Belluno, si è verificata una tromba d’aria verso le ore 12 del giorno 13 luglio, provocando lo sradicamento di alberi e piante che hanno creato ripetuti blocchi nella circolazione stradale, scoperchiature di abitazioni, danni a linee elettriche e telefoniche;

VISTE le richieste di stato di crisi finora pervenute da parte dei Comuni di Motta di Livenza (TV), Meduna di Livenza (TV), Annone Veneto (VE) e Ponte nelle Alpi (BL);

PREMESSO che si è resa necessaria l’opera di numerose squadre di Vigili del Fuoco, che hanno operato decine di interventi, dell’Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Treviso, delle organizzazioni di Protezione Civile impegnate con più squadre volontari al fine di coadiuvare i VV.F. nelle operazioni di primo soccorso e messa in sicurezza dei luoghi maggiormente colpiti;

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i.;

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;

VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i;

VISTO il D.Lgs. n.112/98;

VISTA la L.R. n. 11/01

DATO ATTO che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

1. Di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

2. Di dichiarare lo “Stato di Crisi” per gli eccezionali eventi atmosferici verificatisi nei giorni 12 e 13 luglio 2016 su alcuni territori delle Province di Belluno, Treviso e della Città Metropolitana di Venezia, come evidenziati nelle premesse; tale provvedimento è da considerarsi non esaustivo e suscettibile di integrazioni qualora altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali negli stessi giorni del mese di luglio 2016;

3. Di dichiarare che lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;

4. Di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

5. Di attivare e garantire i benefici previsti dal D.P.R. n. 194/2001 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;

6. Di incaricare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale dell’esecuzione del presente atto;

7. Di autorizzare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità, nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
  3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;

8. Di riservarsi di trasmettere, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/200, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui alla Legge n. 225/1992 e s.m.i.;

9. Di pubblicare il presente decreto sul BURVET.

 

Luca Zaia

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