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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 63 del 01 luglio 2016


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 72 del 22 giugno 2016

Eccezionale mareggiata verificatasi nella notte tra il 16 ed il 17 giugno 2016 su alcune località balneari della Regione. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Il Presidente

PREMESSO che un’ampia saccatura è stata presente sull’Europa nord-occidentale, con aria fredda e crescente richiamo di correnti sud-occidentali in quota. Ad essa è corrisposto, al livello del mare, un calo della pressione in particolare nella seconda parte di giovedì 16 giugno 2016. Nel pomeriggio di giovedì 16 si è raggiunto così rapidamente un massimo per la differenza di pressione atmosferica tra basso ed alto Adriatico, tale da richiamare intense correnti di vento di Scirocco sul mare. Lo Scirocco ha alimentato un incremento del livello marino in concomitanza con condizioni astronomiche di alta marea, culminando intorno alle 19 con un picco di marea a 117 cm. Dopo una breve fase di attenuazione, il vento, tra la serata di giovedì 16 e le primissime ore di venerdì 17, si è disposto da Libeccio, intensificandosi e raggiungendo in mare aperto valori anche superiori alla fase precedente. Ne è seguita a breve un’attenuazione più generale e netta della ventilazione. Il livello marino nella giornata di venerdì 17 è stato in generale minore rispetto al picco raggiunto la sera prima. Nella notte tra il 16 ed il 17 giugno 2016, a causa della concomitanza degli eventi sopracitati, alcune località balneari sono state colpite dalla mareggiata che ha provocato importanti erosioni di arenile ed abbondanti depositi di materiale nelle spiagge. Molte strutture ricettive delle località balneari nelle zone costiere sono state coinvolte dall’evento; da evidenziare che questo si è verificato in una fase della stagione estiva particolarmente importante per l’accoglienza dei flussi turistici;

RILEVATO che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile (C.F.D.), in data 15 giugno 2016, ha emesso un Avviso (n. 25/2016) di criticità idrogeologica e idraulica, con cui si dava atto della previsione di instabilità con fenomeni di precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, localmente anche intensi con forti rovesci, grandinate, forti raffiche di vento con possibili quantitativi anche consistenti con livello di criticità prevista “gialla” estesa per tutte la rete idraulica secondaria e quelle di Vene-A (Alto Piave), Vene-H (BL-TV Piave Pedemontano), Vene-B (VI-BL-TV-VR Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-C (VR-Adige-Garda e Monti Lessini) e Vene-E (PD-VI-VE-VR-TV Basso Brenta e Bacchiglione) per criticità geologica, con previsti possibili disagi al sistema fognario e lungo la rete idrografica minore al verificarsi di rovesci o temporali localmente anche intensi. E’ seguita l’emissione delle relative Prescrizioni di Protezione Civile del 15 giugno 2016, confermando l’allertamento al livello di attenzione su tutti i bacini idraulici della Regione e raccomandando la massima sorveglianza agli Enti interessati, anche attivando tempestivamente, in caso di particolari criticità, le competenti Organizzazioni locali di Volontariato;

PRESO ATTO che l’evento di mareggiata sia da imputarsi ad una sfavorevole combinazione tra l’altezza del moto ondoso (ampiezza massima ca. 220 cm) che ha insistito sulla costa in modo persistente dalle ore 14:00 del 16 giugno alle ore 3:30 del 17 giugno, il vento di scirocco e la marea che, alle ore 21:30 del 16 giugno aveva toccato il  picco di 115 cm. La fase più critica dell’evento si è registrata dopo le 20:00 del 16 giugno all’approssimarsi proprio del picco di marea. Si sono registrati i seguenti fenomeni:

  • nel Comune di Jesolo, in provincia di Venezia, dove le prime stime parlano di importanti erosioni dell’arenile con danni alle strutture; in particolare negli stabilimenti prospicienti la torre Merville e da lì verso punta Cortellazzo, si registra una significativa erosione dell’arenile con ingente asportazione di sabbia e formazione di un salto che si sviluppa, in lunghezza, per ca. 80 m e in alcuni punti raggiunge i 3 m di altezza;
     
  • nel Comune di Caorle, in provincia di Venezia, danni diffusi a causa dell’erosione dell’arenile assieme al contestuale consistente deposito di materiale spiaggiato; nella zona del litorale tra Porto S. Margherita (Comune di Caorle) ed Eraclea Mare (Comune di Eraclea), la mareggiata ha provocato erosione con arretramento della battigia e spostamento del sedimento dalle spiagge emerse alle spiagge sommerse il materiale sabbioso che pertanto resta disponibile nei fondali antistanti la spiaggia;
     
  • nel Comune di Venezia, località Lido, in provincia di Venezia, nella spiaggia dello stabilimento dell’Hotel Excelsior, arrivando a travolgere le capanne fino alla seconda fila e a lambire la scalinata dello storico albergo, dove la forza del mare ha travolto le attrezzature della struttura ricettiva balneare;
     
  • nel Comune di San Michele al Tagliamento, località Bibione, in provincia di Venezia, dove l’arenile è stato invaso dalla mareggiata che ha spinto l’acqua fino alla quarta fila di ombrelloni. Il tratto di spiaggia interessato è quello antistante a Piazzale Zenith, solitamente quello più basso rispetto alle estremità del litorale. A seguito del vento di scirocco, il mare ha restituito vistose onde, con rami e alghe finite prima sulla battigia e in seguito su sdrai e lettini. In alcuni casi l’acqua è arrivata anche alla quinta fila dei lettini;
     
  • nel Comune di Chioggia, in provincia di Venezia, località Sottomarina (dove l’acqua è penetrata negli stabilimenti centrali e in alcuni altri in zona Diga ben oltre le prime file di ombrelloni arrivando ai chioschi), e Isola Verde, dove la mareggiata di giovedì sera ha spazzato via tutto il lavoro di ripascimento appena concluso a Isola Verde portando l’acqua all’altezza delle dune;
     
  • si segnalano danni anche nei litorali del Cavallino (Comune di Cavallino-Treporti) in località Cà Savio e Cà di Valle;

VISTE le richieste di stato di crisi finora pervenute da parte del Comune di Caorle (VE) e del Comune di Jesolo (VE);

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i.;

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;

VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i;

VISTO il D.Lgs. n.112/98;

VISTA la L.R. n. 11/01

DATO ATTO che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

1. Di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

2. E’ dichiarato lo “Stato di Crisi” per l’eccezionale mareggiata verificatasi nella notte tra il 16 ed il 17 giugno 2016 su alcune località della Regione citate in premessa; tale provvedimento è da considerarsi non esaustivo e suscettibile di integrazioni qualora altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali negli stessi giorni del mese di giugno 2016;

3. Lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;

4. E’ riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

5. Vengono attivati e garantiti i benefici previsti dal D.P.R. n. 194/2001 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;

6. La Sezione Protezione Civile è incaricata dell’esecuzione del presente atto;

7. La Sezione Protezione Civile è autorizzata, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità,  nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
  3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;

8. Ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/2001 si fa riserva di trasmettere il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui alla Legge n. 225/1992 e s.m.i.;

9. Di pubblicare il presente decreto sul BURVET.

Luca Zaia

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