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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 58 del 17 giugno 2016


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 63 del 07 giugno 2016

Eccezionali eventi atmosferici dei giorni 3, 4, 5 e 6 giugno 2016 verificatisi su alcune zone del territorio regionale. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare gli eventi calamitosi consistenti in eccezionali precipitazioni temporalesche e tromba d’aria, verificatisi nelle giornate del 3, 4, 5 e 6 giugno 2016 in alcune zone del territorio regionale.

Il Presidente

PREMESSO che per tutta la settimana dal 30 maggio al 6 giugno 2016 la regione è stata interessata da un’ampia area ciclonica che ha determinato persistenti condizioni di instabilità atmosferica; da venerdì 3 e fino alle prime ore di lunedì 6 giugno si sono registrati frequenti rovesci e temporali che hanno colpito in modo sparso e irregolare gran parte del territorio regionale compreso tra Prealpi e pianura, più locali e meno significativi sulle Dolomiti. Localmente si sono registrati rovesci di forte intensità e laddove i fenomeni hanno più insistito i quantitativi di precipitazione sono risultati anche consistenti. A parte un singolo caso, relativo ad una tromba marina formatasi al largo di Sottomarina la mattina di sabato 4 e poi avvicinatasi fino alla costa con forti raffiche di vento e probabili moti vorticosi, i fenomeni temporaleschi registrati nel periodo si sono caratterizzati a livello locale per lo più per l’intensità e in alcuni casi per la consistenza delle precipitazioni. Spesso le celle temporalesche sono risultate di piccola estensione ed è quindi probabile che alcuni fenomeni non siano stati ben rilevati dalla rete di stazioni meteorologiche;

PREMESSO che nella giornata di venerdì 3 giugno 2016, precipitazioni a prevalente carattere di rovescio e temporale hanno interessato soprattutto la pianura centro-meridionale e alcune zone della fascia pedemontana e prealpina tra la tarda mattinata e il pomeriggio, dove i fenomeni più consistenti, sulla base dei dati della rete di stazioni, si sono registrati tra le Prealpi vicentine e la pedemontana veronese e vicentina con locali massimi di 40-60 mm circa (sulle restanti zone i massimi risultano di 20-30 mm). Nella maggior parte dei casi i quantitativi totali si registrano nell’arco di 1 ora circa ma non si rilevano nubifragi veri e propri.

Nella giornata di sabato 4 giugno 2016 frequenti rovesci e temporali hanno interessato in modo sparso gran parte della pianura e della fascia prealpina/pedemontana. I primi fenomeni si sono registrati al mattino a partire dal mare al largo di Chioggia con tendenza all’avvicinamento alla costa con lo sviluppo di altre celle temporalesche verso l’entroterra. Dalla mattinata e nel corso del pomeriggio si sono formati diversi temporali dapprima sulla pianura centrale verso la zona pedemontana e le Prealpi e poi tra pomeriggio e sera sulla pianura centro-meridionale e verso la costa meridionale. I quantitativi massimi hanno fatto registrare dei valori in prevalenza compresi tra 20 e 40 mm circa, in gran parte raggiunti in meno di 1 ora, con un massimo isolato di 64 mm registrato a Ospedaletto Euganeo di cui 40 mm circa caduti in un’ora.

Nella giornata di domenica 5 giugno 2016, nelle primissime ore si sono registrati alcuni isolati rovesci temporaleschi sulla pianura centrale, tra Vicentino e Alta Padovana, poi nel corso della mattinata si sono formate alcune piccole celle temporalesche sparse e nel pomeriggio un sistema temporalesco più esteso si è formato tra la Bassa Padovana e il basso veneziano. Dal tardo pomeriggio e in serata nuovi rovesci e temporali hanno interessato soprattutto la fascia pedemontana tra Trevigiano e Vicentino e alcuni settori prealpini tra Bellunese e Vicentino con fenomeni in alcuni casi più insistenti. I quantitativi di precipitazione registrata più elevati raggiungono i 40-55 mm circa con i massimi riferiti ad alcune località della pedemontana trevigiana-vicentina;

RILEVATO che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile, in data 01 giugno 2016, ha emesso un avviso (n. 21/2016) di criticità idraulica ed idrogeologica, con cui si dava atto della previsione di fenomeni meteorologici forti con conseguente criticità idrogeologica; che le zone la cui criticità prevista era stata elevata a “gialla” per le zone di Vene-H (BL-TV Piave Pedemontano), Vene-B (VI-BL-TV-VR Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-C (VR-Adige-Garda e Monti Lessini), Vene-D (RO-VR Po, Fissero-Tartaro-Canal Bianco e Basso Adige) Vene-E (PD-VI-VE-VR-TV Basso Brenta e Bacchiglione), Vene-F (VE-TV-PD Basso Piave, Sile e Bacino scolante in Laguna), Vene-G (VE-TV Livenza, Lemene e Tagliamento), tutte per criticità idraulica nella Rete Secondaria che per criticità geologica, con disagi al sistema fognario e lungo la rete idrografica minore al verificarsi di rovesci o temporali localmente intensi; è seguita l’emissione delle relative Prescrizioni di Protezione Civile del 01 giugno 2016, confermando l’allertamento al livello di attenzione su tutti i bacini idraulici della regione e raccomandando la massima sorveglianza agli Enti interessati, anche attivando tempestivamente, in caso di particolari criticità, le competenti Organizzazioni locali di Volontariato;

PRESO ATTO che si sono registrati i seguenti fenomeni, corredati dalle relative segnalazioni:

  • nella provincia di Belluno: violenti temporali in comune di Lentiai;
  • nella provincia di Venezia: tromba marina che alla fine del suo percorso si è scaricata sull’arenile di Sottomarina (comune di Chioggia), con gravi danni subìti da alcuni stabilimenti balneari e campeggi; a Concordia Sagittaria si è verificato un violento nubifragio che ha provocato allagamenti a strade e scantinati, a Venezia città un fulmine si è abbattuto su un edificio provocando un incendio; allagamenti anche a San Michele al Tagliamento;
  • nella provincia di Padova: estesi allagamenti per intense precipitazioni nei comuni di Noventa Padovana, Montagnana e Saletto;
  • nella provincia di Treviso: a Mogliano Veneto si è abbattuto un violento scroscio che ha provocato disagi alla viabilità con sottopassi allagati; nella zona del coneglianese, si segnalano episodi di precipitazioni con accumuli particolarmente significativi; molti danni sono stati registrati nel comune di Follina per lo straripamento del corso Soligo; forti disagi per l’esondazione del torrente Muson dei Sassi nei comuni di Asolo e Castelcucco causando allagamenti in oltre una decina di scantinati in zona residenziale; allagamenti anche a San Fior, Casale sul Sile e Farra di Soligo con molti tombini intasati in zona residenziale;
  • nella provincia di Vicenza: forte grandinata a Vicenza Ovest e a Costabissara; allagamenti di strade a Marostica; estesi allagamenti nei comuni di Monteviale, Montegalda, Creazzo e Sovizzo;
  • nella provincia di Verona: estesi allagamenti e grandinate in molti comuni, con conseguenti danni alle coltivazioni agricole;

VISTE la richieste di stato di crisi finora pervenuta dal comune di Asolo;

PREMESSO che si è resa necessaria l’opera di numerose squadre di Vigili del Fuoco, che hanno operato alcune decine di interventi, delle organizzazioni di Protezione Civile impegnate con più squadre volontari al fine di coadiuvare i VV.F. nelle operazioni di primo soccorso e messa in sicurezza dei luoghi maggiormente colpiti;

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i.;

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;

VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i;

VISTO il D.Lgs. n.112/98;

VISTA la L.R. n. 11/01

DATO ATTO che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

1. Di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

2. E’ dichiarato lo “Stato di Crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei giorni 3, 4, 5 e 6 giugno 2016 sulle aree citate in premessa; tale provvedimento è da considerarsi non esaustivo e suscettibile di integrazioni qualora altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali dei primi giorni di giugno 2016;

3. Lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;

4. E’ riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

5. Vengono attivati e garantiti i benefici previsti dal D.P.R. n. 194/2001 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;

6. La Sezione Protezione Civile è incaricata dell’esecuzione del presente atto;

7. La Sezione Protezione Civile è autorizzata, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità, nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
  3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;

8. Ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/2001 si fa riserva di trasmettere il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui alla Legge n. 225/1992 e s.m.i.;

9. Di pubblicare il presente decreto sul BURVET.

 

Luca Zaia

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