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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 94 del 02 ottobre 2015


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 145 del 16 settembre 2015

Eccezionali eventi atmosferici del 14 settembre 2015 verificatisi su alcune zone del trevigiano, del padovano, bellunese, vicentino e litorale veneziano. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare gli eventi calamitosi verificatisi nella giornata del 14 settembre 2015 in alcune zone del territorio della Regione Veneto.

Il Presidente

PREMESSO che l’ARPAV – CFD – Servizio Meteorologico, in data 13 settembre 2015, ha emesso il bollettino meteo che prevedeva a partire dalle ore 14:00 del 13 settembre 2015 e durante il corso della giornata un aumento della probabilità di locali precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale. In tale bollettino non si escludeva un aumento dell’instabilità con qualche fenomeno localmente intenso specie su Prealpi e pianura centro-occidentale. Inoltre per lunedì si prevedeva tempo instabile/perturbato con precipitazioni diffuse, a tratti forti, specie nella prima parte della giornata con rovesci o temporali soprattutto su pianura e costa con cumulate anche consistenti o localmente abbondanti su Prealpi e pianura nord-orientale.

VISTO l’avviso della criticità idrogeologica n. 46 del 12.09.2015 dove era previsto anche lo scenario per temporali forti con criticità idrogeologica gialla (ordinaria) e idraulica verde (assente) e il possibile verificarsi di rovesci o temporali localmente anche intensi, con la possibilità del verificarsi di forti disagi al sistema fognario e lungo la rete idrografica minore. Lo stesso segnalava inoltre la possibilità d'innesco di fenomeni franosi superficiali sui versanti e la possibilità di innesco di colate rapide specie nelle zone di allertamento di Vene-A, Vene-H, Vene-B e Vene-C.

Le prescrizioni di Protezione Civile emesse il 14.09.2015 alle ore 12:00, che confermavano di fatto quelle emesse il 12.09.2015, dichiaravano il livello di allerta ad attenzione per criticità idrogeologica per tutte le zone di allertamento, preallarme per criticità idraulica in Vene H e Vene G e attenzione per criticità idraulica in Vene B e Vene E. Nelle stesse si segnalava, inoltre, che gli stati di allarme erano da riconfigurarsi, a livello locale, in stato di preallarme/allarme in presenza di precipitazioni a seconda della loro intensità.

VISTO che tra domenica 13 e lunedì 14 settembre 2015 il Veneto è stato interessato da un flusso di correnti umide e instabili associate ad una saccatura presente sull’Europa occidentale e dal definitivo passaggio di un sistema frontale nel pomeriggio di lunedì. Sulla regione, infatti, si sono registrati nel pomeriggio di domenica 13.09.2015 alcuni temporali, anche di forte intensità, soprattutto tra pedemontana e alta pianura con locali nubifragi, grandinate e forti raffiche di vento registrati dalle stazioni di Rosà (VI) e Bassano del Grappa (VI); inoltre lunedì 14.09.2015 si sono osservati, al mattino, forti precipitazioni diffuse soprattutto sulle zone centro-settentrionali della regione con quantitativi anche abbondanti o localmente molto abbondanti sulle zone prealpine. Nel pomeriggio di lunedì, si sono poi formati nuovi temporali sulle zone prealpine e pedemontane con alcune celle particolarmente intense organizzate in un sistema temporalesco che dalla pedemontana vicentina si è spostato verso Est/Sud-Est interessando poi alcune zone dell’alta padovana e parte del trevigiano, tra Castelfranco e Treviso, fino a raggiungere l’alto veneziano dove si è parzialmente attenuato. A tratti il sistema temporalesco ha assunto caratteristiche di una supercella con fenomeni particolarmente intensi (forti rovesci, violente grandinate, forti raffiche di vento e localmente moti vorticosi compatibili con possibili trombe d’aria).

VISTO che si sono registrati i seguenti fenomeni:

  • nella Provincia di Belluno l’ennesimo evento (quarto in tre mesi) franoso nel Comune di Cortina d’Ampezzo loc. Acquabona che ha determinato il blocco della SS 51 “Alemagna”;
  • in provincia di Treviso si sono abbattute grandinate e trombe d’aria che hanno interessato i territori dei Comuni di: Morgano, dove circa una dozzina di abitazioni sono state scoperchiate e dove è stato attivato il COC; Quinto di Treviso dove si registrano due abitazioni danneggiate; Istrana dove è stato attivato il COC; Conegliano dove si sono verificati allagamenti di sottopassi, con disagi alla viabilità e interruzioni per black-out alle linee ferroviarie Treviso – Vicenza e Venezia – Udine. Si registrano inoltre danni nei Comuni di Riese Pio X, Resana, Castello di Godego, Castelfranco Veneto, Vedelago, Loria. Molti i danni alle automobili colpite dall’eccezionale grandinata. I fiumi Monticano e Meschio che hanno raggiunto i livelli di guardia.
  • Nella Provincia di Padova si sono abbattute violente grandinate e fortissime raffiche di vento nei Comuni di Cittadella, San Martino di Lupari (dove si segnalano danni alle colture), Galliera Veneta (danni nel parco storico della villa imperiale, alberi abbattuti, linee elettriche instabili e danni agli impianti sportivi, grandine con chicchi di circa 6-7 cm di diametro).
  • In provincia di Vicenza i Comuni colpiti dalla grandine sono: Molvena, Mason Vicentino, Schio, Thiene, Breganze, Zugliano, Marano Vicentino, Bassano del Grappa, Rossano Veneto, Cassola, Rosà, Marostica, Nove, Brogliano, Lugo di Vicenza, Castelgomberto, Schiavon, Santorso, Bolzano Vicentino, dove si sono registrati danni a veicoli, tetti danneggiati e piante divelte, danni a edifici pubblici, danni alle colture, danni alle abitazioni. In alcune zone la grandine ha raggiunto i 15 cm di altezza. Il livello del fiume Bacchiglione si è innalzato di circa due metri in poche ore, raggiungendo le soglie di guardia.
  • In provincia di Venezia i litorali dei Comuni di Caorle, Jesolo, Eraclea e San Michele al Tagliamento (Bibione) sono stati colpiti da forti mareggiate che hanno eroso la battigia con ripercussioni nell’indotto turistico.

VISTE le note di richiesta di riconoscimento dello stato di crisi, pervenute al protocollo regionale, dai Comuni della provincia di Vicenza: Bolzano Vicentino, Mason Vicentino, Marostica, Molvena, Nove, Rosà, Schiavon; dai Comuni della provincia di Treviso: Castelfranco Veneto, Resana, Istrana, Morgano, Vedelago, Quinto di Treviso; la nota della Provincia di Vicenza che segnala situazioni gravose nei Comuni di Bassano del Grappa, Lugo di Vicenza, Marostica, Mason Vicentino, Nove, Rosà, Schiavon e Zugliano che invita la Regione a valutare l’opportunità di riconoscere lo stato di crisi per i territori segnalati;

PREMESSO che si è resa necessaria l’opera di numerose squadre di Vigili del Fuoco e dei gruppi comunali di Protezione Civile con più squadre volontari al fine di coadiuvare i VV.FF nelle operazioni di primo soccorso e messa in sicurezza dei luoghi;

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i.;

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;

VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i;

VISTO il D.Lgs. n.112/98;

VISTA la L.R. n. 11/01

DATO ATTO che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

1. E’ dichiarato lo “Stato di Crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel giorno 14 settembre 2015 sui territori delle Province di Belluno, Padova, Treviso, Venezia e Vicenza, per le criticità manifestatesi; tale provvedimento è da considerarsi non esaustivo e suscettibile di integrazioni qualora altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali;

2. Lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;

3. E’ riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

4. Vengono attivati e garantiti i benefici previsti dal D.P.R. n. 194/2001 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;

5. La Sezione Protezione Civile è incaricata dell’esecuzione del presente atto;

6. La Sezione Protezione Civile è autorizzata, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità,  nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
  3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;

7. Ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/2001 si fa riserva di trasmettere il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui alla Legge n. 225/1992 e s.m.i.;

8. Di pubblicare il presente decreto sul BURVET.

Luca Zaia

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