Home » Dettaglio Decreto del Presidente della Giunta regionale
Materia: Protezione civile e calamità naturali
Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 118 del 06 agosto 2015
Eccezionali fenomeni temporaleschi di forte intensità del giorno 4 agosto 2015 nell'area del territorio regionale della Valle del Boite e dell'Ansiei della provincia di Belluno, in particolar modo per i Comuni di San Vito di Cadore, Vodo di Cadore, Borca di Cadore, Cortina d'Ampezzo e Auronzo di Cadore.
Provvedimento necessario per fronteggiare l’emergenza verificatasi in alcune aree del territorio della Valle del Boite e dell’Ansiei della provincia di Belluno interessate da abbondanti e violente precipitazioni manifestatesi nella serata del 4 agosto 2015 che hanno provocato frane, smottamenti e conseguenti danni al patrimonio pubblico e privato e perdita di vite umane.
Il Presidente
PREMESSO che, come descritto nella relazione di post-evento meteo del 05/08/2015 di ARPAV-DRST-SERVIZIO METEOROLOGICO, nella seconda metà di martedì 4 agosto una modesta ondulazione ciclonica è transitata in quota a nord dell’arco alpino, da ovest verso est-nordest. Ad essa era associato un sistema frontale che è rimasto comunque a nord dell’arco alpino. Il fronte ha interessato marginalmente le zone dolomitiche nel tardo pomeriggio e ha causato i primi locali temporali in Val di Fassa (TN) verso le 18:30 (ora legale), che poi sono traslati verso est-nord-est, sulle Dolomiti Venete. Il fronte temporalesco ha proseguito un graduale spostamento complessivo verso est; al suo interno, spiccano i locali nuclei più intensi sull’alto Agordino e sulla zona di San Vito di Cadore. Verso le 22:00 (ora legale), è interessato ai fenomeni solo il Bellunese orientale; i nuclei relativamente più intensi sono tra medio Cadore e Friuli, nonché sulla zona di Sappada. In tale passaggio si distinguono vari nuclei di forti precipitazioni, in genere non molto persistenti in termini di intensità, salvo in parte su alcune località, quali la zona di Borca di Cadore, in corrispondenza della vetta del Monte Antelao, e altre varie località del Bellunese, specie nella sua parte settentrionale. Per quanto concerne le precipitazioni i quantitativi più rilevanti si riferiscono al Comelico, con la stazione di Costalta che misura 35.6 mm/24h; fanno seguito le stazioni di Cimacanale (San Pietro di Cadore) con 30 mm/24h, di Ponte Rio Cordon (Selva di Cadore) con 23.8 mm/24h, di Passo Falzarego con 21 mm/24h e Cortina d’Ampezzo – Gilardon con 18.2 mm/24h. In alcune stazione si registrano fenomeni intensi per le durate di 15 minuti (Rio Cordon – Selva di Cadore 15 mm/15’; Sant’Andrea Gosaldo 13,2 mm/15’; Cortona d’Ampezzo – Gilardon 10,8 mm/15’) e per la durata di 30 minuti (Costalta 20,6 mm/30’). La stazione pluviometrica di Cancia – Borca di Cadore posta alle pendici del Monte Antelao a quota m. 2510 asservita al sistema di monitoraggio della fraba di Cancia, evidenzia i massimi più elevati: 26,8 mm/15’, 38 mm/30’, 44,6 mm/24h.
DATO ATTO che le suddette violente precipitazioni piovose a carattere temporalesco scatenatasi tra Cortina e San Vito di Cadore, nella Valle del Boite, hanno provocato innesco di fenomeni franosi e smottamenti. La più imponente frana è stata innescata dall'esondazione del torrente Ru Secco, che ha fatto tracimare un bacino di contenimento. La frana, venuta giù dalle pendici del Monte Antelao, ha invaso la Strada Statale n. 51 “Alemagna”, isolando così anche Cortina d'Ampezzo per diverse ore, e ha raggiunto un'abitazione, al momento non insediata, innescando allagamenti e colate di fango che hanno interessato altre case ed esercizi commerciali. L’estesa frana durante il suo percorso ha travolto diverse auto provocando tre decessi. I Comuni più colpiti sono quelli di San Vito di Cadore e Borca di Cadore dove la strada che porta verso Cortina d’Ampezzo è rimasta chiusa al traffico a causa della grande quantità di inerti trasportati dalla colata detritica. Travolto anche un piccolo ponte lungo la pista ciclabile di San Vito. Un'altra frana è scesa a valle nella zona di Borca di Cadore, a Cancia, ed una terza si è scaricata invece nei pressi di Auronzo, ricoprendo la Strada Regionale n. 48 delle Dolomiti. Qui il fenomeno è stato provocato dalla tracimazione del torrente Giralba.
VISTE, altresì, le numerose segnalazioni di emergenza pervenute alla Sezione Protezione Civile da parte dei Comuni della Valle del Boite e dell’Ansiei della provincia di Belluno, ed in particolare da parte dei Comuni di San Vito di Cadore, Vodo di Cadore, Borca di Cadore, Cortina d’Ampezzo e Auronzo di Cadore che si sono attivati al fine di portare soccorso alle popolazioni colpite;
CONSIDERATO che per le operazioni di soccorso sono intervenuti i Vigili del Fuoco, le Forze dell’ordine, nonché i gruppi Volontari di Protezione Civile attivati da parte delle Amministrazioni comunali dei territori colpiti;
RITENUTO pertanto, necessario predisporre secondo la normativa vigente le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;
VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello stato di crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;
VISTO che l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i.;
VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i.;
VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i.;
VISTO il D.Lgs. n. 112/98;
VISTA la L.R. n. 11/01;
DATO ATTO che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
decreta
Luca Zaia
Torna indietro