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Materia: Ambiente e beni ambientali
Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 49 del 17 aprile 2015
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: consultazioni transfrontaliere per il "Piano e Programma Quadro di ricerca e produzione degli idrocarburi nell'Adriatico" della Repubblica di Croazia. Osservazioni della Regione del Veneto.
Con il presente provvedimento, prendendo atto del ricorso proposto con DGR n. 2470/2014 avanti la Corte Costituzionale per declaratoria di illegittimità costituzionale, fra gli altri, dell’articolo 38 del D.L. n. 133/2014 e del parere n. 61/2015 dell’Autorità competente per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), si forniscono le osservazioni della Regione del Veneto in ordine alla ferma contrarietà al piano in oggetto.
Estremi dei principali documenti dell’istruttoria:
Il Presidente
PREMESSO CHE
Con nota del 14 gennaio 2015 e con successiva nota del 18 febbraio 2015, l’Italia ha manifestato alla Repubblica di Croazia l’interesse a partecipare alla procedura di VAS del “Piano e Programma Quadro di ricerca e produzione degli idrocarburi nell’Adriatico”, come previsto dalla Direttiva 2001/42/CE e dal Protocollo VAS alla Convenzione di Espoo sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliero (sottoscritto a Kiev nel 2003).
Con nota del 26 febbraio 2015 la Repubblica di Croazia ha notificato all’Italia l’avvio delle consultazioni transfrontaliere.
A seguito di tale notizia, con nota prot. DVA-2015-0006155 del 5 marzo 2015, acquisita agli atti con prot. regionale n. 98571 in data 6 marzo 2015, il Ministero dell’Ambiente ha:
Il parere dell’Autorità ambientale regionale è stato richiesto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Commissione regionale VAS ha espresso il proprio parere motivato n. 61 in data 15 aprile 2015, in merito alla Consultazione Transfrontaliera per il Piano e Programma Quadro di ricerca e produzione degli idrocarburi nell’Adriatico presentato dalla Repubblica di Croazia.
RILEVATO CHE
Dal punto di vista giuridico, la Regione Veneto, giusta la deliberazione della Giunta regionale n. 2470 del 23 dicembre 2014, ha proposto ricorso - tutt’ora pendente presso la Corte Costituzionale n. 10/2015 del registro ricorsi - avanti la Corte Costituzionale per declaratoria di illegittimità costituzionale degli artt. 17, 35, 38 e 42 del Decreto Legge 12 settembre 2014, n. 133 intitolato "Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive" come convertito con modificazioni dalla L. 11 novembre 2014, n. 164 (in S.O. n. 85, relativo alla G.U. 11/11/2014, n. 262), e, in particolare, dell’articolo 38 che contiene varie disposizioni oggetto di censura e, tra queste:
Dal punto di vista ambientale – fermo che la partecipazione al procedimento di VAS e il rilascio del relativo parere sono stati svolti nel rispetto della richiesta del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e delle vigenti norme nazionali, impregiudicato e confermato l’interesse della Regione Veneto a mantenere il citato ricorso avanti la Corte Costituzionale sopra indicato e i motivi di impugnazione in esso esposti – la Commissione regionale per la VAS ha espresso il parere motivato n. 61 in data 15 aprile 2015, già comunicato al Ministero e comunque Allegato A al presente decreto, parere nel quale si attesta che il Piano non ha valutato gli effetti nel territorio transfrontaliero della Regione Veneto, effetti che potenzialmente possono determinare impatti negativi significativi sull’ambiente del territorio regionale.
VISTA la documentazione pubblicata sul sito del Ministero dell’Ambiente;
RITENUTO di condividere le considerazioni, negative rispetto al Piano, di cui sopra e, in particolare, le conclusioni contenute nel citato parere della Commissione regionale VAS;
VISTO che le osservazioni devono essere espresse entro il 20 aprile 2015;
DATO ATTO che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale.
decreta
Luca Zaia
(seguono allegati)
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