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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 85 del 29 agosto 2014


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 124 del 11 agosto 2014

Eccezionali eventi atmosferici del 9 agosto 2014 nel Comelico con nubifragi, frane e smottamenti. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare gli eventi atmosferici del pomeriggio del 9 agosto 2014 in alcuni Comuni del Comelico consistenti in nubifragi, frane e smottamenti vari che hanno causato disagi su tutta la rete viaria, alla popolazione residente e ai numerosi turisti in transito.

Il Presidente

VISTE le condizioni meteo avverse dell’intera settimana dal 3 al 9 agosto 2014, con continue e persistenti precipitazioni in tutta la provincia di Belluno e, in particolare, nella parte settentrionale del Comelico e del Cadore, intensificatesi soprattutto nel pomeriggio di sabato 9 agosto in cui veri e propri nubifragi che si sono manifestati con fortissima intensità, determinando il dissesto idro-geologico di alcuni Comuni situati lungo la Valle del fiume Piave per frane, fango, occlusioni di torrenti, allagamenti, smottamenti e dissesti vari; 

PREMESSO che l’ARPAV – CFD – Servizio Meteorologico, in data 8 agosto 2014, ha emesso un avviso di criticità idrogeologica ed idraulica con aumento della probabilità di precipitazioni su tutto il territorio regionale per il pomeriggio del 9 agosto 2014, con possibili locali fenomeni intensi sulle zone montane e pedemontane attivando le conseguenti prescrizioni di Protezione Civile per rischio idrogeologico con stato di attenzione su tutto il territorio regionale riconfigurabile, a livello locale, in stato di preallarme/allarme, in presenza della formazione di  fenomeni temporaleschi anche di forte intensità, richiamando la massima attenzione da parte degli Enti e della amministrazioni locali nel porre in atto le procedure di allertamento e controllo; 

PREMESSO che lo stesso CFD dell’ARPAV in data 9 agosto 2014 emetteva un aggiornamento di criticità idrogeologica e idraulica ed una prescrizione di Protezione Civile per rischio idrogeologico in relazione ai fenomeni in atto segnalati e alle condizioni al suolo derivanti dalle pregresse precipitazioni con stato di attenzione alle aree montane, pedemontane e collinari, in presenza della formazione di  fenomeni temporaleschi a seconda della loro intensità; 

PREMESSO che i suddetti fenomeni temporaleschi di forte intensità si sono manifestati particolarmente nell’alto Comelico sul territorio del Comune di Stato Stefano di Cadore, in cui si è registrato un picco di precipitazioni di circa 114 mm. concentrati in appena tre ore e di S. Pietro di Cadore causando numerose frane che hanno comportato disagi sulla viabilità principale interrompendo il flusso del traffico, in particolare, anche all’interno della galleria del Comelico sulla SS n. 52 “Carnica”, dove sono state bloccate per alcune ore una trentina di automobili e interrotti i collegamenti con molte località e frazioni. Sono scoppiate anche alcune condotte fognarie e rimaste allagate numerose abitazioni e fabbriche, per le quali la quantificazione dei danni subìti non appare immediatamente definibile; 

CONSIDERATO che si è resa necessaria l’opera tempestiva di numerose squadre di Vigili del Fuoco, l’impiego di mezzi di soccorso della Protezione Civile regionale e locale con l’utilizzo di alcune squadre di volontari, che hanno operato fin dall’inizio del pomeriggio del 9 agosto e durante tutto il giorno successivo per il ripristino delle normali condizioni e per impedire il prolungarsi dei disagi, eccetto che per la galleria del Comelico, la cui messa in sicurezza necessita di un più lungo periodo di interventi; 

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile; 

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i.; 

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i; 

VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i; 

VISTO il D.Lgs. n.112/98; 

VISTA la L.R. n. 11/01

decreta

1.  E’ dichiarato lo “Stato di Crisi” per gli eccezionali eventi atmosferici del 9 agosto 2014 nei territori dei Comuni bellunesi di Santo Stefano di Cadore e di S. Pietro di Cadore; tale provvedimento è da considerare estendibile anche agli altri Comuni contermini qualora gli stessi dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali; 

2.  Lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale; 

3.  E’ riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza; 

4.  Vengono attivati e garantiti i benefici previsti dal D.P.R. n. 194/2001 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001; 

5.  La Sezione Protezione Civile è incaricata dell’esecuzione del presente atto; 

6.  La Sezione Protezione Civile è autorizzata, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità,  nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
  3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza; 

7.  Ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/2001 si fa riserva di trasmettere il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui alla Legge n. 225/1992 e s.m.i.; 

8.  Di pubblicare il presente decreto nel BURVET.

Luca Zaia

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