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Materia: Bilancio e contabilità regionale
Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40 del 14 marzo 2014
Patto verticale incentivato 2014 - Riparto del plafond a disposizione ai sensi dell'articolo 1, commi 122-125, legge 24 dicembre 2012, n. 228.
Approvazione del riparto del plafond a disposizione per il Patto verticale incentivato 2014 ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, commi 122 - 125, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013) e dell’art. 1 comma 138 della legge 13 dicembre 2010, n. 220 (legge di stabilità 2011).
Il Presidente
PREMESSO CHE, previa condivisione in sede di Conferenza permanente Regione-Autonomie Locali nella seduta del 5 febbraio 2014, la Regione del Veneto, con delibera della Giunta regionale n. 142 del 20 febbraio 2014, ha avviato le procedure per attivare l’istituto del Patto regionale verticale incentivato ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, commi 122 - 125, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Legge di Stabilità 2013) e dell’art. 1 comma 138 della legge 13 dicembre 2010, n. 220 (Legge di Stabilità 2011) individuando ed approvando altresì le modalità applicative per ogni tipologia di Ente locale interessato.
CONSIDERATO CHE, con tale istituto, la Giunta regionale del Veneto intende fornire un aiuto concreto ai propri Enti Locali dando applicazione anche per l’anno 2014 al “Patto verticale incentivato”, sulla base della tabella allegata alla legge 228/2012 come modificata dal decreto legge 8 aprile 2013, n.35 (convertito con legge n.64/2013), e del successivo decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 7 agosto 2013, che prevedono un importo per la Regione del Veneto pari a euro 80.000.000,00 comprensivo della quota in capo alla Regione, di cui euro 60.000.000,00 a favore dei Comuni e euro 20.000.000,00 a favore delle Province.
CONSIDERATO CHE, ai sensi dell’articolo 1, comma 138 della Legge n. 220/2010, la Regione del Veneto ridetermina il proprio obiettivo programmatico in termini di competenza eurocompatibile, riducendolo dello stesso importo.
RICHIAMATA la delibera n. 142 del 20/02/2014 con la quale sono state definite le modalità applicative per ogni tipologia di Ente locale interessato.
CONSIDERATO CHE la Sezione “Enti Locali persone giuridiche e controllo atti, servizi elettorali e grandi eventi” (di seguito denominata Sezione Enti Locali), incaricata dalla D.G.R. n. 142/2014 della verifica delle domande pervenute e dell’inoltro alla Sezione Bilancio dell’elenco delle sole domande pervenute correttamente e dichiarate ammissibili, con nota prot. n. 101699 del 7 marzo 2014 e nota prot. n. 111563 del 13 marzo 2014 ha invece trasmesso l’elenco delle domande regolarmente pervenute nonché quelle da escludere per le motivazioni specificate e che di seguito si riportano:
CONSTATATA la necessità di escludere dalla ripartizione dei plafond le richieste/attestazioni del Comune di Arre, del Comune di Costa di Rovigo, del Comune di Fumane, del Comune di Giacciano con Baruchella, del Comune di Pernumia, del Comune di Saccolongo, del Comune di San Bellino, del Comune di Santo Stefano di Cadore, del Comune di Veggiano, del Comune di Porto Tolle in quanto verificato dalla Sezione Enti Locali essere pervenute fuori termine e del Comune di Pove del Grappa in quanto non ottemperante al criterio di virtuosità dell’effettivo utilizzo di almeno il 95% del plafond concesso dal Patto verticale Incentivato 2013 (D.P.G.R. n. 90 del 26 giugno 2013).
PRESO ATTO dalla nota prot. n. 11563 del 13 marzo 2014 della Sezione Enti Locali che il Comune di Caerano San Marco, il Comune di Taglio di Po ed il Comune di Albignasego hanno fatto richiesta di accesso al fondo per situazioni di criticità.
PRESO ATTO CHE in applicazione dei criteri di riparto di cui alla D.G.R. n. 142/2014 e sulla base delle domande pervenute, si individuano n. 6 distinti plafond come di seguito specificati:
CONSIDERATO CHE le domande utili pervenute, suddivise in relazione a ciascun specifico plafond di riferimento, sono le seguenti:
Si propone pertanto di approvare la ripartizione dei plafond anzidetti indicando l’entità degli spazi finanziari attribuibili ad ogni Ente Locale avente diritto come dagli Allegati A, B, C, D, E ed F al presente provvedimento quali parti integranti il medesimo.
PRESO ATTO CHE nei limiti della quota indicata negli Allegati A, B, C, D, E ed F, ciascun Ente avente diritto è autorizzato con il presente provvedimento a peggiorare il proprio saldo programmatico relativo al Patto di stabilità interno 2014 al fine di favorire il pagamento di obbligazioni di parte capitale assunte, secondo quanto previsto dall’art.1, comma 124, della Legge n. 228/2012 e successive modifiche.
PRESO ATTO CHE, come stabilito dalla D.G.R. n. 142/2014, gli Enti Locali destinatari degli spazi finanziari indicati negli Allegati A, B, C, D, E ed F, qualora utilizzino il plafond loro concesso nel 2014 per una quota inferiore al 95%, saranno esclusi dai benefici derivanti dall’eventuale applicazione del Patto verticale per l’anno 2015.
RITENUTO OPPORTUNO CHE, venga consentito all’ANCI e all’UPI regionali di effettuare, con il coordinamento della Sezione Enti locali, il monitoraggio relativo all’effettivo utilizzo del plafond concesso agli Enti locali del territorio trasmettendo alla medesima Sezione, entro il 31 marzo 2015, un apposito prospetto dimostrativo della posizione di ogni Ente beneficiario.
RITENUTO di incaricare la Sezione regionale Enti Locali di comunicare, entro il termine del 15 marzo 2014, agli Enti Locali interessati dall’intervento regionale la quota di plafond loro attribuita entro la quale sono autorizzati dal presente provvedimento a peggiorare il proprio saldo programmatico, nonché la Sezione regionale Bilancio di comunicare, sempre entro il 15 marzo 2014 al Ministero dell’Economia e delle Finanze gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dei saldi di finanza pubblica.
CONSIDERATI i tempi ristretti per la conclusione della procedura.
RITENUTO pertanto di dover necessariamente agire in via d’urgenza ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 6 della L.R. 27/1973, alla ripartizione dei plafond come sopra individuati tra tutti gli Enti locali che hanno fatto utilmente richiesta ai sensi della DGR 142/2014 già richiamata.
VISTO l’art. 1, commi 122-125, della legge 24 dicembre 2012, n. 228.
VISTA la legge 13 dicembre 2010, n. 220.
VISTO l’art. 14 del D.P.C.M. del 28 dicembre 2011.
VISTO l’articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118.
VISTO il decreto legge 8 aprile 2013, n.35.
VISTA la legge 27 dicembre 2013, n. 147.
VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.
VISTO il parere espresso dalla Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali nella seduta del 5 febbraio 2014.
VISTO il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 10 febbraio 2014, n. 11390.
VISTA la circolare n. 6 del 18 febbraio 2014 del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
VISTA la D.G.R. n. 142 del 20 febbraio 2014.
decreta
Luca Zaia
(seguono allegati)
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