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Bur n. 51 del 16 aprile 2021


Materia: Agricoltura

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AGROALIMENTARE n. 32 del 17 marzo 2021

Impegno e liquidazione di spesa a favore del CSO Italy - Centro Servizi Ortofrutticoli - codice fiscale 01433020383, per quota di adesione anno 2021.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si dispone l’impegno e la contestuale liquidazione dell’importo pari a 5.000,00 euro a favore del CSO Italy, quale quota di adesione della Regione del Veneto per l’anno 2021.

Il Direttore

VISTA la DGR n. 990 del 27.06.2017 con cui è stata deliberata l’adesione al CSO Italy - Centro Servizi Ortofrutticoli per l’anno 2017 e disposto l’inserimento dello stesso nell’Elenco delle Associazioni, Fondazioni, Osservatori o altri Enti ed Istituzioni di diritto privato ai quali la Regione del Veneto partecipa;

VISTI i dati rilasciati dall’Osservatorio di Mercato del CSO Italy, su rilevazioni GFK, nel corso dei 12 mesi dello scorso anno, dai quali si evince che il quantitativo totale di frutta e verdura consumata in Italia ha di poco superato 6 milioni di tonnellate, pari a 233 kg a famiglia. Tale comportamento d’acquisto si è rilevato sostanzialmente in linea all’anno 2019 (-1%). Il dato finale è il risultato di un andamento del tutto irregolare: l’incremento dei volumi si è concentrato in corrispondenza del primo e del secondo trimestre, con un aumento del 2% nei mesi gennaio - marzo e del 3% da aprile a giugno, con un forte impulso al consumo “in casa” dettato dalla pandemia. Nei trimestri successivi si è registrato un calo rispettivamente del 6% e del 2%;

CONSTATATO che il settore frutticolo evidenzia l’andamento più problematico con una contrazione del 3,5% dei volumi sul 2019, confermando il trend negativo degli ultimi due anni. Tra le specie frutticole sono poche quelle che registrano quantitativi in crescita anno su anno: tra queste spiccano le mele (+4%), le arance (+3%), l’uva da tavola (+14%) ed i piccoli frutti (+1%). Segnalano invece una flessione le angurie (-8%), le clementine (-7%) e i meloni (-5%). Capitolo a parte le drupacee, i cui risultati di vendita sono stati influenzati dalle pesanti gelate di inizio aprile che hanno di fatto compromesso la disponibilità di prodotto sul mercato: -20% per le pesche, -23% per le nettarine, -29% per le albicocche, -21% per le susine e -20% per le ciliegie;

CONSIDERATO che risulta migliore la situazione del settore orticolo, per il quale gli acquisti nell’arco del 2020 segnano un +2%. Nella Top 10 delle principali specie acquistate dalle famiglie italiane si trovano segni positivi per patate (+11%), carote (+8%), zucchine (+1%), cipolle (+8%), finocchi (+9%), melanzane (+2%), peperoni (+6%), mentre in calo risultano pomodori (-2%), insalate (-5%) e cavolfiori (-3%);

CONSIDERATO che sul fronte prezzi, la spesa media per famiglia nel 2020 è stata di 458 euro (+4%), con prezzi medi diffusamente superiori rispetto al 2019 per tutti i macro-periodi dell’anno, in tutti i canali di vendita e sull’intero territorio nazionale;

CONSIDERATO che la distribuzione moderna segna un aumento dei volumi venduti pari al 3%. Una crescita a cui non hanno contribuito gli ipermercati, che invece subiscono una perdita del 5%, mentre risultano maggiori i flussi gestiti da supermercati (+4%), discount (+2%) e superette (+10%). Circa i canali tradizionali, l’Osservatorio di Mercato del CSO Italy sottolinea il forte calo dell’ambulantato e dei mercati rionali (-18%), chiaramente dovuto anche alla pandemia, a fronte di un aumento dei volumi venduti dai fruttivendoli pari al 3%;

CONSIDERATO che, passando all’analisi per aree geografiche, nel Nord Ovest del Paese si è concentrato il 31% degli acquisti nazionali con un calo in valore assoluto dell’1%. In crescita del 3%, invece, i volumi nel Nord Est, l’area dove si acquista il 21% del totale di ortofrutta, e al Centro e Sardegna, macro regione che vanta una rappresentanza del 24% dei volumi nazionali. Il comprensorio Sud, Sicilia compresa, anch’esso con una quota del 24% sul totale del venduto, vede una contrazione del 7%;

CONSIDERATO che i consumi di ortofrutta biologica evidenziano una battuta d’arresto con un calo del 2%: i quantitativi, infatti, si attestano a 343 mila tonnellate, con la frutta che perde il 3% delle quantità a fronte di un incremento del 2% degli ortaggi. Per quel che riguarda le quote di ortofrutta a peso fisso/confezionato, invece, nel corso del 2020 si passa da 1,5 ad oltre 1,6 milioni di tonnellate, con un balzo dell’8% dei volumi acquistati nonostante l’aumento del 6% del prezzo medio;

CONSIDERATO che per la Regione del Veneto il settore ortofrutticolo risulta strategico per l’importanza che riveste nell’economia agricola e per il prestigio a livello nazionale ed internazionale delle sue produzioni di qualità e pertanto l’adesione al CSO Italy risulta fondamentale per disporre degli strumenti e dei dati necessari al fine di rafforzare le strategie di sviluppo, valorizzazione e promozione della filiera ortofrutticola locale;

VISTA la DGR n. 3/INF del 2.03.2021 con la quale la Giunta regionale ha preso atto della ricognizione al 30.11.2020 delle Associazioni, Fondazioni, Osservatori o altri Enti ed Istituzioni di diritto privato, ritenuti necessari, ai quali la Regione del Veneto partecipa, con indicazione, per quelli finanziati a valere sul capitolo n. 3030 “Spese per adesione ad Associazioni”, della quota assegnata per l’esercizio 2021, determinata sulla base degli impegni assunti nell’esercizio 2020 e degli esiti della citata ricognizione;

VISTA la nota della Segreteria generale della programmazione prot. n. 101997 del 4.03.2021 in merito alla ripartizione, per l’anno 2021, delle risorse stanziate a valere sul capitolo n. 3030, in particolare l’importo di 5.000,00 euro assegnato alla Direzione agroalimentare per l’adesione della Regione del Veneto al CSO Italy;

CONSIDERATO che la Segreteria generale della programmazione è titolare del capitolo n. 3030 e pertanto competente ad apporre il visto di monitoraggio sui singoli provvedimenti di impegno di spesa;

CONSIDERATO che il CSO Italy con nota del 9.03.2021, acquisita in pari data al prot. regionale n. 109661, ha confermato l’importo di 5.000,00 euro quale quota di adesione per l’anno 2021;

CONSIDERATO che la Regione del Veneto conferma per l’anno 2021 l’adesione al CSO Italy provvedendo ad assumere l’obbligazione di spesa sul capitolo n. 3030 del Bilancio di esercizio 2021 per l’importo spettante per il corrente anno pari a 5.000,00 euro;

DATO ATTO che il beneficiario dell’impegno e della relativa liquidazione è il CSO Italy - Centro Servizi Ortofrutticoli - codice fiscale 01433020383, con sede legale a Ferrara in Via Bela Bartok 29/G e che il pagamento dovrà essere effettuato a mezzo bonifico bancario sul conto corrente (omissis), ABI (omissis), CAB (omissis), Codice IBAN (omissis), Istituto EMIL BANCA Credito cooperativo società cooperativa;

VISTE le Direttive per la gestione del Bilancio 2021 - 2023 approvate con DGR n. 30 del 19.01.2021;

VISTA la L.R. n. 41 del 29/12/2020 “Bilancio di previsione 2021-2023”;

CONSIDERATO che sussistono le condizioni di diritto e di fatto per impegnare e contestualmente liquidare al CSO Italy la somma di 5.000,00 euro quale quota di adesione per l’anno 2021;

decreta

  1. di impegnare e contestualmente liquidare a favore del CSO Italy - Centro Servizi Ortofrutticoli - codice fiscale 01433020383, con sede legale a Ferrara in Via Bela Bartok 29/G, come dallo stesso richiesto in data 9.03.2021 con nota acquisita in pari data al prot. regionale n. 109661, l’importo di 5.000,00 euro quale quota associativa per il 2021 sul capitolo n. 3030 “Spese per adesione ad Associazioni” - Art. 025 Altri servizi - codice V livello P.d.c. U.1.03.02.99.003- del Bilancio del corrente esercizio finanziario che presenta sufficiente disponibilità;
  1. di attestare che l’obbligazione di cui si dispone l’impegno è perfezionata e diviene esigibile nell’esercizio finanziario in corso;
  1. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente decreto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della LR n. 1/2011;
  1. di dare atto che trattasi di spesa che non costituisce debito commerciale;
  1. di rimandare, per i riferimenti tecnico - contabili, agli allegati T1 e T2 al presente provvedimento, quali parti integranti del medesimo;
  1. di attestare che il programma dei pagamenti è compatibile con gli stanziamenti di Bilancio e con le regole di finanza pubblica;
  1. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto alla pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 2 e dell’articolo 27 del decreto legislativo n. 33 del 14.03.2013, così come modificato dal decreto legislativo n. 97 del 25.05.2016;
  1. di pubblicare integralmente il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Alberto Zannol

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