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Materia: Protezione civile e calamità naturali
Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AGROAMBIENTE, PROGRAMMAZIONE E GESTIONE ITTICA E FAUNISTICO - VENATORIA n. 280 del 23 novembre 2020
Diniego all'istanza di contributo numero 10221273/2019 presentata in esecuzione dell'Avviso di cui all'Allegato "E" dell'Ordinanza Commissariale n. 10 del 4 giugno 2019 e trasmissione al Commissario delegato con O.C.D.P.C. n. 558/2018. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2019. Assegnazione di risorse finanziarie per i danni alle strutture di proprietà privata causati dagli eventi meteorologici calamitosi occorsi dal 27 ottobre al 5 novembre 2018 che hanno colpito la Regione del Veneto.
Con il presente provvedimento si dispone il diniego all'istanza di contributo numero 10221273/2019, presentata in esecuzione dell'Avviso di cui all'Allegato "E" dell'Ordinanza Commissariale n. 10 del 4 giugno 2019 per la concessione dei contributi di cui al DPCM del 27 febbraio 2019 per i danni alle strutture di proprietà privata causati dagli eventi meteorologici calamitosi occorsi dal 27 ottobre 2018 al 05 novembre 2018 che hanno colpito la Regione del Veneto.
Il Direttore
PREMESSO che nei mesi di ottobre e novembre 2018 il territorio della Regione del Veneto è stato colpito da particolari eventi meteorologici che hanno causato gravi danni al patrimonio boschivo nonché al patrimonio pubblico e privato nelle aree montane, costiere e in prossimità dei grandi fiumi con forti venti, mareggiate, frane e smottamenti;
che con Decreto del Presidente della Regione del Veneto n. 136 del 28 ottobre 2018, integrato da successivo decreto n. 139 del 29 ottobre 2018, a seguito delle criticità riscontrate, è stato dichiarato lo “stato di crisi” ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001;
che con Decreto del 29 ottobre 2018 il Presidente del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’art. 23, comma 1, del D.Lgs 2 gennaio 2018 n. 1, ha disposto la mobilitazione straordinaria del Servizio Nazionale di protezione civile a supporto della Regione del Veneto al fine di favorire le operazioni di soccorso nei territori colpiti dagli eccezionali eventi;
che con Delibera del Consiglio dei Ministri dell’8 novembre 2018, in esito alle attività di cui al predetto decreto, ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. c) e dell’art. 24 del D. Lgs 2 gennaio 2018 n. 1, è stato deliberato per 12 mesi, a far data dal provvedimento medesimo, lo “stato di emergenza” nei territori colpiti dall’evento e che per l’attuazione degli interventi da effettuare nella vigenza dello stato di emergenza, ai sensi dell’art 25 del medesimo del D. Lgs 2 gennaio 2018 n. 1 si provvede con ordinanze emanate dal Capo del Dipartimento della protezione civile;
che con successiva Ordinanza n. 558 del 15 novembre 2018 il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione del Veneto, ha nominato il Presidente della Regione del Veneto Commissario delegato per fronteggiare l’emergenza derivante dagli eventi calamitosi di cui trattasi;
che la Legge 30 dicembre 2018 n. 145, legge di stabilità 2019, art.1, comma 1028, ha stabilito di assegnare alle regioni colpite dagli Eventi meteo dell’Autunno 2018, nonché dagli ulteriori stati di emergenza formalmente deliberati e conclusi da non oltre sei mesi alla data del 31 dicembre 2018, la somma complessiva di 2,6 miliardi di Euro rispettivamente pari a 800 milioni di Euro per l’esercizio 2019 e 900 milioni di Euro per ciascuno dei successivi esercizi 2020 e 2021;
che con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) 27 febbraio 2019 è stata assegnata al Veneto la somma complessiva di Euro 755.912.355,61 per il triennio 2019-2021, di cui Euro 232.588.417,11 per il 2019;
che gli artt. 3, 4 e 5 del predetto D.P.C.M. 27 febbraio 2019 individuano i criteri e le modalità in ordine all’erogazione dei contributi a favore dei soggetti privati e titolari di attività produttive per far fronte ai danni causati dall’evento in argomento, definendo altresì le tipologie di danno ammissibili e le intensità degli aiuti sia percentuali che massimi;
che con Ordinanza Commissariale n. 6 del 10 aprile 2019 sono stati individuati i soggetti attuatori per la realizzazione delle azioni previste dagli artt. 3, 4 e 5 del D.P.C.M. 27 febbraio 2019;
che con Ordinanza Commissariale n. 10 del 4 giugno 2019 sono stati approvati gli avvisi contenenti i criteri e le modalità per la concessione dei contributi previsti dal D.P.C.M. 27 febbraio 2019, tra cui il bando dedicato ai soggetti privati Allegato “E” dell’O.C. n. 10 del 4 giugno 2019;
che l’art. 3 della predetta Ordinanza Commissariale n. 10 del 2019 ha stabilito che le attività di raccolta delle domande, istruttoria e determinazione del contributo ammissibile relative al sopracitato Avviso, di cui all’Allegato “E” della medesima Ordinanza, siano svolte, in qualità di Soggetto Attuatore e avvalendosi della Struttura tecnica della propria Direzione, al dott. Gianluca Fregolent, Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca ora Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria;
che con Ordinanza Commissariale n. 11 del 5 luglio 2019 è stata prorogata la scadenza del termine per la presentazione delle domande di contributo di cui all’Allegato “E” dell’ordinanza Commissariale n. 10 del 04 giugno 2019, prorogando il termine del 10 luglio 2019 al 30 settembre 2019;
PRESO ATTO che in data 30 settembre 2019 è stata presentata al Sistema Informativo Unificato per la Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto istanza, acquisita al protocollo regionale col numero 421955 del 1° ottobre 2019, volta a chiedere contributo economico per il ripristino dell’edificio situato in Comune di Gosaldo (BL), identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Gosaldo al foglio n. 38, particella 414, sub. 2, categoria A/3; e foglio n. 38, particella 432, categoria C/2;
DATO ATTO che la suddetta domanda, a cui è stato attribuito il numero identificativo 10221273/2019, è tempestiva e ricevibile, in quanto pervenuta prima della scadenza del termine perentorio del 30 settembre 2019, prescritto dalla O.C. n. 11 del 5 luglio 2019;
VERIFICATO con l’attività istruttoria, che come dichiarato nella perizia (Mod “E1” Sez. 4) trasmessa a corredo della domanda, è stato richiesto contributo per il ripristino di due immobili distinti: un fabbricato ad uso abitazione, danneggiato solo in minima parte dall’evento calamitoso e un fabbricato consistente in una pertinenza adibita a magazzino, e che il secondo immobile è un’unità strutturale distinta rispetto all’unità strutturale in cui è ubicata l’abitazione del richiedente, il quale ha subito danni derivanti dall’evento calamitoso tali da dover essere ricostruito;
CONSIDERATO che dalla documentazione a corredo della domanda non è stato possibile distinguere le spese per l’intervento di ripristino della abitazione da quelle per il ripristino della pertinenza, con nota protocollo n. 286300 del 20/07/2020 sono stati chiesti ulteriori elementi integrativi di giudizio tra cui: computo metrico estimativo con l’indicazione distinta dei costi riferiti al ripristino dell’abitazione e quelli riferiti al ripristino della pertinenza; relazione redatta da tecnico abilitato che indicasse che l’oggetto dell’intervento è una pertinenza dell’abitazione, e che tale intervento aumenta la resilienza dell’abitazione come richiesto nell’avviso all. E al punto 3.3 “spese non ammissibili” della O.C. n. 10 del 4 giugno 2019;
PRESO ATTO che non sono pervenute da parte del titolare della domanda comunicazioni in risposta alla citata nota protocollo n. 286300 del 20/07/2020 di richiesta di ulteriori elementi integrativi di giudizio;
CONSIDERATO che la lettera “h” del punto 3.3 dell’Allegato “E”, dell’O. C. n. 10 del 4 giugno 2019, assume tra le spese non ammissibili a contributo “spese relative alle pertinenze, aree e fondi esterni al fabbricato, qualora i relativi interventi di ripristino non aumentino la resilienza dell’unità immobiliare”;
DATO ATTO che a seguito dell’attività istruttoria con nota protocollo n. 384354 del 21/09/2020 è stata data “Comunicazione ex art. 10 bis 241/90 dei motivi ostativi all’accoglimento della domanda di contributo”, rivelando agli istanti, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, che la richiesta non può essere accolta per improcedibilità dettata da carenza documentale, non avendo gli stessi fornito gli elementi integrativi di giudizio richiesti in soccorso istruttorio;
DATO ATTO che con la suddetta comunicazione protocollo n. 384354 del 21/09/2020 il soggetto richiedente è stato invitato, a produrre eventuali controdeduzioni, anche corredate da documentazione a supporto dell’istanza in oggetto, entro il termine di dieci giorni di calendario decorrenti dal ricevimento della medesima comunicazione;
PRESO ATTO che non sono pervenute controdeduzioni alla citata comunicazione, né nel termine di dieci giorni di calendario decorrenti dal ricevimento della comunicazione protocollo n. 384354 del 21/09/2020, né successivamente, così che risultano ampiamente decorsi i termini previsti dall’art. 10 bis della Legge n. 241/1990, concessi agli istanti per sollecitare la formazione del contraddittorio fra Amministrazione e soggetti interessati;
RITENUTO pertanto che l’istanza 10221273/2019 di non accogliere l’istanza di contributo, già comunicato con nota protocollo n. 384354 del 21/09/2020, “Comunicazione ex art. 10 bis 241/90 dei motivi ostativi all’accoglimento della domanda di contributo”, “per improcedibilità dettata da carenza documentale”;
RITENUTO di trasmettere, ai sensi dell’art. 3 della Ordinanza Commissariale n. 10 del 4 giugno 2019, il presente atto alla Struttura del Commissario delegato con O.C.D.P.C. n. 558/2018 per il seguito di competenza;
VISTI la Legge 30 dicembre 2018, n. 145, Legge di stabilità 2019, art.1 comma 1028;
il Decreto legislativo 2 gennaio 2018, n.1;
i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) 29 ottobre 2018 e 27 febbraio 2019;
la Delibera del Consiglio dei Ministri 8 novembre 2018;
l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 558 del 15 novembre 2018;
i Decreti del Presidente della Regione del Veneto n. 136 del 28 ottobre 2018 e n. 139 del 29 ottobre 2018;
le Ordinanze Commissariali n. 6 del 10 aprile 2019, n. 10 del 4 giugno 2019, n. 11 del 5 luglio 2019 e n. 16 del 30 settembre 2019;
decreta
Gianluca Fregolent
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