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Materia: Ambiente e beni ambientali
Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AMBIENTE n. 945 del 23 novembre 2020
RFI S.p.A. - Progetto definitivo del Collegamento ferroviario con l'aeroporto "Marco Polo" di Venezia - Comune di localizzazione: Venezia (VE) - Istanza per la valutazione di impatto ambientale regionale sul progetto definitivo ai sensi dell'art. 216, comma 27, del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 167, comma 7, 182, comma 4 e 183 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. e della L.R. 4/2016. Presa d'atto del Parere favorevole di compatibilità ambientale espresso dal Comitato Tecnico Regionale VIA e trasmissione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ai fini della emissione da parte del CIPE del Provvedimento di compatibilità ambientale.
Con il presente atto, ai sensi dell'art. 216, comma 27, del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 167, comma 7, 182, comma 4 e 183 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. e della L.R. 4/2016, si prende atto del Parere favorevole di compatibilità ambientale per il Progetto definitivo del Collegamento ferroviario con l'aeroporto "Marco Polo" di Venezia, nel Comune di Venezia (VE), presentato da RFI S.p.A., e si provvede alla sua trasmissione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ai fini della emissione da parte del CIPE del Provvedimento di compatibilità ambientale.
Principali riferimenti: istanza presentata da RFI S.p.A. e acquisita agli atti con n. 149158 del 08/04/2020, e perfezionata con nota prot. n. 174426 del 30/04/2020; parere Comitato Tecnico Regionale VIA n. 131 del 04/11/2020; verbale del Comitato Tecnico Regionale VIA del 04/11/2020.
Il Direttore
VISTA la Direttiva del 13/12/2011 n. 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, così come modificata dalla Direttiva del 16/04/2014 n. 2014/52/UE;
VISTO il D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii. “Norme in materia ambientale” ed in particolare la Parte Seconda del citato decreto rubricata “Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione integrata ambientale (IPPC)”;
VISTO il D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. “Codice dei contratti pubblici”, in particolare l’art. 216, comma 27;
VISTO il D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, in particolare gli art. artt. 167, comma 7, 182, comma 4 e 183;
VISTA la L.R. n. 4 del 18/02/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
VISTA la DGRV n. 568/2018 con la quale la Giunta regionale ha provveduto, tra l’altro, a stabilire la disciplina attuativa della procedura di VIA di cui alla citata L.R. n. 4/2016;
VISTA l’istanza acquisita al protocollo regionale con n. 149158 in data 08/04/2020 con la quale il proponente RFI S.p.A (con sede legale in Piazza della Croce Rossa, n. 1 – 00185 Roma (RM), C.F. 01585570581, P.IVA 01008081000) ha presentato, ai sensi dell’art. 216, comma 27, del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 167, comma 7, 182, comma 4 e 183 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. e della L.R. 4/2016, istanza per la valutazione di impatto ambientale regionale;
PRESO ATTO che la domanda è stata perfezionata con nota prot. n. 174426 del 30/04/2020;
PRESO ATTO che il progetto preliminare dell’intervento è stato approvato dal CIPE con delibera n. 69 del 27 maggio 2005, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 del D.Lgs. n. 190/2002 (trasfuso poi nell’art. 165 del D.Lgs. n. 163/2006), sulla base del parere reso dalla Commissione Regionale VIA del 23 febbraio 2004, n. 68, della DGRV n. 1548 del 26/5/2004, contenente il giudizio favorevole di compatibilità ambientale, e della DGRV del 6 aprile 2004, n. 895, contenente il parere favorevole in merito alla localizzazione urbanistica;
PRESO ATTO che l’art. 216, comma 27 del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. stabilisce che “Le procedure per la valutazione di impatto ambientale delle grandi opere avviate alla data di entrata in vigore del presente decreto secondo la disciplina già prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, sono concluse in conformità alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio. Le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti”.
VISTA la nota prot. n. 176140 del 04/05/2020, con la Direzione Ambiente – U.O. VIA ha comunicato l’avvenuta pubblicazione sul sito web regionale della documentazione e degli elaborati progettuali trasmessi dal proponente e l’avvio del procedimento, provvedendo a pubblicare su sito web l’avviso al pubblico di cui all’art. 23, c.1 lett e), del D.Lgs. n. 152/06 e fissando in 30 giorni il termine per la presentazione di osservazioni da parte del pubblico e delle Amministrazioni ed Enti interessati, tenuto conto di quanto disposto dall’art. 103 del D.L. 18/2020 e dall’art. 37 del D.L. 23/2020;
CONSIDERATO che nella seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 06/05/2020 è avvenuta la presentazione, da parte del proponente, del progetto in questione ed è stato nominato il gruppo istruttorio incaricato dell’esame dello stesso;
PRESO ATTO che il proponente ha provveduto alla presentazione al pubblico dei contenuti del progetto e dello studio di impatto ambientale, ai sensi dell’art. 14 della L.R. n. 4/2016, in data 08/06/2020 presso il Centro Culturale Candiani a Mestre (VE);
CONSIDERATO che il progetto è stato discusso nella seduta del 17/06/2020 del Comitato Tecnico Regionale V.I.A. e che, in tale sede, il Comitato ha preso atto e condiviso le valutazioni espresse dal gruppo istruttorio incaricato della valutazione ed ha disposto di richiedere al proponente le necessarie integrazioni utili al fine della prosecuzione dell’istruttoria;
CONSIDERATO che questa Amministrazione ha trasmesso al proponente la succitata richiesta di integrazione in data 02/07/2020 con prot. n. 261481 e che il proponente ha presentato la documentazione richiesta in data 30/07/2020 con prot. nn. 302363 e 302385, rettificata in parte con prot. n. 316847 del 10/08/2020;
PRESO ATTO che durante l’iter istruttorio sono pervenuti agli Uffici dell’U.O. V.I.A. i pareri delle seguenti Amministrazioni, pubblicati sul sito internet regionale:
PRESO ATTO che durante l’iter istruttorio sono pervenute agli Uffici dell’U.O. V.I.A. numerose osservazioni di cui all’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., pubblicate sul sito internet regionale;
CONSIDERATO che in una delle osservazioni è stato chiesto lo svolgimento dell’inchiesta pubblica ai sensi dell’art. 15 della LR n. 4/2016, e pertanto nella seduta del 15/07/2020, il Presidente del Comitato Regionale VIA ne ha disposto la convocazione;
CONSIDERATO che nella seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 05/08/2020 si è svolta l’inchiesta pubblica con il coinvolgimento, in contraddittorio col proponente, di tutti coloro che avevano presentato osservazioni;
PRESO ATTO che in seguito allo svolgimento dell’inchiesta pubblica sono pervenute ulteriori osservazioni, pubblicate sul sito internet regionale;
VISTA l’ulteriore documentazione trasmessa dal proponente con prot. n. 452400 del 23/10/2020, in risposta alla richiesta di chiarimenti formulata dagli Uffici dell’U.O. V.I.A con prot. n. 454503 del 13/10/2020;
CONSIDERATO che relativamente alla valutazione di incidenza:
VISTO il parere n. 131 del 04/11/2020, Allegato A al presente provvedimento, con il quale il Comitato Tecnico regionale V.I.A., nella seduta del 04/11/2020, ha espresso parere favorevole al rilascio del giudizio positivo di compatibilità ambientale sul Progetto definitivo del Collegamento ferroviario con l’aeroporto "Marco Polo” di Venezia, situato in Comune di Venezia (VE), presentato da RFI S.p.A, subordinato alle condizioni ambientali dettagliate nel parere stesso e dando atto della non necessità della procedura per la valutazione di incidenza ambientale;
CONSIDERATO che il progetto presentato rientra tra le opere previste nell’ambito delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, pertanto il Comitato Tecnico regionale V.I.A. ha ritenuto di proporre alla Giunta Regionale di tenere conto nell’ambito delle intese (previste ai sensi di quanto stabilito dal comma 20 dell’art. 1 della L. 27/12/2019 n. 160 ed ai sensi e per gli effetti dell’art. 165, commi 7 e 7-bis, del D.Lgs. 163/2006, dove l’Amministrazione regionale dovrà pronunciarsi anche ai fini dell’intesa sulla localizzazione) del recepimento delle misure di compensazione elencate nel parere stesso, quali elementi imprescindibili per mitigare oltre che gli effetti ambientali anche quelli socio-economici dell’opera, permettendo un inserimento dell’opera nel territorio con impatti più contenuti;
CONSIDERATO il verbale della seduta del Comitato Tecnico regionale V.I.A. del 04/11/2020, le cui determinazioni sono state approvate seduta stante;
VISTO che l’art. 182 comma 4 del D.Lgs 163/06 e s.mm.ii. stabilisce che “Per le infrastrutture e insediamenti produttivi soggetti a screening o valutazione di impatto ambientale regionale, il provvedimento di compatibilità ambientale è emesso dal CIPE, previa valutazione da esprimersi dalle regioni nei modi e tempi previsti dall'articolo 165”;
VISTO che l’art. 165 comma 4 del D.Lgs 163/06 e s.mm.ii. stabilisce che le valutazioni delle amministrazioni interessate sui progetti sono acquisite dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a mezzo di apposita Conferenza di Servizi;
CONSIDERATO quindi che il presente provvedimento, unito al parere n. 131 del Comitato Tecnico regionale V.I.A., sarà trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ai fini della emissione da parte del CIPE del Provvedimento di compatibilità ambientale;
decreta
1
CONTENUTO
DESCRIZIONE
Macrofase
Ante operam
Oggetto della condizione
Il proponente dovrà presentare:
una modellizzazione geologica secondo l’All. B alle NTA del PAT del Comune di Venezia, che permetta la ricostruzione dei caratteri litologici, stratigrafici, strutturali, idrogeologici e geomorfologici del territorio, al fine di caratterizzare al meglio la natura dei depositi, definendone le caratteristiche geometriche e geotecniche.
Una relazione che indichi gli accorgimenti progettuali tesi ad ottimizzare le fasi costruttive dei manufatti in rapporto alle problematiche connesse con la presenza delle falde acquifere e le eventuali venute d’acqua in prossimità degli strati più sabbiosi, con particolare riguardo ai fenomeni di sifonamento e di sollevamento del fondo, alla possibile presenza di sacche di gas metano, al tema della subsidenza cui tutta la zona è interessata, nonché alla stabilità del rilevato in ordine ai cedimenti conseguenti alla compressibilità del terreno.
Nella relazione dovranno essere anche riportate le verifiche sull’aggressività sui cls anche in corrispondenza dei sondaggi effettuati in prossimità dell’area di gronda lagunare prospicienti all’aeroporto, tenendo conto di tutti i parametri analitici presenti nelle acque salmastre-lagunari e le necessarie mitigazioni necessarie ad evitare la messa in comunicazione delle falde o l’interruzione delle stesse. Nella stessa relazione siano studiati anche i fenomeni di subsidenza ed intrusione salina
Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza
Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo
Soggetto verificatore
Regione Veneto – Comune di Venezia
2
Attività di cantiere
Il proponente dovrà presentare un documento che descriva lo specifico campo prove, da eseguirsi nell’area prima di effettuare i lavori, ove testare la tecnologia di jet grouting prescelta per la realizzazione del tratto in sotterraneo, anche al fine della valutazione dell’effetto inquinante che può generarsi.
Regione Veneto
3
Nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale dell’appaltatore per la realizzazione dell’opera, dovranno essere previste:
Regione del Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016 - Città metropolitana di Venezia
4
Il proponente dovrà dare evidenza:
5 CONTENUTO
Corso d’opera
Attività di cantiere:
In fase di cantiere dovrà essere attivato un sistema di monitoraggio del traffico indotto dai mezzi di cantiere e dalle deviazioni temporanee, per poter intervenire tempestivamente in caso di situazioni critiche anche attraverso rimodulazioni degli orari delle attività lavorative che permettano di generare flussi di cantiere al di fuori degli orari di punta del traffico stradale.
Prima dell'avvio dei cantieri dovrà essere effettuato un monitoraggio del traffico, da prevedersi almeno nei due nodi corrispondenti alle intersezioni a rotatoria lungo la SS14, maggiormente interessati dal futuro traffico di cantiere, oltre che in ulteriori massimi 3 nodi, scelti di concerto con l'Amministrazione comunale tra quelli ritenuti più significativi. Le misurazioni dovranno consentire l'acquisizione del numero e della composizione del traffico, sia nei giorni feriali che festivi.
Le stesse misurazioni dovranno essere ripetute ad avvenuto avvio dei cantieri, durante la fase di piena operatività dei lavori, per valutare l'impatto degli stessi nella rete viabile ed attivare opportuni accorgimenti per mitigare, ove possibile, i picchi di traffico nelle ore di punta.
Si ritiene altresì opportuno che siano approntate delle procedure di presidio e controllo delle deviazioni temporanee e di alcuni punti significativi della rete, per la segnalazione agli Enti competenti di possibili situazioni critiche, anche considerata l'importanza della rete stradale interferita.
Prima dell’avvio del cantiere.
6 CONTENUTO
Ante Operam
Tratti a binario unico
Il proponente nella fase di sviluppo del Progetto Esecutivo dovrà predisporre idonea procedura intesa a individuare le adeguate misure da adottare in caso di interruzione della linea in corrispondenza dei tratti a binario unico.
7 CONTENUTO
Il proponente nella fase di sviluppo del Progetto Esecutivo dovrà concordare con Regione del Veneto o altro soggetto da essa individuato un modello di esercizio coerente con le attuali pattuizioni contrattuali relative al servizio ferroviario regionale. Tale modello dovrà tenere in considerazione l’influenza del traffico merci prendendo in considerazione uno scenario d’esercizio su una rete infrastrutturale ove non sia attiva la linea dei bivi.
8 CONTENUTO
Terre e rocce:
Sulla base delle valutazioni sviluppate nel parere ambientale nel capitolo “terre e rocce”, il progetto esecutivo dovrà contenere le modalità operative di intervento in tutte le aree in cui si prevede che i materiali siano riutilizzati, specificando in particolare i volumi di materiale da conferire nel sito AceGas.
Regione Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016
9
Gestione terre da scavo
Il Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo ai sensi del D.P.R. 120/2017 dovrà essere integrato, prevedendo l’impiego dei sottoprodotti di cantiere per la realizzazione dei collegamenti viari e ciclabili e le opere di mitigazione ambientale previste dal PD e/o oggetto delle presenti prescrizioni.
Regione Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016 – Comune di Venezia
10 CONTENUTO
Stabilizzazione a calce
Il proponente dovrà presentare una descrizione dettagliata delle modalità esecutive di utilizzo della tecnica di trattamento a calce (con riferimento a norme tecniche nazionali e internazionali) in tutti gli ambiti in cui ne è previsto l’utilizzo nel progetto e le misure precauzionali messe in atto ai fini di evitare i possibili impatti sulle matrici aria, suolo e acque.
In particolare il proponente dovrà fare riferimento a quanto riportato nelle “Linee guida (LG) sull’applicazione della disciplina per l’utilizzo di terre e rocce da scavo (TRS)” emanate dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) predisponendo una procedura di gestione delle operazioni che descriva i seguenti aspetti:
- Attrezzature utilizzate
- Preparazione del materiale da trattare
- Spandimento del legante
- Miscelazione – modalità di esecuzione
- Trasporto nel sito di utilizzo
- Stesa
- Compattazione
- Controlli da effettuare sul materiale
- Misure per la mitigazione degli effetti sulla qualità dell’aria
- Misure per la mitigazione degli effetti sulla qualità delle acque
- Prevenzione del dilavamento della calce dal piano di posa in caso di forte pioggia
- Prevenzione del dilavamento della calce dal piano di posa in presenza di acque sotterrane con soggiacenza prossima al piano campagna
- Prevenzione della percolazione all’interno del rilevato
- Acque prodotte dall'uso dei nebulizzatori
- prevenzione del rilascio accidentale di calce in corpi idrici
- Controlli e registrazioni
- Monitoraggio delle condizioni Meteo: rilievo anemometri e pluviometrici
- Verifica della permeabilità del rilevato
Termine della verifica di ottemperanza
Prima dell’inizio dei lavori
Regione del Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016
11 CONTENUTO
Atmosfera
Al fine di limitare le emissioni in atmosfera durante le attività di cantiere, la Ditta dovrà prevedere l'utilizzo di automezzi per le lavorazioni ed il trasporto dei materiali, con standard qualitativo minimo di omologazione Euro 5 e STAGE IV. Qualora si rendesse necessaria la sostituzione dei mezzi si dovranno preferire mezzi di ultima classe Euro con i fattori di emissione più bassi.
All'inizio dell'attività di cantiere
Comune di Venezia
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Impatto acustico:
a) devono essere preliminarmente stimati i livelli sonori per tutti i ricettori da individuarsi conformemente alla definizione di cui al DPR 459/98 ("qualsiasi edificio adibito ad ambiente abitativo comprese le relative aree esterne di pertinenza, o ad attività lavorativa o ricreativa; aree naturalistiche vincolate, parchi pubblici ed aree esterne destinate ad attività ricreative ed allo svolgimento della vita sociale della collettività; aree territoriali edificabili già individuate dai vigenti piani regolatori generali e loro varianti generali, vigenti al momento della presentazione dei progetti di massima relativi alla costruzione delle infrastrutture"). A tal fine devono essere considerati sia i ricettori inseriti all'interno della fascia di pertinenza ferroviaria, sia i ricettori esterni alla fascia, situati a distanza inferiore a 500 metri dall'infrastruttura e inseriti in zone di classe acustica I o II. Questi ultimi devono essere considerati ai fini della verifica del rispetto dei limiti di zona stabiliti dalla classificazione comunale, ai quale concorre la nuova infrastruttura. I ricettori così individuati devono essere inseriti nel Piano di monitoraggio Ambientale a meno di valide ragioni che rendano superfluo farne oggetto di monitoraggio acustico nella fase post operam e di corso d'opera.
b) deve essere fornita una descrizione dettagliata del metodo di calcolo utilizzato per la stima dei livelli sonori generati dal transito dei convogli ferroviari sul ponte del fiume Dese, indicando in particolare il valore numerico e la modalità di applicazione dei fattori correttivi applicati per rappresentare la maggiore rumorosità generata dal transito dei convogli sul ponte rispetto al transito su normale rotaia.
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Corso e Post operam
Inquinamento acustico
In adempimento della prescrizione della delibera CIPE n. 69 del 2005, dovranno prevedersi, tra le misure di mitigazione e compensazione, le barriere antirumore, da inserirsi nel contesto paesaggistico, collocandole nelle zone con abitazioni ed in prossimità delle aree verdi di pregio e prevedendo il necessario adeguamento del Piano economico di progetto.
Regione Veneto - anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016 – Comune di Venezia
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Vibrazioni
Regione Veneto - anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016
15 CONTENUTO
Campi elettromagnetici e radiofrequenza:
Deve essere stimato il livello di campo elettromagnetico a radiofrequenza generato dall'insieme degli apparati trasmittenti che saranno installati, dando evidenza del rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità previsti dalla vigente normativa (legge 36/2001, DPCM 8/7/2003) rispettivamente in tutte le posizioni nelle quali, in base all'accessibilità e alla destinazione d'uso, risulteranno applicabili.
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Sicurezza idraulica
Il proponente dovrà dare evidenza dell’ottemperanza alle seguenti prescrizioni del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive:
- gli scarichi dovranno essere dotati, nel tratto terminale, di porta a vento (clapèt) atta ad impedire la risalita delle acque di piena; - la sponda dei corsi d'acqua, in corrispondenza dello scarico, dovrà essere rivestita con roccia calcarea di adeguata pezzatura al fine di evitare l'insorgere di fenomeni erosivi; - dovrà essere garantita la continuità di transito per i mezzi consortili addetti alla manutenzione dei corsi d'acqua; - i bacini di laminazione (ed eventuali recinzioni) dovranno essere posizionati ad una distanza di ml 6,00 dal ciglio superiore dei corsi d'acqua interessati.
Consorzio di Bonifica Acque Risorgive
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Biodiversità
Il proponente dovrà dare evidenza della previsione:
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Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo il proponente dovrà presentare uno studio del reticolo faunistico ante operam per individuare le aree considerate ad alta biodiversità, con descrizione delle comunità faunistiche associate a ogni tipo di habitat, e dalla verifica delle strutture vegetazionali che consentono la mobilità delle specie, con particolare attenzione a quelle meno vagili. Su questa base vanno valutati i punti di maggiore probabilità di interferenza dell’opera con la fauna, e i punti dove sia opportuno realizzare gli interventi di attraversamento dell’infrastruttura da parte della fauna.
Per quanto riguarda l’avifauna, si richiede di evidenziare nel cronoprogramma della realizzazione delle opere il periodo di sospensione dell’utilizzo dei mezzi particolarmente rumorosi (es battipali, seghe rotanti, martelli pneumatici ecc) nei periodi di nidificazione delle specie che sono più sensibili al fattore rumore.
19 CONTENUTO
Per la componente biodiversità, per tutto il periodo di monitoraggio dovranno essere adottati, in relazione agli esiti, i provvedimenti necessari a mitigare e a limitare, gli eventuali impatti derivanti dall’attuazione del progetto.
Il Proponente dovrà inviare annualmente una relazione tecnica, accompagnata dal parere tecnico di ARPA, sugli esiti di monitoraggio e le eventuali ulteriori misure di mitigazione adottate.
Ogni anno di corso d’opera, entro il 31 gennaio
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Il proponente deve dare indicazione del modus operandi in caso di ritrovamento archeologico ed eventualmente definire le adeguate compensazioni economiche relative ai ritardi di esecuzione delle opere e dall’altra proporre un eventuale progetto di recupero e tutela della Via Annia, anche in accordo con SAVE.
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna
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Considerato che il Sito “Venezia e la sua Laguna” è iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1987 ed è pertanto soggetto alle disposizioni contenute nelle Linee Guida Operative per l’attuazione della Convenzione sulla tutela del Patrimonio Mondiale, il proponente dovrà presentare una breve relazione in lingua inglese e dai relativi studi di impatto ambientale e/o valutazione di impatto sul patrimonio (Heritage Impact Assessment secondo le linee Guida dell’ICOMOS (2011). Dovrà inoltre seguire le previste procedure di notifica.
22 CONTENUTO
PMA
Il Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) relativo all’intero intervento, dovrà essere aggiornato ed integrato in considerazione delle "Linee Guida per la predisposizione del Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) delle opere soggette a procedure di VIA (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.; D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.), 2015", predisposte dal MATTM con la collaborazione dell’ISPRA e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La progettazione del PMA dovrà tenere conto di tutte le indicazioni riportate all’interno del paragrafo “valutazioni”, comprese il riferimento alle varie matrici ambientali, e dovrà essere esteso ad una annualità per l’Ante Operam.
In particolare, per la componente biodiversità, dovrà riferirsi sia alla realizzazione dell’opera che alle opere complementari e accessorie. Il monitoraggio dovrà essere esteso ad almeno tre annualità non consecutive da eseguirsi in un arco di 5 anni per il Post Operam (1° anno PO; 3° anno PO, 5° anno PO), aggiornando in modo coerente tutti i riferimenti nel testo e nelle tabelle.
Per la componente biodiversità, il Proponente dovrà predisporre il Piano degli interventi di mitigazione che intende adottare per limitare gli impatti in fase di CO, da concordare preventivamente con ARPAV.
Tale Piano dovrà fare riferimento alle vigenti Misure di Conservazione per le specie (DGR n. 786/2016).
Per la matrice atmosfera il proponente dovrà spostare i punti di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, denominati ATC01 e ATC05, in posizione più sottovento alle zone di lavorazione e non schermato da altre opere.
Almeno un anno prima dell’inizio dei lavori.
Per le prescrizioni in cui sono individuati più di un soggetto verificatore, la Regione Veneto si occuperà di armonizzare la verifica di ottemperanza.
1) Realizzare il rifacimento del ponte sulla Fossa Storta o valutare, in alternativa, l’affiancamento con un nuovo manufatto da costruire più a sud, creando una biforcazione dello Scolo Fossa Storta in corrispondenza della ferrovia. 2) Al fine di risolvere la criticità individuata con il canale Sottodese, nell’ambito dell’approvazione del progetto definitivo, realizzare l’intervento identificato nel PdA con il n. 2702010, che prevede il rialzo arginale di una fascia limitrofa al canale Sottodese. 3) Realizzazione dell’intervento previsto dal Piano delle Acque del Comune di Venezia consistente nel completamento della nuova idrovora di Cattal, in accordo con il Consorzio di Bonifica. 4) Il proponente dovrà prevedere la realizzazione di barriere fono assorbenti, compatibili con il paesaggio, anche nel tratto storico VE-TS; nel caso in cui il tratto storico avesse già propri specifici finanziamenti e relativi programmi di intervento di mitigazione acustica, si chiede che questi siano coordinati con il progetto in discussione e dunque realizzati dandovi assoluta priorità 5) Realizzare i seguenti percorsi ciclo-pedonali:
a) ciclabile tra via Pialoi e via Bosco Berizzi in località Pialoi; b) nuovo percorso ciclabile complanare al nuovo raccordo ferroviario che consenta di collegare l’abitato di Dese con l’abitato di Tessera e che preveda sia lo scavalco del fiume Dese, con relativa passerella, sia l’attraversamento della strada statale 14 mediante sottopasso; c) nuovo collegamento ciclopedonale fra la nuova stazione ferroviaria e l’abitato di Tessera; d) nuovo collegamento ciclabile lungo argine Dese fra la pista ciclabile di cui al punto precedente e il centro abitato di Praello; e) passerella ciclopedonale che colleghi i due argini del fiume Dese in adiacenza al ponte ferroviario ad arco.
6) Il proponente dovrà approntare uno specifico progetto/programma di “risoluzione delle interferenze con piani e programmi di sviluppo in corso nel Comune di Venezia”, comprensivo del quadro economico delle risorse necessarie, mediante l’individuazione delle linee di finanziamento, tenuto conto che le successive n. b) e c) dovranno essere comunque previste, in quanto migliorative di interventi di PD, nel quadro economico attuale dell’opera. Tale piano dovrà prevedere:
a) la realizzazione della viabilità prevista dal “Quadrante di Tessera” e dal “Bypass di Tessera” eventualmente integrandola nella viabilità di cantiere prevista dal progetto RFI in modo che questa possa successivamente svolgere la propria funzione anche in via definitiva come da progetto dell’Amministrazione comunale; b) la realizzazione della stazione di fermata a servizio dello Stadio e delle opere di viabilità propedeutiche alla sua realizzazione, cosi come indicato nel progetto di fattibilità approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 42 del 18.10.2018; c) la realizzazione del by-pass provvisorio sulla bretella autostradale sul lato opposto (a nord della stessa invece che a sud) al fine di renderlo compatibile con il progetto relativo al nuovo Stadio Calcio Venezia già dichiarato di interesse pubblico dal Comune.
7) Il proponente dovrà adeguare il PD, in esito ad approfondimento tecnico condiviso con il Comune di Venezia, con la previsione di misure di compensazione e mitigazione da realizzarsi anche in alternativa ai cavalcaferrovia:
a) per il superamento delle intersezioni con i due nuovi bivi ferroviari (direzione Venezia e direzione Trieste), b) per l’attraversamento ciclopedonale della linea ferroviaria storica Venezia-Trieste; c) per l’attraversamento pedonale, ciclabile e veicolare in località via Bosco Costa in corrispondenza del bivio Trieste; d) per il prolungamento della pista ciclabile da Favaro Veneto a Dese, fino alla stazione di Porta Est; e) per il collegamento ciclopedonale tra via Pialoi “vecchia” e via Bosco Berizzi nel centro abitato di Dese; f) in affiancamento al tratto in galleria al di sotto della SS 14 che consenta l’attraversamento in sicurezza della strada una volta finite le opere; g) per l’attraversamento ciclopedonale della strada statale 14 lungo il collegamento ciclopedonale richiesto fra la nuova stazione ferroviaria e l’abitato di Tessera. h) inoltre devono essere presenti le seguenti ulteriori opere di compensazione:
i) dell’adeguamento del Quadro economico di progetto necessario alla realizzazione delle suddette opere, come da vincolante accordo con il Comune di Venezia
8) Il proponente dovrà adeguare, in accordo con il Comune di Venezia, la previsione economica delle adeguate mitigazioni e compensazioni per il territorio che si troverà confinato su tutti i lati da infrastrutture autostradali e ferroviarie, e per tutti i residenti e le aziende interessate dal tracciato, con integrale inserimento nel Quadro economico dell’opera, ai sensi del successivo punto 17. Ai fini della compatibilità socio-economica dell’opera, dovranno essere attivate tutte le misure a garanzia dell’occupazione e della continuità del tessuto economico-produttivo dell’area interessata e gli interventi compensativi connessi alle azioni ablative di privati, nonché dei danni e della compressione di diritti, diretti e indiretti, anche temporanei, a favore di cittadini privati ed aziende dovranno avere carattere compensativo, reintegrativo e pienamente satisfattorio, fino alla previsione – in accordo con il Comune di Venezia – di interventi a carico del proponente che consentano nuove localizzazioni residenziali all’interno di un quadro urbanistico di piena vivibilità, anche attraverso il ricorso ad organi straordinari a ciò espressamente delegati, al fine dell’equità sostanziale delle procedure di indennizzo.
9) Nel Quadro Economico del Progetto Esecutivo dovranno essere inseriti i costi aggiuntivi relativi alle prescrizioni impartite rappresentando, in particolare, come in ragione dei riscontri sul punto da parte del proponente, dovrà essere data dettagliata evidenza delle risorse necessarie agli adeguamenti di cui al punto precedente.
Loris Tomiato
(seguono allegati)
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