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Bur n. 189 del 04 dicembre 2020


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AMBIENTE n. 945 del 23 novembre 2020

RFI S.p.A. - Progetto definitivo del Collegamento ferroviario con l'aeroporto "Marco Polo" di Venezia - Comune di localizzazione: Venezia (VE) - Istanza per la valutazione di impatto ambientale regionale sul progetto definitivo ai sensi dell'art. 216, comma 27, del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 167, comma 7, 182, comma 4 e 183 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. e della L.R. 4/2016. Presa d'atto del Parere favorevole di compatibilità ambientale espresso dal Comitato Tecnico Regionale VIA e trasmissione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ai fini della emissione da parte del CIPE del Provvedimento di compatibilità ambientale.

Note per la trasparenza

Con il presente atto, ai sensi dell'art. 216, comma 27, del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 167, comma 7, 182, comma 4 e 183 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. e della L.R. 4/2016, si prende atto del Parere favorevole di compatibilità ambientale per il Progetto definitivo del Collegamento ferroviario con l'aeroporto "Marco Polo" di Venezia, nel Comune di Venezia (VE), presentato da RFI S.p.A., e si provvede alla sua trasmissione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ai fini della emissione da parte del CIPE del Provvedimento di compatibilità ambientale.

Principali riferimenti:
istanza presentata da RFI S.p.A. e acquisita agli atti con n. 149158 del 08/04/2020, e perfezionata con nota prot. n. 174426 del 30/04/2020;
parere Comitato Tecnico Regionale VIA n. 131 del 04/11/2020; verbale del Comitato Tecnico Regionale VIA del 04/11/2020.

Il Direttore

VISTA la Direttiva del 13/12/2011 n. 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, così come modificata dalla Direttiva del 16/04/2014 n. 2014/52/UE;

VISTO il D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii. “Norme in materia ambientale” ed in particolare la Parte Seconda del citato decreto rubricata “Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione integrata ambientale (IPPC)”;

VISTO il D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. “Codice dei contratti pubblici”, in particolare l’art. 216, comma 27;

VISTO il D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, in particolare gli art. artt. 167, comma 7, 182, comma 4 e 183;

VISTA la L.R. n. 4 del 18/02/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;

VISTA la DGRV n. 568/2018 con la quale la Giunta regionale ha provveduto, tra l’altro, a stabilire la disciplina attuativa della procedura di VIA di cui alla citata L.R. n. 4/2016;

VISTA l’istanza acquisita al protocollo regionale con n. 149158 in data 08/04/2020 con la quale il proponente RFI S.p.A (con sede legale in Piazza della Croce Rossa, n. 1 – 00185 Roma (RM), C.F. 01585570581, P.IVA 01008081000) ha presentato, ai sensi dell’art. 216, comma 27, del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 167, comma 7, 182, comma 4 e 183 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. e della L.R. 4/2016, istanza per la valutazione di impatto ambientale regionale;

PRESO ATTO che la domanda è stata perfezionata con nota prot. n. 174426 del 30/04/2020;

PRESO ATTO che il progetto preliminare dell’intervento è stato approvato dal CIPE con delibera n. 69 del 27 maggio 2005, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 del D.Lgs. n. 190/2002 (trasfuso poi nell’art. 165 del D.Lgs. n. 163/2006), sulla base del parere reso dalla Commissione Regionale VIA del 23 febbraio 2004, n. 68, della DGRV n. 1548 del 26/5/2004, contenente il giudizio favorevole di compatibilità ambientale, e della DGRV del 6 aprile 2004, n. 895, contenente il parere favorevole in merito alla localizzazione urbanistica;

PRESO ATTO che l’art. 216, comma 27 del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. stabilisce che “Le procedure per la valutazione di impatto ambientale delle grandi opere avviate alla data di entrata in vigore del presente decreto secondo la disciplina già prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, sono concluse in conformità alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio. Le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti”.

VISTA la nota prot. n. 176140 del 04/05/2020, con la Direzione Ambiente – U.O. VIA ha comunicato l’avvenuta pubblicazione sul sito web regionale della documentazione e degli elaborati progettuali trasmessi dal proponente e l’avvio del procedimento, provvedendo a pubblicare su sito web l’avviso al pubblico di cui all’art. 23, c.1 lett e), del D.Lgs. n. 152/06 e fissando in 30 giorni il termine per la presentazione di osservazioni da parte del pubblico e delle Amministrazioni ed Enti interessati, tenuto conto di quanto disposto dall’art. 103 del D.L. 18/2020 e dall’art. 37 del D.L. 23/2020;

CONSIDERATO che nella seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 06/05/2020 è avvenuta la presentazione, da parte del proponente, del progetto in questione ed è stato nominato il gruppo istruttorio incaricato dell’esame dello stesso;

PRESO ATTO che il proponente ha provveduto alla presentazione al pubblico dei contenuti del progetto e dello studio di impatto ambientale, ai sensi dell’art. 14 della L.R. n. 4/2016, in data 08/06/2020 presso il Centro Culturale Candiani a Mestre (VE);

CONSIDERATO che il progetto è stato discusso nella seduta del 17/06/2020 del Comitato Tecnico Regionale V.I.A. e che, in tale sede, il Comitato ha preso atto e condiviso le valutazioni espresse dal gruppo istruttorio incaricato della valutazione ed ha disposto di richiedere al proponente le necessarie integrazioni utili al fine della prosecuzione dell’istruttoria;

CONSIDERATO che questa Amministrazione ha trasmesso al proponente la succitata richiesta di integrazione in data 02/07/2020 con prot. n. 261481 e che il proponente ha presentato la documentazione richiesta in data 30/07/2020 con prot. nn. 302363 e 302385, rettificata in parte con prot. n. 316847 del 10/08/2020;

PRESO ATTO che durante l’iter istruttorio sono pervenuti agli Uffici dell’U.O. V.I.A. i pareri delle seguenti Amministrazioni, pubblicati sul sito internet regionale:

  • Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, acquisito con PEC n. 232498 del 12/06/2020;
  • Comune di Marcon, acquisito con PEC n. 234207 del 15/06/2020;
  • Comune di Venezia, acquisito con PEC n. 234527 del 15/06/2020;
  • Città Metropolitana di Venezia, acquisito con PEC n. 234607 del 15/06/2020;
  • Genio Civile di Venezia, acquisito con nota n. 236888 del 16/06/2020;
  • Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, acquisito con PEC n. 242128 del 19/06/2020;

PRESO ATTO che durante l’iter istruttorio sono pervenute agli Uffici dell’U.O. V.I.A. numerose osservazioni di cui all’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., pubblicate sul sito internet regionale;

CONSIDERATO che in una delle osservazioni è stato chiesto lo svolgimento dell’inchiesta pubblica ai sensi dell’art. 15 della LR n. 4/2016, e pertanto nella seduta del 15/07/2020, il Presidente del Comitato Regionale VIA ne ha disposto la convocazione;

CONSIDERATO che nella seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 05/08/2020 si è svolta l’inchiesta pubblica con il coinvolgimento, in contraddittorio col proponente, di tutti coloro che avevano presentato osservazioni;

PRESO ATTO che in seguito allo svolgimento dell’inchiesta pubblica sono pervenute ulteriori osservazioni, pubblicate sul sito internet regionale;

VISTA l’ulteriore documentazione trasmessa dal proponente con prot. n. 452400 del 23/10/2020, in risposta alla richiesta di chiarimenti formulata dagli Uffici dell’U.O. V.I.A con prot. n. 454503 del 13/10/2020;

CONSIDERATO che relativamente alla valutazione di incidenza:

  • il comma 3 dell’art.10 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. prevede che la procedura di VIA comprenda le procedure di valutazione d'incidenza di cui all'articolo 5 del decreto n. 357 del 1997;
  • la DGR n. 1400/2017 disciplina le “Nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. Approvazione della nuova "Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative.", nonché di altri sussidi operativi e revoca della D.G.R. n. 2299 del 9/12/2014”;
  • il proponente, in allegato alla domanda ha presentato la Dichiarazione di non necessità di Valutazione di Incidenza con allegata “Relazione Tecnica” ai sensi della DGR n. 1400/2017;
  • riguardo alla “Relazione Tecnica” allegata alla Dichiarazione di non necessità di Valutazione di Incidenza, è stata verificata l’effettiva non necessità della Valutazione di Incidenza, come risulta dalla Relazione Istruttoria Tecnica 38/20 del 24/10/2020 del Dott. Mauro Miolo, consulente esterno del Comitato Tecnico Regionale VIA;

VISTO il parere n. 131 del 04/11/2020, Allegato A al presente provvedimento, con il quale il Comitato Tecnico regionale V.I.A., nella seduta del 04/11/2020, ha espresso parere favorevole al rilascio del giudizio positivo di compatibilità ambientale sul Progetto definitivo del Collegamento ferroviario con l’aeroporto "Marco Polo” di Venezia, situato in Comune di Venezia (VE), presentato da RFI S.p.A, subordinato alle condizioni ambientali dettagliate nel parere stesso e dando atto della non necessità della procedura per la valutazione di incidenza ambientale;

CONSIDERATO che il progetto presentato rientra tra le opere previste nell’ambito delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, pertanto il Comitato Tecnico regionale V.I.A. ha ritenuto di proporre alla Giunta Regionale di tenere conto nell’ambito delle intese (previste ai sensi di quanto stabilito dal comma 20 dell’art. 1 della L. 27/12/2019 n. 160 ed ai sensi e per gli effetti dell’art. 165, commi 7 e 7-bis, del D.Lgs. 163/2006, dove l’Amministrazione regionale dovrà pronunciarsi anche ai fini dell’intesa sulla localizzazione) del recepimento delle misure di compensazione elencate nel parere stesso, quali elementi imprescindibili per mitigare oltre che gli effetti ambientali anche quelli socio-economici dell’opera, permettendo un inserimento dell’opera nel territorio con impatti più contenuti;

CONSIDERATO il verbale della seduta del Comitato Tecnico regionale V.I.A. del 04/11/2020, le cui determinazioni sono state approvate seduta stante;

VISTO che l’art. 182 comma 4 del D.Lgs 163/06 e s.mm.ii. stabilisce che “Per le infrastrutture e insediamenti produttivi soggetti a screening o valutazione di impatto ambientale regionale, il provvedimento di compatibilità ambientale è emesso dal CIPE, previa valutazione da esprimersi dalle regioni nei modi e tempi previsti dall'articolo 165”;

VISTO che l’art. 165 comma 4 del D.Lgs 163/06 e s.mm.ii. stabilisce che le valutazioni delle amministrazioni interessate sui progetti sono acquisite dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a mezzo di apposita Conferenza di Servizi;

CONSIDERATO quindi che il presente provvedimento, unito al parere n. 131 del Comitato Tecnico regionale V.I.A., sarà trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ai fini della emissione da parte del CIPE del Provvedimento di compatibilità ambientale;

decreta

  1. che le premesse formano parte integrante del presente provvedimento;
  2. di prendere atto del parere espresso dal Comitato Tecnico regionale VIA n. 131 del 04/11/2020, Allegato A al presente provvedimento, di cui forma parte integrante e sostanziale, in merito alla compatibilità ambientale del Progetto definitivo del Collegamento ferroviario con l’aeroporto “Marco Polo” di Venezia, situato in Comune di Venezia (VE), presentato RFI Spa (con sede legale al Roma, in Piazza della Croce Rossa 1 - C.F. 01585570581 e P.IVA 01008081000), dando atto:
  • della non necessità della procedura di valutazione di incidenza ambientale e facendo proprie le valutazioni e le conclusioni contenute nel verbale di Istruttoria Tecnica 38/20 del 24/10/2020 a firma del Dott. Mauro Miolo;
  • che il parere espresso ha validità temporale pari a 10 anni;
  • che il parere espresso è subordinato al rispetto delle seguenti prescrizioni/condizioni ambientali:

 

1

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Il proponente dovrà presentare:

una modellizzazione geologica secondo l’All. B alle NTA del PAT del Comune di Venezia, che permetta la ricostruzione dei caratteri litologici, stratigrafici, strutturali, idrogeologici e geomorfologici del territorio, al fine di caratterizzare al meglio la natura dei depositi, definendone le caratteristiche geometriche e geotecniche.

Una relazione che indichi gli accorgimenti progettuali tesi ad ottimizzare le fasi costruttive dei manufatti in rapporto alle problematiche connesse con la presenza delle falde acquifere e le eventuali venute d’acqua in prossimità degli strati più sabbiosi, con particolare riguardo ai fenomeni di sifonamento e di sollevamento del fondo, alla possibile presenza di sacche di gas metano, al tema della subsidenza cui tutta la zona è interessata, nonché alla stabilità del rilevato in ordine ai cedimenti conseguenti alla compressibilità del terreno.

Nella relazione dovranno essere anche riportate le verifiche sull’aggressività sui cls anche in corrispondenza dei sondaggi effettuati in prossimità dell’area di gronda lagunare prospicienti all’aeroporto, tenendo conto di tutti i parametri analitici presenti nelle acque salmastre-lagunari e le necessarie mitigazioni necessarie ad evitare la messa in comunicazione delle falde o l’interruzione delle stesse. Nella stessa relazione siano studiati anche i fenomeni di subsidenza ed intrusione salina

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto – Comune di Venezia

 

2

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Attività di cantiere

Il proponente dovrà presentare un documento che descriva lo specifico campo prove, da eseguirsi nell’area prima di effettuare i lavori, ove testare la tecnologia di jet grouting prescelta per la realizzazione del tratto in sotterraneo, anche al fine della valutazione dell’effetto inquinante che può generarsi.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto

 

3

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Attività di cantiere

Nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale dell’appaltatore per la realizzazione dell’opera, dovranno essere previste:

  1. idonee procedure per la mitigazione degli impatti generati dalle emissioni di polvere e per prevenire incidenti tali da provocare fenomeni di inquinamento dei corpi idrici durante le attività di costruzione;
  2. un sistema di adeguata capacità per la raccolta e il trattamento delle acque meteoriche dei piazzali di cantiere;
  3. una vasca per la sedimentazione dei materiali in sospensione ed una vasca per la disoleazione prima dello scarico delle acque di piazzale nell’area dove sono installati i magazzini, le officine e gli impianti di lavaggio dei mezzi e di distribuzione del carburante.
  4. delle vasche di calma per l’abbattimento dei solidi sospesi delle acque emunte durante i lavori di scavo, prima del loro recapito nelle acque superficiali.
  5. Relativamente alla gestione delle acque nere prodotte dai cantieri, le modalità siano specificate in una relazione tecnica in cui sia data evidenza del rispetto della normativa vigente (D.Lgs 152/06 e Piano di tutela delle acque). Tali indicazioni dovranno essere inserite nel capitolato d’appalto.
  6.  In caso di presenza di evidente ventosità, dovranno essere realizzate apposite misure di protezione superficiale delle aree assoggettate a scavo o riporto tramite teli plastici ancorati a terra, e/o dovrà essere aumentata la frequenza di bagnatura.
  7. Un piano d’intervento per prevenire incidenti tali da indurre fenomeni di inquinamento di corpi idrici durante le attività di costruzione, tenendo anche conto della possibilità di eventi meteorologici avversi.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione del Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016 - Città metropolitana di Venezia

 

4

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Attività di cantiere

Il proponente dovrà dare evidenza:

  1. della realizzazione di adeguate mitigazioni in accordo con il Comune di Venezia, mediante una viabilità complanare di cantiere lungo il tracciato ferroviario parallelo alla bretella autostradale, con accesso diretto alla viabilità autostradale, anche a tutela della mobilità privata;
  2. della previsione di terrapieni con funzione schermante sia nei confronti delle polveri, sia nei confronti del rumore delle aree di cantiere, da posizionare lungo il tracciato della bretella verso la viabilità e le abitazioni limitrofe, che avranno comunque una presenza prolungata nel tempo;
  3. della previsione del riutilizzo di parte delle terre scavate per realizzare i collegamenti ciclabili richiesti oppure per opere di mitigazione ambientale.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto – Comune di Venezia

 

5 CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Corso d’opera

Oggetto della condizione

Attività di cantiere:

In fase di cantiere dovrà essere attivato un sistema di monitoraggio del traffico indotto dai mezzi di cantiere e dalle deviazioni temporanee, per poter intervenire tempestivamente in caso di situazioni critiche anche attraverso rimodulazioni degli orari delle attività lavorative che permettano di generare flussi di cantiere al di fuori degli orari di punta del traffico stradale.

Prima dell'avvio dei cantieri dovrà essere effettuato un monitoraggio del traffico, da prevedersi almeno nei due nodi corrispondenti alle intersezioni a rotatoria lungo la SS14, maggiormente interessati dal futuro traffico di cantiere, oltre che in ulteriori massimi 3 nodi, scelti di concerto con l'Amministrazione comunale tra quelli ritenuti più significativi. Le misurazioni dovranno consentire l'acquisizione del numero e della composizione del traffico, sia nei giorni feriali che festivi.

Le stesse misurazioni dovranno essere ripetute ad avvenuto avvio dei cantieri, durante la fase di piena operatività dei lavori, per valutare l'impatto degli stessi nella rete viabile ed attivare opportuni accorgimenti per mitigare, ove possibile, i picchi di traffico nelle ore di punta.

Si ritiene altresì opportuno che siano approntate delle procedure di presidio e controllo delle deviazioni temporanee e di alcuni punti significativi della rete, per la segnalazione agli Enti competenti di possibili situazioni critiche, anche considerata l'importanza della rete stradale interferita.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’avvio del cantiere.

Soggetto verificatore

Regione Veneto – Comune di Venezia

 

6 CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Ante Operam

Oggetto della condizione

Tratti a binario unico

Il proponente nella fase di sviluppo del Progetto Esecutivo dovrà predisporre idonea procedura intesa a individuare le adeguate misure da adottare in caso di interruzione della linea in corrispondenza dei tratti a binario unico.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto

 

7 CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Ante Operam

Oggetto della condizione

Il proponente nella fase di sviluppo del Progetto Esecutivo dovrà concordare con Regione del Veneto o altro soggetto da essa individuato un modello di esercizio coerente con le attuali pattuizioni contrattuali relative al servizio ferroviario regionale. Tale modello dovrà tenere in considerazione l’influenza del traffico merci prendendo in considerazione uno scenario d’esercizio su una rete infrastrutturale ove non sia attiva la linea dei bivi. 

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto

 

8 CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Terre e rocce:

Sulla base delle valutazioni sviluppate nel parere ambientale nel capitolo “terre e rocce”, il progetto esecutivo dovrà contenere le modalità operative di intervento in tutte le aree in cui si prevede che i materiali siano riutilizzati, specificando in particolare i volumi di materiale da conferire nel sito AceGas.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016

 

9

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Gestione terre da scavo

Il Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo ai sensi del D.P.R. 120/2017 dovrà essere integrato, prevedendo l’impiego dei sottoprodotti di cantiere per la realizzazione dei collegamenti viari e ciclabili e le opere di mitigazione ambientale previste dal PD e/o oggetto delle presenti prescrizioni.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016 – Comune di Venezia

 

10 CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Stabilizzazione a calce

Il proponente dovrà presentare una descrizione dettagliata delle modalità esecutive di utilizzo della tecnica di trattamento a calce (con riferimento a norme tecniche nazionali e internazionali) in tutti gli ambiti in cui ne è previsto l’utilizzo nel progetto e le misure precauzionali messe in atto ai fini di evitare i possibili impatti sulle matrici aria, suolo e acque.

In particolare il proponente dovrà fare riferimento a quanto riportato nelle “Linee guida (LG) sull’applicazione della disciplina per l’utilizzo di terre e rocce da scavo (TRS)” emanate dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) predisponendo una procedura di gestione delle operazioni che descriva i seguenti aspetti:

- Attrezzature utilizzate

- Preparazione del materiale da trattare

- Spandimento del legante

- Miscelazione – modalità di esecuzione

- Trasporto nel sito di utilizzo

- Stesa

- Compattazione

- Controlli da effettuare sul materiale

- Misure per la mitigazione degli effetti sulla qualità dell’aria

- Misure per la mitigazione degli effetti sulla qualità delle acque

- Prevenzione del dilavamento della calce dal piano di posa in caso di forte pioggia

- Prevenzione del dilavamento della calce dal piano di posa in presenza di acque sotterrane con soggiacenza prossima al piano campagna

- Prevenzione della percolazione all’interno del rilevato

- Acque prodotte dall'uso dei nebulizzatori

- prevenzione del rilascio accidentale di calce in corpi idrici

- Controlli e registrazioni

- Monitoraggio delle condizioni Meteo: rilievo anemometri e pluviometrici

- Verifica della permeabilità del rilevato

Termine della verifica di ottemperanza

Prima dell’inizio dei lavori

Soggetto verificatore

Regione del Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016

 

11 CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Corso d’opera

Oggetto della condizione

Atmosfera

Al fine di limitare le emissioni in atmosfera durante le attività di cantiere, la Ditta dovrà prevedere l'utilizzo di automezzi per le lavorazioni ed il trasporto dei materiali, con standard qualitativo minimo di omologazione Euro 5 e STAGE IV. Qualora si rendesse necessaria la sostituzione dei mezzi si dovranno preferire mezzi di ultima classe Euro con i fattori di emissione più bassi.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

All'inizio dell'attività di cantiere

Soggetto verificatore

Comune di Venezia

 

12

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Impatto acustico:

a) devono essere preliminarmente stimati i livelli sonori per tutti i ricettori da individuarsi conformemente alla definizione di cui al DPR 459/98 ("qualsiasi edificio adibito ad ambiente abitativo comprese le relative aree esterne di pertinenza, o ad attività lavorativa o ricreativa; aree naturalistiche vincolate, parchi pubblici ed aree esterne destinate ad attività ricreative ed allo svolgimento della vita sociale della collettività; aree territoriali edificabili già individuate dai vigenti piani regolatori generali e loro varianti generali, vigenti al momento della presentazione dei progetti di massima relativi alla costruzione delle infrastrutture"). A tal fine devono essere considerati sia i ricettori inseriti all'interno della fascia di pertinenza ferroviaria, sia i ricettori esterni alla fascia, situati a distanza inferiore a 500 metri dall'infrastruttura e inseriti in zone di classe acustica I o II. Questi ultimi devono essere considerati ai fini della verifica del rispetto dei limiti di zona stabiliti dalla classificazione comunale, ai quale concorre la nuova infrastruttura. I ricettori così individuati devono essere inseriti nel Piano di monitoraggio Ambientale a meno di valide ragioni che rendano superfluo farne oggetto di monitoraggio acustico nella fase post operam e di corso d'opera. 

b) deve essere fornita una descrizione dettagliata del metodo di calcolo utilizzato per la stima dei livelli sonori generati dal transito dei convogli ferroviari sul ponte del fiume Dese, indicando in particolare il valore numerico e la modalità di applicazione dei fattori correttivi applicati per rappresentare la maggiore rumorosità generata dal transito dei convogli sul ponte rispetto al transito su normale rotaia. 

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016

 

13

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Corso e Post operam

Oggetto della condizione

Inquinamento acustico

In adempimento della prescrizione della delibera CIPE n. 69 del 2005, dovranno prevedersi, tra le misure di mitigazione e compensazione, le barriere antirumore, da inserirsi nel contesto paesaggistico, collocandole nelle zone con abitazioni ed in prossimità delle aree verdi di pregio e prevedendo il necessario adeguamento del Piano economico di progetto.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto - anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016 – Comune di Venezia

 

14

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Vibrazioni

Il proponente dovrà dare evidenza:

  1. di aver adeguato lo studio vibrazionale, sia per la fase di corso d’opera che per la fase di esercizio, facendo riferimento, in quanto ai metodi di valutazione, agli indicatori utilizzati ed ai criteri di valutazione del disturbo, alla versione più recente della norma UNI 9614 (2017) “Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo”;
  2. degli accorgimenti tecnici previsti dal punto di vista progettuale ed esecutivo, riguardo alla posa dei binari, al fine di ridurre la trasmissione delle vibrazioni generate dal transito dei treni al terreno sottostante; in particolare, sulla base dello studio di cui al punto precedente, valutare la necessità di adottare un armamento antivibrante per tutto il tratto in sotterraneo; del calcolo con il modello predittivo esplicitando i dati di input ed i risultati intermedi, espressi in m/s2;
  3. sia per la fase di corso d’opera che per la fase di esercizio, dell’individuazione di tutti i ricettori potenzialmente esposti alle vibrazioni e per ognuno riportare i livelli vibrazionali stimati;
  4. dell’individuazione dei ricettori più critici da considerare nel Piano di monitoraggio sulla base dei livelli di vibrazione stimati.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto - anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016

 

15 CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Campi elettromagnetici e radiofrequenza:

Deve essere stimato il livello di campo elettromagnetico a radiofrequenza generato dall'insieme degli apparati trasmittenti che saranno installati, dando evidenza del rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità previsti dalla vigente normativa (legge 36/2001, DPCM 8/7/2003) rispettivamente in tutte le posizioni nelle quali, in base all'accessibilità e alla destinazione d'uso, risulteranno applicabili.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016

 

16

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Sicurezza idraulica

Il proponente dovrà dare evidenza dell’ottemperanza alle seguenti prescrizioni del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive:

  1. Interferenza col Collettore Praello: dovrà essere previsto il rifacimento della botte a sifone sottopassante il canale C.U.A.I., necessaria per garantire il deflusso dei terreni presenti a nord/ovest dell’attuale linea ferroviaria, nonché il rifacimento dell’opera di presa in sinistra idraulica del canale C.U.A.I., che dà origine al Collettore Praello. La prevista tubazione, fino a via Bosco Costa, dovrà essere opportunamente dimensionata e dotata di idonei pozzetti di ispezione.
  2. Interferenza col Canale C.U.A.I.: le deviazioni dovranno essere realizzate mediante manufatti con sezione a “U” aventi dimensioni interne di cm 450x250. In fase di cantierizzazione non dovrà in alcun modo essere interrotto il deflusso dell’acqua all’interno del canale, che dovrà in ogni caso essere protetto da eventuali inquinanti provenienti dalle lavorazioni cantieristiche previste. Dovrà essere prevista una fascia di accessibilità e manutentibilità del canale di almeno 4 m.
  3. Interferenza col Collettore Sottodese: dovrà essere garantita la continuità di transito ai mezzi consortili addetti alla manutenzione. Dovrà essere garantita un’altezza netta dal piano di campagna all’intradosso dal viadotto di almeno 4 m. I plinti di fondazione del viadotto dovranno essere realizzati ad una distanza di almeno 6 m dal ciglio superiore.
  4. Interferenza col Fiume Dese: dovrà essere garantita la continuità di transito ai mezzi consortili addetti alla manutenzione. Dovrà essere garantita un’altezza netta dalla sommità arginale all’intradosso dal viadotto di almeno 4 m. I plinti di fondazione del viadotto dovranno essere realizzati ad una distanza di almeno 6 m dal piede arginale.
  5. Interferenza col Collettore Canaletta Irrigua: dovranno essere forniti gli elaborati di dettaglio che prevedano, oltre che il corretto dimensionamento del manufatto idraulico in attraversamento della nuova linea ferroviaria, anche la transitabilità dei mezzi consortili addetti alla manutenzione, nonché gli accessi per raggiungere il tratto di collettore compreso tra la nuova infrastruttura ferroviaria e la bretella autostradale.
  6. Interferenza col Collettore Cattal: dovranno essere forniti gli elaborati di maggior dettaglio relativi alla deviazione del corso d’acqua in corrispondenza della deviazione dell’AutostradaA27, comprensivi del dimensionamento idraulico della sezione di progetto.
  7. Per ogni corso d’acqua il franco fra il fondo del canale e l’estradosso del manufatto ferroviario non potrà essere inferiore a 5 m.
  8. dovranno essere ricalcolati i volumi di compensazione idraulica, imponendo allo scarico un coefficiente udometrico di 5 l/sec per ettaro.
  9. Dovrà essere approfondito, mediante rilievo quotato, il precorso delle acque meteoriche in uscita dai bacini di laminazione n. V1, V2 e V7 fino al ricettore consortile più prossimo, al fine di verificare il corretto deflusso delle acque.
  10. Per gli scarichi nei canali consortili, per i quali dovrà essere presentata specifica istanza di Concessione Idraulica:

- gli scarichi dovranno essere dotati, nel tratto terminale, di porta a vento (clapèt) atta ad impedire la risalita delle acque di piena;
- la sponda dei corsi d'acqua, in corrispondenza dello scarico, dovrà essere rivestita con roccia calcarea di adeguata pezzatura al fine di evitare l'insorgere di fenomeni erosivi;
- dovrà essere garantita la continuità di transito per i mezzi consortili addetti alla manutenzione dei corsi d'acqua;
- i bacini di laminazione (ed eventuali recinzioni) dovranno essere posizionati ad una distanza di ml 6,00 dal ciglio superiore dei corsi d'acqua interessati.

  1. dovrà in ogni caso essere garantito, anche in fase di cantierizzazione, il regolare deflusso delle acque dei terreni interessati dalla nuova infrastruttura, prevedendo la continuità dei fossati interessati dal progetto, mediante tombini opportunamente dimensionati o, preferibilmente, mediante la creazione di nuovi fossati di adeguata sezione.
  2. Per i fossati di nuova escavazione, dovranno inoltre essere previsti idonei percorsi per la futura manutenzione degli stessi.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Consorzio di Bonifica Acque Risorgive

 

17

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Biodiversità

Il proponente dovrà dare evidenza della previsione:

  1. di realizzare gli interventi di compensazione per una superficie pari almeno a quella sottratta, tenendo conto anche delle ampie aree utilizzate per l’apprestamento dei cantieri, ed in particolare:
  2. di utilizzare tutta l’area interclusa tra la A 27 ed il tracciato ferroviario per un fattivo rimboschimento;
  3. di realizzare file di alberi alternate con essenze arbustive in grado di creare un’adeguata continuità ecologica, a fronte di un incremento di frammentazione del territorio, dovuto alla presenza di barriere artificiali continue;
  4. di utilizzare specie arboree autoctone più resistenti alle aggressioni fitopatologiche ed in associazione ad essenze arbustive autoctone, nel rispetto delle distanze per le piantumazioni definite dal DPR 11/80 n. 753;
  5. di realizzare nelle aree intercluse formate dall’intersezione della bretella autostradale con lo svincolo di Dese, oltre alla piantumazione di alberi ed arbusti, anche dei movimenti di terra finalizzati alla realizzazione di microhabitat di interesse naturalistico;
  6. di privilegiare, nella progettazione delle opere di mitigazione, quali il ripristino delle aree verdi e la riforestazione, le soluzioni che mirano a costituire una connessione ecologica tra tutti gli ambiti di pregio naturalistico presenti nel territorio;
  7. di valutare con il Consorzio di Bonifica l’utilizzazione delle tre aree di invaso per la sicurezza idraulica di proprietà di SAVE (4, 10 e 12) come bacini per realizzare aree boschive igrofile, onde potenziare la funzione di riequilibrio eco sistemico degli stessi;
  8. di valorizzare l’argine del fiume Dese prevedendo la realizzazione del bosco in area SAVE o il collegamento delle aree del Bosco dell’Osellino;
  9. di spostare i bacini di laminazione n. 3 e 4 e 7, prediligendo l’area compresa tra il nuovo raccordo ferroviario e la bretella autostradale.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto – Comune di Venezia

 

18

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Biodiversità

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo il proponente dovrà presentare uno studio del reticolo faunistico ante operam per individuare le aree considerate ad alta biodiversità, con descrizione delle comunità faunistiche associate a ogni tipo di habitat, e dalla verifica delle strutture vegetazionali che consentono la mobilità delle specie, con particolare attenzione a quelle meno vagili. Su questa base vanno valutati i punti di maggiore probabilità di interferenza dell’opera con la fauna, e i punti dove sia opportuno realizzare gli interventi di attraversamento dell’infrastruttura da parte della fauna.

Per quanto riguarda l’avifauna, si richiede di evidenziare nel cronoprogramma della realizzazione delle opere il periodo di sospensione dell’utilizzo dei mezzi particolarmente rumorosi (es battipali, seghe rotanti, martelli pneumatici ecc) nei periodi di nidificazione delle specie che sono più sensibili al fattore rumore.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto

 

19 CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Corso d’opera

Oggetto della condizione

Biodiversità

Per la componente biodiversità, per tutto il periodo di monitoraggio dovranno essere adottati, in relazione agli esiti, i provvedimenti necessari a mitigare e a limitare, gli eventuali impatti derivanti dall’attuazione del progetto.

Il Proponente dovrà inviare annualmente una relazione tecnica, accompagnata dal parere tecnico di ARPA, sugli esiti di monitoraggio e le eventuali ulteriori misure di mitigazione adottate.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Ogni anno di corso d’opera, entro il 31 gennaio

Soggetto verificatore

Regione del Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016

 

20

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Il proponente deve dare indicazione del modus operandi in caso di ritrovamento archeologico ed eventualmente definire le adeguate compensazioni economiche relative ai ritardi di esecuzione delle opere e dall’altra proporre un eventuale progetto di recupero e tutela della Via Annia, anche in accordo con SAVE.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna

 

21

CONTENUTO

DESCRIZIONE

 

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Considerato che il Sito “Venezia e la sua Laguna” è iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1987 ed è pertanto soggetto alle disposizioni contenute nelle Linee Guida Operative per l’attuazione della Convenzione sulla tutela del Patrimonio Mondiale, il proponente dovrà presentare una breve relazione in lingua inglese e dai relativi studi di impatto ambientale e/o valutazione di impatto sul patrimonio (Heritage Impact Assessment secondo le linee Guida dell’ICOMOS (2011). Dovrà inoltre seguire le previste procedure di notifica.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’approvazione del Progetto Esecutivo

Soggetto verificatore

Regione Veneto

 

22 CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

PMA

Il Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) relativo all’intero intervento, dovrà essere aggiornato ed integrato in considerazione delle "Linee Guida per la predisposizione del Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) delle opere soggette a procedure di VIA (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.; D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.), 2015", predisposte dal MATTM con la collaborazione dell’ISPRA e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La progettazione del PMA dovrà tenere conto di tutte le indicazioni riportate all’interno del paragrafo “valutazioni”, comprese il riferimento alle varie matrici ambientali, e dovrà essere esteso ad una annualità per l’Ante Operam.

In particolare, per la componente biodiversità, dovrà riferirsi sia alla realizzazione dell’opera che alle opere complementari e accessorie. Il monitoraggio dovrà essere esteso ad almeno tre annualità non consecutive da eseguirsi in un arco di 5 anni per il Post Operam (1° anno PO; 3° anno PO, 5° anno PO), aggiornando in modo coerente tutti i riferimenti nel testo e nelle tabelle.

Per la componente biodiversità, il Proponente dovrà predisporre il Piano degli interventi di mitigazione che intende adottare per limitare gli impatti in fase di CO, da concordare preventivamente con ARPAV.

Tale Piano dovrà fare riferimento alle vigenti Misure di Conservazione per le specie (DGR n. 786/2016).

Per la matrice atmosfera il proponente dovrà spostare i punti di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, denominati ATC01 e ATC05, in posizione più sottovento alle zone di lavorazione e non schermato da altre opere.

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Almeno un anno prima dell’inizio dei lavori.

Soggetto verificatore

Regione del Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016

 

Per le prescrizioni in cui sono individuati più di un soggetto verificatore, la Regione Veneto si occuperà di armonizzare la verifica di ottemperanza.

  1. di proporre alla Giunta Regionale di tenere conto nell’ambito delle intese (previste ai sensi di quanto stabilito dal comma 20 dell’art. 1 della L. 27/12/2019 n. 160 ed ai sensi e per gli effetti dell’art. 165, commi 7 e 7-bis, del D.Lgs. 163/2006, dove l’Amministrazione regionale dovrà pronunciarsi anche ai fini dell’intesa sulla localizzazione) del recepimento di misure di compensazione elencate di seguito, quali elementi imprescindibili per mitigare oltre che gli effetti ambientali anche quelli socio-economici dell’opera, permettendo un inserimento dell’opera nel territorio con impatti più contenuti:

1)   Realizzare il rifacimento del ponte sulla Fossa Storta o valutare, in alternativa, l’affiancamento con un nuovo manufatto da costruire più a sud, creando una biforcazione dello Scolo Fossa Storta in corrispondenza della ferrovia.
2)   Al fine di risolvere la criticità individuata con il canale Sottodese, nell’ambito dell’approvazione del progetto definitivo, realizzare l’intervento identificato nel PdA con il n. 2702010, che prevede il rialzo arginale di una fascia limitrofa al canale Sottodese.
3)   Realizzazione dell’intervento previsto dal Piano delle Acque del Comune di Venezia consistente nel completamento della nuova idrovora di Cattal, in accordo con il Consorzio di Bonifica.
4)   Il proponente dovrà prevedere la realizzazione di barriere fono assorbenti, compatibili con il paesaggio, anche nel tratto storico VE-TS; nel caso in cui il tratto storico avesse già propri specifici finanziamenti e relativi programmi di intervento di mitigazione acustica, si chiede che questi siano coordinati con il progetto in discussione e dunque realizzati dandovi assoluta priorità
5)   Realizzare i seguenti percorsi ciclo-pedonali:

a)  ciclabile tra via Pialoi e via Bosco Berizzi in località Pialoi;
b)  nuovo percorso ciclabile complanare al nuovo raccordo ferroviario che consenta di collegare l’abitato di Dese con l’abitato di Tessera e che preveda sia lo scavalco del fiume Dese, con relativa passerella, sia l’attraversamento della strada statale 14 mediante sottopasso;
c)  nuovo collegamento ciclopedonale fra la nuova stazione ferroviaria e l’abitato di Tessera;
d)  nuovo collegamento ciclabile lungo argine Dese fra la pista ciclabile di cui al punto precedente e il centro abitato di Praello;
e)  passerella ciclopedonale che colleghi i due argini del fiume Dese in adiacenza al ponte ferroviario ad arco.

6)   Il proponente dovrà approntare uno specifico progetto/programma di “risoluzione delle interferenze con piani e programmi di sviluppo in corso nel Comune di Venezia”, comprensivo del quadro economico delle risorse necessarie, mediante l’individuazione delle linee di finanziamento, tenuto conto che le successive n. b) e c) dovranno essere comunque previste, in quanto migliorative di interventi di PD, nel quadro economico attuale dell’opera. Tale piano dovrà prevedere:

a)  la realizzazione della viabilità prevista dal “Quadrante di Tessera” e dal “Bypass di Tessera” eventualmente integrandola nella viabilità di cantiere prevista dal progetto RFI in modo che questa possa successivamente svolgere la propria funzione anche in via definitiva come da progetto dell’Amministrazione comunale;
b)  la realizzazione della stazione di fermata a servizio dello Stadio e delle opere di viabilità propedeutiche alla sua realizzazione, cosi come indicato nel progetto di fattibilità approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 42 del 18.10.2018;
c)  la realizzazione del by-pass provvisorio sulla bretella autostradale sul lato opposto (a nord della stessa invece che a sud) al fine di renderlo compatibile con il progetto relativo al nuovo Stadio Calcio Venezia già dichiarato di interesse pubblico dal Comune.

7)   Il proponente dovrà adeguare il PD, in esito ad approfondimento tecnico condiviso con il Comune di Venezia, con la previsione di misure di compensazione e mitigazione da realizzarsi anche in alternativa ai cavalcaferrovia:

a)  per il superamento delle intersezioni con i due nuovi bivi ferroviari (direzione Venezia e direzione Trieste),
b)  per l’attraversamento ciclopedonale della linea ferroviaria storica Venezia-Trieste;
c)  per l’attraversamento pedonale, ciclabile e veicolare in località via Bosco Costa in corrispondenza del bivio Trieste;
d)  per il prolungamento della pista ciclabile da Favaro Veneto a Dese, fino alla stazione di Porta Est;
e)  per il collegamento ciclopedonale tra via Pialoi “vecchia” e via Bosco Berizzi nel centro abitato di Dese;
f)  in affiancamento al tratto in galleria al di sotto della SS 14 che consenta l’attraversamento in sicurezza della strada una volta finite le opere;
g)  per l’attraversamento ciclopedonale della strada statale 14 lungo il collegamento ciclopedonale richiesto fra la nuova stazione ferroviaria e l’abitato di Tessera.
h)  inoltre devono essere presenti le seguenti ulteriori opere di compensazione:

  • ciclabile tra via Pialoi e via Bosco Berizzi in località Pialoi;
  • nuovo percorso ciclabile complanare al nuovo raccordo ferroviario che consenta di collegare l’abitato di Dese con l’abitato di Tessera e che preveda sia lo scavalco del fiume Dese, con relativa passerella, sia l’attraversamento della strada statale 14 mediante sottopasso;
  • nuovo collegamento ciclopedonale fra la nuova stazione ferroviaria e l’abitato di Tessera;
  • nuovo collegamento ciclabile lungo argine Dese fra la pista ciclabile di cui al punto precedente e il centro abitato di Praello;
  • passerella ciclopedonale che colleghi i due argini del fiume Dese in adiacenza al ponte ferroviario ad arco.

i)  dell’adeguamento del Quadro economico di progetto necessario alla realizzazione delle suddette opere, come da vincolante accordo con il Comune di Venezia

8)   Il proponente dovrà adeguare, in accordo con il Comune di Venezia, la previsione economica delle adeguate mitigazioni e compensazioni per il territorio che si troverà confinato su tutti i lati da infrastrutture autostradali e ferroviarie, e per tutti i residenti e le aziende interessate dal tracciato, con integrale inserimento nel Quadro economico dell’opera, ai sensi del successivo punto 17. Ai fini della compatibilità socio-economica dell’opera, dovranno essere attivate tutte le misure a garanzia dell’occupazione e della continuità del tessuto economico-produttivo dell’area interessata e gli interventi compensativi connessi alle azioni ablative di privati, nonché dei danni e della compressione di diritti, diretti e indiretti, anche temporanei, a favore di cittadini privati ed aziende dovranno avere carattere compensativo, reintegrativo e pienamente satisfattorio, fino alla previsione – in accordo con il Comune di Venezia – di interventi a carico del proponente che consentano nuove localizzazioni residenziali all’interno di un quadro urbanistico di piena vivibilità, anche attraverso il ricorso ad organi straordinari a ciò espressamente delegati, al fine dell’equità sostanziale delle procedure di indennizzo.

9)   Nel Quadro Economico del Progetto Esecutivo dovranno essere inseriti i costi aggiuntivi relativi alle prescrizioni impartite rappresentando, in particolare, come in ragione dei riscontri sul punto da parte del proponente, dovrà essere data dettagliata evidenza delle risorse necessarie agli adeguamenti di cui al punto precedente.

  1. di trasmettere il presente provvedimento alla Direzione Infrastrutture e Trasporti per il seguito di competenza per quanto riguarda la predisposizione della DGR di cui al punto precedente;
  2. di trasmettere il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 165 comma 4 e 182 comma 4 del D.Lgs 163/06 e ss.mm.ii., al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ai fini della emissione da parte del CIPE del Provvedimento di compatibilità ambientale;
  3. di trasmettere il presente provvedimento a RFI S.p.A con sede legale in Piazza della Croce Rossa, n. 1 – 00185 Roma (RM), C.F. 01585570581, P.IVA 01008081000,
    (PEC: rfi-din-dine.ve.bz@pec.rfi.it) nonché, di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso a Italferr S.p.A. - Direzione Gestione Commesse
    (PEC: pmav.brennero.italferr@legalmail.it), al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, al CIPE Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, alla Città Metropolitana di Venezia, al Comune di Venezia (VE), al Direttore Generale di ARPAV, al Distretto delle Alpi Orientali, alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, al Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, alla Direzione Difesa del Suolo U.O. Genio Civile di Venezia, U.O Geologia, alla Direzione Pianificazione Territoriale;
  4. di dare atto che il presente provvedimento costituisce adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea;
  5. di dare atto che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dalla legge;
  6. di pubblicare integralmente il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

Loris Tomiato

(seguono allegati)

945_Allegato_DDR_945_23-11-2020_434730.pdf

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