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Bur n. 11 del 27 gennaio 2017


Materia: Servizi sociali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE SERVIZI SOCIALI n. 5 del 17 gennaio 2017

Progetti per l'individuazione e lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro e di specifici profili professionali, in grado di offrire risposte concrete alle esigenze di conciliazione ai sensi della D.G.R. n. 53/2013: presentazione di proposte per la definizione di specifici profili professionali.

Note per la trasparenza

Con il presente atto, ai fini della concessione di un contributo per la loro realizzazione, si approvano le disposizioni attuative e i relativi criteri per la presentazione di n. 2 proposte atte a delineare i profili professionali prevedendo i percorsi formativi delle seguenti funzioni professionali:
a.  esperti in attivazione di processi/percorsi atti a mettere in rete organizzazioni/servizi pubblici con le realtà private che incidono sul territorio.
b.  esperti servizi alla prima infanzia, svolti presso civile abitazione, con le differenti specializzazioni:
     -   coordinamento, partecipazione in rete e monitoraggio di servizi di cura (educativa) svolti presso il domicilio;
     -   gestione, conduzione con funzioni educative presso servizi svolti all’interno di civile abitazione.

Il Direttore

PREMESSO che la Regione del Veneto sostiene il programma in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro-anno 2012 dell’Intesa 2, ai sensi dell’art. 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131 sottoscritta nella seduta del 25 ottobre 2012 della Conferenza Unificata, già avviato con gli impegni assunti con la precedente Intesa 2010, sottoscritta nella seduta del 29 aprile 2010 della Conferenza Unificata e con la più recente Deliberazione di Giunta Regionale 53/2013.

SPECIFICATO che l’Intesa 2 di cui appunto alla DGR 53/2013, secondo quanto previsto dalla Conferenza Unificata nella seduta del 25 ottobre 2012, è stata trasmessa entro i termini stabiliti dalla Conferenza medesima al fine dell’ammissione del programma approvato dalla Regione del Veneto.

RICORDATO che, in sintonia con le politiche familiari in essere presso il territorio regionale e con gli interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, il programma, approvato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, contiene le azioni che la Regione del Veneto intende intensificare focalizzandosi sulla realizzazione delle Alleanze per la famiglia. Nel rispetto dei documenti Ministeriali, il programma prevede, destinando per la loro realizzazione complessivamente €160.000,00, n. 3 ambiti per la definizione delle funzioni professionali. Essi riguardano: l’attuazione delle misure strategiche per favorire interventi sulle politiche familiari (Auditori) in ambito lavorativo; l’attuazione di processi/percorsi atti mettere in rete organizzazioni/servizi pubblici con le realtà private (Alleanze per la Famiglia); i servizi educativi per la prima infanzia, svolti presso civile abitazione.

SPECIFICATO che il presente Atto prende in considerazione, dei tre, solo due ambiti che riguardano:

  1. esperti in attivazione di processi/percorsi atti a mettere in rete organizzazioni/servizi pubblici con le realtà private che incidono sul territorio. La specificità di queste figure professionali è la capacità di fungere da cerniera tra pubblico e privato, tra esistente e sollecitabile come nuove differenziate risposte alle necessità, (Alleanze per la Famiglia);
  2. esperti in attivazione ed esperti in gestione di servizi, prevalentemente rivolti alla prima infanzia, svolti presso civili abitazioni (Nido in Famiglia) con le differenti specializzazioni di seguito elencate:
    1. in attivazione, coordinamento, partecipazione in rete e monitoraggio di servizi di cura (educativa) svolti presso il domicilio -Organizzatori o Coordinatori-
    2. in gestione, conduzione con funzioni educative presso servizi svolti all’interno di civili abitazioni-collaboratori educativi-

SPECIFICATO che la DGR 53/2013 disponeva:

  • la “Costruzione di messa a sistema di queste professionalità con identificazione delle modalità di funzionamento;
  • specifici corsi di formazione con caratteristiche oggettive di operatività;
  • la costituzione degli Elenchi regionali delle professionalità con impegno al mantenimento dell’aggiornamento delle stesse in relazione allo sviluppo delle intese costruite nell’arco temporale 2010-2012;
  • il monitoraggio dell’andamento dell’intera progettualità;

RITENUTO di dare avvio alle azioni necessarie per realizzare quanto espresso, si propongono quali parti integranti del presente atto:

L’Allegato A relativo al progetto per la definizione delle funzione degli esperti in attivazione di processi/percorsi atti a mettere in rete organizzazioni/servizi pubblici con le realtà private che incidono sul territorio ed operano per sostenere le Alleanze per la Famiglia, destinando l’importo di € 90.000,00 Iva inclusa per la sua realizzazione. Il medesimo allegato riporta: le finalità e le linee di intervento e i requisiti che i soggetti interessati devono possedere; le scadenze e le modalità di presentazione della domanda a cui va allegato il Progetto, la costituzione della Commissione Tecnica di valutazione dei progetti presentati di cui al presente atto e il fac-simile della domanda relativa al progetto.

L’Allegato B relativo al progetto per la definizione delle funzione degli esperti in attivazione ed esperti in gestione di servizi, prevalentemente rivolti alla prima infanzia, svolti presso civile abitazione (Nido in Famiglia), con le differenti specializzazioni:

  1. in attivazione, coordinamento, partecipazione in rete e monitoraggio di servizi di cura (educativa) svolti presso il domicilio -Organizzatori o Coordinatori-
  2. in gestione, conduzione con funzioni educative presso servizi svolti all’interno di civili abitazioni-collaboratori educativi-

destinando l’importo di € 40.000,00 Iva inclusa per la sua realizzazione. Il medesimo allegato riporta le finalità e le linee di intervento e i requisiti che i soggetti che intendono partecipare devono avere. Sono inoltre riportate le scadenze e le modalità di presentazione della domanda a cui va allegato il Progetto. e fac-simile della domanda relativa al progetto.

  • VISTI i D.Lgs. 112/98; D.Lgs. 165/01; D.Lgs. 198/06;
  • VISTA la legge 53/00;
  • VISTA l’intesa della Conferenza Unificata del 25 ottobre 2012;
  • VISTE le DGR 1502/11 e DGR 53/13;
  • VISTA l’intesa sancita nella seduta della Conferenza Unificata tenutasi in data 5 agosto 2014;
  • VISTO il Decreto Ministeriale del 29 agosto 2014;
  • VISTO l’art. 28 della L.R. 10 gennaio 1997, n. 1 che, nei procedimenti amministrativi già disciplinati dalla vigente legislazione regionale, intende sostituito alla Giunta Regionale e al Presidente della Giunta il Direttore responsabile del Dipartimento competente, ai fini dell’adozione del provvedimento finale nell’esercizio dei compiti di gestione tecnica, amministrativa e finanziaria

decreta

  1. di approvare quanto in parte motiva espresso;
     
  2. di approvare gli Allegati A e B, integranti il presente Atto;
     
  3. di disporre che il valore massimo dell’affidamento per la realizzazione del:
    • progetto di cui all’Allegato A “definizione delle funzione degli esperti in attivazione di processi/percorsi atti mettere in rete organizzazioni/servizi pubblici con le realtà private che incidono sul territorio ed operano per sostenere le Alleanze per la Famiglia” è di € 90.000,00 Iva inclusa per la sua realizzazione;
    • progetto di cui all’Allegato B “definizione delle funzione degli esperti in attivazione ed esperti in gestione di servizi, prevalentemente rivolti alla prima infanzia (Nido in Famiglia), svolti presso civile abitazione, con le differenti specializzazioni:
      1. in attivazione, coordinamento, partecipazione in rete e monitoraggio di servizi di cura (educativa) svolti presso il domicilio -Organizzatori o Coordinatori-
      2. in gestione, conduzione con funzioni educative presso servizi svolti all’interno di civili abitazioni-collaboratori educativi-

è di € 40.000,00 Iva inclusa per la sua realizzazione;

  1. di rinviare a successivi provvedimenti del Direttore Regionale della Direzione Servizi Sociali ogni Atto conseguente all’attuazione del presente Decreto;
     
  2. di dare atto che il presente decreto non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
     
  3. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) del Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di comunicazione del medesimo;
     
  4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
     
  5. di pubblicare integralmente il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Antonella Pinzauti

(seguono allegati)

5_Allegato_A_DDR_5_17-01-2017_338170.pdf
5_Allegato_DDR_5_17-01-2017_338170.pdf

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