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Scarica versione stampabile Decreto

Bur n. 9 del 20 gennaio 2017


Materia: Servizi sociali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA FAMIGLIA, MINORI, GIOVANI E SERVIZIO CIVILE n. 4 del 23 novembre 2016

Approvazione della graduatoria delle proposte di adesione di nuovi ambiti territoriali del "Programma di Interventi Per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.) - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - annualità 2017-2018 e consolidamento dell'implementazione nel Comune di Venezia, quale città riservataria ex L. 285/1997.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si propone, anche per l’annualità 2017-2018, l’adesione di ambiti territoriali regionali al Programma P.I.P.P.I., risultato della collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare dell’Università di Padova e finalizzato alla prevenzione e alla riduzione degli allontanamenti dei bambini dalla famiglia d’origine.

Il Direttore

  • viste le Linee Guida adottate con Decreto direttoriale 277/2016 - Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali relative alla presentazione da parte delle Regioni e delle Province Autonome di proposte di adesione alla sperimentazione del modello di intervento “Programma di Interventi per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione” (P.I.P.P.I.), quale risultato di una collaborazione tra il suddetto Ministero e il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova;
  • preso atto che tale modello di intervento ha come obiettivo il contrasto all’istituzionalizzazione dei bambini, attraverso una presa in carico del nucleo familiare capace di ridurre significativamente i rischi di allontanamento del bambino o del ragazzo e di rendere l’allontanamento, quando inevitabile, il più possibile circoscritto nel tempo favorendo e facilitando i percorsi di riunificazione familiare;
  • vista l’innovatività del modello e i risultati positivi raggiunti dalle precedenti fasi di sperimentazione del Programma che nelle annualità 2014-2015 (P.I.P.P.I 3 - Decreti direttoriali 123/2013 e 225/2013 -Ministero Lavoro e politiche Sociali; DDR Direzione Servizi Sociali 456/2013 e D.G.R. 2908/2013), 2015-2016 (P.I.P.P.I. 4 - Decreti direttoriali 162/2014 e 234/2014 -Ministero Lavoro e politiche Sociali; D.G.R. 2377/2014) e 2016-2017 (P.I.P.P.I. 5 P.I.P.P.I. 5 – Decreti Direttoriali n. 78/2015 e 206/2015 – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; D.G.R. 1768/2015) ha visto in capo a Regioni e Province autonome aderenti il riconoscimento di un ruolo di coordinamento delle attività svolte dagli ambiti territoriali aderenti al fine di favorire complessivamente l’implementazione del programma anche attraverso l’istituzione di un tavolo di coordinamento regionale al fine di :
  • sostenere e garantire il buon funzionamento del Programma;
  • attivare un continuo scambio di esperienze tra gli ambiti aderenti che favorisca la circolarità delle informazioni e l’appropriazione dei contenuti e del metodo e quindi l’autonomizzazione progressiva rispetto al programma di coordinamento;
  • la volontà di consolidarne l’implementazione nei territori che l’hanno già sperimentato e di estenderne l’operatività a nuovi ambiti territoriali;
  • preso atto che tale programma intensivo a breve/medio termine (18/24 mesi), con un approccio familiare e comunitario, che mira quindi ad attivare un’azione di sistema tra tutti i soggetti istituzionali e non, coinvolti nei processi di protezione dell’infanzia, sceglie di proporre delle azioni di intervento relativamente alla presa in carico di famiglie in difficoltà con figli da 0 a 11 anni;
  • considerato che le Linee Guida per la presentazione da parte di regioni e provincie autonome di proposte di adesione alla sperimentazione del modello di intervento P.I.P.P.I. in allegato al decreto direttoriale 277/2016- Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali hanno riconosciuto alla Regione Veneto la possibilità di adesione al programma con quattro (4) ambiti territoriali;
  • vista la nota del 9 novembre 2016 prot. n. 436716, a firma del Direttore della Unità organizzativa Famiglia, minori, giovani e servizio civile, con la quale si trasmetteva la proposta di adesione al Programma ai Direttori dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale delle Aziende UU.LL.SS. e ai Presidenti delle Conferenze dei Sindaci, che prevedeva:
  • la presentazione delle eventuali proposte entro e non oltre il 16 novembre u.s.;
  • la volontà di procedere in continuità con l’annualità 2016-2017 (P.I.P.P.I. 5), estendendo il programma P.I.P.P.I, (rispetto al numero di quattro ambiti riconosciuti dal Ministero) a tre (3) nuovi ambiti territoriali, consolidandone l’attuazione nel quarto e individuando già tale soggetto nell’ambito territoriale afferente al Comune di Venezia, quale città riservataria ai sensi dell’articolo 1 della legge 28 agosto 1997, n.285, e quale “nucleo operativo” a sostegno delle attività di coordinamento regionale e di affiancamento, supporto e consulenza ravvicinata e operativa agli ambiti territoriali, aderenti al programma, nell’implementazione dello stesso;
  • nel caso in cui le proposte di adesione pervenute avessero superato le disponibilità di partecipazione, la predisposizione di una graduatoria degli ambiti territoriali proponenti finalizzata all’individuazione degli ambiti territoriali candidati in applicazione del criterio (lo stesso utilizzato dal Ministero al fine di individuare il numero di ambiti territoriali finanziabili in ciascun ambito regionale), il “numero popolazione residente 0-11 anni al 1 gennaio 2016”;
  • rilevato che sono giunte presso gli uffici regionali numero cinque (5) proposte di adesione da parte di nuovi ambiti territoriali: A.ULSS n.1-Belluno, A.ULSS n.17-Monselice, A. ULSS 21-Legnago, Comune di Chioggia e di numero una (1) adesione da parte del Comune di Venezia quale città riservataria ai sensi dell’articolo 1 della legge 28 agosto 1997, n.285 quale ambito territoriale di consolidamento e quale “nucleo operativo”;
  • rilevato che il numero di proposte pervenute (cinque) supera il numero degli ambiti territoriali finanziabili individuato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la Regione del Veneto (tre più una dedicata al consolidamento);
  • ritenuto di applicare il criterio già precedentemente individuato del “numero popolazione residente 0-11 anni al 1 gennaio 2016” e che in applicazione di esso la graduatoria è la seguente:

 

 

Denominazione

Popolazione residente 0-11

1

Azienda Ulss 22-Bussolengo

35.368

2

Azienda Ulss 1-Belluno

20.054

3

Azienda Ulss 17-Monselice

18.563

4

Azienda Ulss 21-Legnago

17.743

5

Comune di Chioggia (VE)

5.971

 

 

  • preso atto che la Regione del Veneto intende garantire, così come previsto all’articolo 8 delle Linee guida per la presentazione da parte di regioni e di province autonome di proposte di adesione al modello di intervento PIPPI adottate con D.D. 277/2016, per l’implementazione del Programma per l’annualità 2017-2018, il cofinanziamento regionale per una quota pari al 20% dei costi totali a ciascuno degli ambiti territoriali ammessi, per un importo totale pari ad Euro 50.000,00 che si prevede a carico dello stanziamento del capitolo 100016 “Fondo regionale per le Politiche sociali- Trasferimenti per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei Servizi Sociali (art. 133, c. 3, lertt. A, L.R. 13/04/2001, n. 11)”;

TUTTO CIÒ PREMESSO

VISTO il DDR n. 82/2016;

decreta

  1. per quanto espresso in premessa di approvare la seguente graduatoria delle proposte di adesione di nuovi ambiti territoriali al “Programma di Interventi Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione” (P.I.P.P.I)-Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. Annualità 2017-2018:

 

 

Denominazione

Popolazione residente 0-11

1

Azienda Ulss 22-Bussolengo

35.368

2

Azienda Ulss 1-Belluno

20.054

3

Azienda Ulss 17-Monselice

18.563

4

Azienda Ulss 21-Legnago

17.743

5

Comune di Chioggia (VE)

5.971

 
  1. di individuare nei primi tre ambiti (Azienda Ulss 22-Bussolengo, Azienda Ulss 1-Belluno, Azienda Ulss 17-Monselice) i nuovi ambiti territoriali nei quali implementare la sperimentazione del Programma P.I.P.P.I. annualità 2017-2018 e nei seguenti (Azienda Ulss 21-Legnago, Comune di Chioggia) gli ambiti territoriali eccedenti;
  2. di individuare, così come nella annualità 2016-2017, nel Comune di Venezia, quale città riservataria ai sensi dell’articolo 1 della legge 28 agosto 1997, n.285, l’ambito territoriale (quarto) nel quale consolidare l’implementazione della sperimentazione del Programma P.I.P.P.I., annualità 2017-2018, anche nel suo ruolo di “nucleo operativo” a sostegno delle attività di coordinamento regionale e di affiancamento, supporto e consulenza ravvicinata e operativa agli ambiti territoriali, aderenti al programma, nell’implementazione dello stesso;
  3. di disporre la trasmissione delle proposte di adesione degli ambiti territoriali al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
  4. di garantire, per l’implementazione del Programma per l’annualità 2017-2018, il cofinanziamento regionale per una quota pari al 20% dei costi totali a ciascuno degli ambiti territoriali ammessi, per un importo totale pari ad Euro 50.000,00, che si prevede a carico dello stanziamento del capitolo 100016 “Fondo regionale per le Politiche sociali- Trasferimenti per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei Servizi Sociali (art. 133, c. 3, lett. A, L.R. 13/04/2001, n. 11)”;
  5. di provvedere con proprio atto all’impegno contabile ad avvenuta approvazione delle proposte di adesione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
  6. di rammentare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla notifica;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del d. lgs. del 14 marzo 2013, n. 33;
  8. di pubblicare integralmente il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Lorenzo Rampazzo

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