Bur n. 32 del 07 aprile 2016

Materia: Acque

Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE BACINO IDROGRAFICO ADIGE PO - SEZIONE DI VERONA n. 122 del 10 marzo 2016

R.D. n. 523/1904 - Concessione ad uso agricolo - seminativo, di terreno demaniale, lungo le pertinenze del fiume Adige, sponda sx, della consistenza complessiva di ha. 5.35.50 catastalmente identificato al foglio 32 - mappale 28, foglio 44 - mappale 71 del Comune di Legnago (VR). Ditta: Azienda Agricola La Villa di Morandi Sofia. Pratica n. 10842.

Il Direttore

VISTO il parere favorevole con prescrizioni espresso dalla CTRD del 28/02/2014, con voto n. 33;

VISTO il decreto del direttore della scrivente Sezione n. 416 del 17//09/2015 con il quale è stato approvato l’Avviso pubblico riservato a giovani imprenditori agricoli per la manifestazione di interesse alla concessione amministrativa per l’occupazione, ad uso agricolo – seminativo, del bene demaniale, lungo le pertinenze del fiume Adige, sponda sx, della consistenza complessiva di ha. 5.35.50 catastalmente identificato al foglio 32 mappale 28, foglio 44 mappale 71 del Comune di Legnago (lotto 1);

VISTE le istanze pervenute allo scrivente ufficio prot. n. 428843 del 23/10/2015, prot. n. 429645 del 26/10/2015, prot. n. 429626 del 26/10/2015 e prot. n. 429892 del 26/10/2015;

VISTO il decreto del direttore della scrivente Sezione n. 514 del 05/11/2015 con il quale le quattro domande, pervenute nei termini dell’Avviso pubblico di cui al Decreto di questa Sezione sopra citato n. 416/2015, venivano ammesse alla fase di sorteggio;

VISTO il verbale prot. n. 467445 del 17/11/2015, dal quale risulta Morandi Sofia quale provvisoriamente aggiudicataria della concessione in oggetto in quanto prima nell’ordine del sorteggio;

RITENUTO che l’intervento non rechi sostanzialmente pregiudizio per il buon regime idraulico del corso d’acqua interessato;

PRESO ATTO che l’Azienda Agricola La Villa, in persona del legale rappresentante Sofia Morandi, ha costituito cauzione dei modi e forme di legge;

VISTO il disciplinare, sottoscritto dalle parti interessate in data 01/03/2016 Rep. n. 818, contenente gli obblighi e le condizioni a cui la ditta concessionaria dovrà attenersi;

VISTO il R.D. 25/07/1904 n. 523;

VISTA la L.R. 09/08/1988 n. 41;

VISTO il D. Lgs 31/03/1998 n. 112;

VISTA la L.R. 13/04/2001 n. 11;

VISTA la D.G.R. n. 2509/2003;

VISTA la D.G.R. n. 1997/2004;

decreta

1. Nei limiti delle disponibilità dell’Amministrazione concedente, salvi quindi ed impregiudicati i diritti dei terzi, all’Azienda Agricola La Villa di Morandi Sofia (P.IVA 04706280288) con sede in Via Arzarin di Mezzo 1731 – Villafora – Badia Polesine (RO) in persona del legale rappresentante Sofia Morandi (omissis) nata a Rovigo il 27/04/1991, è rilasciata la concessione per l’uso agricolo – seminativo del terreno demaniale lungo le pertinenze del fiume Adige, sponda sx, della superficie complessiva di ha. 5.35.50 catastalmente identificato al foglio 32 mappale 28, foglio 44 mappale 71 del Comune di Legnago (VR);
2. La presente concessione ha la durata di anni 10 (dieci), successivi e continui, a decorrere dal 01/01/2016, subordinatamente all’osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare rep. n. 818 del 01/03/2016, che forma parte integrante del presente decreto, e versato il pagamento del canone annuo di € 1.473,40 (euro millequattrocentosettantatre/40), da adeguarsi per le annualità successive ai sensi di legge;
3. Il presente decreto dovrà essere esibito dal concessionario ad ogni richiesta del personale addetto alla sorveglianza sulle condizioni demaniali;
4. Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione, ai sensi dell’art. 23 del Decreto Legislativo 14/05/2013 n. 33;
5. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto ai sensi della L.R. n. 29 del 27/12/2011 e della D.G.R. 14/05/2013 n. 677, con esclusione del disciplinare di concessione.

Ai sensi dell’art. 3 – comma 4° della Legge n. 241 del 1990 si rende noto che contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso al Tribunale competente entro 60 (sessanta) giorni dalla conoscenza dello stesso provvedimento, oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del D.P.R. n. 1199 del 1971, entro 120 (centoventi) giorni dalla stessa data.

Umberto Anti

Allegato (omissis)

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