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Materia: Servizi sociali
Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE NON AUTOSUFFICIENZA n. 350 del 17 dicembre 2015
Revoca dei decreti n. 49/2011 e n. 299/2012 e nuova autorizzazione all'esercizio per l'Opera della Provvidenza S. Antonio di Rubano (PD), via Della Provvidenza 68: sedi per persone disabili ed anziane non autosufficienti. "L.R. 22/2002 "Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali".
L'atto autorizza l'esercizio di attività socio-sanitaria secondo la capacità ricettiva verificata ai sensi della L.R. 22/2002.
Estremi dei principali documenti dell'istruttoria: Istanze di autorizzazione del 23/10/2014 e del 18/11/2015 pareri dell'Azienda ULSS 16 trasmessi con protocollo 38196 del 7/5/2015 e con pec del 3/12/2015.
Il Direttore
Premesso che il Consiglio Regionale ha approvato in data 16/8/2002 la L.R. n. 22 “Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali” e che la Giunta Regionale ha inteso dare attuazione a quanto complessivamente disposto dalla L.R. 22/2002 con D.G.R. 84 e 2067/2007.
Con D.G.R. 40/2013 e 244/2015 la Giunta Regionale ha approvato i criteri di riconversione organizzativa per le ex “Grandi Strutture” e gli standard di autorizzazione per il “Centro di riferimento per gravi disabilità e disturbi del comportamento con elevata necessità sanitaria” (in seguito CRGD), destinato ad utenti disabili ad elevato bisogno assistenziale.
Preso atto che:
la D.G.R. 40/2013 ha identificato l’Opera della Provvidenza S. Antonio di Rubano, sede legale in via della Provvidenza 68, quale ex “Grande Struttura” presso la quale, in data 1/10/2011, era stata rilevata la presenza di 123 ospiti disabili richiedenti elevata intensità assistenziale e 375 ospiti disabili di media intensità assistenziale;
l’Opera, che consta di complessivi 640 posti letto di RSA per persone disabili, gestisce anche centri di servizi persone anziane non autosufficienti così autorizzati:
Sedi di via della Provvidenza 68, Rubano:
Sede di via Mazzini 93, Rubano:
Dato atto che con deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda ULSS 16 di Padova n. 1156 del 25/9/2014 è stato acquisito il progetto di riorganizzazione delle strutture dell’Opera che prevede la realizzazione di un CRGD di totali 240 posti letto e di RSA per persone disabili per totali 400 posti letto conformi alla programmazione del Piano di Zona vigente come confermato dalla stessa Azienda ULSS con nota inviata mezzo pec il 2/9/2015 e registrata agli atti al n. 351559.
Preso atto che in data 23/10/2014 l’Opera ha chiesto l’autorizzazione all’esercizio per le unità di offerta per persone disabili e che l’Azienda ULSS 16 ha effettuato visite di verifica presso le sedi in data 24 e 25/2/2015 e dal 2 al 4/3/2015; il relativo rapporto di verifica è stato inviato con nota protocollo 38196 del 7/5/2015, acquisito agli atti il 7/5/2015 al n. 192381. Dal documento risulta che l’esito della visita di verifica presso i 31 nuclei di RSA per persone disabili è stato positivo con osservazioni e le seguenti prescrizioni di adeguamento:
Nucleo
Requisito
Descrizione
“Casa Santa Elisabetta” (R1) piani primo secondo e terzo
RSA.DIS.AU.2.1.1 RSA.DIS.AU.2.1.2 RSA.DIS.AU.2.1.4 RSA.DIS.AU.2.3.1 RSA.DIS.AU.3.1.3 RSA.DIS.AU.3.1.4
Lavaggio padelle. Locale cura alla persona. Stanza deposito salme. Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone. Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari. Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.
“Casa San Giuseppe” (R2) piani primo secondo e terzo
RSA.DIS.AU.2.1.1 RSA.DIS.AU.2.1.2 RSA.DIS.AU.2.1.4 RSA.DIS.AU.2.3.1 RSA.DIS.AU.2.3.2 RSA.DIS.AU.3.1.3 RSA.DIS.AU.3.1.4
Lavaggio padelle. Locale cura alla persona. Stanza deposito salme. Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone. Almeno 2 servizi igienici collegati a luoghi comuni. Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari. Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.
“Casa Sacro Cuore” (R3) piani primo secondo e terzo
“Casa Immacolata Concezione” (R4) piani primo secondo e terzo
“Casa Santi Angeli” (R5) piani primo secondo e terzo
“Casa San Francesco” (R6) piani primo secondo e terzo
“Casa San Luigi” (R7) piani primo secondo e terzo
RSA.DIS.AU.2.1.1 RSA.DIS.AU.2.1.4 RSA.DIS.AU.2.3.1 RSA.DIS.AU.3.1.3 RSA.DIS.AU.3.1.4
Lavaggio padelle. Stanza deposito salme. Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone. Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari. Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.
“Casa San Cottolengo” (R9) piani primo secondo e terzo
“Casa San Giovanni XIII” (R10) piani primo secondo e terzo
“Casa Giovanni Paolo II” (R11a) piani primo e secondo
RSA.DIS.AU.2.1.1 RSA.DIS.AU.2.1.2 RSA.DIS.AU.2.1.4 RSA.DIS.AU.2.3.1 RSA.DIS.AU.3.1.3
Nuclei di massimo 20 persone e lavaggio padelle. Locale cura alla persona. Stanza deposito salme. Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone. Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.
“Casa Mons. Frasson” (R11b) piani primo e secondo
Rilevato che:
Preso atto che l’Azienda ULSS 16 ha precisato i risultati del rapporto di verifica - con nota acquisita agli atti il 3/12/2015 al n. 495211 - con riferimento alla verifica degli standard specifici previsti dalla D.G.R. 244/2015 per le persone disabili con elevato bisogno assistenziale ospitate nei posti di CRGD. Dal documento risulta che presso la struttura sono conformi ai requisiti prescritti dalla D.G.R. 244/2015 totali 240 posti letto.
Nello stesso documento, l’Azienda ULSS ha precisato, con riferimento alle unità di offerta per persone anziane non autosufficienti, le capacità ricettive accertate come autorizzabili all’esercizio e conformi al vigente piano di zona:
Considerati gli atti acquisiti, si conclude il procedimento avviato con il rilascio di un provvedimento relativo alle sedi oggetto del rapporto di verifica incaricando l’Azienda ULSS 16 di Padova di mantenere monitorato il percorso di adeguamento strutturale e riconversione. Contestualmente si rende necessario revocare i decreti n. 49/2011 e n. 299/2012, sopra richiamati, in quanto superati dagli effetti del presente atto.
Visto:
che ai sensi dell’art. 15 comma 1 della L.R. 22/2002 “l’autorizzazione all’esercizio non produce effetti vincolanti ai fini della procedura di accreditamento istituzionale, che si fonda sul criterio di regolazione dell’offerta in attuazione della programmazione sociosanitaria regionale e attuativa locale” la conformità ai requisiti definiti per il tipo di unità di offerta verificata non è condizione sufficiente per l’autorizzazione di accreditamento istituzionale che verrà rilasciata con apposito provvedimento in concordanza con la programmazione definita dall’Azienda ULSS 16 nel piano di zona 2011 - 2015, sul quale è stato apposto il visto di conferma di congruità con decreto del Dipartimento regionale Servizi Sociosanitari e Sociali n. 190/2014;
l’art. 15 comma 2: “L’accreditamento istituzionale deve concorrere al miglioramento della qualità del sistema sanitario, socio-sanitario e sociale, garantendo ai cittadini adeguati livelli quantitativi e qualitativi delle prestazioni erogate per conto ed a carico del servizio sanitario nazionale e di quelle erogate nell’ambito degli interventi di cui alla l. 328/2000”;
che ai sensi dell’art. 17 comma 2: “L’accreditamento istituzionale per l’erogazione di interventi e servizi sociali non costituisce in capo alle aziende ed agli enti del servizio sanitario regionale nonché agli enti locali un obbligo a corrispondere ai soggetti accreditati la remunerazione delle prestazioni erogate al di fuori dei rapporti instaurati ai sensi della normativa vigente” a seguito di accreditamento istituzionale non sorgerà diritto alla remunerazione per le prestazioni erogate oltre quanto previsto dagli accordi contrattuali stipulati con i soggetti interessati ai sensi dell’art. 8 quinquies del D. L.vo 502/92
decreta
Franco Moretto
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