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Bur n. 5 del 19 gennaio 2016


Materia: Servizi sociali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE NON AUTOSUFFICIENZA n. 350 del 17 dicembre 2015

Revoca dei decreti n. 49/2011 e n. 299/2012 e nuova autorizzazione all'esercizio per l'Opera della Provvidenza S. Antonio di Rubano (PD), via Della Provvidenza 68: sedi per persone disabili ed anziane non autosufficienti. "L.R. 22/2002 "Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali".

Note per la trasparenza

L'atto autorizza l'esercizio di attività socio-sanitaria secondo la capacità ricettiva verificata ai sensi della L.R. 22/2002.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
Istanze di autorizzazione del 23/10/2014 e del 18/11/2015 pareri dell'Azienda ULSS 16 trasmessi con protocollo 38196 del 7/5/2015 e con pec del 3/12/2015.

Il Direttore

Premesso che il Consiglio Regionale ha approvato in data 16/8/2002 la L.R. n. 22 “Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali” e che la Giunta Regionale ha inteso dare attuazione a quanto complessivamente disposto dalla L.R. 22/2002 con D.G.R. 84 e 2067/2007.

Con D.G.R. 40/2013 e 244/2015 la Giunta Regionale ha approvato i criteri di riconversione organizzativa per le ex “Grandi Strutture” e gli standard di autorizzazione per il “Centro di riferimento per gravi disabilità e disturbi del comportamento con elevata necessità sanitaria” (in seguito CRGD), destinato ad utenti disabili ad elevato bisogno assistenziale.

Preso atto che:

la D.G.R. 40/2013 ha identificato l’Opera della Provvidenza S. Antonio di Rubano, sede legale in via della Provvidenza 68, quale ex “Grande Struttura” presso la quale, in data 1/10/2011, era stata rilevata la presenza di 123 ospiti disabili richiedenti elevata intensità assistenziale e 375 ospiti disabili di media intensità assistenziale;

l’Opera, che consta di complessivi 640 posti letto di RSA per persone disabili, gestisce anche centri di servizi persone anziane non autosufficienti così autorizzati:

Sedi di via della Provvidenza 68, Rubano:

  • decreto n. 49 del 21/2/2011 rilasciato per la “Casa Massimiliano Kolbe” per 48 posti letto di primo livello assistenziale e per 24 posti letto di secondo livello assistenziale (totali 72 posti letto);
  • decreto n. 299 del giorno 1/10/2012 relativo alla “Casa Mons. C. Bortignon” per religiosi di secondo livello assistenziale (30 posti letto);

Sede di via Mazzini 93, Rubano:

  • decreto n. 218 del 6/6/2013 rilasciato per la “Casa Madre Teresa di Calcutta” di 34 posti letto di secondo livello assistenziale, per il centro diurno “S. Raffaele” di 20 posti e per il centro diurno “S. Camillo” di 20 posti.

Dato atto che con deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda ULSS 16 di Padova n. 1156 del 25/9/2014 è stato acquisito il progetto di riorganizzazione delle strutture dell’Opera che prevede la realizzazione di un CRGD di totali 240 posti letto e di RSA per persone disabili per totali 400 posti letto conformi alla programmazione del Piano di Zona vigente come confermato dalla stessa Azienda ULSS con nota inviata mezzo pec il 2/9/2015 e registrata agli atti al n. 351559.

Preso atto che in data 23/10/2014 l’Opera ha chiesto l’autorizzazione all’esercizio per le unità di offerta per persone disabili e che l’Azienda ULSS 16 ha effettuato visite di verifica presso le sedi in data 24 e 25/2/2015 e dal 2 al 4/3/2015; il relativo rapporto di verifica è stato inviato con nota protocollo 38196 del 7/5/2015, acquisito agli atti il 7/5/2015 al n. 192381. Dal documento risulta che l’esito della visita di verifica presso i 31 nuclei di RSA per persone disabili è stato positivo con osservazioni e le seguenti prescrizioni di adeguamento:

  • entro 12 mesi al requisito RSA.DIS.AU.1.6 per cinque coordinatori;
  • entro 60 mesi ai requisiti così distinti:

Nucleo

Requisito

Descrizione

Casa Santa Elisabetta
(R1) piani primo
secondo e terzo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.2
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.3.1.3
RSA.DIS.AU.3.1.4

Lavaggio padelle.
Locale cura alla persona.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.
Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.

Casa San Giuseppe
(R2) piani primo
secondo e terzo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.2
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.2.3.2
RSA.DIS.AU.3.1.3
RSA.DIS.AU.3.1.4

Lavaggio padelle.
Locale cura alla persona.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno 2 servizi igienici collegati a luoghi comuni.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.
Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.

Casa Sacro Cuore
(R3) piani primo
secondo e terzo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.2
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.3.1.3
RSA.DIS.AU.3.1.4

Lavaggio padelle.
Locale cura alla persona.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.
Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.

Casa Immacolata
Concezione

(R4) piani primo
secondo e terzo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.2
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.3.1.3
RSA.DIS.AU.3.1.4

Lavaggio padelle.
Locale cura alla persona.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.
Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.

Casa Santi Angeli
(R5) piani primo
secondo e terzo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.2
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.2.3.2
RSA.DIS.AU.3.1.3
RSA.DIS.AU.3.1.4

Lavaggio padelle.
Locale cura alla persona.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno 2 servizi igienici collegati a luoghi comuni.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.
Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.

Casa San Francesco
(R6) piani primo
secondo e terzo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.2
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.3.1.3
RSA.DIS.AU.3.1.4

Lavaggio padelle.
Locale cura alla persona.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.
Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.

Casa San Luigi
(R7) piani primo
secondo e terzo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.3.1.3
RSA.DIS.AU.3.1.4

Lavaggio padelle.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.
Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.

Casa San Cottolengo
(R9) piani primo
secondo e terzo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.2
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.3.1.3
RSA.DIS.AU.3.1.4

Lavaggio padelle.
Locale cura alla persona.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.
Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.

Casa San
Giovanni XIII
(R10) piani primo
secondo e terzo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.2
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.3.1.3
RSA.DIS.AU.3.1.4

Lavaggio padelle.
Locale cura alla persona.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.
Letti atti ad agevolare il servizio di assistenza agli ospiti.

Casa Giovanni
Paolo II
(R11a) piani primo e
secondo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.2
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.3.1.3

Nuclei di massimo 20 persone e lavaggio padelle.
Locale cura alla persona.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.

Casa Mons. Frasson
(R11b) piani primo e
secondo

RSA.DIS.AU.2.1.1
RSA.DIS.AU.2.1.2
RSA.DIS.AU.2.1.4
RSA.DIS.AU.2.3.1
RSA.DIS.AU.3.1.3

Nuclei di massimo 20 persone e lavaggio padelle.
Locale cura alla persona.
Stanza deposito salme.
Almeno un servizio igienico accessibile ogni 4 persone.
Almeno due linee telefoniche per ospiti e familiari.

 

Rilevato che:

  • l’Opera con pec del 24/7/2015 ha reso noto di aver inviato al Comune di Rubano il “Piano tecnico di adeguamento per la riorganizzazione delle attività assistenziali”, integrato con riferimento agli adeguamenti prescritti dal rapporto di verifica dell’Azienda ULSS 16;
  • sul progetto di riorganizzazione - che prevede l’attivazione di un CRGD costituito da 6 nuclei per 240 utenti e di una RSA costituita da 20 nuclei per totali 400 posti letto - la Sezione regionale Edilizia Ospedaliera a Finalità Collettive ha espresso parere tecnico favorevole con nota protocollo 429782 del 26/10/2015, integrato con nota 441887 del 2/11/2015.

Preso atto che l’Azienda ULSS 16 ha precisato i risultati del rapporto di verifica - con nota acquisita agli atti il 3/12/2015 al n. 495211 - con riferimento alla verifica degli standard specifici previsti dalla D.G.R. 244/2015 per le persone disabili con elevato bisogno assistenziale ospitate nei posti di CRGD. Dal documento risulta che presso la struttura sono conformi ai requisiti prescritti dalla D.G.R. 244/2015 totali 240 posti letto.

Nello stesso documento, l’Azienda ULSS ha precisato, con riferimento alle unità di offerta per persone anziane non autosufficienti, le capacità ricettive accertate come autorizzabili all’esercizio e conformi al vigente piano di zona:

  • Casa Mons. C. Bortignon”: 34 posti letto per religiosi di secondo livello assistenziale;
  • Casa Massimiliano Kolbe”: 48 posti letto di primo livello assistenziale e 24 posti letto di secondo livello assistenziale;
  • Casa Madre Teresa di Calcutta”: 34 posti letto di secondo livello assistenziale, centri diurni “S. Raffaele” e “S. Camillo”: 20 posti ciascuno.

Considerati gli atti acquisiti, si conclude il procedimento avviato con il rilascio di un provvedimento relativo alle sedi oggetto del rapporto di verifica incaricando l’Azienda ULSS 16 di Padova di mantenere monitorato il percorso di adeguamento strutturale e riconversione. Contestualmente si rende necessario revocare i decreti n. 49/2011 e n. 299/2012, sopra richiamati, in quanto superati dagli effetti del presente atto.

Visto:

che ai sensi dell’art. 15 comma 1 della L.R. 22/2002 “l’autorizzazione all’esercizio non produce effetti vincolanti ai fini della procedura di accreditamento istituzionale, che si fonda sul criterio di regolazione dell’offerta in attuazione della programmazione sociosanitaria regionale e attuativa locale” la conformità ai requisiti definiti per il tipo di unità di offerta verificata non è condizione sufficiente per l’autorizzazione di accreditamento istituzionale che verrà rilasciata con apposito provvedimento in concordanza con la programmazione definita dall’Azienda ULSS 16 nel piano di zona 2011 - 2015, sul quale è stato apposto il visto di conferma di congruità con decreto del Dipartimento regionale Servizi Sociosanitari e Sociali n. 190/2014;

l’art. 15 comma 2: “L’accreditamento istituzionale deve concorrere al miglioramento della qualità del sistema sanitario, socio-sanitario e sociale, garantendo ai cittadini adeguati livelli quantitativi e qualitativi delle prestazioni erogate per conto ed a carico del servizio sanitario nazionale e di quelle erogate nell’ambito degli interventi di cui alla l. 328/2000”;

che ai sensi dell’art. 17 comma 2: “L’accreditamento istituzionale per l’erogazione di interventi e servizi sociali non costituisce in capo alle aziende ed agli enti del servizio sanitario regionale nonché agli enti locali un obbligo a corrispondere ai soggetti accreditati la remunerazione delle prestazioni erogate al di fuori dei rapporti instaurati ai sensi della normativa vigente” a seguito di accreditamento istituzionale non sorgerà diritto alla remunerazione per le prestazioni erogate oltre quanto previsto dagli accordi contrattuali stipulati con i soggetti interessati ai sensi dell’art. 8 quinquies del D. L.vo 502/92

 

decreta

  1. ai sensi degli atti acquisiti e per le motivazioni esposte in premessa, di revocare i decreti n. 49 del 21/2/2011 e n. 299 del giorno 1/10/2012 in quanto superati dagli effetti del presente provvedimento;
  2. di autorizzare all’esercizio le unità di offerta per persone anziane non autosufficienti afferenti l’Opera della Provvidenza S. Antonio di Rubano (PD) (sede legale via della Provvidenza 68):
    • sedi in via della Provvidenza 68, Rubano:
      • Casa Mons. C. Bortignon”: 34 posti letto per religiosi di secondo livello assistenziale;
      • Casa Massimiliano Kolbe”: 48 posti letto di primo livello assistenziale e 24 posti letto di secondo livello assistenziale;
    • sede in via Mazzini 93, Rubano “Casa Madre Teresa di Calcutta”: 34 posti letto di secondo livello assistenziale, centri diurni “S. Raffaele” e “S. Camillo” di 20 posti ciascuno;
  3. di autorizzare all’esercizio le unità di offerta per persone disabili dell’Opera della Provvidenza S. Antonio di Rubano (PD), sede in via della Provvidenza 68: RSA di complessivi 400 posti letto e “Centro di riferimento per gravi disabilità e disturbi del comportamento con elevata necessità sanitaria” (ai sensi della D.G.R. 244/2015) di 240 posti letto; si specifica che la presente autorizzazione è valida 5 anni e viene rilasciata con prescrizioni di adeguamento organizzativo e strutturale secondo i termini dettagliati in premessa, parte integrante del presente provvedimento;
  4. di prendere atto che sul progetto di riorganizzazione - che prevede l’attivazione di un CRGD (costituito da sei nuclei per totali 240 utenti) e di una RSA (composta da venti nuclei per totali 400 posti letto) - la Sezione regionale Edilizia Ospedaliera a Finalità Collettive ha espresso parere tecnico favorevole con protocollo 429782 del 26/10/2015 integrato con nota 441887 del 2/11/2015;
  5. di incaricare l’Azienda ULSS 16 di Padova del controllo sullo stato di attuazione degli adeguamenti prescritti e del progetto di riorganizzazione, anche avvalendosi di appositi sopralluoghi; l’Azienda ULSS dovrà pertanto inviare alla Sezione Non Autosufficienza apposite relazioni annuali;
  6. di precisare che il presente provvedimento non equivale ad autorizzazione di accreditamento istituzionale che verrà rilasciata con apposito atto adottato, ai sensi dell’art. 15 comma 1 della L.R. 22/2002, necessariamente in concordanza con la programmazione definita dall’Azienda ULSS 16 nel piano di zona 2011 - 2015, sul quale è stato apposto il visto di conferma di congruità con decreto del Dipartimento regionale Servizi Sociosanitari e Sociali n. 190/2014;
  7. di precisare che in occasione di successivo accreditamento istituzionale ai sensi degli art. 15 comma 2 e 17 comma 2 della L.R. 22/2002 non sorgerà obbligo di corresponsione ai soggetti accreditati della remunerazione delle prestazioni erogate oltre gli accordi contrattuali stipulati ai sensi della normativa vigente;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del D. L.vo n. 33 del 14/3/2013 e di indicare che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro rispettivamente 60 o 120 giorni dalla sua notifica; il presente atto sarà pubblicato integralmente nel Bollettino ufficiale della Regione;
  9. di trasmettere il presente provvedimento all’ente autorizzato, all’Assessorato Servizi Sociali della Regione Veneto, all’Azienda ULSS 16 di Padova, al Comune di Rubano (PD), alla Conferenza dei Sindaci dell’Azienda ULSS 16, alla Sezione regionale Attuazione Programmazione Sanitaria e alla Sezione regionale Edilizia Ospedaliera a Finalità Collettive.

Franco Moretto

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