Home » Dettaglio Decreto
Materia: Energia e industria
Decreto DEL DIRIGENTE DEL SETTORE GENIO CIVILE ROVIGO n. 151 del 06 novembre 2015
R.D. 1775/193 -T.U. sulle acque pubbliche-D.Lgs 387/2003. Impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili: Impianti Idroelettrici. Società Lagarina Hydro Srl - Richiesta di concessione di derivazione di moduli medi 1.532,299 di acqua pubblica dal Fiume Adige in località Rosta del Comune di Badia Polesine, per uso Idroelettrico. Presa atto del parere n. 39-2015 del 22/09/2015 della Commissione Tecnica per il Parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza ex art. 7 e 9 del R.D. 1775/1933 e DGR n. 694/2013 e n. 357/2014 e conseguente rigetto dell'istanza.
Il presente provvedimento recepisce il parere espresso dalla Commissione Tecnica per il Parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza, ex art. 7 e 9 del R.D. 1775/1933-DGR 694/2013/DGR n. 357/2014, di non procedibilità dell'istanza in oggetto e dispone il conseguente rigetto dell'istanza stessa.
Il Dirigente
VISTA l’istanza della Società Lagarina Hydro Srl con sede a Limena (Pd) in Via L. Pierobon, 46 pervenuta in data 12/01/2015 prot. n. 9125, intesa ad ottenere il diritto di derivare dal fiume Adige, moduli massimi 2100,00 e medi 1532,299 di acqua pubblica ad uso idroelettrico, per produrre la potenza nominale media di kW 8039,52 a mezzo di un impianto da realizzarsi nel tratto di fiume che costituisce confine fra le province di Rovigo (loc. Rosta del Comune di Badia Polesine) e Verona (Comune di Terrazzo);
PREMESSO che:
CONSIDERATO che sulle stesse si esprime la Commissione Tecnica per il Parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza, tra i cui compiti rientra anche il pronunciarsi a supporto del provvedimento di accoglimento o di rigetto ai sensi degli art. 7 e 9 del R.D. 1775/1933 e della DGR 694/2013;
RILEVATO che detta Commissione, analizzato il progetto e le relative osservazioni, opposizioni, nonché controdeduzioni e considerato che le motivazioni del parere contrario dell’Autorità Idraulica fossero tali da rendere, di fatto, inutile l’acquisizione di ulteriore documentazione progettuale da parte della Società proponente, con parere n. 39-2015 del 22/09/2015 (allegato A), si è espressa ritenendo l’istanza presentata dalla Società Lagarina Hydro Srl inattuabile perché contraria al buon regime delle acque e ad altri interessi generali, quali la gestione del demanio idrico e le necessità di uso potabile della risorsa, nonché agli interessi preordinati di terzi e pertanto non sia procedibile, con conseguente necessità di rigetto dell’istanza medesima;
VISTI :
decreta
1 - di recepire per le considerazioni in premessa, il parere espresso dalla Commissione Tecnica per il Parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza, ex art. 7 e 9 del R.D. 1775/1993 n. 39-2015 del 22/09/2015 (Allegato A) che costituisce parte integrante del presente provvedimento, di non procedibilità dell’istanza presentata dalla Società Lagarina Hydro Srl in quanto inattuabile perché contraria al buon regime delle acque e ad altri interessi generali, quali la gestione del demanio idrico, l’uso potabile della risorsa, nonché agli interessi preordinati di terzi ;
2 - di rigettare pertanto a tutti gli effetti, per le motivazioni sopra specificate, la domanda presentata dalla Società Lagarina Hydro Srl con sede a Limena (Pd) in Via L. Pierobon, 46, pervenuta in data 12/01/2015 prot. n. 9125, intesa ad ottenere il diritto di derivare dal fiume Adige, moduli massimi 2100,00 e medi 1532,299 di acqua pubblica ad uso idroelettrico, per produrre la potenza nominale media di kW 8039,52 a mezzo di un impianto da realizzarsi nel tratto di fiume che costituisce confine fra le province di Rovigo (loc. Rosta del Comune di Badia Polesine) e Verona (Comune di Terrazzo);
3 - di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi della lettera a) dell’art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
4 - di stabilire che il presente decreto e relativi allegati, sia pubblicato integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto;
5 - avverso il presente decreto è ammesso ricorso entro 60 giorni, decorrenti dalla data di comunicazione del provvedimento, al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche del Veneto.
Adriano Camuffo
(seguono allegati)
Torna indietro