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Bur n. 32 del 03 maggio 2011


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO n. 52 del 06 aprile 2011

Eccezionali avversità atmosferiche dal 15 al 17 marzo 2011 per i territori delle province di Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza. Lr 11/2001 art. 106: Dichiarazione dello "stato di crisi".

Il Presidente

Visto il rapporto Arpav che evidenzia come da martedì 15 marzo 2011 gran parte del territorio del Veneto è stato interessato da precipitazioni diffuse, con fenomeni significativi e abbondanti soprattutto nella giornata di mercoledì 16 marzo 2011, in particolare sulle Prealpi e sulle zone pedemontane.

In particolare:

·                    nella giornata di martedì 15 marzo 2011 si sono manifestate precipitazioni in genere deboli e diffuse con accumuli inferiori ai 15 mm;

·                    nella giornata di mercoledì 16 marzo 2011 si sono intensificate le precipitazioni soprattutto nelle zone delle Prealpi e Pedemontane fino alle prime ore di giovedì 17;

·                    nelle prime ore del mattino di giovedì 17 marzo 2011 le precipitazioni si sono attenuate a partire da sud ovest, fino a cessare in pianura e a risultare deboli e sparse sulle zone montane;

In sintesi, i quantitativi registrati nella giornata di mercoledì 16 marzo 2011 sono stati indicativamente i seguenti:

30-40 mm sulle Dolomiti settentrionali; 50-80 mm sulle Dolomiti meridionali; 80-100 sulle zone prealpine e pedemontane con alcune aree – Alpago/Cansiglio, zona del Grappa, zona dell’Agno/Posina, Lessini orientali- che hanno registrato valori superiori a 120 mm con massimi locali di 216 mm a Valpore-Seren del Grappa (Bl), 163 mm a Cansiglio-Tramedere, 146 a Recoaro-Rifugio la Guardia (Vi), 142 a San Bortolo (Vr); 40-80 mm sulla pianura centrosettentrionale con massimi superiori a 80 mm nel Trevigiano (89 mm a Roncade, Gaiarine, Ponte di Piave) e Veneziano nord orientale (89 mm a Portogruaro), nonché nella zona dei Colli Euganei e Berici (91 mm a Teolo, 113 a Brendola) ; inferiori a 40 mm sulla pianura meridionale.

Dato attoche a seguito degli eventi meteo sopra descritti si sono verificate alcune situazioni di emergenza, conseguenti sia alle frequenti e consistenti precipitazioni determinate dal’evento sopra descritto, sia per l’indebolimento della tenuta degli argini dei vari corsi d’acqua e della capacità di drenaggio del suolo, già saturi a seguito degli ultimi eventi alluvionali dei primi giorni di novembre 2010.

In particolare, si sono verificate numerose frane, smottamenti, e cedimenti arginali principalmente nel veronese, e nel veneto orientale. Frane smottamenti e cedimenti arginali hanno interessato anche zone del vicentino e dei Colli Euganei.

Le operazioni di soccorso si sono articolate: nell’attivazione di soccorsi alle famiglie allagate, in particolare nel veronese e vicentino; nel monitoraggio dei fiumi e dei corsi d’acqua che, in alcuni casi, hanno superato i limiti di guardia, in particolare i bacini dei fiumi Alpone, Agno-Guà-Fratta-Gorzone, il Bacchiglione, il Monticano, il Livenza e Lemene. Gli impianti idrovori sono stati utilizzati per il prosciugamento delle campagne e degli scantinati. E’ stato necessario realizzare il tamponamento con sacchi a terra di zone lungo corsi d’acqua interessati da tracimazioni, esondazioni e sifonamenti, al fine di evitare ulteriori danni alle strutture arginali ed allagamenti.

Vistele note, fino ad oggi trasmesse da parte dei comuni di Soave (Vr), Minerbe (Vr); Teolo (Pd), San Stino di Livenza (Ve), Cessalto (Tv), Motta di Livenza (Tv); nonché del Consorzio di Bonifica veneto Orientale che segnalano esondazioni di corsi d’acqua con allagamenti di vaste porzioni di territorio a causa di cedimenti di strutture arginali;

Preso atto che sulle zone colpite dal fenomeno sono immediatamente intervenute le Istituzioni, il Sistema di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine per portare i primi soccorsi alle popolazioni e per garantire la sicurezza del territorio e la pubblica incolumità;

Ritenuto necessario, pertanto, attivare, secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

Visto,l’art. 106, comma 1, lettera a), della Lr 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

Vistoanche l’art. 105, comma 1, della medesima Lr 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la L 225/92;

Visto il Dlgs112/98;

Vista la Lr 11/04;

Decreta

1.          E’ dichiarato lo Stato di Crisi per gli eventi meteorici critici verificatesi per i giorni dal 15 al 17 marzo 2011 per i territori delle province di Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza.

2.          Lo Stato di Crisi, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera a), costituisce declaratoria di evento eccezionale;

3.          E’ riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza.

4.          Vengono attivati e garantiti i benefici per il personale volontario attivato, come definito dalla Lr 11/2001, art. 106, comma 1, lettera d).

5.          La Segreteria Regionale per l’Ambiente – Unità di progetto Protezione Civile - è autorizzata a ricorrere alle risorse cui al “Fondo regionale di Protezione civile” nei limiti delle disponibilità di bilancio al fine di:

a) consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;

b) consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente;

c) acquisire, con procedure d’urgenza, eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza.

6.          Si fa riserva di trasmettere, ai sensi della LR 11/2001 art. 106, comma 1, lettera c), il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di attivare eventuali assegnazioni di risorse finanziarie occorrenti.

Luca Zaia

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