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Bur n. 83 del 05 novembre 2010


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO n. 224 del 15 ottobre 2010

Eccezionali avversità atmosferiche dal 24 al 25 settembre 2010 per i territori delle province di Venezia e Vicenza. Lr 11/2001 art. 106: Dichiarazione dello "Stato di crisi".

Il Presidente

Visto il rapporto Arpav che evidenzia come per i giorni di venerdì 24 e sabato 25 settembre il transito di una perturbazione proveniente da ovest ha portato precipitazioni estese soprattutto sulle zone centro settentrionali della regione, con fenomeni anche a carattere di forte rovescio e locale temporale. I quantitativi di precipitazione, concentrati tra la serata di venerdì e le prime ore di sabato, sono stati localmente molto abbondanti, con massimi di 140-170 mm sulla costa nord-orientale, mentre sulla pianura meridionale i quantitativi sono stati generalmente scarsi.

In particolare:

·                    nel primo pomeriggio di venerdì 24 si sono verificati le prime precipitazioni sparse sui settori orientali della regione, con fenomeni anche a carattere di rovescio e temporale in particolare sul Portogruarese e pedemontana trevigiana. Alla sera precipitazioni diffuse hanno iniziato ad interessare il veronese e rodigino occidentale, spostandosi successivamente verso i settori centro settentrionali della regione con diversi rovesci e temporali anche intensi. Da segnalare in particolare un forte temporale nella bassa padovana verso la costa, con precipitazioni molto intense a carattere di nubifragio registrate a Codevigo intorno alle ore 23. Durante la notte le precipitazioni sono proseguite con quantitativi localmente abbondanti in particolare sulle Prealpi vicentine dove i fenomeni sono stati maggiormente persistenti.

·                    alle primissime ore del mattino di sabato 25 due linee di instabilità hanno interessato la regione. Una linea di rovesci e temporali disposta dal mare verso la costa nord orientale è rimasta stazionaria per più ore, determinando quantitativi di pioggia significativi e concentrati in poche ore su Portogruaro ed Eraclea dove sono stati registrati rispettivamente 121 mm e 109 mm in 3 ore. Una seconda linea ha attraversato velocemente la pianura da ovest verso est, con rovesci anche forti. Dopo il suo passaggio i fenomeni si sono esauriti a partire da sud ovest, con l’ingresso di aria secca. Nel resto della giornata le precipitazioni sono state pressoché assenti, a parte un rovescio temporalesco sulle Prealpi vicentine a metà pomeriggio.

Le accumulate maggiori dell’intero evento (tra venerdì 24 e sabato 25) sono state registrate sulla zona costiera orientale a Portogruaro con 171.6 mm ed Eraclea con 142.4 mm. In altre zone si sono registrati quantitativi molto abbondanti: Prealpi Vicentine (massimo di 115.6 mm a Turcati e Rifugio la Guardia), Alpago e Cansiglio (116.6 mm a Cansiglio-Tramedere e 104 mm a Col Indes-Tambre), e Dolomiti nord orientali (106.4 mm a Cimacanale-Valvisdende, 101.8 mm a Sappada).

Dato attoche a seguito degli eventi meteo sopra descritti si sono verificate alcune situazioni di emergenza, causate soprattutto dalle intense piogge anche a carattere di nubifragio.

Le precipitazioni hanno posto in sofferenza la rete idraulica sia di alcuni fiumi principali, sia della rete idraulica minore ed in particolare quella consortile nel veneto orientale che è stata interessata da cedimenti in vari punti provocando allagamenti di vaste aree e causando danni al patrimonio pubblico e privato.

In particolare situazioni di allerta per livelli idrometrici elevati sono stati segnalati per i corsi: del Reghena Caomaggiore, Malgher e Lemene nella parte orientale della provincia di Venezia; del Bacchiglione, Agno-Guà e Chiampo nella provincia di Vicenza; del Livenza in provincia di Treviso.

Dalle segnalazioni ricevute dalla sala operativa regionale i comuni più colpiti sono stati i seguenti. Portogruaro dove hanno ceduto gli argini di canali della rete di scolo secondaria in località Mazzolada provocando allagamenti nelle campagne circostanti; anche sul fiume Livenza si sono verificati cedimenti che hanno interessato la banca arginale verso campagna in località Bieverone del comune di S. Stino di Livenza e in comune di Torre di Mosto. Cedimenti della struttura arginale hanno interessato anche il Canale Largon tra le località Brian e Torre di Fine in comune di Eraclea. Allagamenti di edifici pubblici e privati hanno investito anche le città di Pramaggiore, Annone Veneto, Cinto Caomaggiore, Gruaro, Concordia Sagittaria, San Donà di Piave, Eraclea e Jesolo. Nel territorio vicentino, in località Cavazzale, il fiume Astichello è tracimato allagando alcune case, mentre in comune di Recoaro Terme uno smottamento di terreno di circa 60/80 mc ha coinvolto una casa che è stata dichiarata inagibile.

Le operazioni di soccorso sono consistite in particolare nell’attivazione di grandi impianti idrovori per il prosciugamento delle campagne, nel tamponamento con sacchi a terra di zone lungo corsi d’acqua interessati da tracimazioni e sifonamenti, al fine di evitare ulteriori danni alle strutture arginali ed allagamenti, nella pulizia di corsi e canali di scolo da rami d’albero e ramaglie al fine di garantire il coretto deflusso delle acque, nello svuotamento di locali interrati.

Preso atto che sulle zone colpite dal fenomeno sono immediatamente intervenute le Istituzioni, il Sistema di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine per portare i primi soccorsi alle popolazioni e per garantire la sicurezza del territorio e la pubblica incolumità;

Viste le note, fino ad oggi pervenute, da parte dei comuni di: Recoaro Terme (Vi), Cona (Ve), Eraclea (Ve), Jesolo (Ve), San Stino di Livenza, Concordia Sagittaria (Ve), nonché del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale con cui vengono segnalati danni al patrimonio pubblico e privato, causati dagli eventi meteorici sopra descritti, e richiesta la dichiarazione dello Stato di Crisi, ai sensi della Lr 11/01;

Ritenuto necessario, pertanto, attivare, secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

Visto,l’art. 106, comma 1, lettera a), della Lr 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

Visto anche l’art. 105, comma 1, della medesima Lr 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni

Vista la L 225/92;

Visto il Dlgs112/98;

Vista la Lr 11/04;

Decreta

1.                  E’ dichiarato lo Stato di Crisi per gli eventi meteorici critici verificatesi per i giorni dal 24 al 25 settembre 2010 per i territori delle province di Venezia 
                     e Vicenza.

2.                  Lo Stato di Crisi, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera a), costituisce declaratoria di evento eccezionale.

3.                  E’ riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e
                     l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza.

4.                  Vengono attivati e garantiti i benefici per il personale volontario attivato, come definito dalla Lr 11/2001, art. 106, comma 1, lettera d).

5.                  La Segreteria Regionale per l’Ambiente – Unità di progetto Protezione Civile - è autorizzata a ricorrere alle risorse cui al “Fondo regionale di 
                     Protezione civile” nei limiti delle disponibilità di bilancio al fine di:

a)          consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali nonché delle 
              Amministrazioni provinciali e comunali;

b)          consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente;

c)          acquisire, con procedure d’urgenza, eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza.

6.                  Si fa riserva di trasmettere, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera c), il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al 
                      fine di attivare eventuali assegnazioni di risorse finanziarie occorrenti.

Luca Zaia

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