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Scarica versione stampabile Decreto

Bur n. 71 del 31 agosto 2010


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO n. 168 del 03 agosto 2010

Eccezionali avversità atmosferiche del 23 luglio 2010 per i territori delle province di Padova , Vicenza, Venezia, Treviso, Verona.Lr 11/2001 art. 106: Dichiarazione dello "stato di crisi".

Il Presidente

Visto il rapporto Arpav del 26/07/2010 con cui si evidenzia che nel pomeriggio di Venerdì 23 luglio 2010 una perturbazione, proveniente dal nord Atlantico associata ad aria fredda e preceduta da un rinforzo delle correnti sud-occidentali in quota dalle Prealpi occidentali, attraversa velocemente la pianura centrale interessando parte del Veronese, il Basso Vicentino, la zona dei Colli Euganei e di qui il Veneziano centro-meridionale. In tali zone vengono registrate forti piogge e grandinate, in particolare sui territori dell’alto Veronese, Vicentino, Padovano centrale, Veneziano centro-meridionale. Sono registrati, altresì, venti molto forti con carattere rotatorio, più precisamente, dai Colli Euganei verso est.

In particolare dalle ore 14 i radar rilevano che due celle temporalesche cominciano ad interessare il Veronese occidentale e la zona del Garda. La cella più a sud, tra alto mantovano e veronese occidentale, tende ad estendersi e a muoversi verso Est raggiungendo in un’ora circa il Basso Vicentino. La variazione della traiettoria (verso Est) rispetto al flusso principale che fluiva verso Nord-Est, segnala l’intensificarsi della cella con probabile caratteristiche supercellulari accompagnati da strutture vorticose-mesociclone che determinano grandine di dimensioni significative. Alle ore 15.30 diverse celle temporalesche sono presenti lungo tutta la fascia prealpina del Veneto mentre sulla pianura il sistema temporalesco ha raggiunto il Basso Vicentino e si approssima alla zona dei Colli Euganei dove si registrano fenomeni grandinigeni e un moto rotatorio della cella. Alle ore 16.20 il sistema temporalesco, che ha colpito poco prima la zona dei Colli Euganei e le aree termali limitrofe, raggiunge rapidamente i confini occidentali della provincia di Venezia per poi scaricarsi nella laguna di Venezia. Parallelamente a tale sistema, più a Nord tra il Trevigiano centro-settentrionale e le Prealpi Bellunesi si muovono verso est altre celle temporalesche che lasciano il territorio regionale verso le ore 17.30. Dopo una pausa con fenomeni pressoché assenti su gran parte della regione, in serata, nuovi sistemi temporaleschi in arrivo dalla Lombardia raggiungono la zona del Garda e la Lessinia per poi interessare con varie ondate fino a tarda serata la fascia prealpina e pedemontana della regione. Nella notte i fenomeni tendono infine a diradarsi. Per quanto riguarda la forza dei venti, le raffiche più intense (di circa 100 km/h) sono registrate in concomitanza dei temporali del pomeriggio e della sera di venerdì 23 luglio 2010.

Dato attoche a seguito degli eventi meteo sopra descritti si sono verificate situazioni di emergenza su gran parte del territorio regionale, come di seguito specificato.

Nella provincia di Padova un tromba d’aria, accompagnata da grandine, ha colpito soprattutto i territori dei Colli Euganei ed in particolare il comune di Montegrotto. La violenza del fenomeno ha causato danni alle coperture degli edifici, sono stati sradicati alberi e pali delle linee elettriche interrompendo l’erogazione dei principali servizi, la viabilità e in alcuni tratti, le linee ferroviarie.

Anche nel vicentino e veronese i nubifragi, grandine e forti venti hanno scoperchiato tetti, sradicato alberi e infrastrutture, provocando altresì una vittima in comune di Zimella, a causa del crollo del tetto di un capannone.

Nel veneziano il forte vento si è abbattuto soprattutto sull’isola di Pellestrina, scoperchiando case, disseminando detriti, provocando danni ad edifici pubblici e privati.

Nel trevigiano il maltempo si è concentrato nella zona centro-settentrionale portando a livelli di guardia soprattutto il fiume Meschio.

Viste le numerose richieste, ad oggi pervenute, di dichiarazione di Stato di Crisi da parte di molte Amministrazioni comunali delle province di Padova , Vicenza, Venezia, Treviso, Verona che altresì evidenziano gravi situazioni emergenziali e segnalano danni al patrimonio pubblico e privato per oltre 50 milioni di euro;

Preso atto che sulle zone colpite dal fenomeno sono immediatamente intervenute le Istituzioni, il Sistema di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine per portare i primi soccorsi alle popolazioni e per garantire la sicurezza del territorio e la pubblica incolumità.

Ritenuto necessario, altresì, attivare, secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

Visto,l’art. 106, comma 1, lettera a), della Lr 11/2001, con cui si dispone che al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

Visto,anche l’art. 105, comma 1, della medesima Lr 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni

Vista la L 225/92;

Visto il Dlgs112/98;

Vista la Lr 11/04;

Decreta

1.      E’ dichiarato lo Stato di Crisi per gli eventi meteorici critici verificatesi il giorno 23 luglio 2010 per i territori delle province di Padova, Vicenza, Venezia, 
         Treviso, Verona;

2.      La dichiarazione dello Stato di Crisi, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera a), costituisce declaratoria di evento eccezionale;

3.      E’ riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e
         l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza.

4.      Vengono attivati e garantiti i benefici per il personale volontario attivato, come definito dalla Lr 11/2001, art. 106, comma 1, lettera d).

5.      La Segreteria Regionale dei Lavori Pubblici – Unità di progetto Protezione Civile - è autorizzata a ricorrere alle risorse cui al “Fondo regionale di Protezione 
         civile” nei limiti delle disponibilità di bilancio al fine di:

a)      consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali nonché delle Amministrazioni 
          provinciali e comunali;

b)      consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente;

c)      acquisire, con procedure d’urgenza, eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza.

6.      Si fa riserva di trasmettere, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera c), il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di
         attivare eventuali assegnazioni di risorse finanziarie occorrenti.

Luca Zaia

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