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Materia: Protezione civile e calamità naturali
Decreto DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO n. 167 del 03 agosto 2010
Dichiarazione dello "stato di crisi", ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, per eccezionali avversità atmosferiche per i giorni: dal 4 al 6 luglio 2010 per i territori delle province di Belluno, Padova, Rovigo, Vicenza, Venezia, Treviso; dal 17 al 18 luglio 2010 per i territori delle province di Belluno, Padova, Treviso, Vicenza.
Il Presidente
Visto i rapporti Arpav con cui si evidenziano la seguenti situazione meteo sul territorio del Veneto relativamente ai giorni dal 4 al 6 luglio 2010 e dal 17 al 18 luglio 2010 come di seguito specificato.
· A partire dal pomeriggio del 4 luglio si nota un’attività cumuliforme via via crescente dalle zone montane. Verso sera essa interessa in maniera significativa anche la pianura, in particolare quella centro-orientale. Si osservano temporali sparsi sulle zone centro-orientali della regione, anche intensi, con segnalazione di grandine. I maggiori quantitativi sono registrati tra il basso Trevigiano e Veneziano centrale, con un massimo di 60.8 mm/24h a Zero Branco dove si verifica un vero e proprio nubifragio che dura più di mezz’ora. Alla fine della serata le precipitazioni diventano un po’ più diffuse, ma localmente ancora abbastanza intense sulla direttrice che va dalle Prealpi Vicentine al Veneziano meridionale. Martedì 6 luglio permangono sul Veneto condizioni di instabilità specie dal pomeriggio per il sopraggiungere da Nord-Ovest di un impulso debolmente ciclonico associato ad un lieve calo termico in quota. Nel pomeriggio formazione e rapido sviluppo di una cella tra le Prealpi e la pedemontana vicentina che nel suo movimento verso Sud tende ad estendersi e ad intensificarsi coinvolgendo, con temporali a tratti localmente intensi, gran parte del Padovano e successivamente del Rodigino centrale. I fenomeni più diffusi e con i maggiori quantitativi si sono registrati tra il Padovano e Rodigino, con un massimo di 38.4 mm/24h nel comune di Monselice.
· Nella notte tra 17-18 luglio 2010 transita un fronte freddo di origine nord-atlantica, che provoca dell’instabilità portando rovesci temporaleschi di carattere locale sabato e più diffusi nelle primissime ore di domenica specie tra Bellunese meridionale, Prealpi centrali e pianura settentrionale, con la rilevazione di un nubifragio a Grantorto(Pd) dove è misurato un quantitativo di precipitazione massimo giornaliero pari a 61.8 mm/24h . I fenomeni in alcuni casi sono grandinigeni ed accompagnati da raffiche di vento molto significative. In particolare dalla tarda mattinata di sabato si sviluppano le prime celle temporalesche sulle Prealpi vicentine che tendono ad intensificarsi a metà pomeriggio, verso l’alta Padovana dove si scaricano. Nella notte tra sabato e domenica inizia il passaggio di un nuovo sistema frontale. In particolare, sulle Prealpi veronesi nella prime ore della domenica nasce una nuova cella a nord dei colli Euganei, che si fonde con le celle provenienti dal vicentino a formare un fenomeno di notevole intensità. Tale sistema a multicelle si sposta verso est, interessando tutta l’area centro settentrionale della pianura e dando luogo a fenomeni localmente molto intensi. Si forma così una linea frontale sul Padovano sud-orientale, con fenomeni temporaleschi di notevoli intensità, in rapido spostamento verso sud-est che va ad interessare il Veneziano e il Rodigino orientale, prima di trasferirsi, dopo un paio d’ore, sull’alto Adriatico.
Dato attoche a seguito degli eventi meteo sopra descritti si sono verificate situazioni di emergenza su gran parte del territorio regionale, come di seguito specificato.
In particolare le intense grandinate che si sono abbattute nel giorni dal 4 al 6 luglio sul territorio dell’Alpago hanno causato gravi danni alle coperture degli edifici, ai beni pubblici e privati, alla viabilità e agli impianti fognari, alle reti elettriche e telefoniche, determinando, perciò, gravi situazioni di pericolo e disagio per la popolazione.
Anche nel vicentino le intense piogge accompagnate da forti raffiche di vento hanno determinato danni alle coperture degli edifici, alle infrastrutture, alberi sradicati, linee elettriche e telefoniche interrotte.
In tutto il veneziano, nel basso padovano e rodigino, le intense piogge hanno provocato numerosi allagamenti mentre le forti raffiche di vento hanno scoperchiato case, sradicato alberi che si sono abbattuti anche sulle linee elettriche determinando situazioni di black out.
Per i giorni 17 e 18 invece i fenomeni temporaleschi, accompagnati da grandine e raffiche di vento che hanno investito soprattutto le zone del trevigiano e vicentino, determinando allagamenti di edifici, sradicamento di alberi che hanno bloccato la viabilità, abbattimento di linee telefoniche ed elettriche con conseguente black out.
Vistele numerose richieste, ad oggi pervenute, di dichiarazione di Stato di Crisi da parte di molte Amministrazioni comunali, come di seguito specificato.
· Per l’evento dal 4 al 6 luglio 2010 dei comuni di: Spinea (Ve), Ponte nelle Alpi (Bl), Pozzoleone (Vi), Monselice (Pd), Trebaseleghe (Pd), nonché della provincia di Rovigo (Ro);
· Per l’evento del 17-18 luglio 2010 dei comuni di: Orsago (Tv), Cordignano (Tv), Rubano (PD), Lusiana (Vi).
Preso atto che sulle zone colpite dal fenomeno sono immediatamente intervenute le Istituzioni, il Sistema di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine per portare i primi soccorsi alle popolazioni e per garantire la sicurezza del territorio e la pubblica incolumità.
Ritenuto necessario, altresì, attivare, secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;
Visto, l’art. 106, comma 1, lettera a), della Lr 11/2001, con cui si dispone che al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;
Visto, anche l’art. 105, comma 1, della medesima Lr 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento secondo le modalità della Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni
Vista la L 225/92;
Visto il Dlgs112/98;
Vista la Lr 11/04;
Decreta
1. E’ dichiarato lo Stato di Crisi per gli eventi meteorici critici :
· dal 4 al 6 luglio 2010 per i territori delle province di Belluno, Padova, Rovigo, Vicenza, Venezia, Treviso;
· dal 17 al 18 luglio 2010 per i territori delle province di Belluno, Padova, Treviso, Vicenza.
2. La dichiarazione dello Stato di Crisi, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera a), costituisce declaratoria di evento eccezionale;
3. E’ riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza.
4. Vengono attivati e garantiti i benefici per il personale volontario attivato, come definito dalla Lr 11/2001, art. 106, comma 1, lettera d).
5. La Segreteria Regionale dei Lavori Pubblici – Unità di progetto Protezione Civile - è autorizzata a ricorrere alle risorse cui al “Fondo regionale di Protezione civile” nei limiti delle disponibilità di bilancio al fine di:
a) consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
b) consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente;
c) acquisire, con procedure d’urgenza, eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza.
6. Si fa riserva di trasmettere, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera c), il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di attivare eventuali assegnazioni di risorse finanziarie occorrenti.
Luca Zaia
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