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Bur n. 47 del 08 giugno 2010


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO n. 119 del 25 maggio 2010

Eccezionali avversità atmosferiche per il 11-12-13 maggio 2010 che hanno interessato i territori delle province di Padova, Treviso, Vicenza, Venezia. Lr 11/2001 art. 106: Dichiarazione dello "Stato di crisi".

Il Presidente

Vistoi rapporti del Centro Funzionale Decentrato – Arpav del 12 e 13 maggio 2010/05/10 da cui si rileva che impulsi umidi sud-occidentali associati ad un ampia depressione sull’Europa nord-occidentale, favoriscono precipitazioni intense.

In particolare nella tarda mattinata del 12 maggio si formano i primi rovesci/temporali sulle zone prealpine e pedemontane e sulla pianura tra Treviso e Venezia ai confini col Friuli Venezia Giulia. I fenomeni più intensi cominciano a partire da metà pomeriggio, quando in varie zone si formano nuclei temporaleschi piuttosto significativi; particolarmente colpita è la provincia di Padova, ma in generale gran parte della Regione è interessata da rovesci, temporali ed anche grandinate.

Anche il giorno 13 maggio il Veneto è interessato da condizioni di instabilità che hanno portato nuclei temporaleschi con precipitazioni consistenti dapprima verso le zone costiere, mentre successivamente fenomeni più intensi hanno attraversato i territori dell’alto veneziano ed il trevigiano.

Dato attoche le forti precipitazioni nella giornata del 12/05/2010 hanno provocato varie situazioni di emergenza sul territorio regionale. In particolare:

·        nel padovano una tempesta di grandine ed acqua ha investito l’intero territorio causando danni e ponendo in sofferenza le reti fognarie delle città con conseguenti allagamenti di cantine e sottopassi e blocchi della circolazione. La rete idrografica principale, invece, non ha superato i livelli di guardia.

·        nel trevigiano i fiumi Monticano e Livenza hanno superato i livelli di guardia rendendo necessaria manovrare alcuni manufatti idraulici per scaricare la piena. Anche la zona del Montebellunese è stata interessata da forti precipitazioni che hanno causato diversi allagamenti delle abitazioni.

·        nel vicentino particolare attenzione è stata prestata all’area del torrente Rotolon per il superamento della soglia critica di 300 mm di pioggia cumulata in 10 giorni e conseguentemente la possibilità di innesco di colate detritiche rapide. Anche la zona del Bassanese è stata interessata da forti precipitazioni, grandinate e raffiche di vento che hanno portato movimenti franosi e allagamenti a causa della tracimazione di alcuni torrenti.

·        allagamenti anche nel Veneziano soprattutto nella zona tra Santa Maria di Sala e Borgoricco, con interruzione della viabilità principale, nonché nei comuni della Riviera del Brenta dove preoccupante erano i livelli del corso del Lusore che ha raggiunto livelli idrometrici elevati rischiando la tracimazione. Anche nella zona di Marcon le intese precipitazioni hanno causato guasti negli impianti di erogazione dell’energia che si è interrotta su tutto il territorio comunale.

Vistele note finora pervenute da parte dei Comuni di Marostica (Vi), Molvena (Vi), Vigonza (Pd), Borgoricco (Pd), Villanova di Camposampiero (Pd), Massanzago (Pd), Due Carrare (Pd) con cui richiedono la dichiarazione delle Stato di Crisi ai sensi della Lr 11/01, art 106, a seguito delle straordinarie precipitazioni che hanno interessato i territori provocando smottamenti di versanti, allagamenti di strade, nonché di strutture pubbliche e private a causa soprattutto dell’esondazioni della rete idrografica secondaria e dell’insufficiente deflusso della rete fognaria;

Preso attoche sulle zone colpite dal fenomeno sono immediatamente intervenute le Istituzioni, i Vigili del Fuoco e gli organismi del Sistema Regionale di Protezione Civile, e Veneto Strade per portare i primi soccorsi alle popolazioni e per garantire la sicurezza del territorio e la pubblica incolumità;

Ritenutonecessario attivare, secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio, pericolo e disagio causate dall’evento sopra descritto;

Vistol’art. 106, comma 1, lettera a), della Lr 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente può procedere alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

Vistoanche l’art. 105, comma 1, della medesima Lr 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si provvede secondo le modalità della Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la L. 225/92;

Visto il Dlgs112/98;

Vista la Lr 11/04;

Decreta

1.      E’ dichiarato lo Stato di Crisi per gli eventi meteorici critici 11-12-13 maggio 2010 che hanno interessato i territori delle province di Padova, Treviso, Vicenza, Venezia;

2.      il presente atto, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera a) sostituisce il provvedimento di cui all’art. 2 della Lr 4/1997 “Interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali” e costituisce declaratoria di evento eccezionale;

3.      è riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

4.      vengono attivati e garantiti i benefici per il personale volontario attivato, come definito dalla Lr 11/2001, art. 106, comma 1, lettera d);

5.      la Segreteria Regionale dei Lavori Pubblici - Unità di progetto Protezione Civile - è autorizzata a ricorrere alle risorse cui al “Fondo regionale di Protezione civile” nei limiti delle disponibilità di bilancio al fine di:

a)         consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;

b)        consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente;

c)         acquisire, con procedure d’urgenza, eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza.

6.      si fa riserva di trasmettere, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera c), il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di attivare eventuali assegnazioni di risorse finanziarie occorrenti.

Luca Zaia


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