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Bur n. 88 del 27 ottobre 2009


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO n. 213 del 07 ottobre 2009

Eccezionali avversità atmosferiche dal 13 al 17 settembre 2009 per tutto il territorio regionale. Lr 11/2001 art. 106: Dichiarazione dello "Stato di crisi".

Il Presidente

Vistoil rapporto Arpav del 21/09/09 con cui si evidenzia la seguente situazione meteo sul territorio del Veneto relativamente al periodo 13 - 17 settembre 2009;

In tali giornate si sono registrate varie ondate di precipitazioni, anche molto abbondanti specie sulle zone centrali delle Prealpi e della pedemontana e sulla pianura centro-orientale, che hanno coinvolto soprattutto le province di Padova, Venezia, Rovigo. In particolare quantitativi complessivi di 150/200 mm, con punte massime di 250/300 mm circa, sono caduti sulle Prealpi centro-occidentali, dei quali la maggior parte è stata registrata per il giorno 16, con massimi in 24 ore di 160/220 mm su Prealpi centro-occidentali e di 150/180 mm circa su pianura centro-orientale. Le fasi con fenomeni più intensi e diffusi sono due: una dalla tarda serata/notte della giornata del 13 settembre alla mattinata del 14; un'altra dalla sera del 15 settembre fino alla mattinata/primo pomeriggio della giornata del 16, con fenomeni anche a carattere di rovescio o temporale localmente intenso, specie in pianura, ove in alcuni casi le precipitazioni hanno avuto carattere di nubifragio, in particolare durante la mattina del 16;

Dato attoche a seguito degli eventi meteo sopra descritti si sono verificate numerose situazioni di emergenza su tutto il territorio regionale, come di seguito specificato:

  • Nella provincia di Venezia le forti piogge, cadute per tutta la notte, hanno provocato l'allagamento di una galleria sul Passante di Mestre, con la conseguente formazione, per alcune ore, di “code” e rallentamenti verso Milano. L'abbondante pioggia ha determinato allagamenti e danni in tutta la provincia, colpendo soprattutto i comuni di: Cavarzere, Marcon, Mirano, S. Maria di Sala, Fossò, Camponogara, Vigonovo, Campagnalupia, Fiesso d’Artico, Campolongo, Pianiga, Stra, le località di Favaro e Campalto, del Lido e di Pellestrina in comune di Venezia. Si sottolinea che alla stazione meteo di Mira sono stati rilevati 170mm di pioggia cumulati nelle 16 ore, a fronte di una media annuale di 800. Altri allagamenti, nell’ambito della provincia, hanno interessato il Veneto orientale, ed in particolare la località di Bibione, dove le abbondanti precipitazioni hanno messo in crisi il sistema di smaltimento delle acque meteoriche.
  • Nella Provincia di Padova, vaste porzioni di territori hanno subito allagamenti, in particolare nei comuni di Abano Terme, Borgoricco, Saonara Vigodarzere, Piove di Sacco, S. Angelo di Piove di Sacco, Arzergrande, Codevigo, Candiana, Agna, Bovolenta, Castelserugo, Legnaro, Ponte S. Nicolò Voltabarozzo. Anche il centro della città di Padova è stato interessato da allagamenti, tali da compromettere, per alcune ore, l’operatività della struttura dell'Ospedale S.Antonio.
  • Nella provincia di Rovigo l'80% del territorio è stato interessato da allagamenti che hanno causato, nel Comune di Adria, forti disagi e sospensione delle attività di pronto soccorso dell’Ospedale della città. Allagamenti e conseguenti danni e disagi si sono riscontrati, altresì, nei comuni di Porto Viro e a Boara Polesine.
  • In provincia di Treviso i comuni di Conegliano, S. Lucia, Carbonera, Preganziol, Casier, Paese, Zero Branco, Silea, Villorba, sono stati interessati da diversi allagamenti che hanno coinvolto edifici e strade. In particolare in comune di San Zenone degli Ezzelini un forte nubifragio ha comportato numerosi allagamenti coinvolgendo anche il locale cimitero.

Vistele richieste, ad oggi pervenute, di dichiarazione di Stato di Crisi da parte dei comuni di: Mirano (Ve), Marcon (Ve), Stra (Ve), Fossò (Ve), S. Maria di Sala (Ve), Vigonovo (Ve), Campolongo Maggiore (Ve), Bovolenta (Pd), Arzegrande (Pd), Sant’Angelo Piove di Sacco (Pd), Noventa Padovana (Pd), Ponte S. Nicolò (Pd), Brugine (Pd), Candiana (Pd), Pettorazza Grimani (Ro), Adria (Ro), Mussolente (Vi) che evidenziano gravi situazioni emergenziali a seguito delle precipitazioni sopra descritte, nonché danni al patrimonio pubblico, privato, alla viabilità e alle opere infrastrutturali, nonché allagamenti di edifici e opere pubbliche;

Considerato che, a seguito degli eventi sopra descritti, si rende necessario un sostegno da parte delle istituzioni al fine di fronteggiare le situazioni di emergenza;

Preso atto che sulle zone colpite dal fenomeno sono immediatamente intervenute le Istituzioni, il Sistema di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine per portare i primi soccorsi alle popolazioni e per garantire la sicurezza del territorio e la pubblica incolumità;

Ritenuto necessario, altresì, attivare, secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

Visto, l’art. 106, comma 1, lettera a), della Lr 11/2001, con cui si dispone che al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente può procedere alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

Visto, anche l’art. 105, comma 1, della medesima Lr 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si provvede secondo le modalità della Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la L. 225/92;

Visto il Dlgs112/98;

Vista la Lr 11/04;

Decreta

1.      E’ dichiarato lo Stato di Crisi per gli eventi meteorici critici verificatesi nel periodo dal 13 al 17 settembre 2009 per tutto il territorio regionale;

2.      il presente atto, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera a) sostituisce il provvedimento di cui all’art. 2 della Lr 4/1997 “Interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali” e costituisce declaratoria di evento eccezionale;

3.      E’ riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

4.      Vengono attivati e garantiti i benefici per il personale volontario attivato, come definito dalla LR 11/2001, art. 106, comma 1, lettera d);

5.      La Segreteria Regionale dei Lavori Pubblici – Unità di progetto Protezione Civile - è autorizzata a ricorrere alle risorse cui al “Fondo regionale di Protezione civile” nei limiti delle disponibilità di bilancio al fine di:

a)         consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;

b)        consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente;

c)         acquisire, con procedure d’urgenza, eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza.

6.      Si fa riserva di trasmettere, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera c), il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di attivare eventuali assegnazioni di risorse finanziarie occorrenti.

Giancarlo Galan

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