Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 17 del 02 febbraio 2024


Materia: Informatica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 60 del 29 gennaio 2024

Evoluzione della Community SPAC in Community SPAC Reload. Approvazione dello schema di Accordo di collaborazione per la partecipazione alla Community. Approvazione dello schema di Convenzione tra Regione del Veneto e Veneto Innovazione S.p.a. per la gestione amministrativo-contabile della Comunità SPAC.

Note per la trasparenza

Con la presente deliberazione si dà atto che la Community Spac, avviata con DGR n. 1111/2009,  si è evoluta, al fine di mantenersi sostenibile nel tempo, in un nuovo modello denominato SPAC Reload. Si approvano lo schema di Accordo di collaborazione per la partecipazione alla Community e relativi allegati. Si approva, altresì, lo schema di Convenzione tra Regione del Veneto e Veneto Innovazione S.p.a. per la gestione amministrativo-contabile della Comunity.

L'Assessore Francesco Calzavara riferisce quanto segue.

Negli ultimi anni, a livello nazionale, si è sviluppata un’attenzione particolare nei confronti delle pratiche di riuso dei software per le Pubbliche Amministrazioni favorite anche dalla pubblicazione e dall'aggiornamento costante del documento “Linee guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni” (adottate da AgID con Determinazione n. 115/2019 del 9 maggio 2019). L’obiettivo, infatti, è promuovere l’avvio di un nuovo processo culturale tra tutte le PP.AA., che sono chiamate a condividere gli investimenti effettuati per l’acquisto di software tramite lo sviluppo di codici sorgenti con licenza aperta, che dovranno essere pubblicati, insieme alla documentazione relativa e con licenza open source, in un repository del catalogo Developers Italia e accessibile a tutti.

In quest’ottica, Regione del Veneto ha accolto in modo propositivo le indicazioni nazionali. A tal proposito, infatti, con Deliberazione della Giunta regionale n. 1111 del 28 aprile 2009, al fine di promuovere e incentivare le dinamiche di collaborazione, riuso, sostenibilità dei modelli di sviluppo tecnologico tra gli Enti del territorio, è stato adottato presso la Direzione Sistemi Informativi un modello organizzativo per l’erogazione di queste funzionalità denominato “Modello di sviluppo aperto partecipato e condiviso”, con cui ha sviluppato delle Piattaforme informatiche che abilitano un insieme di servizi digitali e software messi a disposizione dall’Amministrazione agli Enti Locali del territorio regionale, ma anche a riuso per tutti gli altri Enti Pubblici in tutta Italia.

La condivisione di queste soluzioni con gli Enti interessati al loro riuso è oggi gestita da Regione del Veneto tramite la Community Software Partecipato Aperto Condiviso (SPAC), con l’obiettivo di mettere a sistema risorse e competenze, nonché di diminuire i costi di manutenzione ed evoluzione delle piattaforme in ottica di collaborazione e condivisione a favore di tutti gli Enti riusanti.

Il modello di condivisione delle soluzioni è in linea con:

  • il comma 1 dell’art. 68 del D.Lgs n. 82 del 2005 (CAD) che recita:

«Le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi informatici o parti di essi nel rispetto dei principi di economicità e di efficienza, tutela degli investimenti, riuso e neutralità tecnologica, a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato:

a) software sviluppato per conto della pubblica amministrazione;

b) riutilizzo di software o parti di esso sviluppati per conto della pubblica amministrazione;

c) software libero o a codice sorgente aperto;

d) software fruibile in modalità cloud computing;

e) software di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d’uso;

f) software combinazione delle precedenti soluzioni.»

  • il comma 1 dell’art. 69 del D.Lgs n. 82 del 2005 (CAD) che recita:

«Le pubbliche amministrazioni che siano titolari di soluzioni e programmi informatici realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, hanno l’obbligo di rendere disponibile il relativo codice sorgente,  completo della documentazione e rilasciato in repertorio pubblico sotto licenza aperta, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni o ai soggetti giuridici che intendano adattarli alle proprie esigenze, salvo motivate ragioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale e consultazioni elettorali.»

Il modello di sviluppo attuale si fonda sullo sviluppo di pratiche e di software libero o a codice sorgente aperto (Legge regionale 14 novembre 2008, n. 19) e su un insieme di regole condivise per l’evoluzione dei vari prodotti: sulla base di un backlog condiviso, ciascun riusante finanzia autonomamente gli sviluppi assegnati e il codice generato viene poi contribuito in una main release che è messa a disposizione di ciascun partecipante. In tale contesto, Regione del Veneto svolge il ruolo di coordinatore degli Enti e dei processi, di manutentore delle soluzioni e di gestore della comunità.

Nel corso degli anni, la Community è cresciuta a ritmo sostenuto, raggiungendo un livello di complessità tale per cui si rende necessaria una sua evoluzione da un punto di vista organizzativo, funzionale e della sostenibilità economica, rispetto al modello autorizzato con DGR n. 1111/2009. Una tale evoluzione della community, che fino ad oggi è stata completamente finanziata da Regione del Veneto, ha rilevato, infatti, la necessità di un cambio di paradigma al fine di mantenersi sostenibile nel tempo. È in questo quadro che nasce SPAC Reload (Spac fase 2) un nuovo modello di sostenibilità e di gestione che prevede idonei strumenti organizzativi e tecnologici a supporto della Community, al fine di sostenere i processi di sviluppo evolutivo dei prodotti software esistenti, nonché la creazione di nuove progettualità coerenti con la trasformazione digitale in atto. Tale nuovo modello della Fase 2 di Spac prevede la partecipazione ai costi degli Enti aderenti. La nuova governance dovrà consentire agli Enti riusanti di poter usufruire di servizi professionali avanzati rendendo, al contempo, economicamente sostenibili questi processi.

Le Pubbliche Amministrazioni interessate ad entrare a far parte della Community saranno tenute a sottoscrivere con Regione del Veneto, ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 241 del 1990 e dell’art. 7, comma 4, del D.Lgs. n. 36 del 2023, un Accordo di collaborazione disciplinante le modalità di realizzazione della Comunità SPAC, volta alla gestione ed alla promozione dei processi di riuso e diffusione delle soluzioni software abilitate dalle piattaforme regionali, nonché delle conoscenze e buone pratiche volte alla trasformazione digitale della PA, su scala regionale e nazionale (Allegato A). A tale accordo, qualora l’Ente intenda contribuire al progetto finanziando attività di sviluppo come specificato all’art. 10, comma 4 dell’Accordo, dovrà compilare e sottoscrivere il Modulo di onboarding (Allegato B). Per modificare e/o integrare la partecipazione alla Community SPAC di cui all’Accordo di Collaborazione, l’Ente potrà sottoscrivere il Modulo di Aggiornamento (Allegato C), da inviare tramite PEC al Soggetto Gestore, ovvero a Regione del Veneto.

Il modello di accordo di collaborazione “SPAC”, nella quale Regione del Veneto svolgerà il ruolo di Soggetto Gestore, promuovendo ed incentivando le dinamiche di collaborazione, riuso e sostenibilità dei modelli di sviluppo tecnologico del software della PA, è da ricondursi ad un modello di cooperazione tra entità pubbliche finalizzate a garantire l’adempimento di una funzione di pubblico servizio comune ad entrambe.

Nell’ambito di tale Accordo di collaborazione che ha quindi l’obiettivo di gestire e promuovere le buone pratiche di riuso delle soluzioni abilitate dalle piattaforme regionali su scala nazionale, Regione del Veneto opererà secondo il modello della delega di funzioni, ai sensi e per gli effetti dell'art. 30, ultimo comma del D.Lgs. n. 267 del 2000, ovvero in luogo e per conto degli Enti deleganti per il raggiungimento delle finalità della suddetta Convenzione.

Le soluzioni tecnologiche che verranno messe a riuso, contestualmente alla nascita di SPAC Reload, sono indicate nell’Allegato D. Dette soluzioni potranno essere nel tempo aggiornate.

Trattandosi di una Community basata sullo sviluppo di pratiche e di software libero o a codice sorgente aperto, in attuazione dei principi della L.R. n. 19/2008, del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’amministrazione digitale) e della Determinazione AGID n. 628/2021, le licenze di software libero che consentono l’utilizzo gratuito del codice sorgente di riferimento dovranno essere scelte tra quelle certificate da Open Source Iniziative (Allegato E).

All’Amministrazione regionale, in particolare, saranno delegate le seguenti funzioni ed attività che eserciterà in qualità di Soggetto gestore:

- promozione e cura della erogazione dei servizi ai membri della Comunità, come definiti nel relativo Catalogo dei servizi (Allegato F);

- governo e gestione della Comunità SPAC, coerentemente con le priorità strategiche definite nell’Accordo di collaborazione e con il Regolamento di funzionamento della Comunità (Allegato G);

- raccolta di risorse attraverso la costituzione di partenariati, sponsorship e adesione a bandi per ottenere Fondi pubblici.

Nella Convenzione gli Enti indicheranno la tipologia di iscrizione che intendono effettuare (se base o premium) e gli eventuali nominativi di rappresentanza nei Comitati Guida di ciascuna Community, nonché eventuali soluzioni tecnologiche che metteranno a disposizione in riuso della Comunità.

Gli Enti aderenti, a rimborso delle spese sostenute da Regione del Veneto nello svolgimento dei compiti alla stessa affidati, saranno tenute al versamento di contributi annuali di adesione alla Community commisurati alle dimensioni dell'Ente e di contributi per l’eventuale attivazione di servizi informatici richiesti, che costituiscono un mero rimborso dei costi reali che l’Amministrazione regionale sosterrà (Allegato H). Detti costi potranno essere nel tempo aggiornati, sulla base della variazione dei costi sostenuti dall’Amministrazione regionale.

Nel caso di specie, gli impegni che le singole Amministrazioni aderenti si impegnano ad assumere sono ben definiti tanto che per i singoli servizi è previsto un tariffario trasparente e reso a disposizione di tutti.

Ciascun Ente aderente interessato ad una soluzione del Catalogo potrà rivolgersi alla Community per richiedere supporto nella realizzazione del proprio progetto di riuso ed in particolare supporto al Soggetto Gestore per l’erogazione dei servizi come definiti nel relativo Catalogo.

Nel caso in cui, nel ciclo di vita del progetto di riuso, l’Ente realizzasse attività di sviluppo e il codice sviluppato potesse essere integrato in quello Master, ovvero quello di partenza, l’Ente si impegnerà a prendersi carico della manutenzione del codice sviluppato per un periodo di 12 mesi, a seguito del quale la titolarità dello stesso e gli oneri di manutenzione saranno ceduti al Soggetto gestore.

Nel caso in cui, nel ciclo di vita del progetto di riuso, l’Ente realizzasse attività di sviluppo e il codice sviluppato non potesse essere integrato nel Master e generasse pertanto un nuovo Master, l’Ente potrà richiedere al Soggetto gestore l’introduzione della nuova soluzione a Catalogo e, se accolta dalla Comunità, richiedere di assumere la responsabilità di Coordinatore del nuovo Comitato Guida che verrà istituito.

Dal punto di vista operativo saranno organizzati:

- un Comitato di Comunità, con il compito di definire le priorità strategiche della Community SPAC nel suo complesso;

- Comitati Guida con funzioni di approvazione, coordinamento e monitoraggio dei singoli progetti sviluppati nella Community SPAC con lo scopo di garantire rappresentatività a tutti i soggetti coinvolti o interessati dalle specifiche attività o Cantieri di sviluppo;

-  Tavoli tecnici con il compito di svolgere le attività di coordinamento operativo e di monitoraggio esecutivo delle attività afferenti ai Cantieri di sviluppo attivi.

Al fine di svolgere le funzioni di soggetto gestore nella Community SPAC Reload, la Direzione ICT e Agenda Digitale ha la necessità di avvalersi di professionalità esterne che possano validamente supportarla nello svolgimento ottimale delle stesse. Sul punto, Veneto Innovazione S.p.A. si palesa essere un soggetto particolarmente idoneo - in termini organizzativi/operativi nonché per le competenze specialistiche acquisite - per supportare l’Amministrazione regionale nello svolgimento delle funzioni di soggetto gestore nella Community SPAC Reload. Invero, Regione del Veneto per la realizzazione di iniziative similari si è più volte avvalsa, con risultati ottimali, della collaborazione e della professionalità degli addetti della società in house providing.

Per quanto sopra, in risposta alla richiesta formulata dalla Direzione ICT e Agenda Digitale nota n. 405425 del 27/07/2023, Veneto Innovazione S.p.A. ha trasmesso all’Amministrazione regionale, con nota registrata al protocollo regionale n. 40108 del 25/01/2024, la propria proposta economico-operativa per il triennio 2024/2026.

Nello specifico, Veneto Innovazione S.p.A. dovrà svolgere, annualmente, le seguenti macroattività di supporto all’attività di gestione della Comunità SPAC, sotto la supervisione e il coordinamento strategico della Direzione ICT e di Agenda Digitale:

  • gestione amministrativo-contabile della Comunità SPAC, per conto di Regione del Veneto, mediante le risorse ad essa conferite e rappresentate dalle quote di adesione alla Comunità di tutti gli Enti sottoscrittori, nonché dalla quota di Regione del Veneto;
  • gestione di tali risorse finanziarie relative alla Comunità in oggetto, nel rispetto dei principi di economicità e di efficienza, nonché di tutela degli investimenti;
  • svolgimento delle attività amministrative di back office rappresentate dalla gestione dei database, dall’archiviazione della documentazione e dagli adempimenti burocratici;
  • gestione degli approvvigionamenti necessari al funzionamento della struttura del Soggetto gestore;
  • gestione del master delle soluzioni a catalogo, ovvero la condivisione del codice in un branch condiviso e uniforme su repository Gitlab, l’elaborazione e condivisione della documentazione di progetto su MyExtranet e l’aggiornamento continuo della stessa in funzione delle attività di manutenzione svolte;
  • gestione dell’issue tracking, raccolta delle esigenze di evoluzione delle soluzioni (backlog) e relativa analisi di fattibilità preliminare;
  • controllo, direzione ed eventuale implementazione degli sviluppi evolutivi approvati dalla Comunità, assicurando la conformità con le Linee guida e regole tecniche di sviluppo predefinite;
  • valutazione degli interventi di integrazione, personalizzazione e sviluppo richiesti o contribuiti dagli Enti, in base all’impatto sull’architettura della soluzione, sulla sicurezza e alle priorità stabilite dalla Comunità;
  • implementazione, a propria discrezione, degli interventi di manutenzione di minore impatto che si rendono necessari;
  • conduzione di attività di gestione, al fine di promuovere la collaborazione e la condivisione delle soluzioni software a favore di tutti gli Enti riusanti, in linea con il principio di tutela degli investimenti, riuso e di neutralità tecnologica;
  • promozione delle soluzioni tecnologiche regionali messe in riuso contestualmente alla nascita del progetto.

Il compenso massimo previsto per lo svolgimento delle suindicate attività ammonta ad Euro 5.000.000,00 (IVA ed ogni altro onere inclusi); la convenzione avrà una durata sino al 31/12/2026, a decorrere dalla sua sottoscrizione.

Il suindicato importo è così ripartito:

  1. Euro 110.000,00 (IVA ed ogni altro onere inclusi) annuali per un complessivo, nel triennio, di Euro 330.000,00 (IVA ed ogni altro onere inclusi) che sarà finanziato da Regione del Veneto. Con tale importo Veneto Innovazione S.p.A. garantirà all’Amministrazione regionale l’erogazione dei “servizi base” sulla base dell'organizzazione individuata sotto il nome di “Responsabile Tecnico” mettendo a disposizione due figure professionali con qualifiche di IT Manager e Lead Architect;
  2. Euro 3.670.000 (IVA ed ogni altro onere inclusi) quale importo massimo costituito dai contributi versati a Regione del Veneto da ciascun Ente aderente, da erogare a Veneto Innovazione S.p.A., nella sua totalità, sulla base delle componenti di contributo, differenziate secondo la tipologia di Ente, indicate nella tabella di cui all’Allegato H, solo qualora aderiscano alla Community SPAC Reload tutti gli Enti oggi aderenti alla Community SPAC (pari a 10 Enti pubblici oltre a Regione del Veneto) e tali adesioni avvengano per la globalità dei servizi messi a disposizione nell’ambito dell’Accordo di collaborazione; 
  3. Euro 1.000.000,00 (IVA ed ogni altro onere inclusi) quale importo massimo costituito dai contributi versati a Regione del Veneto da ciascun Ente aderente in caso fossero messe a riuso, a seguito dell’aggiornamento dell’Allegato D, nuove soluzioni tecniche e nel caso aderissero all’Accordo di collaborazione Enti pubblici diversi da quelli indicati al suindicato punto 2).

Secondo la Direzione competente, come previsto dall’art. 7 del Decreto Legislativo n. 36 del 31 marzo 2023, l’affidamento alla Società risulta vantaggioso anche per la collettività in termini di efficienza, economicità, qualità della prestazione, celerità del procedimento e di razionale impiego delle risorse pubbliche.

L’affidamento in house garantisce, infatti, una maggior autonomia decisionale e tempi di risoluzione delle problematiche più immediati e certi rispetto ad un modello in cui risulta necessario un confronto negoziale con un terzo soggetto gestore.

Si rammenta inoltre che Regione del Veneto, per la realizzazione di iniziative similari, si è più volte avvalsa con risultati ottimali della collaborazione e della professionalità degli addetti della società in house providing Veneto Innovazione S.p.A. Con riferimento a questo aspetto, la Direzione competente ritiene che, rispetto a possibili concorrenti, l’affidamento risulti giustificato dalle specifiche competenze interne di Veneto Innovazione S.p.A. e dalla capacità della società di organizzare e coordinare servizi ad alto valore aggiunto, in quanto la capitalizzazione avvenuta negli anni del know how maturato risulta essere un asset intangibile e importante per la tipologia e la specificità delle attività previste nella presente deliberazione.

In tal senso, è necessario precisare che Veneto Innovazione S.p.A. è società in house di Regione del Veneto, istituita con Legge regionale 6 settembre 1988, n. 45, così come modificata dalle Leggi regionali n. 30/2016 e n. 14/2023, che può svolgere attività di promozione del sistema economico del Veneto, in tutti i suoi aspetti economico-produttivi, curandone la diffusione e l’informazione e favorendo l’attivazione di sinergie.

Si fa presente, inoltre, che Veneto Innovazione S.p.A. è una società a partecipazione regionale totalitaria e che lo statuto societario esclude la possibilità che privati, ovvero imprese private, partecipino alla compagine societaria. Si precisa, altresì, che le previsioni contenute nello Statuto sociale configurano l'esistenza di un controllo da parte della Regione sulla Società, analogo a quello esercitato nei confronti dei propri servizi e che essa svolge un'attività prevalentemente rivolta a Regione del Veneto, in ossequio a quanto previsto dal comma 3 dell’art. 16 del TUSP.

Ai sensi di quanto previsto dall’art. 3, comma 2, della Legge regionale 24 dicembre 2013, n. 39 e dalla vigente normativa in materia di affidamenti in house providing, la Direzione competente ha valutato che per l’attività da svolgersi, Veneto Innovazione S.p.A. non richiederà alcun mark up (ricarica) commerciale.

Inoltre, con riguardo al costo dell'attività di gestione e assistenza tecnica, si precisa che l’importo è stato quantificato sulla base di tariffe standard - per attività di Lead Architect e IT Manager, sia esso senior o junior - definite con la metodologia per la valutazione della congruità economica delle prestazioni relative agli affidamenti diretti a Veneto Innovazione S.p.A., approvata con deliberazione di Giunta regionale n. 1141 del 19 settembre 2023.

Sulla base delle suddette tariffe standard, i costi relativi all'attività di supporto di Veneto Innovazione S.p.A. risultano inferiori rispetto al pricing medio/giornata rilevati nel mercato, e conseguentemente l'affidamento risulta economicamente vantaggioso.

Si propone pertanto di affidare a Veneto Innovazione S.p.A. l’attività di supporto all’Amministrazione regionale nello svolgimento delle funzioni di soggetto gestore nella Community SPAC Reload, secondo quanto stabilito nello schema di convenzione di cui all’Allegato I, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

In ordine all’aspetto finanziario si determina in € 330.000,00 (IVA ed ogni altro onere inclusi), l’importo massimo delle obbligazioni di spesa di competenza regionale alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 7200 "Spese per il Sistema Informativo Regionale: acquisti, manutenzione, assistenza tecnica e sistemistica ed altri servizi inerenti al funzionamento dello stesso e per le attività di aggiornamento e comunicazione nei settori dell'informatica e della telematica" del Bilancio di previsione, annualità 2024, 2025 e 2026, secondo il seguente piano di esigibilità della spesa: Euro 110.000,00 nell’annualità 2024; Euro 110.000,00 nell’annualità 2025 ed Euro 110.000,00 nell’annualità 2026.

La Direzione ICT e Agenda Digitale, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza.

Sulla base di una prima previsione del numero di partecipazioni alla Community nel corso del triennio 2024-2026 si prevede il seguente piano di introiti da parte degli Enti e del corrispondente pagamento nei confronti di Veneto Innovazione: Euro 1.090.000,00 nell'annualità 2024, Euro 1.690.000,00 nell’annualità 2025 ed Euro 1.890.000,00 nell’annualità 2026.

Si propone di incaricare il Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale all’adozione di ogni atto connesso, consequenziale e comunque necessario a dar corso alle attività suddette.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTE le “Linee guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni” (adottate da AgID con Determinazione n. 115/2019 del 9 maggio 2019;

VISTA la Determinazione AGID n. 628/2021;

VISTO il D.Lgs. n. 36/2023;

VISTO il D.Lgs. 82/2005 (CAD);

VISTA la Legge n. 241/1990;

VISTA la DGR n. 1141/2023;

VISTE le Leggi regionali n. 19/2008, n. 45/1988, n. 30/2016, n. 14/2023 e n. 39/2013;

VISTA la L.R. n. 32 del 22/12/2023 “Bilancio di previsione 2024-2026”;

VISTA la D.G.R. n. 1615 del 22/12/2023 che approva il documento tecnico di accompagnamento del Bilancio di previsione 2024-2026 e successive variazioni;

VISTO il Decreto n. 25 del 29/12/2023 del Segretario Generale della Programmazione che approva il Bilancio Finanziario Gestionale 2024-2026 e successive variazioni;

VISTE le note agli atti della Direzione ICT e Agenda Digitale prot. n. 405425 del 27/07/2023 e prot. n. 40108 del 25/01/2024;

VISTO il D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTO il D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di dare atto dell’evoluzione della Community Software Partecipato Aperto Condiviso (SPAC) in un nuovo modello di sostenibilità e di gestione che prevede idonei strumenti organizzativi e tecnologici a supporto della Community, denominato SPAC Reload (Spac fase 2), al fine di mantenersi sostenibile nel tempo e sostenere i processi di sviluppo evolutivo dei prodotti software esistenti, nonché la creazione di nuove progettualità coerenti con la trasformazione digitale in atto. In tale Community Regione del Veneto svolgerà il ruolo di soggetto gestore; alla stessa spetterà l'adozione di tutti i provvedimenti ritenuti necessari per l’organizzazione e la gestione delle attività connesse alla realizzazione della Comunità SPAC Reload;
  3. di approvare, ai fini della partecipazione alla Community SPAC Reload, lo schema di Accordo di Collaborazione (Allegato A), il Modulo di Onboarding (Allegato B), il Modulo di aggiornamento della partecipazione alla Community SPAC (Allegato C), il Catalogo soluzioni a riuso (Allegato D), le Indicazioni sulle licenze applicabili (Allegato E), il Catalogo dei Servizi (Allegato F), il Regolamento di funzionamento (Allegato G) e la Tabella contributi annuali (Allegato H);
  4. di dare atto che i valori indicati nella Tabella contributi annuali (Allegato H) costituiscono un mero rimborso dei costi reali che l’Amministrazione regionale sosterrà;
  5. di affidare alla Società in house Veneto Innovazione S.p.A., ai sensi della vigente normativa in materia di procedure ad evidenza pubblica, l'attività di supporto all’Amministrazione regionale nello svolgimento delle funzioni di soggetto gestore nella Community SPAC Reload, per una durata sino al 31/12/2026, a decorrere dalla sottoscrizione della convenzione e per un importo complessivo di € 5.000.000,00 (IVA compresa), secondo lo schema di convenzione di cui all’Allegato I, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto, che si approva;
  6. di determinare in € 330.000,00 (IVA ed ogni altro onere inclusi), l’importo massimo delle obbligazioni di spesa derivanti dall’incarico da conferire a Veneto Innovazione S.p.a. a carico di Regione del Veneto, alla cui assunzione provvederà con propri provvedimenti il Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 7200 - "Spese per il Sistema Informativo Regionale: acquisti, manutenzione, assistenza tecnica e sistemistica ed altri servizi inerenti al funzionamento dello stesso e per le attività di aggiornamento e comunicazione nei settori dell'informatica e della telematica" - del Bilancio di previsione 2023- 2025, con la seguente esigibilità: Euro 110.000,00 nell'annualità 2024; Euro 110.000,00 nell'annualità 2025 ed Euro 110.000,00 nell’annualità 2026;
  7. di dare atto che la Direzione ICT e Agenda Digitale, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  8. di dare atto che sulla base di una prima previsione del numero di partecipazioni alla Community nel corso del triennio 2024-2026 (allo stato attuale pari a 10 Enti pubblici oltre a Regione del Veneto) si prevede il seguente piano di introiti da parte degli Enti aderenti e del corrispondente pagamento nei confronti di Veneto Innovazione: Euro 1.090.000,00 nell'annualità 2024, Euro 1.690.000,00 nell’annualità 2025 ed Euro 1.890.000,00 nell’annualità 2026;
  9. di incaricare il Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale dell’adozione di ogni atto connesso, consequenziale e comunque necessario a dar corso all’iniziativa di cui al presente provvedimento ivi inclusa la sottoscrizione dell’Accordo di Collaborazione e della Convenzione, con facoltà di introdurre nell'interesse dell'Amministrazione regionale eventuali modifiche/integrazioni non sostanziali alla stessa nonché di adottare gli atti di impegno, di liquidazione della relativa spesa, di aggiornamento della tabella dei contributi, sulla base della variazione dei costi sostenuti dall’Amministrazione regionale, di aggiornamento delle soluzioni tecnologiche che verranno messe a riuso e del catalogo dei servizi;
  10. di incaricare il Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale dell’esecuzione del presente atto;
  11.  di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 e successive modifiche;
  12.  di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_60_24_AllegatoA_522414.pdf
Dgr_60_24_AllegatoB_522414.pdf
Dgr_60_24_AllegatoC_522414.pdf
Dgr_60_24_AllegatoD_522414.pdf
Dgr_60_24_AllegatoE_522414.pdf
Dgr_60_24_AllegatoF_522414.pdf
Dgr_60_24_AllegatoG_522414.pdf
Dgr_60_24_AllegatoH_522414.pdf
Dgr_60_24_AllegatoI_522414.pdf

Torna indietro