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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 16 del 31 gennaio 2023


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 39 del 18 gennaio 2023

Approvazione degli schemi di accordo tra il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto e tra la Regione del Veneto e i Soggetti Attuatori per l'attuazione della Missione 2 - Componente 4 - Sub-investimento 2.1b "Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Note per la trasparenza

La deliberazione approva gli schemi di accordo tra il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto e tra la Regione del Veneto e i Soggetti Attuatori per l'attuazione della Missione 2 - Componente 4 - Sub-investimento 2.1b "Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che stanzia in favore della Regione del Veneto euro 49.680.168,15 relativamente ai “nuovi progetti ” ed euro 34.685.358,70 relativamente ai “progetti in essere”.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

L’Unione europea ha risposto alla crisi pandemica con il Next Generation EU (NGEU), un programma che prevede, fra gli altri, investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica.

Come noto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il documento che il Governo italiano ha predisposto per illustrare come l’Italia intende investire e gestire i fondi assegnati nell’ambito del programma Next generation EU e presenta anche un calendario di riforme collegate, finalizzate in parte all’attuazione del piano e in parte alla modernizzazione del Paese.

Il suddetto Piano si articola su tre assi principali: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale e raggruppa i progetti di investimento in 16 componenti e 6 missioni che rappresentano le aree “tematiche” strutturali di intervento.

Tra le missioni spicca la Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione ecologica” che discende direttamente dallo European Green Deal e dal doppio obiettivo dell’Unione europea di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55 per cento rispetto allo scenario del 1990 entro il 2030.

L’accesso ai finanziamenti del Recovery and Resilience Facility (RRF) è condizionato al fatto che i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) includano misure che concorrano concretamente alla transizione ecologica per il 37 per cento delle risorse e che, in nessun caso, violino il principio del Do Not Significant Harm (DNSH), ossia non arrechino un danno significativo all’ambiente.

Le misure di supporto della Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione ecologica” si sviluppano attraverso quattro componenti:

  • MC2.1 Un percorso verso la piena sostenibilità ambientale
  • MC2.2 Raggiungere la decarbonizzazione in tutti i settori
  • MC2.3 Efficienza energetica per un'edilizia sostenibile
  • MC2.4 Tutela del territorio e delle risorse naturali

La componente 4, con un importo di 15,6 miliardi di euro di spesa, si prefigge l’obiettivo di rendere il nostro Paese più resiliente ai cambiamenti climatici.

La priorità è garantire la sicurezza del territorio, soprattutto verso i rischi idrogeologici, e la salvaguardia della biodiversità e delle aree verdi e della biodiversità. Si presterà attenzione alla tutela dell’integrità e della sicurezza delle risorse idriche.

In particolare, sono assegnati 2,49 miliardi di euro per l'investimento 2.1 - "Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico".

Si tratta di interventi strutturali - volti a mettere in sicurezza il territorio da frane o ridurre il rischio di allagamento - e non strutturali, ovvero misure previste dai piani di gestione del rischio idrico e di alluvione, focalizzati sulla salvaguardia del territorio, sulla riqualificazione, sul monitoraggio e sulla prevenzione.

L'investimento 2.1 è articolato in due aree:

  1. misure strutturali e non strutturali nei territori più a rischio a cui sono destinati 1.287 milioni di euro, con interventi selezionati dall'esistente banca dati RENDIS entro la fine del 2021 (coordinamento della misura in capo al MITE);
  2. misure in favore delle aree colpite da calamità a cui sono destinati 1.200 milioni di euro per il ripristino delle infrastrutture danneggiate e per la riduzione del rischio residuo sulla base di piani di investimento elaborati a livello locale e approvati dal Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri entro la fine del 2021 (coordinamento della misura in capo a PCM-DPC);

Per quanto riguarda la misura di competenza del Dipartimento della Protezione Civile, a partire dal mese di marzo 2021, è stato avviato un percorso di approfondimento con gli organismi tecnici di presidio del PNRR della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze, che ha portato all'adozione del D.M. 6 agosto 2021 (pubblicato in G.U. 24 settembre 2021), con il quale le risorse sono state suddivise in:

  • 400 milioni di euro per "progetti in essere" ovvero per l'originaria finalizzazione "a rendicontazione";
  • 800 milioni di euro per la realizzazione di "nuovi progetti", da individuare nell' ambito della medesima area tematica della riduzione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico, con l'obiettivo del ripristino delle condizioni iniziali (nelle aree colpite) e di garantire la resilienza dei territori alle calamità naturali, avendo riferimento alle tipologie previste dall’art. 25, comma 2, lett.re d) ed e) del D.Lgs. n. 1/2018, limitatamente ad interventi di natura pubblica.

Le condizioni necessarie per attingere alle risorse, per ambedue le finalità possono essere rubricate sinteticamente nel modo seguente:

  • sono eleggibili unicamente gli interventi che rientrano in piani predisposti dai Commissari/soggetti responsabili in ordinario regionali per i quali la comunicazione di approvazione da parte del Dipartimento della Protezione Civile è stata adottata a far data dal 1 febbraio 2020.
  • sono ammissibili solo interventi sul patrimonio pubblico (sono esclusi contributi per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture private, danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive);
  • è necessario garantire che gli operatori economici, nell'esecuzione di appalti pubblici, rispettino gli obblighi applicabili in materia di diritto ambientale ovvero il Piano Nazionale d'Azione sul Green Public Procurement - PAN GPP;
  • è necessario garantire il rispetto del principio del "non arrecare un danno significativo" (DNSH, "do no significant harm") all'ambiente.
  • è necessario rispettare milestone e target assegnati. La milestone assegnata prevede la pubblicazione dell'atto/degli atti di approvazione del piano/dei piani degli interventi entro il 31 dicembre 2021;
  • i target assegnati corrispondono al completamento degli interventi e alla rendicontazione rispettivamente entro 31 dicembre 2025 e 30 giugno 2026; la verifica del raggiungimento dei target è effettuata attraverso il sistema di Monitoraggio Opere Pubbliche della Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche (BDAP-MOP) e comunque nel rispetto della normativa sul monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche (D.Lgs. n. 229/2011, D.L. n. 66/2014, D.Lgs. n. 50/2016 e D.Lgs. n. 97/2016).

Per quanto concerne la ripartizione delle risorse relative ad ambedue le quote, trattandosi di allocazione territoriale, vige il vincolo della destinazione del 40 per cento alle regioni del Mezzogiorno, ai sensi dell’art. 2, comma 6-bis del D.L. n. 77/2021, convertito in L. n. 108/2021.

Con nota dip/0048239 del 09/11/2021, il Dipartimento della Protezione Civile ha  comunicato l'assegnazione alla Regione del Veneto  dei seguenti importi:

  • euro 24.840.084,07 per "progetti in essere";
  • euro 49.680.168,15 per “nuovi progetti”.

La Regione del Veneto ha effettuato un’attenta ricognizione degli interventi più idonei al soddisfacimento dei requisiti richiesti in coordinamento con le strutture dei Geni Civili, dei Consorzi di Bonifica, Veneto Strade, Veneto Acque, AIPo, Provveditorato alle Opere Pubbliche.

Con nota dell’Area Tutela e Sicurezza del Territorio prot. 569012 del 03/12/2021 sono state inviate le proposte di elenco dei “progetti in essere” e “nuovi progetti” al Dipartimento della Protezione Civile:

  • per la categoria “progetti in essere” sono stati individuati 7 interventi, per un importo a rendicontazione pari a euro 35.040.290,95;
  • nella categoria “nuovi progetti” sono stati individuati 20 interventi, per un importo pari a euro 49.700.000,00.

Tutti gli interventi proposti presentano le caratteristiche definite dall’art. 25, comma 2, lett. d) del codice di protezione civile: “interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, strettamente connesso all'evento e finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità, in coerenza con gli strumenti di programmazione e pianificazione esistente”.

Lo stato di emergenza considerato per tutti gli interventi proposti è quello individuato dalla Delibera del Consiglio dei Ministri del 8 novembre 2018 “Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal giorno 2 ottobre 2018 nei territori delle Regioni Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Sicilia, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano”.

Nello specifico gli interventi prevedono: la sistemazione arginale di corpi idrici con adeguamenti strutturali e diaframmature, nella maggioranza dei casi; la sistemazione di versanti e sedi stradali e di attraversamento di corsi d’acqua; la realizzazione di una cassa di espansione e laminazione per la riduzione della piena.

Per garantire il raggiungimento dei target si è scelto di proporre interventi di importo medio e di bassa complessità tecnica e amministrativa, talora stralci di progetti già avviati, in modo da ridurre il rischio di ritardi rispettando le milestone ed i target del PNRR.

Con note prot. 54511 del 15/12/2021, prot. 54701 del 16/12/2021, il Dipartimento della Protezione Civile ha approvato rispettivamente le proposte di elenco dei “progetti in essere” per euro 24.840.084,07 (interventi da 1 a 5 dell’elenco proposto) e dei “nuovi progetti” per euro 49.680.168,15 (interventi da 1 a 20 dell’elenco proposto).

 

Con successiva integrazione prot. 55226 del 21/12/2021 il Dipartimento della Protezione Civile ha approvato la proposta di elenco dei “progetti in essere” per un ulteriore importo di euro 9.845.274,63 (interventi da 5 a 7 non coperti dalla prima approvazione), elevando pertanto l’importo dei “progetti in essere” ad euro 34.685.358,70 senza assegnazione di nuove risorse trattandosi di importi a rendicontazione.

Gli elenchi approvati, nelle more di una verifica con la Commissione Europea da parte del Servizio centrale PNRR del MEF-RGS, sono stati pubblicati sui siti internet istituzionali sia del Dipartimento sia della Regione del Veneto gli atti di adozione delle proposte di piani degli interventi e i relativi atti di approvazione da parte del Dipartimento della Protezione Civile.

Su richiesta successiva del Dipartimento, sono stati forniti la relazione illustrativa dei nuovi interventi e l’elenco degli interventi unitamente ai CUP (codice unico del progetto), necessari all’istruttoria per l’approvazione del finanziamento.

Con D.P.C.M. 23 agosto 2022, recante “Assegnazione e modalità di trasferimento alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano delle risorse finanziarie della Missione 2, Componente 4, Sub-investimento 2.1.b. del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, sono state definite le modalità di assegnazione e trasferimento delle risorse finanziarie di cui alla Missione 2, Componente 4, investimento 2.1b del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegnate anche alla Regione del Veneto.

Lo stesso D.P.C.M. prevede che vengano rispettati i seguenti termini:

  • pubblicazione dei bandi di gara ovvero l'avvio della procedura di affidamento entro il 31 maggio 2023;
  • stipula del contratto di appalto entro il 30 settembre 2023;
  • inizio effettivo dei lavori con verbale consegna lavori entro il 15 ottobre 2023.

Gli interventi dovranno essere conclusi al 31 dicembre 2025 e le rendicontazioni chiuse il 30 giugno 2026.

Con successivo Decreto del Capo dipartimento della Protezione Civile del 21/10/2022, notificato in data 03/11/2022 prot. 510008, è stato approvato in via definitiva l’elenco dei “nuovi progetti” per un ammontare complessivo pari a euro 49.680.168,15.

In tale complesso e composito quadro di riferimento, l’Accordo previsto dall’art. 15 della L. n. 241/1990, rappresenta lo strumento idoneo, a normativa vigente, per il raggiungimento degli obiettivi comuni prefissati dagli Enti coinvolti, ovvero il Dipartimento della Protezione Civile, la Regione del Veneto, oltre ai Soggetti attuatori.

L’Accordo tra il Dipartimento della Protezione Civile e la Regione del Veneto (Allegato A), nel suo testo finale trasmesso dal Dipartimento della Protezione Civile con la citata nota in data 03/11/2022, ha come finalità la definizione della governance e l’attivazione delle collaborazioni necessarie per la realizzazione di una cooperazione nell’ambito delle attività previste dal sub-investimento “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico”.

L’Accordo disciplina le modalità di rendicontazione e controllo (sia per i “progetti in essere” che per i “nuovi progetti”), nonché le modalità di svolgimento e la gestione contabile (per i soli “nuovi progetti”).

La Regione del Veneto, nel predetto Accordo, viene individuata come Amministrazione attuatrice.

In relazione a quanto sopra, atteso che l'Amministrazione regionale è altresì responsabile del coordinamento degli interventi finanziati tramite la Missione 2, Componente 4, investimento 2.1b del PNRR, si propone di demandare al Direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa, in qualità di struttura responsabile, le funzioni di coordinamento per l’esecuzione degli interventi finanziati dalla citato investimento del PNRR, ivi compresa la sottoscrizione dei necessari accordi attuativi con i singoli soggetti attuatori.

Al fine di vigilare sulla regolarità delle procedure e delle spese e adottare tutte le iniziative necessarie a prevenire e correggere le irregolarità e gli indebiti utilizzi delle risorse, l’Amministrazione attuatrice (i.e. la Regione del Veneto), dovrà dotarsi di una struttura di controllo funzionalmente indipendente dalle attività di gestione del sub-investimento, come previsto dall’art. 6  punto s) dello schema di accordo di cui al citato Allegato A al presente provvedimento. Tale struttura sarà individuata con successivo provvedimento della Giunta Regionale presso strutture regionali o enti strumentali in possesso di adeguata professionalità, a seguito della declinazione delle modalità di controllo da parte del Dipartimento della Protezione Civile o del Servizio Centrale per il PNRR del Ministero dell’Economia e delle Finanze e potrà avvalersi del personale anche di altre strutture regionali.

Gli interventi di cui agli elenchi approvati sopracitati, sono realizzati da soggetti attuatori in parte interni all’amministrazione regionale ed in parte esterni.

I soggetti attuatori interni all’amministrazione regionale sono:

  • Direzione Difesa del Suolo e della Costa;
  • Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico - U.O. Genio Civile di Rovigo;
  • Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico - U.O. Genio Civile di Treviso;
  • Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico - U.O. Genio Civile di Verona;
  • Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico - U.O. Genio Civile di Vicenza.

I soggetti attuatori esterni all’amministrazione regionale sono:

  • Veneto Strade S.p.A.;
  • Veneto Acque S.p.A.;
  • Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili - Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia. Ufficio Salvaguardia di Venezia Opere Marittime per il Veneto;
  • Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPo;
  • Consorzio di Bonifica Veneto Orientale;
  • Consorzio di Bonifica Acque Risorgive.

E' prevista inoltre una specifica disposizione attuativa (Allegato B) diretta ai singoli soggetti attuatori interni all'amministrazione regionale (U.O. Genio Civile e Direzione Difesa del Suolo e della Costa) finalizzata a disciplinare l’attuazione, le modalità di rendicontazione e controllo, le modalità di svolgimento e la gestione contabile degli interventi in argomento.

Altresì, per gli interventi di competenza di soggetti attuatori esterni all’Amministrazione regionale, si propone lo schema di accordo (Allegato C) da sottoscrivere con la Direzione Difesa del Suolo e della Costa, in qualità di Struttura responsabile, che disciplina l’attuazione, le modalità di rendicontazione e controllo (sia per i “progetti in essere” che per i “nuovi progetti”), nonché le modalità di svolgimento e la gestione contabile (per i soli “nuovi progetti”).

Con il presente provvedimento si sottopone all'approvazione della Giunta regionale:

  • lo schema di accordo tra il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto per l’attuazione degli interventi finanziati nell’ambito della Missione 2, Componente 4, investimento 2.1b del PNRR (Allegato A);
  • lo schema di disposizione attuativa diretta ai singoli soggetti attuatori interni all'amministrazione regionale finalizzata a disciplinare l’attuazione, le modalità di rendicontazione e controllo, le modalità di svolgimento e la gestione contabile degli interventi di rispettiva competenza (Allegato B);
  • lo schema di accordo di concessione di finanziamento tra la Regione del Veneto e i singoli soggetti attuatori esterni all'amministrazione regionale finalizzato a disciplinare l’attuazione, le modalità di rendicontazione e controllo, le modalità di svolgimento e la gestione contabile degli interventi di rispettiva competenza (Allegato C).

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il regolamento (UE) n. 241/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce lo strumento di recupero e resilienza (regolamento RRF) con l’obiettivo specifico di fornire agli Stati membri il sostegno finanziario al fine di conseguire le tappe intermedie e gli obiettivi delle riforme e degli investimenti stabiliti nei loro piani di ripresa e resilienza;

VISTO il Piano Nazionale di Ripresa e Resistenza #NEXTGENERATIONITALIA;

VISTA la Missione 2 – Componente 4 – sub-investimento 2.1b “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico” incluso nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del costo complessivo di euro 1.200 milioni, che comprende interventi di cui all’art. 25, comma 2, lett.re d) ed e) del D.Lgs. n. 1/2018, recante “Codice della protezione civile”, volti a incrementare la resilienza delle comunità locali nelle aree colpite da eventi calamitosi, nonché al ripristino di strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate e delle attività economiche e produttive pubbliche, dei beni culturali e paesaggistici e del patrimonio edilizio pubblico;

VISTE le note del Dipartimento della Protezione Civile Prot. DP_0051100 del 25/11/2021 e successiva Prot. DP_0048239 del 11/09/2021 "Piano Nazionale di Ripresa e Resistenza (PNRR) - Missione 2 Componente 4 - Investimento 2.1b. Aggiornamento attività. Fascicolo SIGED 4.38.12/134" con la quale è stato chiesto alla Regione del Veneto di fornire gli elenchi per i progetti “in essere” e “nuovi progetti” finanziabili con le risorse del PNRR;

VISTA la nota dell’Area Tutela e Sicurezza del Territorio Prot. 03122021 del 03/12/2021 con la quale sono stati proposti al Dipartimento della Protezione Civile gli elenchi per i progetti “in essere” e “nuovi progetti”;

VISTE le note prot. 54511 del 15/12/2021, prot. 54701 del 16/12/2021, prot. 55226 del 21/12/2021, con le quali il Dipartimento della Protezione Civile ha approvato gli elenchi dei “nuovi progetti” e dei “progetti in essere”;

VISTE le note prot. 144859 del 30/03/2022 e successiva prot. 224990 del 17/5/2022, con le quali la Direzione Difesa del Suolo e della Costa ha inviato la relazione descrittiva dei nuovi interventi e l’elenco con i corrispondenti CUP;

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 agosto 2022 di assegnazione e trasferimento delle risorse finanziarie di cui alla Missione 2, Componente 4, investimento 2.1b del Piano nazionale di ripresa e resilienza;

VISTO il Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile del 21/10/2022 di approvazione dell’elenco di dettaglio dei “nuovi progetti”;

VISTA la L. n. 241/1990;

VISTO l’art. 2, comma 2, lett. o) della L.R. n. 54/2012 e s.m.i.;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare lo schema di Accordo tra il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Amministrazione centrale) e la Regione del Veneto (Amministrazione attuatrice), Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, necessario per l’attuazione degli interventi finanziati nell’ambito della Missione 2, Componente 4, investimento 2.1b del PNRR;
  3. di approvare lo schema di disposizione attuativa, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che disciplina la realizzazione, le modalità di rendicontazione e controllo, le modalità di svolgimento e la gestione contabile degli interventi realizzati da soggetti attuatori interni all'Amministrazione regionale; 
  4. di approvare lo schema di Accordo di concessione di finanziamento tra la Regione del Veneto e i singoli soggetti attuatori esterni all'Amministrazione regionale, Allegato C, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, necessario per l’attuazione, le modalità di rendicontazione e controllo, le modalità di svolgimento e la gestione contabile degli interventi di rispettiva competenza; 
  5. di demandare al Direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa, in qualità di Struttura responsabile, il perfezionamento e la sottoscrizione degli accordi sopra citati (Allegati A e C), nonché le funzioni di coordinamento per l’esecuzione degli interventi finanziati con la Missione 2, Componente 4, investimento 2.1b del PNRR;
  6. di demandare a successivo provvedimento della Giunta regionale l’individuazione di una struttura di controllo funzionalmente indipendente dalle attività di gestione del sub-investimento 2.1b in parola, come meglio precisato in premessa;
  7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese per il bilancio regionale;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e s.m.i.;
  9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_39_23_AllegatoA_494529.pdf
Dgr_39_23_AllegatoB_494529.pdf
Dgr_39_23_AllegatoC_494529.pdf

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