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Materia: Protezione civile e calamità naturali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 39 del 18 gennaio 2023
Approvazione degli schemi di accordo tra il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto e tra la Regione del Veneto e i Soggetti Attuatori per l'attuazione della Missione 2 - Componente 4 - Sub-investimento 2.1b "Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La deliberazione approva gli schemi di accordo tra il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto e tra la Regione del Veneto e i Soggetti Attuatori per l'attuazione della Missione 2 - Componente 4 - Sub-investimento 2.1b "Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che stanzia in favore della Regione del Veneto euro 49.680.168,15 relativamente ai “nuovi progetti ” ed euro 34.685.358,70 relativamente ai “progetti in essere”.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
L’Unione europea ha risposto alla crisi pandemica con il Next Generation EU (NGEU), un programma che prevede, fra gli altri, investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica.
Come noto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il documento che il Governo italiano ha predisposto per illustrare come l’Italia intende investire e gestire i fondi assegnati nell’ambito del programma Next generation EU e presenta anche un calendario di riforme collegate, finalizzate in parte all’attuazione del piano e in parte alla modernizzazione del Paese.
Il suddetto Piano si articola su tre assi principali: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale e raggruppa i progetti di investimento in 16 componenti e 6 missioni che rappresentano le aree “tematiche” strutturali di intervento.
Tra le missioni spicca la Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione ecologica” che discende direttamente dallo European Green Deal e dal doppio obiettivo dell’Unione europea di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55 per cento rispetto allo scenario del 1990 entro il 2030.
L’accesso ai finanziamenti del Recovery and Resilience Facility (RRF) è condizionato al fatto che i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) includano misure che concorrano concretamente alla transizione ecologica per il 37 per cento delle risorse e che, in nessun caso, violino il principio del Do Not Significant Harm (DNSH), ossia non arrechino un danno significativo all’ambiente.
Le misure di supporto della Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione ecologica” si sviluppano attraverso quattro componenti:
La componente 4, con un importo di 15,6 miliardi di euro di spesa, si prefigge l’obiettivo di rendere il nostro Paese più resiliente ai cambiamenti climatici.
La priorità è garantire la sicurezza del territorio, soprattutto verso i rischi idrogeologici, e la salvaguardia della biodiversità e delle aree verdi e della biodiversità. Si presterà attenzione alla tutela dell’integrità e della sicurezza delle risorse idriche.
In particolare, sono assegnati 2,49 miliardi di euro per l'investimento 2.1 - "Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico".
Si tratta di interventi strutturali - volti a mettere in sicurezza il territorio da frane o ridurre il rischio di allagamento - e non strutturali, ovvero misure previste dai piani di gestione del rischio idrico e di alluvione, focalizzati sulla salvaguardia del territorio, sulla riqualificazione, sul monitoraggio e sulla prevenzione.
L'investimento 2.1 è articolato in due aree:
Per quanto riguarda la misura di competenza del Dipartimento della Protezione Civile, a partire dal mese di marzo 2021, è stato avviato un percorso di approfondimento con gli organismi tecnici di presidio del PNRR della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze, che ha portato all'adozione del D.M. 6 agosto 2021 (pubblicato in G.U. 24 settembre 2021), con il quale le risorse sono state suddivise in:
Le condizioni necessarie per attingere alle risorse, per ambedue le finalità possono essere rubricate sinteticamente nel modo seguente:
Per quanto concerne la ripartizione delle risorse relative ad ambedue le quote, trattandosi di allocazione territoriale, vige il vincolo della destinazione del 40 per cento alle regioni del Mezzogiorno, ai sensi dell’art. 2, comma 6-bis del D.L. n. 77/2021, convertito in L. n. 108/2021.
Con nota dip/0048239 del 09/11/2021, il Dipartimento della Protezione Civile ha comunicato l'assegnazione alla Regione del Veneto dei seguenti importi:
La Regione del Veneto ha effettuato un’attenta ricognizione degli interventi più idonei al soddisfacimento dei requisiti richiesti in coordinamento con le strutture dei Geni Civili, dei Consorzi di Bonifica, Veneto Strade, Veneto Acque, AIPo, Provveditorato alle Opere Pubbliche.
Con nota dell’Area Tutela e Sicurezza del Territorio prot. 569012 del 03/12/2021 sono state inviate le proposte di elenco dei “progetti in essere” e “nuovi progetti” al Dipartimento della Protezione Civile:
Tutti gli interventi proposti presentano le caratteristiche definite dall’art. 25, comma 2, lett. d) del codice di protezione civile: “interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, strettamente connesso all'evento e finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità, in coerenza con gli strumenti di programmazione e pianificazione esistente”.
Lo stato di emergenza considerato per tutti gli interventi proposti è quello individuato dalla Delibera del Consiglio dei Ministri del 8 novembre 2018 “Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal giorno 2 ottobre 2018 nei territori delle Regioni Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Sicilia, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano”.
Nello specifico gli interventi prevedono: la sistemazione arginale di corpi idrici con adeguamenti strutturali e diaframmature, nella maggioranza dei casi; la sistemazione di versanti e sedi stradali e di attraversamento di corsi d’acqua; la realizzazione di una cassa di espansione e laminazione per la riduzione della piena.
Per garantire il raggiungimento dei target si è scelto di proporre interventi di importo medio e di bassa complessità tecnica e amministrativa, talora stralci di progetti già avviati, in modo da ridurre il rischio di ritardi rispettando le milestone ed i target del PNRR.
Con note prot. 54511 del 15/12/2021, prot. 54701 del 16/12/2021, il Dipartimento della Protezione Civile ha approvato rispettivamente le proposte di elenco dei “progetti in essere” per euro 24.840.084,07 (interventi da 1 a 5 dell’elenco proposto) e dei “nuovi progetti” per euro 49.680.168,15 (interventi da 1 a 20 dell’elenco proposto).
Con successiva integrazione prot. 55226 del 21/12/2021 il Dipartimento della Protezione Civile ha approvato la proposta di elenco dei “progetti in essere” per un ulteriore importo di euro 9.845.274,63 (interventi da 5 a 7 non coperti dalla prima approvazione), elevando pertanto l’importo dei “progetti in essere” ad euro 34.685.358,70 senza assegnazione di nuove risorse trattandosi di importi a rendicontazione.
Gli elenchi approvati, nelle more di una verifica con la Commissione Europea da parte del Servizio centrale PNRR del MEF-RGS, sono stati pubblicati sui siti internet istituzionali sia del Dipartimento sia della Regione del Veneto gli atti di adozione delle proposte di piani degli interventi e i relativi atti di approvazione da parte del Dipartimento della Protezione Civile.
Su richiesta successiva del Dipartimento, sono stati forniti la relazione illustrativa dei nuovi interventi e l’elenco degli interventi unitamente ai CUP (codice unico del progetto), necessari all’istruttoria per l’approvazione del finanziamento.
Con D.P.C.M. 23 agosto 2022, recante “Assegnazione e modalità di trasferimento alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano delle risorse finanziarie della Missione 2, Componente 4, Sub-investimento 2.1.b. del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, sono state definite le modalità di assegnazione e trasferimento delle risorse finanziarie di cui alla Missione 2, Componente 4, investimento 2.1b del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegnate anche alla Regione del Veneto.
Lo stesso D.P.C.M. prevede che vengano rispettati i seguenti termini:
Gli interventi dovranno essere conclusi al 31 dicembre 2025 e le rendicontazioni chiuse il 30 giugno 2026.
Con successivo Decreto del Capo dipartimento della Protezione Civile del 21/10/2022, notificato in data 03/11/2022 prot. 510008, è stato approvato in via definitiva l’elenco dei “nuovi progetti” per un ammontare complessivo pari a euro 49.680.168,15.
In tale complesso e composito quadro di riferimento, l’Accordo previsto dall’art. 15 della L. n. 241/1990, rappresenta lo strumento idoneo, a normativa vigente, per il raggiungimento degli obiettivi comuni prefissati dagli Enti coinvolti, ovvero il Dipartimento della Protezione Civile, la Regione del Veneto, oltre ai Soggetti attuatori.
L’Accordo tra il Dipartimento della Protezione Civile e la Regione del Veneto (Allegato A), nel suo testo finale trasmesso dal Dipartimento della Protezione Civile con la citata nota in data 03/11/2022, ha come finalità la definizione della governance e l’attivazione delle collaborazioni necessarie per la realizzazione di una cooperazione nell’ambito delle attività previste dal sub-investimento “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico”.
L’Accordo disciplina le modalità di rendicontazione e controllo (sia per i “progetti in essere” che per i “nuovi progetti”), nonché le modalità di svolgimento e la gestione contabile (per i soli “nuovi progetti”).
La Regione del Veneto, nel predetto Accordo, viene individuata come Amministrazione attuatrice.
In relazione a quanto sopra, atteso che l'Amministrazione regionale è altresì responsabile del coordinamento degli interventi finanziati tramite la Missione 2, Componente 4, investimento 2.1b del PNRR, si propone di demandare al Direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa, in qualità di struttura responsabile, le funzioni di coordinamento per l’esecuzione degli interventi finanziati dalla citato investimento del PNRR, ivi compresa la sottoscrizione dei necessari accordi attuativi con i singoli soggetti attuatori.
Al fine di vigilare sulla regolarità delle procedure e delle spese e adottare tutte le iniziative necessarie a prevenire e correggere le irregolarità e gli indebiti utilizzi delle risorse, l’Amministrazione attuatrice (i.e. la Regione del Veneto), dovrà dotarsi di una struttura di controllo funzionalmente indipendente dalle attività di gestione del sub-investimento, come previsto dall’art. 6 punto s) dello schema di accordo di cui al citato Allegato A al presente provvedimento. Tale struttura sarà individuata con successivo provvedimento della Giunta Regionale presso strutture regionali o enti strumentali in possesso di adeguata professionalità, a seguito della declinazione delle modalità di controllo da parte del Dipartimento della Protezione Civile o del Servizio Centrale per il PNRR del Ministero dell’Economia e delle Finanze e potrà avvalersi del personale anche di altre strutture regionali.
Gli interventi di cui agli elenchi approvati sopracitati, sono realizzati da soggetti attuatori in parte interni all’amministrazione regionale ed in parte esterni.
I soggetti attuatori interni all’amministrazione regionale sono:
I soggetti attuatori esterni all’amministrazione regionale sono:
E' prevista inoltre una specifica disposizione attuativa (Allegato B) diretta ai singoli soggetti attuatori interni all'amministrazione regionale (U.O. Genio Civile e Direzione Difesa del Suolo e della Costa) finalizzata a disciplinare l’attuazione, le modalità di rendicontazione e controllo, le modalità di svolgimento e la gestione contabile degli interventi in argomento.
Altresì, per gli interventi di competenza di soggetti attuatori esterni all’Amministrazione regionale, si propone lo schema di accordo (Allegato C) da sottoscrivere con la Direzione Difesa del Suolo e della Costa, in qualità di Struttura responsabile, che disciplina l’attuazione, le modalità di rendicontazione e controllo (sia per i “progetti in essere” che per i “nuovi progetti”), nonché le modalità di svolgimento e la gestione contabile (per i soli “nuovi progetti”).
Con il presente provvedimento si sottopone all'approvazione della Giunta regionale:
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il regolamento (UE) n. 241/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce lo strumento di recupero e resilienza (regolamento RRF) con l’obiettivo specifico di fornire agli Stati membri il sostegno finanziario al fine di conseguire le tappe intermedie e gli obiettivi delle riforme e degli investimenti stabiliti nei loro piani di ripresa e resilienza;
VISTO il Piano Nazionale di Ripresa e Resistenza #NEXTGENERATIONITALIA;
VISTA la Missione 2 – Componente 4 – sub-investimento 2.1b “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico” incluso nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del costo complessivo di euro 1.200 milioni, che comprende interventi di cui all’art. 25, comma 2, lett.re d) ed e) del D.Lgs. n. 1/2018, recante “Codice della protezione civile”, volti a incrementare la resilienza delle comunità locali nelle aree colpite da eventi calamitosi, nonché al ripristino di strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate e delle attività economiche e produttive pubbliche, dei beni culturali e paesaggistici e del patrimonio edilizio pubblico;
VISTE le note del Dipartimento della Protezione Civile Prot. DP_0051100 del 25/11/2021 e successiva Prot. DP_0048239 del 11/09/2021 "Piano Nazionale di Ripresa e Resistenza (PNRR) - Missione 2 Componente 4 - Investimento 2.1b. Aggiornamento attività. Fascicolo SIGED 4.38.12/134" con la quale è stato chiesto alla Regione del Veneto di fornire gli elenchi per i progetti “in essere” e “nuovi progetti” finanziabili con le risorse del PNRR;
VISTA la nota dell’Area Tutela e Sicurezza del Territorio Prot. 03122021 del 03/12/2021 con la quale sono stati proposti al Dipartimento della Protezione Civile gli elenchi per i progetti “in essere” e “nuovi progetti”;
VISTE le note prot. 54511 del 15/12/2021, prot. 54701 del 16/12/2021, prot. 55226 del 21/12/2021, con le quali il Dipartimento della Protezione Civile ha approvato gli elenchi dei “nuovi progetti” e dei “progetti in essere”;
VISTE le note prot. 144859 del 30/03/2022 e successiva prot. 224990 del 17/5/2022, con le quali la Direzione Difesa del Suolo e della Costa ha inviato la relazione descrittiva dei nuovi interventi e l’elenco con i corrispondenti CUP;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 agosto 2022 di assegnazione e trasferimento delle risorse finanziarie di cui alla Missione 2, Componente 4, investimento 2.1b del Piano nazionale di ripresa e resilienza;
VISTO il Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile del 21/10/2022 di approvazione dell’elenco di dettaglio dei “nuovi progetti”;
VISTA la L. n. 241/1990;
VISTO l’art. 2, comma 2, lett. o) della L.R. n. 54/2012 e s.m.i.;
delibera
(seguono allegati)
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