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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 80 del 18 giugno 2021


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 763 del 15 giugno 2021

Approvazione dello schema di Protocollo di Intesa tra la Regione del Veneto e il Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza per la realizzazione di percorsi formativi rivolti al personale in servizio presso la Guardia di Finanza alla sede di Venezia e nei Reparti del Comando Regionale Veneto. Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., art. 15. Legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 e s.m.i., art. 2, comma 4.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva lo schema di Protocollo di Intesa tra la Regione del Veneto e il Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza per la realizzazione di forme di collaborazione volte a potenziare l’efficacia delle azioni e della mission perseguita dalla Guardia di Finanza in ambito regionale, attraverso l’individuazione di percorsi formativi rivolti al personale in servizio presso la Guardia di Finanza alla sede di Venezia e nei Reparti del Comando Regionale Veneto, che mirino all’acquisizione delle competenze tecniche in linea con il fabbisogno formativo espresso dal Comando Regionale.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

La complessa situazione che il Paese sta affrontando a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 costituisce uno scenario di indubbio interesse per la criminalità economica, naturalmente capace di adattarsi al mutato contesto socio-economico al fine di cogliere nuove opportunità per perpetrare ulteriori illeciti.

Nella nostra Regione, il Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza, alla luce del mutato scenario di contesto economico-sociale e per orientare le attività ispettive dei Reparti del Corpo al contrasto dei fenomeni illeciti più gravi, sta svolgendo un monitoraggio attento e costante del tessuto economico regionale, finalizzato ad individuare i più insidiosi fenomeni illeciti favoriti dalla particolare, pregiudizievole contingenza tuttora in atto.

Tale analisi dei rischi intende prioritariamente:

  • contrastare possibili fenomeni di illegalità connessi alle opportunità che la crisi può generare, a tutela degli interessi della parte sana dell’intero sistema produttivo regionale;
  • arginare, in primis, il riciclaggio di capitali illeciti, l’acquisizione di imprese “sane” da parte della criminalità organizzata, la fraudolenta percezione di finanziamenti, contributi e risorse comunitarie, nazionali o locali nonché l’infiltrazione illecita nelle procedure d’appalto;
  • monitorare il contesto socio-economico del Veneto con l’intento di isolare, in ragione delle possibili evoluzioni, le più perniciose evidenze di rischio illecito, anche al fine di individuare target connotati da maggiori elementi di criticità nei confronti dei quali avviare tempestivamente attività ispettive.

Con l’obiettivo di rendere ancora più efficaci le attività sopra indicate, la Regione del Veneto ha avviato un’interlocuzione con il Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza per individuare, e realizzare, forme di collaborazione volte a potenziare l’efficacia delle azioni e della mission perseguita dalla Guardia di Finanza in ambito regionale, in particolare attraverso l’individuazione di percorsi formativi, rivolti al personale della Guardia di Finanza in servizio nella nostra Regione, volti all’acquisizione di competenze tecniche in linea con il fabbisogno formativo espresso dal Comando Regionale.

Oltre a percorsi finalizzati allo sviluppo delle competenze tecnico professionali, sarà possibile prevedere percorsi formativi finalizzati allo sviluppo delle conoscenze di lingue straniere, nonché forme di collaborazione nel settore della formazione e della didattica tramite la reciproca partecipazione a corsi, seminari e workshop. Sarà inoltre possibile prevedere, a conclusione dei percorsi, anche esami di certificazione europea della lingua.

Tenuto conto delle considerazioni di cui sopra, ed allo scopo di dare un seguito alle indicazioni elaborate nel corso dei momenti di confronto, si propone all’esame della Giunta regionale lo schema di Protocollo di Intesa tra Regione del Veneto e il Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che per conto della Regione del Veneto sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato.

Per il raggiungimento delle finalità, per tutte le disposizioni operative contenute nello schema di Protocollo di Intesa e per ogni altro intervento di collaborazione ritenuto di interesse delle parti è prevista l’istituzione di una Cabina di Regia composta da due rappresentanti per ciascuno dei sottoscrittori

Le attività formative saranno erogate sul territorio regionale e, con successivo provvedimento della Giunta regionale, saranno finanziate con risorse regionali, statali e comunitarie, una volta verificatane la disponibilità.

Come previsto dall’art. 5 dello schema di Protocollo di Intesa, Allegato A, le attività previste dovranno essere concluse entro due anni a decorrere dalla data di sottoscrizione del Protocollo di Intesa stesso, con la possibilità di prorogarlo per un ulteriore biennio con espressa volontà delle Parti.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’articolo 15, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241, ai sensi del quale le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

VISTO il Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 sul conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, che attribuisce alle Regioni la programmazione dell’offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale;

VISTO il Decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68 recante “Adeguamento dei compiti del Corpo della Guardia di Finanza, a norma dell’articolo 4 della legge 31 marzo 2000, n. 78”;

VISTO il Decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76 “Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, a norma dell’articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53”;

VISTO il Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 “Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53”;

VISTO il Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 “Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell’articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92” ed il Decreto Interministeriale dell’8 gennaio 2018 di “Istituzione del Quadro nazionale delle qualificazioni rilasciate nell’ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze di cui al decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13”;

VISTO il Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 “Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107”;

VISTI gli Accordi in Conferenza Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 27 luglio 2011 e del 19 gennaio 2012 relativi alla definizione delle aree professionali e alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione professionale (Repertorio nazionale qualifiche triennali e diplomi quadriennali);

VISTO l’articolo 2, comma 1, lettera a) del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 30 giugno 2015, recante “Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell’ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13”;

VISTO l’Accordo stipulato in Conferenza Stato-Regioni tra il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali, l’aggiornamento degli standard minimi relativi alle competenze di base e dei modelli di attestazione intermedia e finale dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, di cui all’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011, repertorio Atti n. 155/CSR del 1 agosto 2019;

VISTO l’Accordo stipulato in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 18 dicembre 2019 n. 19/210/CR10/C9 relativo alla tabella di confluenza tra qualifiche e diplomi professionali e per l’assunzione delle dimensioni personali, sociali, di apprendimento e imprenditoriali nell’ambito dei percorsi di istruzione e formazione professionale;

VISTO l'articolo 1474 del Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, concernente “Codice dell'Ordinamento Militare” e successive modifiche e integrazioni, il quale prevede che lo Stato predisponga misure effettive volte a promuovere l'elevazione culturale, la formazione della coscienza civica e la preparazione professionale dei militari;

VISTO il Decreto Legislativo 29 marzo 2012, n. 68, con il quale è stata revisionata la normativa di principio in materia di diritto allo studio;

VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

VISTA la legge regionale 9 agosto 2002, n. 19 “Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati” e s.m.i;

VISTA la legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54, come modificata con legge regionale 17 maggio 2016, n. 14;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare lo schema di Protocollo di Intesa tra la Regione del Veneto e il Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che per conto della Regione del Veneto sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato, per la realizzazione di percorsi formativi rivolti al personale in servizio presso la Guardia di Finanza alla sede di Venezia e nei Reparti del Comando Regionale Veneto e finalizzati all’acquisizione delle competenze tecniche in linea con il fabbisogno formativo espresso dal Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza;
  3. di rinviare ad un successivo provvedimento della Giunta regionale il finanziamento delle attività formative con risorse regionali, statali e comunitarie, una volta verificatane la disponibilità;
  4. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente provvedimento che si rendesse necessario, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi;
  5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_763_21_AllegatoA_450873.pdf

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