Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 469 del 13 aprile 2021
Piano Sviluppo e Coesione (PSC): approvazione dello schema di convenzione tra la Regione del Veneto e l'Agenzia Veneta per i Pagamenti (Avepa) quale soggetto individuato, ai sensi della L.R. n. 31/2001 come modificata dalla L.R. n. 28/2020, alla gestione degli interventi previsti dalla DGR n. 241/2021.
Trattasi di provvedimento finalizzato all’approvazione dello schema di convenzione con Avepa quale soggetto individuato per la gestione degli interventi, non più finanziati nell’ambito del POR FESR 2014-2020, confluiti nel redigendo PSC mediante assegnazione della quota del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020 che andrà a coprire l’attuazione degli interventi stessi.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è, congiuntamente ai Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE), lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell'articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana e dell'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE). Nel FSC - disciplinato dal D.Lgs. n. 88/2011 che ha così ridenominato il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) - sono iscritte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese nonché a incentivi e investimenti pubblici per obiettivi strategici relativi ad Aree Tematiche nazionali individuate dalla Presidenza del Consiglio (c.d. "Autorità politica per la coesione"), in linea con la programmazione dei Fondi SIE. Il FSC è, pertanto, rivolto a dare unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale per il raggiungimento delle finalità sopra illustrate.
Il Fondo ha carattere pluriennale, in coerenza con l'articolazione temporale della programmazione dei Fondi Strutturali dell'Unione Europea, e garantisce l'unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle relative risorse con quelle previste per i fondi comunitari. Per quanto concerne l'utilizzo delle risorse del Fondo, il quadro di “governance” istituzionale per le politiche di coesione, definito dalla Legge di Stabilità per il 2015 (art. 1, commi 703-706, Legge n. 190/2014), riserva, come già illustrato, all’Autorità politica per la coesione il compito di indicare le linee strategiche per l'impiego del FSC per il ciclo 2014-2020, in forma integrata con le risorse europee per lo sviluppo regionale. Spetta, invece, al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), ora Comitato interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS), il compito di ripartire, con proprie Deliberazioni, la dotazione del Fondo tra gli interventi in esso compresi.
Quanto alla gestione delle risorse del FSC, la Legge di Stabilità per il 2015 n. 190/2014 (art. 1, comma 703, lett. l) ha previsto la costituzione di una apposita contabilità speciale presso il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie che si è aggiunta alle altre contabilità speciali attraverso le quali sono gestite, nell'ambito del Fondo di rotazione, anche le risorse dei Fondi Strutturali (sia quelle nazionali di cofinanziamento sia quelle provenienti dall'Unione Europea).
La dotazione iniziale del FSC, per il ciclo di programmazione 2014-2020, è stata autorizzata dall’art. 1, comma 6, della Legge di Stabilità 2014 n. 147/2013 nella misura complessiva di 54.810,00 milioni, successivamente incrementata dalla Legge di Bilancio n. 145/2018 e dalla Legge di Bilancio n. 160/2019. Da ultima la Legge di bilancio n.178/2020 ha definito la prima assegnazione di risorse al FSC per il ciclo di programmazione 2021-2027.
È opportuno ricordare che l’individuazione delle Aree Tematiche e la ripartizione delle risorse del FSC tra le stesse aree è avvenuta con le Delibere CIPE n. 25 e n. 26 del 10/08/2016. Con la successiva Delibera n. 26/2018, il CIPE ha fornito il quadro finanziario e programmatorio complessivo del Fondo aggiornato con i rifinanziamenti e gli atti di programmazione intervenuti provvedendo, altresì, all'aggiornamento del riparto per Aree Tematiche della dotazione complessiva del Fondo.
Nel corso del 2019 si è assistito ad un processo di rivisitazione degli assetti programmatori e di “governance” del FSC con la finalità di accelerare la capacità di spesa delle Amministrazioni centrali e regionali e rafforzare i livelli di attuazione delle risorse per le politiche di coesione al fine di ovviare al limitato grado di utilizzo e avanzamento registrato negli ultimi anni.
In particolare, l'articolo 44 del D.L. 34/2019 (cd “Decreto Crescita”) - come successivamente modificato dall'art. 1, comma 309, della Legge di Bilancio 2020 - prevede una riclassificazione degli attuali documenti di programmazione delle risorse del FSC relativi ai vari cicli programmatori (2000-2006, 2007-2013, 2014-2020), effettuata dall'Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT), sentite le Amministrazioni interessate, finalizzata alla predisposizione di un unico Piano operativo denominato “Piano Sviluppo e Coesione” per ciascuna Amministrazione centrale, Regione o Città metropolitana titolare di risorse del Fondo. Tale Piano deve essere articolato per Aree Tematiche, in analogia agli obiettivi tematici della programmazione dei Fondi SIE, fermo restando il vincolo di destinazione territoriale delle risorse secondo la chiave di riparto 80% alle aree del Mezzogiorno e 20% alle aree del Centro-Nord.
In sede di prima approvazione, il PSC può contenere sia gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata, sia gli interventi che, pur non rientrando nella precedente casistica, siano valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell'ACT, sentite le Amministrazioni titolari delle risorse, fermo restando l'obbligo di generare obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31/12/2021.
Il PSC di ciascuna Amministrazione avrebbe dovuto essere approvato dal CIPE, su proposta del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale entro e non oltre il 31/07/2020 così come previsto dall'art. 241 del D.L. n. 34/2020 (c.d. “Decreto Rilancio”) convertito con modificazioni dalla Legge n. 77/2020.
Proprio quest’ultimo D.L. citato ha autorizzato, a decorrere dal 01/02/2020 per gli anni 2020 e 2021 e nelle more di sottoposizione all'approvazione da parte del CIPESS dei PSC, l'utilizzo, in via eccezionale, delle risorse del FSC rivenienti dai cicli programmatori 2000- 2006, 2007-2013 e 2014-2020 per qualsiasi tipologia di intervento connesso a fronteggiare l'emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, in un’ottica di ampia flessibilità ed in coerenza con la facoltà di riprogrammazione che, per le stesse finalità, le Amministrazioni nazionali, regionali o locali possono operare nell'ambito dei Programmi operativi dei Fondi SIE, ai sensi dei Regolamenti (UE) del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 460/2020 e n. 558/2020.
A tal fine, la Cabina di regia è stata autorizzata a procedere all'approvazione di tali riprogrammazioni con apposita informativa al CIPESS da rendersi da parte dell'Autorità politica delegata per le politiche di gestione.
Vale la pena ricordare che nel corso della seduta del 28/07/2020, sono state adottate dal CIPE numerose Delibere in materia di politiche di coesione, con le quali si è data attuazione agli articoli 241 e 242 del D.L. n. 34/2020 consentendo alle Amministrazioni di poter rendicontare sui programmi operativi dei Fondi Strutturali sia spese emergenziali già anticipate a carico dello Stato, sia spese, autonomamente finanziate, per il contrasto al Covid-19.
L'utilizzo di risorse comunitarie per finanziare interventi non previsti nei predetti Programmi ha reso, però, necessario reperire fonti alternative di copertura per assicurare gli impegni già assunti relativi ad interventi sostituiti da quelli emergenziali. La copertura è assicurata dalla riprogrammazione delle risorse FSC e/o dall'assegnazione di nuove risorse a valere sulle disponibilità del predetto FSC grazie alla rivisitazione degli assetti programmatori e di “governance” del FSC sopra descritti.
Il quadro descritto è in linea con quanto proposto dalla Commissione Europea (CE), nell'ambito dell’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus “Coronavirus Response Investment Initiative Plus” (CRII+) lanciata dalla stessa il 02/04/2020, ossia una maggiore flessibilità nell'impiego dei Fondi SIE in risposta all'epidemia da Covid-19, per mobilitare tutto il sostegno finanziario a titolo dei fondi della politica di coesione al fine di affrontare i gravi effetti negativi che la crisi sanitaria ha anche sulle economie e sulle società dell'Unione Europea (UE). In particolare, con il Regolamento (UE) n. 558/2020, è stata autorizzata la riprogrammazione dei Programmi dei Fondi Strutturali 2014-2020 per certificare le spese per l'emergenza Covid-19 al tasso di cofinanziamento UE al 100% in modo da agevolare la chiusura in tempi più rapidi dei Programmi operativi regionali dei fondi SIE 2014-2020.
Coerentemente a quanto sopra esposto, la Regione del Veneto, con DGR n. 404/2020, ha approvato le prime linee di indirizzo per il contrasto agli effetti determinati dalla pandemia da Covid-19 a valere sulle risorse del POR FESR e del FSE 2014 – 2020 e, con DGR n. 745/2020, ha allargato significativamente il raggio di intervento prevedendo misure di sostegno al sistema sanitario, al sistema socio-economico e alle persone. Ha disposto anche la riprogrammazione del POR FESR e del POR FSE 2014-2020, definendo l’ammontare complessivo delle risorse disponibili anche alla luce delle opportunità derivanti dall’Accordo tra la Regione del Veneto e il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale.
Tale “Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi Strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020”, conformemente agli artt. 241 e 242 del D.L. n. 34/2020, convertito con modificazioni dalla L. n. 77/2020 e all’art. 44 del D.L. n. 34/2019, convertito con modificazioni dalla L. 58/2019, è stato approvato con la DGR n. 786/2020 e sottoscritto, in data 10/07/2020, dal Presidente della Regione del Veneto e dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.
L’Accordo fissa regole comuni a livello nazionale allo scopo di massimizzare la risposta al Covid-19 e consolida le risorse disponibili intorno ad alcune priorità che per la Regione del Veneto si confermano essere l’emergenza sanitaria, le attività economiche, il lavoro e il sociale.
Lo stesso Accordo garantisce, nel contempo, la prosecuzione e/o la realizzazione degli interventi non più finanziati dai Fondi Europei grazie all’assegnazione dello Stato all’Amministrazione regionale di una corrispondente quota di FSC 2014-2020.
Le decisioni assunte dalla Giunta regionale sono state, altresì, oggetto dell’Informativa n. 9/INF “Informativa al Consiglio regionale sull’utilizzazione delle risorse POR FSE e FESR 2014-2020 in risposta all’emergenza Covid-19 e relativo Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ed il Presidente della Regione del Veneto, ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. n. 34/2020” che la Giunta ha adottato in data 15/07/2020. Il Consiglio regionale ne ha preso atto con propria Deliberazione n. 87/2020.
Successivamente, sono state approvate le modifiche del POR FESR 2014-2020 con Decisione di esecuzione della Commissione C(2020) 7754 del 05/11/2020 rubricata: “Modifica della Decisione di esecuzione C(2015) 5903 che approva determinati elementi del Programma Operativo “POR Veneto FESR 2014-2020” per il sostegno a titolo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione “ per la Regione Veneto in Italia”.
Come fin qui illustrato, la riprogrammazione delle risorse FSC troverà piena attuazione con l’adozione del PSC da parte del CIPESS, su proposta del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, tutt’ora in corso di definizione a livello nazionale. Il PSC includerà le risorse FSC già a titolarità regionale provenienti dalla Programmazione FSC (ex FAS) 2000-2006 e FSC 2007-2013, pari a 5,9 milioni di euro, e quelle di nuova assegnazione alla Regione del Veneto pari a 247,8 milioni di Euro della programmazione FSC 2014-2020 per un totale di 253,7 milioni di Euro (Delibera CIPE n. 39/2020). Gli interventi da realizzare nel PSC risultano già in parte programmati nell’ambito dei Programmi Operativi FSE e FESR 2014-2020 e la loro continuità è assicurata dalla nuova assegnazione di risorse FSC.
Nello specifico, per quello che concerne il POR FESR 2014-2020, saranno inclusi nel PSC gli interventi originariamente programmati nel POR FESR 2014 - 2020, per 134 milioni di Euro e ricompresi nelle Priorità di Investimento riportate di cui all’Allegato A approvato con DGR n. 1332/2020.
La DGR n. 1332/2020 ha, altresì, autorizzato le Strutture regionali competenti ad avviare l’attuazione degli interventi già a suo tempo programmati nell’ambito del Programma FESR 2014-2020.
Successivamente con DGR n. 241/2021, la Giunta regionale ha assicurato la prosecuzione delle programmazioni del POR FESR e del POR FSE 2014-2020 perseguendo le priorità di investimento già precisate con la stessa DGR n. 1332/2020. Nell’Allegato A della DGR precitata, sono state, infatti, individuate le iniziative da attuare con le risorse FSC assegnate alla Regione del Veneto con Delibera CIPE n. 39/2020, riclassificate sulla base delle Aree Tematiche del PSC.
Per quanto riguarda le misure ex FESR, la medesima DGR ha, altresì, individuato Avepa quale soggetto a cui affidare, in particolare, la gestione delle domande di sostegno, delle domande di pagamento, dei relativi controlli e delle liquidazioni di spesa con riguardo alle seguenti iniziative, che hanno carattere prioritario e urgente, correlate a:
Avepa è stata individuata dalla DGR n. 241/2021, ai sensi dell’art. 2 comma 3 della L.R. n. 31 del 9/11/2001, così come modificata dalla L.R. n. 28 del 24/07/2020, quale soggetto cui “può essere affidata, previa stipula di apposita convenzione, la gestione di ogni altro aiuto in materia di agricoltura e sviluppo rurale e di altri fondi dalla Regione del Veneto ….” dettagliando, ai sensi di quanto disposto dall’art. 3 comma 5 della medesima Legge, “ puntualmente le modalità e le procedure per l’esercizio dei compiti affidati e i centri di responsabilità […]”
Quanto alle modalità e alle procedure per l’esercizio delle attività affidate all’Agenzia, si precisa che i controlli sulle attività stesse ed il rispetto della convenzione verranno svolti conformemente a quanto previsto dal SI.GE.CO. del POR FESR 2014-2020, nei limiti della sua compatibilità e, laddove necessario, opportunamente adattato.
Pertanto, con la presente Deliberazione, si propone di approvare:
a) lo schema di convenzione tra Regione del Veneto – Avepa (Allegato A alla presente Deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale);
b) Allegato A1 “Articolazione delle funzioni della sezione speciale del PSC per la parte ex FESR 2014-2020” allo schema di convenzione stesso, che dettaglia le attività affidate ad Avepa per la gestione delle ex Azioni del POR FESR 2014-2020 con l’evidenziazione di quelle che hanno carattere prioritario e urgente e i cui bandi attuativi trovano ora finanziamento nell’ambito del FSC di cui ai punti da 2 a 6 della presente delibera, al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione degli stessi. Trattasi di iniziative, per la gran parte già avviate, che richiedono la continuità della collaborazione di Avepa con riferimento ad alcune delle attività meglio specificate nell’Allegato A1, cui si rinvia.
Si ritiene di demandare la sottoscrizione della convenzione al Direttore della Direzione Programmazione Unitaria e di disporre l’impegno a favore di Avepa, delle risorse finanziarie previste nel bilancio regionale secondo le procedure previste dal SI.GE.CO. del POR FESR 2014-2020 nei limiti della loro compatibilità e, laddove necessario, opportunamente adattate.
In ragione della configuranda convenzione, si demanda alla Direzione Organizzazione e Personale l’adozione degli atti necessari ai fini dell’attribuzione ad Avepa delle risorse umane correlate alle attività affidate in conformità alla normativa vigente al fine del completamento del contingente minimo organico già previsto dalla deliberazione n. 521/2017, e necessario per avviare e gestire le attività di cui all’Allegato A1, individuate come prioritarie.
Inoltre, saranno successivamente definite con specifico “Addendum”, oggetto di apposita approvazione da parte della Giunta regionale, le risorse umane e strumentali per l’attuazione delle iniziative non evidenziate come prioritarie nell’Allegato A1, previa quantificazione, concordata tra la Regione e Avepa del fabbisogno di personale e di risorse strumentali da attribuire all’Agenzia per la gestione delle stesse.
Ai sensi della L.R. n. 24 del 16/08/2001, l'Avvocatura regionale patrocina e difende Avepa nell'eventuale contenzioso che dovesse insorgere con i beneficiari dei finanziamenti del POR FESR 2014-2020 qualora non sussistano conflitti di interesse, anche potenziali, con la Regione stessa.
Si attribuiscono ad Avepa le funzioni previste dall'art. 11 comma 3 della L.R. n. 5/2000 relative all'irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie con riguardo alle attività oggetto della convenzione.
Gli importi delle sanzioni amministrative vanno restituiti da Avepa nel Capitolo di entrata 100766 – “proventi da multe, ammende, sanzioni e oblazioni a carico delle imprese del bilancio regionale”.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE);
VISTO il Regolamento (UE) n. 460/2020 del Parlamento e del Consiglio del 30 marzo 2020;
VISTO il Regolamento (UE) n. 558/2020 del Parlamento e del Consiglio del 23 aprile 2020;
VISTA la Decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2015) 5903 del 17/08/2015 modificata con Decisione di esecuzione della Commissione C(2020) 7754 del 05/11/2020;
VISTA la Legge n. 147/2013;
VISTA la Legge n. 190/2014;
VISTA la Legge n. 145/2018;
VISTA la Legge n. 160/2019;
VISTO il D.L. n. 34/2019 (cd “Decreto Crescita”) convertito con modificazioni dalla Legge n. 58/2019;
VISTO il D.L. n. 34/2020 (cd “Decreto Rilancio”) convertito con modificazioni dalla Legge n. 77/2020;
VISTO il D.Lgs. n. 88/2011;
VISTE le Delibere CIPE n. 25 e n. 26 del 10/08/2016, n. 26 del 28/02/2018 e n. 39 del 28/07/2020;
VISTA la L.R. n. 31/2001;
VISTA la L.R. n. 28/2020;
VISTO l’Accordo “Per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi Strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. n. 34/2020” sottoscritto in data 10 luglio 2020 dal Presidente della Giunta regionale con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale;
VISTA l’Informativa di Giunta regionale n. 9/INF. del 15/07/2019;
VISTA la DGR n. 521/2017;
VISTA la DGR n. 1242/2019;
VISTA la DGR n. 1969/2019;
VISTA la DGR n. 1633/2019;
VISTA la DGR n. 1970/2019;
VISTA la DGR n. 87/2020;
VISTA la DGR n. 90/2020;
VISTA la DGR n. 404/2020;
VISTA la DGR n. 745/2020;
VISTA la DGR n. 786/2020;
VISTA la DGR n. 783/2020;
VISTA la DGR n. 1332/2020;
VISTA la DGR n. 1883/2020;
VISTA la DGR n. 241/2021;
VISTO il DDR n. 120/2021;
VISTO l’articolo 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;
delibera
1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2. di approvare:
b) l’Allegato A1 “Articolazione delle funzioni della sezione speciale del PSC per la parte ex FESR 2014-2020” allo schema di convenzione stesso, che dettaglia le attività affidate ad Avepa per la gestione delle ex Azioni del POR FESR 2014-2020 con l’evidenziazione di quelle che hanno carattere prioritario e urgente e i cui bandi attuativi trovano ora finanziamento nell’ambito del FSC di cui ai punti da 2 a 6 delle premesse della presente delibera, al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione degli stessi;
3. di demandare la sottoscrizione della convenzione e ogni atto conseguente al presente provvedimento al Direttore della Direzione Programmazione Unitaria;
4. di dare atto che la Direzione Programmazione Unitaria assicurerà l’indirizzo e la supervisione di Avepa conformemente a quanto previsto dal SI.GE.CO. del POR FESR 2014-2020, nei limiti della sua compatibilità e, laddove necessario, opportunamente adattato;
5. di stabilire che il trasferimento ad Avepa delle risorse finanziarie del FSC avverrà secondo le procedure previste dal SI.GE.CO. del POR FESR 2014-2020 nei limiti della loro compatibilità e, laddove necessario, opportunamente adattate;
6. di demandare alla Direzione Organizzazione e Personale l’adozione degli atti necessari ai fini dell’attribuzione ad Avepa delle risorse umane correlate alle attività affidate in conformità alla normativa vigente al fine del completamento del contingente minimo organico già previsto dalla deliberazione n. 521/2017, e necessario per avviare e gestire le attività di cui all’Allegato A1, individuate come prioritarie;
7. di rinviare a successivo atto l’approvazione dello schema di “Addendum” per l’affidamento ad Avepa delle iniziative non evidenziate come prioritarie nell’Allegato A1, e della correlata quantificazione del fabbisogno di risorse umane e di risorse strumentali da attribuire all’Agenzia;
8. di demandare alla Direzione ICT e Agenda digitale la messa a disposizione del software gestionale, garantendone, altresì, la necessaria manutenzione evolutiva e correttiva, permettendo l’accesso e l’utilizzo gratuito del Sistema Informativo Unificato (SIU) per la programmazione unitaria e la possibilità di riuso dell’applicativo del Nuovo Sistema Informativo Contabile (NUSICO) con i relativi collegamenti tra i due sistemi informativi;
9. di stabilire, ai sensi della L.R. n. 24 del 16/08/2001, che l’Avvocatura regionale patrocina e difende Avepa nell’eventuale contenzioso che dovesse insorgere con i beneficiari dei finanziamenti qualora non sussistano conflitti di interesse, anche potenziali, con la Regione stessa;
10. di attribuire ad Avepa le funzioni previste dall'art. 11 comma 3 della L.R. n. 5/2000 relative all'irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie con riguardo alle attività oggetto della convenzione;
11. di stabilire che gli importi delle sanzioni amministrative vanno restituiti da Avepa nel Capitolo di entrata 100766 “proventi da multe, ammende, sanzioni e oblazioni a carico delle imprese del bilancio regionale”;
12. di incaricare la Direzione Programmazione Unitaria dell’esecuzione del presente atto, e la Direzione Organizzazione e Personale per l’esecuzione in particolare del punto 6 del presente deliberato;
13. di dare atto che la presente Deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
14. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm.ii.;
15. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.
(seguono allegati)
Torna indietro