Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 951 del 14 luglio 2020
Accordo tra il Governo Italiano e l'Organizzazione Mondiale della Sanità - Ufficio Regionale per l'Europa concernente l'Ufficio Europeo OMS per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo del 23/11/2012. Legge n. 205 del 7/12/2015. DGR n. 2683 del 18/12/2012. Finanziamento anno 2020.
Con il presente atto, ai sensi dell’art. 4, comma 1, dell’Accordo tra il Governo Italiano e l’Organizzazione Mondiale della Sanità – Ufficio Regionale per l’Europa concernente l’Ufficio Europeo OMS per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo “Ufficio OMS di Venezia” del 23/11/2012 - Legge di ratifica n. 205 del 7/12/2015 - e in attuazione della DGR n. 2683 del 18/12/2012 di relativa presa d’atto, si assegna all’Ufficio OMS di Venezia il finanziamento di euro 300.000,00 attinto dai finanziamenti della GSA anno 2020, da erogarsi per il tramite dell’Azienda Zero, quale contributo annuo finalizzato esclusivamente alla copertura dei costi relativi al personale impiegato nell’Ufficio OMS di Venezia e dei costi di realizzazione dei programmi e delle attività operative riferiti all’anno 2020.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
In data 11 gennaio 2001 veniva firmato a Roma dal Governo italiano e dall’OMS - Ufficio Regionale per l’Europa (OMS/EURO), co-firmataria la Regione del Veneto, l’Accordo istitutivo dell’Ufficio Europeo OMS per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo con sede a Venezia “Ufficio OMS di Venezia”; accordo ratificato dal Parlamento italiano con la Legge n. 12 del 15 gennaio 2003 ed entrato in vigore il 1° giugno 2003, con validità decennale.
Allo scopo di rafforzare ulteriormente la collaborazione avviata, nonché di perseguire congiuntamente gli obiettivi di promozione della salute e di riduzione delle diseguaglianze tra gli Stati membri e all’interno di essi, attraverso le strategie previste nella nuova politica europea denominata “Health 2020”, l’OMS/EURO, il Governo Italiano e la Regione del Veneto hanno sottoscritto il 23 novembre 2012 un nuovo Accordo per mantenere a Venezia l’Ufficio dell’OMS. La Giunta Regionale ha preso atto del succitato Accordo con deliberazione n. 2683 del 18 dicembre 2012.
La procedura di ratifica del nuovo Accordo, autorizzata dal Legislatore con la Legge n. 205 del 7 dicembre 2015, si è conclusa il 22 febbraio 2016 a seguito del perfezionamento dello scambio delle notifiche tra le Parti; l’Accordo, in conformità all’art. 11, avrà validità fino alla data del 21 febbraio 2021, con possibilità di proroga quinquennale, come risulta da nota informativa del Ministero della Salute - Direzione Generale della Comunicazione e dei Rapporti Europei ed Internazionali prot. n. 1488 del 11 maggio 2017.
Dal 2016 l’Ufficio Europeo OMS per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo ha sede all’interno dell’area storica dell’Ospedale Civile di San Giovanni e Paolo di Venezia, adiacente alla Scuola Grande di San Marco.
L’Ufficio di Venezia costituisce parte integrante dell’Ufficio Regionale dell’OMS per l’Europa; si configura quale centro di eccellenza dell’OMS per lo studio dei determinanti sociali della salute e dell’equità in salute nonché punto di riferimento tecnico-specialistico per lo sviluppo di piani globali di investimenti per la salute e il benessere e la riduzione delle iniquità nello stato di salute della popolazione europea.
Fornisce assistenza e supporto ai responsabili politici a livello nazionale, regionale e locale, nella formulazione di politiche e nell’attuazione di strategie e azioni sostenibili di investimenti in salute che collochino la promozione della salute al centro dello sviluppo umano, sociale ed economico.
Sin dalla creazione dell’Ufficio veneziano dell’OMS, la Regione del Veneto, condividendone i valori, ha intrapreso con lo stesso un percorso di stretta e attiva collaborazione. L’impegno assunto è di lavorare insieme per migliorare in modo significativo la salute e il benessere di tutta la popolazione degli Stati membri, ridurre le diseguaglianze di salute, rafforzare la sanità pubblica e garantire un sistema sanitario di qualità incentrato sulla persona. Tale rapporto è teso a formulare, implementare e monitorare le strategie di investimento per la salute e lo sviluppo dei cittadini nonché a stimolare processi orientati a creare, nella comunità e nei suoi membri, un livello di competenza che mantenga e migliori il controllo della salute.
L’attuazione del nuovo Accordo del 2012 si inserisce nel più ampio quadro definito dal vigente Piano Socio-Sanitario Regionale, approvato con Legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2018, che, in un approccio di ricerca continua dell’eccellenza aperto al confronto europeo ed internazionale, favorisce il pieno coinvolgimento della Regione nel dibattito sanitario internazionale e incentiva il dialogo tra la dimensione sanitaria territoriale e locale e la visione internazionale e multicentrica dell’Unione Europea, dell’OMS e delle altre Agenzie Internazionali di settore. La sfida è quella di ulteriormente aumentare il grado, già eccellente, di competitività del Sistema Sanitario regionale in rapporto ai migliori Sistemi Sanitari europei e internazionali, con l’obiettivo prioritario di individuare un modello di governance che ne garantisca, anche per il futuro, la piena sostenibilità, l’equilibrio economico e finanziario della gestione mantenendo al contempo, attraverso l’ottimizzazione delle risorse impiegate, l’alto livello qualitativo dei servizi erogati.
In particolare, nell’ambito di tale Accordo, si intende perseguire, in stretta sinergia con il Governo Italiano e l’OMS, gli obiettivi di promozione della Salute e di riduzione delle diseguaglianze, individuati nella politica europea “Salute 2020” e nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, collegando diverse dimensioni di azione tra cui l’ambiente, l’educazione, l’accesso ad acqua sicura e l’occupazione.
La collaborazione della Regione con l’Ufficio di Venezia dell’OMS, ormai consolidata negli anni, si realizza in diversi ambiti, con particolare attenzione al fondamentale aspetto della prevenzione della salute e della qualità dell’ambiente di vita dei cittadini veneti.
Il proficuo dialogo e confronto con l’Ufficio di Venezia si è dimostrato di rilevante importanza anche per affrontare con successo il caso di contaminazione dell’acqua da PFAS registrato nel 2013 in Veneto. Le eccellenti modalità di risposta, rapide ed efficaci, che la Regione ha dato a questa emergenza sanitaria pubblica, avvalendosi anche della professionalità degli esperti tecnici dell’OMS e degli organi scientifici del Servizio Sanitario Regionale, sono state oggetto di un documento scientifico pubblicato dall’OMS per condividere con le comunità, i paesi e le regioni europee l’esperienza del Veneto e la valida strategia adottata dallo stesso per affrontare una minaccia improvvisa e grave per la salute ambientale.
In un’ottica di condivisione delle esperienze, di capitalizzazione delle buone pratiche, di formazione delle risorse umane, l’Ufficio OMS di Venezia ha assunto la funzione di coordinamento della Rete europea dell’OMS Regions for Health Network - RHN-WHO per ulteriormente accelerare l’azione sui determinanti sociali della salute a livello delle Regioni europee.
La Regione del Veneto, membro di RHN-WHO dal 1998, quale prima Regione italiana con un sistema sanitario in linea con i requisiti di adesione previsti dalla Rete, partecipa attivamente al network dell’OMS mettendo a disposizione dei membri la propria esperienza in materia di determinanti sociali della salute. In tal modo la Regione condivide e sostiene l’impegno dell’Ufficio OMS di Venezia a rendere RHN-WHO sempre più protagonista nel panorama europeo, con un ruolo tecnico specifico orientato a supportare i responsabili politici regionali nella formulazione e attuazione di politiche sostenibili e indirizzi operativi che consentano di tradurre in azioni concrete i principi di promozione della salute, prevenzione e contrasto alle disuguaglianze contenuti in “Health 2020” e nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La collaborazione della Regione del Veneto con l’Ufficio OMS di Venezia trova la sua sede ideale all’interno dei lavori del Liaison Board. Tale organismo, ai sensi dell’art. 1 comma 3 del succitato Accordo del 2012, è composto da tre membri, con comprovata esperienza nelle aree di attività dell’Ufficio OMS, nominati dal suo Direttore Generale, e provenienti rispettivamente dal Ministero della Salute italiano, dalla Regione del Veneto e dall’Ufficio regionale OMS di Copenhagen.
Il Liaison Board ha la funzione di programmare l’attività corrente di OMS Venice Office e di raccogliere ed esaminare le proposte delle Istituzioni ospitanti relative a nuove tematiche scientifiche di interesse prioritario a livello nazionale e regionale.
La presenza nel Board di un rappresentante della Regione costituisce una preziosa opportunità per condividere i risultati delle attività delle ricerche dell’Ufficio OMS di Venezia e per partecipare ai lavori finalizzati a delinearne le prospettive future.
Nell’ultima riunione del Board, svoltasi a Venezia il 4 giugno 2020, è stato presentato “WHO European Office for Investment for Health and Development Biennial report 2018–2019”; tra i punti salienti del documento: l’espansione nel 2019 dei Network per la Salute, RHN-WHO e Iniziativa dei Piccoli Paesi; la costruzione di nuovi contesti collaborativi fondati su evidenze scientifiche, opzioni politiche, partenariati per migliorare l’impatto sulla salute e l’equità delle politiche sociali ed economiche; il supporto “su misura” agli Stati e alle Regioni per rafforzare la capacità di sviluppo di azioni multisettoriali, efficaci, concrete e coerenti per creare una “alleanza” tra Economia e Salute per l’equità in Salute; l’iniziativa relativa al Rapporto europeo sullo Stato di Equità in Salute (HESRi).
Di particolare rilievo risultano gli studi condotti da OMS Venice Office finalizzati a valutare l’impatto economico e sociale dei sistemi sanitari a livello europeo, nazionale e regionale nonché a individuare nuovi strumenti per rafforzare politiche e investimenti per ridurre le disuguaglianze in salute.
Durante il Board è stato illustrato il piano programmatico di OMS Venice Office denominato “Developments & Future Direction 2020”. Il documento, in linea con il 13° Programma generale di lavoro dell’OMS 2019-2023, si incentra su cinque tematiche prioritarie: risposta al COVID-19; protezione e promozione dei valori sociali di salute, equità, crescita coesa, politiche di ripristino; investimenti in politiche basate sulla solidarietà - “co-benefici”; interventi “intelligenti” di equità; soft skills per ottimizzare i benefici per la salute, mitigare i rischi e far progredire l’equità in salute all’interno e al di fuori del settore sanitario.
È inoltre previsto il potenziamento del piano dei lavori finalizzati allo sviluppo di metodi innovativi che permettano ai responsabili politici della pianificazione sanitaria di determinare l’incidenza del settore sanitario sul benessere delle comunità e dell'economia.
Il nuovo work plan conferma anche per l’anno 2020 la realizzazione di corsi di alta formazione dedicati ai responsabili in healthcare management policy su come utilizzare le politiche di acquisti e di occupazione sostenibili per migliorare la stabilità finanziaria regionale e nazionale e aumentare l'impatto sociale di parità di genere e inclusione economica.
Fin dall’insorgenza dei primi focolai di Covid-19 in Italia, l'Ufficio OMS di Venezia è stato rafforzato sul settore delle emergenze mediante l’assunzione di consulenti esperti in epidemiologia e tecnici dell’area logistica, il riposizionamento di parte dello staff dell'Ufficio e l’invio di staff OMS dalla sede centrale di Ginevra.
Durante l'emergenza sanitaria, l'Ufficio OMS di Venezia ha svolto funzioni supplementari. In particolare ha creato un contatto diretto con le Direzioni Generali della Sanità delle Regioni maggiormente colpite dall’epidemia fornendo supporto su logistica, flusso di pazienti, norme su prevenzione e controllo della malattia.
Emergency Team di WHO Venice ha elaborato il documento “An unprecedented challenge: Italy’s first response to COVID-19” ("Una sfida senza precedenti: la prima risposta dell'Italia a COVID-19"). Lo studio illustra e analizza le azioni adottate dalle singole Regioni italiane, durante i primi mesi della pandemia da Covid-19, per far fronte all’emergenza sanitaria e la percezione dell’emergenza stessa da parte dei cittadini italiani; descrive nel dettaglio i singoli profili regionali, le loro specificità e la relativa situazione epidemiologica. La presentazione di "questioni chiave" di interesse generale e l’elaborazione dei dati quasi in tempo reale, aggiornati al 30 aprile 2020, rendono il documento di rilevante interesse per tutti i paesi in Europa e nel mondo e, in particolare, per quelli che devono ancora flettere la curva da Covid-19 e che possono in tal modo avvalersi della significativa esperienza italiana, a livello nazionale e sub-nazionale, nell’affrontare l’epidemia.
Al fine di garantire la diffusione di informazioni aggiornate, buone pratiche e informazioni OMS Venice Office, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute e le Regioni italiane ha inoltre organizzato quattro webinar settimanali dedicati a infettivologi, anestesisti/rianimatori, direttori di presidi ospedalieri, professionisti di sanità pubblica di tutti i paesi Europei. Questa iniziativa settimanale, che ha visto la partecipazione di oltre 250 persone ad evento, si è rivelata fondamentale per trasmettere il know-how acquisito dalle Regioni del nord Italia verso il resto del Paese.
Il consolidato rapporto tra la Regione del Veneto e l’Ufficio veneziano dell’OMS ha contribuito alla partecipazione dell’Italia allo studio “Solidarity clinical trial for COVID-19 treatments”, importante trial multicentrico, multinazionale, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di uno studio randomizzato, di carattere internazionale, in cui, con il coinvolgimento di migliaia di pazienti affetti da COVID-19, si valutano differenti strategie terapeutiche. Il centro coordinatore per l’Italia è la Divisione di Malattie Infettive del Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica dell’Università di Verona.
La collaborazione con l’OMS, con gli altri paesi e le principali società scientifiche, la possibilità di attivare in tempi rapidi studi di ampio respiro internazionale rappresentano un valore aggiunto e un’importante occasione per coniugare la garanzia di accesso alle terapie e la possibilità di ottenere evidenze scientifiche da studi clinici controllati.
A seguito degli importanti e significativi risultati ottenuti in virtù della collaborazione attivata con l’Ufficio OMS di Venezia, il Veneto è riconosciuto come luogo privilegiato per conferenze internazionali dell’OMS, seminari scientifici e tecnici atti a favorire la circolazione di informazioni ed esperienze tra diversi paesi, policy-makers, esperti e professionisti del settore sanitario nonché sede strategica di riferimento per la formazione di alto livello per le politiche della Salute, qual è l’iniziativa Observatory Venice Summer School. Si tratta di un esclusivo corso formativo sulle tematiche più attuali delle riforme dei sistemi sanitari europei che la Regione del Veneto organizza annualmente a Venezia, da oltre dieci anni, con la collaborazione dell'European Observatory on Health Systems and Policies, partenariato la cui sede di coordinamento è stabilita presso l’Ufficio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Ufficio Regionale per l’Europa (WHO/Europe) di Bruxelles. La Summer School 2020, incentrata sul tema dell'Ospedale del futuro, prevede anche una apposita sessione su Covid-19 con un approfondimento specifico sulla strategia vincente adottata dal Veneto contro il coronavirus: testare, tracciare e trattare.
L’art. 4, comma 1, dell’Accordo del 23/11/2012 (Legge n. 205/2015), prevede a carico della Regione del Veneto il versamento a favore di OMS/EURO di un contributo annuo di euro 300.000,00 finalizzato esclusivamente alla copertura dei costi relativi al personale impiegato nell’Ufficio OMS di Venezia e dei costi di realizzazione dei programmi e delle attività operative.
L’Ufficio Europeo OMS per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo, con nota del 19 giugno 2020, ha presentato alla Regione del Veneto richiesta di erogazione del contributo per l’anno 2020 di euro 300.000,00 ai sensi dell’art. 4, comma 1, del succitato Accordo.
Premesso quanto sopra, con il presente atto si propone di assegnare a favore del beneficiario Organizzazione Mondiale della Sanità - Ufficio Europeo per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo, con sede a Venezia, presso l’Ospedale Civile SS. Giovanni e Paolo, l’importo complessivo di euro 300.000,00 per l’esercizio corrente, con copertura finanziaria a carico dei Finanziamenti della GSA dell’esercizio 2020, quale contributo della Regione del Veneto finalizzato esclusivamente alla copertura dei costi relativi al personale impiegato nell’Ufficio OMS di Venezia e dei costi di realizzazione dei programmi e delle attività operative relativi all’anno 2020, ai sensi dell’art. 4, comma 1, dell’Accordo del 2012, di cui alla DGR n. 2683/2012, ratificato ai sensi della Legge n. 205/2015.
A questo fine occorre considerare che sulla base della DGR n. 333 del 26/03/2019 e s.m.i. di riparto del Fondo Sanitario Regionale per gli esercizi 2019 e 2020, la Giunta regionale con successiva deliberazione n. 114 del 03/02/2020 ha autorizzato, ai sensi dell’art. 2, comma 4, della L.R. 19/2016, l’erogazione dei Finanziamenti della GSA per l’esercizio 2020, da effettuarsi attraverso l’Azienda Zero, per un ammontare complessivo massimo di spesa di euro 616.400.000,00=, incaricando il Direttore dell’Area Sanità e Sociale di effettuare con proprio atto la programmazione di dettaglio degli interventi e dei relativi finanziamenti della GSA per l’esercizio 2020 entro il succitato ammontare e sulla base di quanto disposto dalla deliberazione stessa.
In esecuzione di quanto stabilito dalla deliberazione della Giunta Regionale n. 114/2020, con Decreto del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale n. 14 del 6/02/2020 è stato approvato il programma degli interventi e dei relativi finanziamenti della GSA per l’esercizio 2020 e dove viene ad esserci anche la linea di spesa n. 138 “Ufficio Europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo, con sede a Venezia “VENICE OFFICE” – contributo annuale” afferente al capitolo di Bilancio regionale n. 103285 - DDR Area Sanità e Sociale n. 14/2020, All.A.
Con successivo decreto del Direttore della Direzione Risorse strumentali SSR n. 5 del 11/02/2020 è stata disposta, ai sensi della DGR n. 114/2020, l’erogazione all’Azienda Zero di quota parte dei finanziamenti della Gestione Sanitaria Accentrata (GSA) pari ad euro 50.000.000,00=, ai sensi dell’art. 2, comma 4, secondo periodo, della L.R. n. 19/2016, che ricomprende anche la linea di spesa sopra citata.
L’Azienda Zero provvederà ad erogare, in un’unica soluzione ad esecutività della presente deliberazione, a favore del beneficiario Organizzazione Mondiale della Sanità - Ufficio Europeo per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo l’importo di euro 300.000,00= (causale da inserire nel pagamento: “Venice Office”).
Si propone di incaricare l’Unità Organizzativa Commissione salute e relazioni socio-sanitarie dell’Area Sanità e Sociale dell’esecuzione del presente atto.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il D.Lgs. 23/6/2011, n. 118 e s.m.i. e, in particolare, il Titolo II, art.20;
VISTA la L. n. 205 del 7/12/2015;
VISTA la L.R. 29/11/2001, n. 39 e s.m.i.;
VISTA la L.R. 7/01/2011, n. 1;
VISTO l'art. 2, comma 2, lett. o), della L.R. 31/12/2012, n.54;
VISTE le LL.RR. 25/10/2016, n. 19 e 30/12/2016, n. 30;
VISTA la L.R. 28/12/2018, n. 48 “Piano socio sanitario regionale 2019-2023”;
VISTA la L.R. 25/11/2019, n. 44 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2020”;
VISTA la L.R. 25/11/2019, n. 45 “Legge di stabilità regionale 2020”;
VISTA la L.R. 25/11/2019, n. 46 “Bilancio di previsione 2020-2022”;
VISTA la DGR n. 2683 del 18/12/2012;
VISTA la DGR n. 333 del 26/03/2019 e s.m.i.;
VISTA la DGR n. 995 del 12/07/2019;
VISTA la DGR n. 30 del 21/01/2020 “Direttive per la gestione del Bilancio di Previsione 2020-2022”;
VISTA la DGR n. 114 del 03/02/2020 “Autorizzazione all’erogazione dei Finanziamenti della GSA dell’esercizio 2020 da effettuarsi attraverso l’Azienda Zero. Legge regionale 25/10/2016, n. 19, art. 2 comma 4”;
VISTO il Decreto del Segretario Generale della Programmazione del 16/12/2019, n. 10: “Bilancio Finanziario Gestionale 2020-2022”;
VISTO il Decreto del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale n. 14 del 6/02/2020 “Programmazione degli interventi e dei relativi finanziamenti della GSA per l’esercizio 2020 in esecuzione della DGR 114/2020”;
VISTO il Decreto del Direttore della Direzione Risorse Strumentali SSR n. 5 del 11/02/2020;
VISTO l’Accordo tra il Governo Italiano e l’Organizzazione Mondiale della Sanità – Ufficio Regionale per l’Europa concernente l’Ufficio Europeo OMS per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo del 23/11/2012;
VISTA la nota del Ministero della Salute - Direzione Generale della Comunicazione e dei Rapporti Europei ed Internazionali prot. n. 1488 del 11/05/2017;
VISTA la nota dell’OMS – Ufficio Europeo per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo del 19/06/2020;
delibera
Torna indietro