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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 932 del 09 luglio 2020
Approvazione dello schema di "Accordo tra la Regione del Veneto e l'Istituto Nazionale Previdenza Sociale per la disciplina delle modalità di erogazione della misura di sostegno regionale integrativa delle indennità previste a livello nazionale dal decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020, convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27 e dal decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020 a sostegno di lavoratori dello spettacolo" e del relativo Avviso pubblico.
Con la presente deliberazione, in continuità con le misure nazionali di cui al decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020, convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27, si intende integrare l’indennità erogata dall’INPS con una ulteriore indennità individuale a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, approvando lo schema di Accordo con l’INPS avente ad oggetto le modalità di erogazione della misura, nonché il relativo Avviso pubblico.
L'Assessore Elena Donazzan, di concerto con l'Assessore Cristiano Corazzari, riferisce quanto segue.
L’evolversi dell’epidemia di COVID-19, dichiarata dall’Organizzazione Mondiale il 30 gennaio 2020 di rilevanza internazionale, ha colpito l’Italia ed in particolare il Veneto in maniera improvvisa con importanti ripercussioni sul contesto socio-economico regionale.
Le misure di contenimento previste a livello nazionale, che a partire dal 23 febbraio 2020, con il Decreto-Legge n. 6, e confermate e ampliate dai successivi provvedimenti nazionali, hanno disposto la sospensione delle manifestazioni, iniziative e eventi di carattere culturale, la chiusura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, hanno penalizzato enormemente gli operatori del settore con pesanti ripercussioni sul mercato del lavoro.
Considerando la situazione occupazionale dei lavoratori dipendenti in Veneto in esito alla domanda di lavoro espressa dai datori di lavoro privati, che può essere presa come indicatore della dinamicità del settore e della propensione degli operatori agli investimenti in capitale umano, dalle analisi dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro sui dati delle assunzioni nel periodo di sospensione delle attività – 23 febbraio / 3 maggio 2020 – rispetto allo stesso periodo 2019, emerge come per il settore della cultura si sia registrato un vero e proprio “blocco” delle assunzioni (-94%) che, contrariamente ad altri comparti dei servizi in lento miglioramento, si è protratto anche nel periodo immediatamente successivo alla riapertura – 3 maggio / 31 maggio 2020 – con una riduzione delle assunzioni pari a -71%, e persiste tutt’ora (Misure/93 e Misure/94 - Emergenza COVID-19).
In risposta a questi pesanti impatti sugli operatori e sul mercato del lavoro, si è provveduto a movimentare le risorse della politica di coesione regionale 2014-2020 e in particolare del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo, trasferendole verso un piano complesso di interventi volti a sostenere le famiglie, i lavoratori e le imprese dei settori maggiormente colpiti dalla crisi.
Già con la deliberazione n. 404 del 31 marzo 2020 la Giunta regionale aveva approvato le prime linee di indirizzo in risposta all’emergenza COVID-19 a valere sulle risorse dei Programmi Operativi FSE e FESR a cui ha fatto seguito la deliberazione n. 745 del 16 giugno, che allargando significativamente il raggio di intervento ha previsto, tra gli altri, una serie di misure rivolte proprio a sostenere la ripartenza del settore della cultura.
Il primo provvedimento, avviato con la deliberazione n. 818 del 23 giugno 2020, intitolato “Laboratorio Veneto. Strumenti per il settore cultura”, sostiene progetti rivolti agli operatori del settore della cultura, dello spettacolo dal vivo e dell’intrattenimento, per l’adeguamento, il rilancio e la promozione dell’offerta di servizi e prodotti culturali, il potenziamento dell’organizzazione attraverso percorsi formativi e di accompagnamento, l’inserimento di figure professionali, nuove dotazioni per la ripresa delle attività, con uno stanziamento di 3 milioni di euro.
Proseguendo in questo impegno di sostegno al rilancio delle attività del settore della cultura, dello spettacolo dal vivo e dell’intrattenimento, oltre alle organizzazioni destinatarie finali del citato provvedimento n. 818/2020, si intendono sostenere anche i lavoratori dello spettacolo già beneficiari delle indennità INPS di cui all'articolo 38 del decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020, convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27 (c.d. decreto “Cura Italia”) e all’articolo 84, comma 10, del decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020 (c.d. decreto “Rilancio”), prevedendo un contributo regionale che va ad integrare le indennità di 600 euro, già erogate a livello nazionale ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, rispettivamente nei mesi di marzo (art. 38 del decreto “Cura Italia”) e aprile e maggio 2020 (art. 84, comma 10 del decreto “Rilancio”).
Per quanto attiene alla platea di destinatari attualmente disponibile riferita all’articolo 38 del decreto “Cura Italia” e all’articolo 84 del decreto “Rilancio” ed oggetto del presente provvedimento, è stato definito con INPS lo schema di Accordo di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per la disciplina delle modalità di erogazione della misura di sostegno regionale integrativa, nonché gli impegni fra le parti comprensivi, tra gli altri, dell’onere in capo a INPS di fornire a Regione del Veneto i dati necessari per le operazioni di gestione e controllo secondo il quadro regolatorio nazionale e europeo vigente e il rimborso degli oneri riconosciuti dalla Regione del Veneto a INPS per i pagamenti effettuati a favore dei beneficiari individuati (Articolo 5 dello schema di Accordo - Allegato A).
Lo schema prevede, in continuità con le misure nazionali citate, l’erogazione di un’ulteriore indennità individuale per un importo totale di euro 1.000,00 per i lavoratori residenti in Regione del Veneto.
Qualora il numero complessivo di beneficiari fosse superiore al numero attualmente stimato, il Direttore della Direzione Lavoro provvederà a una rideterminazione dell’importo dell’indennità con proprio successivo provvedimento.
In considerazione delle difficoltà sopra evidenziate che caratterizzano la situazione occupazionale dei lavoratori dipendenti, si evidenzia che risultano particolarmente colpiti anche i lavoratori intermittenti, di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, e i lavoratori dipendenti stagionali.
Per queste categorie di lavoratori, è allo studio l’attivazione di una ulteriore misura di sostegno per il settore della cultura e dello spettacolo, rivolta ai soggetti che beneficiano dell’indennità nazionali per i mesi di aprile e maggio 2020, pari a 600 euro per ciascun mese, di cui all’articolo 84, comma 8, lettere a) e b) del decreto “Rilancio”, e rispetto alla quale ci si riserva di provvedere ad una verifica con l’INPS della possibilità di definire, con separato Accordo, l’erogazione di una integrazione regionale alle citate indennità previste a livello nazionale.
Alla luce di quanto fin qui riportato, si intende finanziare la misura di sostegno regionale integrativa delle indennità previste a livello nazionale per i lavoratori dello spettacolo oggetto del presente provvedimento, con le risorse individuate nel Programma Operativo Regionale (POR) 2014/2020 - Fondo Sociale Europeo (FSE) per un importo massimo di 3.000.000,00 di euro.
Il presente provvedimento, che prevede una misura di sostegno in risposta all’impatto dei provvedimenti volti a ritardare e contenere la diffusione della pandemia di COVID-19, risulta riconducibile all’Obiettivo Tematico 9 del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2014-2020, priorità di investimento "Accesso ai servizi" (di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), punto iv), del Regolamento (UE) n. 1304/2013 — "migliorare l'accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di alta qualità, compresi i servizi sanitari e sociali d'interesse generale", il cui inserimento nel POR FSE Veneto 2014-2020 sarà disposto conformemente al nuovo quadro normativo europeo di riferimento di cui alle iniziative CRII e CRII+ (Regolamento (UE) 2020/460 e Regolamento (UE) 2020/558) nonchè in coerenza con il quadro temporaneo sugli Aiuti di stato ("Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 "C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii).
La spesa di cui al presente provvedimento trova copertura finanziaria sui capitoli di seguito indicati del bilancio di previsione 2020/2022, esercizio 2020, che presentano sufficiente capienza, per euro 1.500.000,00 a valere sul capitolo 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione sociale – Area Lavoro – Quota comunitaria – Trasferimenti correnti”, per euro 1.050.000,00 a valere sul capitolo 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione sociale – Area Lavoro – Quota statale –Trasferimenti correnti”, per euro 450.000,00 a valere sul capitolo 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020– Area Lavoro – Cofinanziamento regionale – Trasferimenti correnti”.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi euro 3.000.000,00, saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019 “Bilancio di previsione 2020-2022” esercizio 2020, nei seguenti termini massimi:
Per il rimborso a INPS degli oneri, di cui al richiamato Articolo 5 dell’Accordo di cui all’Allegato A, quantificati in euro 12.000,00, si provvederà con i fondi a valere sul capitolo di spesa n. 101870 “Azioni regionali per la promozione dell’occupazione - acquisto di beni e servizi (Artt. 30, 33, 35, 36, L.R. 13/03/2009, n.3), a seguito di variazione compensativa di competenza, con prelievo dal capitolo di spesa n. 101315 “Fondo regionale per il sostegno al reddito e all’occupazione (Artt. 31, 37, L.R. 13/03/2009, n.3), di cui alla nota prot. 267251 del 07/07/2020.
L’eventuale variazione del cronoprogramma degli impegni di spesa verrà recepita con decreto del Direttore della Direzione Lavoro.
Si propone l’approvazione dell’Avviso pubblico che contiene gli elementi essenziali della misura al fine di renderla nota ai beneficiari così come sopra definiti, di cui all’Allegato B parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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