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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 29 del 06 marzo 2020


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 253 del 02 marzo 2020

Approvazione dello schema di Protocollo di Intesa tra la Regione del Veneto e il Comando delle Forze Operative terrestri di supporto, finalizzato all'attivazione di percorsi formativi professionalizzanti per giovani appartenenti all'Esercito Italiano, da impegnare nelle azioni umanitarie sia in ambito nazionale che internazionale. Legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 e s.m.i. Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., art. 15.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva lo schema di un Protocollo di Intesa tra la Regione del Veneto e il Comando delle Forze Operative terrestri di supporto, per l’attivazione di percorsi formativi professionalizzanti per giovani appartenenti all’Esercito Italiano, da impegnare nelle azioni umanitarie sia in ambito nazionale che internazionale.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Le Forze Armate svolgono, in ambito internazionale, operazioni umanitarie di pace e di soccorso e, in ambito nazionale, operazioni di supporto in caso di pubbliche calamità ed emergenze nazionali rilevanti per il soccorso e il benessere delle popolazioni locali, ivi compresi interventi nel settore del mantenimento infrastrutturale per il quale vi sia una notevole esigenza di personale specializzato che deve essere adeguatamente formato e specializzato.

Le Forze Armate assumono un ruolo importante in materia di sicurezza del progresso e dello sviluppo sociale ed economico della Nazione e della Comunità Internazionale tutelandone il benessere morale ed economico.

Le Forze Armate partecipano al Servizio Nazionale della Protezione Civile e concorrono alla tutela della collettività nazionale in caso di danno o pericolo di grave danno alla incolumità delle persone e ai beni. Di fronte a eventi emergenziali o critici, l’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare e l'Arma dei Carabinieri forniscono supporto logistico e operativo, personale qualificato, strumenti e mezzi. Il concorso delle Forze Armate è assicurato attraverso le unità operative dislocate sull’intero territorio nazionale, che è suddiviso in aree di responsabilità.

In tale ambito, la Regione del Veneto intende promuovere la realizzazione di attività di formazione professionale finalizzate allo sviluppo di competenze professionali necessarie al corretto svolgimento delle attività sopra indicate in attuazione della normativa nazionale e regionale di riferimento al fine di rendere più efficaci ed efficienti le azioni svolte assicurando agli operatori un’adeguata professionalità.

Si propone pertanto all’esame della Giunta regionale lo schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto e il Comando delle Forze Operative terrestri di supporto, riportato nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che per conto della Regione sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato, finalizzato all’attivazione di percorsi professionalizzanti per giovani appartenenti all’Esercito Italiano.

Per la realizzazione delle attività previste nel suddetto Protocollo d’Intesa, saranno utilizzate risorse regionali, statali e comunitarie, una volta verificatane la disponibilità, rinviando a successivi provvedimenti la quantificazione dell’obbligazione di spesa da destinare all’iniziativa e l’autorizzazione all’assunzione del relativo impegno di spesa.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’art. 15 della Legge n. 241 del 7 agosto 1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i.;

VISTO il Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 sul conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, che attribuisce alle Regioni la programmazione dell’offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale;

VISTO il Decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76 “Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, a norma dell’articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53”;

VISTO il Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 “Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53”;

VISTO il Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 “Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell’articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92” ed il Decreto Interministeriale dell’8 gennaio 2018 di “Istituzione del Quadro nazionale delle qualificazioni rilasciate nell’ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze di cui al decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13”;

VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

VISTO il Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 “Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107”;

VISTI gli Accordi in Conferenza Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 27 luglio 2011 e del 19 gennaio 2012 relativi alla definizione delle aree professionali e alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione professionale (Repertorio nazionale qualifiche triennali e diplomi quadriennali);

VISTO l’articolo 2, comma 1, lettera a) del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 30 giugno 2015, recante “Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell’ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13”;

VISTO l’Accordo stipulato in Conferenza Stato-Regioni tra il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali, l’aggiornamento degli standard minimi relativi alle competenze di base e dei modelli di attestazione intermedia e finale dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, di cui all’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011, repertorio Atti n. 155/CSR del 1 agosto 2019;

VISTO l’Accordo stipulato in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 18 dicembre 2019 n. 19/210/CR10/C9 relativo alla tabella di confluenza tra qualifiche e diplomi professionali e per l’assunzione delle dimensioni personali, sociali, di apprendimento e imprenditoriali nell’ambito dei percorsi di istruzione e formazione professionale;

VISTA la legge regionale 9 agosto 2002, n. 19 “Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati” e s.m.i;

VISTA la legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54, come modificata con legge regionale 17 maggio 2016, n. 14;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parti integranti e sostanziali del provvedimento;
  2. di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto e il Comando delle Forze Operative terrestri di supporto, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, finalizzato all’attivazione di percorsi professionalizzanti per giovani appartenenti all’Esercito Italiano, che per conto della Regione sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato;
  3. di stabilire che per la realizzazione delle attività previste nel suddetto Protocollo d’Intesa, saranno utilizzate risorse regionali, statali e comunitarie, una volta verificatane la disponibilità;
  4. di rinviare a successivi provvedimenti la quantificazione dell’obbligazione di spesa da destinare all’iniziativa e l’autorizzazione all’assunzione del relativo impegno di spesa;
  5. di dare atto che la designazione dei componenti la Cabina di Regia è affidata al Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria;
  6. di incaricare la Direzione Formazione e istruzione dell’esecuzione del presente atto;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_253_20_AllegatoA_416104.pdf

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