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Materia: Turismo
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1792 del 27 novembre 2018
Approvazione iniziative regionali di rafforzamento e consolidamento di un segmento del turismo di nicchia, ad alto valore aggiunto, del sistema turistico veneto collegato alle auto e moto d'epoca. Legge regionale 9 giugno 1975, n. 70. Legge regionale 14 giugno 2013, n. 11.
Con il presente provvedimento si approva la realizzazione di alcune iniziative per far conoscere e sviluppare il segmento di turismo di nicchia per gli appassionati del mondo delle auto e moto storiche. Nello specifico si prevede la realizzazione di attività editoriali che illustrino gli itinerari del Veneto più suggestivi, attività di partecipazione ad eventi inerenti il segmento turistico relativo alle auto e moto d’epoca e attività di valorizzazione del marchio “Veneto, The Land of Venice” in collaborazione con gli organismi certificatori di veicoli storici ed in particolare con i club aderenti all’A.S.I. La realizzazione delle attività è affidata a Veneto Innovazione S.p.A. Importo di spesa: € 500.000,00.
L'Assessore Federico Caner di concerto con l'Assessore Cristiano Corazzari e il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.
La Legge regionale 14 giugno 2013 n. 11 "Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto", entrata in vigore il 3 luglio 2013, rappresenta il quadro di riferimento normativo per il turismo e l'industria turistica regionale, contribuendo a definire una politica regionale che intende promuovere lo sviluppo sostenibile dell'industria turistica, in uno scenario di profonda evoluzione dei mercati internazionali, dei profili della domanda e di cambiamento del quadro economico e sociale.
La Regione, nei suoi obiettivi generali da sempre persegue ogni forma di turismo, sia esso di massa che di nicchia purché coerente con un approccio di turismo sostenibile. Per lungo tempo il turismo è stato concepito in termini generalisti, con un prodotto finale “standard”, ovvero pensato e incentrato esclusivamente su un’offerta che soddisfacesse il maggior numero di persone possibili. Nella sua fase di “massa”, in pochi decenni il turismo ha raggiunto dimensioni tali da rappresentare un fattore di crescita economica e sociale determinante per i paesi occidentali ed un settore in cui investire in quasi tutte le altre aree del mondo.
Oggi il mercato è cambiato profondamente, non ci troviamo più davanti ad un mercato dell’offerta bensì ad un mercato della domanda; il turista stesso è cambiato profondamente, consapevole del ruolo che esercita nella costruzione dei prodotti turistici. Inoltre molti sono oggi i competitor, internet, la sharing economy, i voli low-cost, che hanno trasformato il modo di fare turismo e di cercare informazioni per scegliere ed acquistare. Il mercato, quindi, è in continua evoluzione e si suddivide in tanti segmenti di turismi al plurale.
In questo processo di trasformazione del fenomeno turistico si è andato affermando il “turismo di nicchia” dove la nicchia è formata non da qualche decina di appassionati ma da migliaia di persone uniti nella stessa famiglia motivazionale di domanda turistica. Il turismo, poi, si è evoluto ulteriormente, in micro-nicchie che si sono unite in gruppi, in piattaforme determinando la richiesta di prodotti turistici su misura, “tailor-made”. Sul versante dell’offerta turistica l’obiettivo è quindi quello di cercare di essere più competitivi innovando e differenziandosi con nuovi prodotti turistici ad alto valore aggiunto. Per perseguire questi obiettivi è necessario coinvolgere, a livello di destinazioni, il sistema di imprese favorendo la conoscenza delle nuove richieste dei segmenti di mercato e delle modalità per soddisfarle.
Negli ultimi anni il fenomeno del turismo di nicchia si è andato quindi sempre più confermando con uno stile di consumo e dei bisogni ben precisi. Le nicchie, infatti, indipendentemente dalla loro dimensione, si costituiscono in genere attorno ad un interesse, ad una passione, ad un prodotto, ad una destinazione, ad un luogo di incontro e sono il termometro di un forte bisogno di creare dei legami sociali e di condividere uno stesso stile di vita. Le persone che le formano condividono lo stesso senso di appartenenza e consapevolezza e lo stesso interesse per un determinato prodotto con una spiccata identità.
Si sono quindi sviluppate specifiche famiglie motivazionali della domanda in diversi segmenti turistici: natura e ambiente, cultura, sport, benessere e cura del corpo, enogastronomia, relax e divertimento, religione, relazioni e socializzazione, congressi e affari. Alcune di queste si apprezzano per la loro specificità e per il riferimento a prodotti turistici ad alto valore aggiunto. I turisti appassionati di auto e moto d'epoca, ad esempio, sono da considerarsi una nicchia di grande prestigio e fungono, per la nostra Regione, da vetrina verso l'Europa ed il mondo.
Il mercato delle auto e moto d’epoca, è senza dubbio un mercato di nicchia, del lusso tradizionale, che ha preso vita grazie ad appassionati, collezionisti, investitori provenienti da tutto il mondo. Tali veicoli d’epoca sono beni, opere d’arte, di elevata qualità ed eleganza: ognuna con una propria storia e un proprio significato. Molti, infatti, sono diventati uno status symbol, un’espressione della personalità e delle possibilità economiche di chi le guidava: rappresentano un periodo di ripresa e prosperità.
Il mondo delle moto e auto d’epoca registra ogni anno un numero sempre crescente di visitatori e partecipanti, soprattutto internazionali, con una ricaduta turistica ed economica di grande portata. Dai dati in possesso risulta infatti che, nella Regione del Veneto annualmente vengono organizzate più di 400 manifestazioni per veicoli storici con la partecipazione di circa 19.000 veicoli e 45.000 partecipanti. Gli eventi culturali organizzati sono oltre 300 (manifestazioni turistiche, rievocative, tematiche, raduni di marca); mentre alle fiere dedicate al motorismo storico partecipano circa 200.000 visitatori e 20.000 sono i veicoli esposti. In Italia il solo motorismo storico vale un fatturato di 2,2 miliardi di euro all’anno.
Con l’applicazione delle disposizioni recate dal DM 17 dicembre 2009, che disciplina i veicoli di interesse storico e collezionistico, così come classificati dall’articolo 60 del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 recante “Nuovo codice della strada” (CdS), è stato completato il quadro normativo di riferimento per i veicoli di interesse storico e collezionistico ed, in particolare, si forniscono disposizioni concernenti:
La classificazione dei “veicoli di interesse storico e collezionistico” è subordinata all’iscrizione in uno dei Registri di cui all’articolo 60, comma 4, del CdS: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo e Storico FMI, i quali rilasciano la suddetta certificazione, previa verifica dei requisiti.
Il certificato è suddiviso in diverse sezioni, nelle quali, a cura dei Registri, sono indicati:
Fra gli organismi più rappresentativi nell’attività di classificazione vi è l’A.S.I. – Automotoclub Storico Italiano che è un Ente morale di diritto privato, costituito nel 1966, ed è una Federazione composta da 270 club federati e da 46 club aderenti. L’A.S.I. è un Ente che raccoglie, al suo interno, oltre 202.000 appassionati di auto storiche e di veicoli storici, una federazione molto importante, in quanto rappresenta, a livello istituzionale il motorismo storico del Paese presso tutti gli organismi sia nazionali che internazionali competenti.
Tra le ulteriori funzioni dell’A.S.I. vi sono il sostegno e la tutela degli interessi generali della motorizzazione storica italiana, la valorizzarne dell’importanza storica, culturale e sociale dei veicoli storici, la promozione, la conservazione ed il recupero di qualsiasi tipo di veicolo a motore che abbia compiuto almeno vent’anni.
Attualmente i veicoli certificati dall’A.S.I., in possesso del certificato di identità, rilasciato sulla base dell’autenticità e originalità del veicolo sono oltre 45.000, con un incremento annuo di circa 3000 unità.
Premesso ciò, con il presente provvedimento si propone l’attuazione di alcune iniziative atte a favorire forme di sostegno e di incentivazione del turismo collegato ai veicoli storici, così come sopra definiti, attraverso i soggetti che ne curano la certificazione:
Per l’attuazione delle attività sopra descritte, la Direzione Promozione Economica e Internazionalizzazione ha valutato congruo e in linea con i costi di mercato prevedere una spesa di € 500.000,00 (IVA e ogni altro onere incluso).
Considerato che la realizzazione operativa delle predette attività di promozione del turismo collegato ai veicoli storici presuppone una serie di competenze e professionalità non tutte rinvenibili all’interno della struttura regionale e richiede il coordinamento di una vasta platea di operatori del sistema turistico veneto, ma anche il costante affiancamento ai diversi uffici regionali coinvolti, si propone di affidare il supporto tecnico/organizzativo e la realizzazione di tutte le altre attività collegate, alla Società Veneto Innovazione S.p.A. che opererà in stretta sinergia con i club degli organismi certificatori ed in particolare – considerata la sua capillare diffusione su tutto il territorio nazionale – con quelli aderenti ad A.S.I.
A tal riguardo si informa che, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del Codice dei contratti pubblici è possibile procedere all’affidamento diretto a Veneto Innovazione S.p.A. in quanto, in data 15 febbraio 2018, è avvenuta la presentazione dell’istanza per la sua iscrizione nell’Elenco delle società in house. Tale domanda di iscrizione, come previsto al punto 5.3 della Delibera ANAC n. 951 del 20 settembre 2017 “consente alle amministrazioni aggiudicatrici e agli enti aggiudicatori di effettuare sotto la propria responsabilità affidamenti diretti dei contratti all’organismo in house, così come prescritto dall’art. 5, comma 1, del Codice dei contratti pubblici”.
In tal senso è necessario precisare che Veneto Innovazione S.p.A. è società in house della Regione del Veneto, istituita con legge regionale del 6 settembre 1988 n. 45 ed i cui ambiti operativi sono stati ampliati con legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”, potendo ora svolgere attività di promozione del sistema economico del Veneto, in tutti i suoi aspetti economico-produttivi, curandone la diffusione e l’informazione e favorendo l’attivazione di sinergie.
Si fa presente, inoltre, che Veneto Innovazione S.p.A. è società a partecipazione regionale totalitaria e che lo statuto societario esclude la possibilità che privati, ovvero imprese private, partecipino alla compagine societaria. Si precisa, altresì, che le previsioni contenute nello Statuto sociale configurano l'esistenza di un controllo da parte della Regione sulla Società assimilabile a quello esercitato nei confronti dei propri servizi e che essa svolge un'attività prevalentemente rivolta alla Regione del Veneto.
Ai fini dell’assolvimento di quanto previsto dall’articolo 3, comma 2, della legge regionale 24 dicembre 2013, n. 39 e dal Decreto Legislativo n. 50 del 19 aprile 2016, in materia di in house providing, in particolare l’articolo 192, si precisa che, per l’attività da svolgersi, Veneto Innovazione S.p.A. non richiederà alcun mark up (ricarica) commerciale. Inoltre - sulla base della documentazione acquisita agli atti e dal confronto effettuato dalla Direzione Promozione Economica e Internazionalizzazione sul prospetto delle tariffe, e sui costi generali standard di Veneto Innovazione S.p.A. per attività di project manager, sia esso senior, ordinario o assistant, necessaria per la realizzazione delle attività da affidare – questi risultano inferiori rispetto al pricing medio/giornata rilevati nel mercato.
Si ritiene quindi che rispetto a dei possibili concorrenti, l’affidamento può essere considerato senz’altro economicamente vantaggioso oltre che giustificato dalle specifiche competenze interne di Veneto Innovazione S.p.A. e dalla capacità della società di organizzare e coordinare servizi ad alto valore aggiunto e in quanto la capitalizzazione avvenuta negli anni del know how maturato risulta essere un asset intangibile e importante per la tipologia e la specificità delle azioni previste dal presente progetto.
Si fa presente infine che per le attività e i servizi non svolti direttamente dalla Società affidataria, e in relazione alle procedure di affidamento di servizi/forniture dalla medesima autonomamente gestite, la stessa, in quanto Società partecipata pubblica, dovrà attenersi alla normativa statale vigente sugli appalti di servizi e forniture di cui al Codice degli Appalti - Decreto Legislativo n. 50 del 19 aprile 2016.
La società Veneto Innovazione assicurerà l’espletamento operativo delle attività di sostegno e incentivazione del turismo collegato ai veicoli storici sopra descritte, mentre il coordinamento delle iniziative rimarrà di competenza della Direzione Promozione Economica e Internazionalizzazione; in questo senso va evidenziato che essendo la Regione socio unico si avrà la possibilità di instaurare una proficua collaborazione ed un confronto costruttivo in ogni fase di sviluppo del progetto, dalla pianificazione alla realizzazione dello stesso.
Si propone quindi di affidare a Veneto Innovazione S.p.a l’attività di supporto tecnico/organizzativo e la realizzazione delle altre attività connesse relative a interventi di sostegno e incentivazione del turismo collegato ai veicoli storici. La società dovrà presentare un progetto esecutivo che, anche in esito ad un confronto con gli attori della filiera delle auto e moto d’epoca, andrà a dettagliare ulteriormente, attraverso apposite schede redatte per ogni singola attività prevista dalla presente deliberazione, le modalità di realizzazione delle stesse.
L’importo a carico della Regione del Veneto da riconoscere alla società Veneto Innovazione S.p.a per l’affidamento della predette attività ammonta a complessivi € 500.000,00 (IVA e ogni altro onere incluso) come di seguito ripartito:
Con il presente provvedimento si procede pertanto a definire la collaborazione con Veneto Innovazione S.p.A. per la realizzazione delle attività sopra descritte demandando al Direttore della Direzione Promozione Economica e Internazionalizzazione la sottoscrizione della Convenzione che regola i rapporti fra la Regione del Veneto e Veneto Innovazione S.p.A di cui all’Allegato A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
In ordine all’aspetto finanziario, si determina in € 500.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Promozione Economica e Internazionalizzazione, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo 100643 “Azioni regionali per celebrazioni pubbliche, solennità civili e religiose, manifestazioni nazionali, fiere, mostre, rassegne, esposizioni, convegni e congressi comprese le spese per provvista di impianti ed attrezzature per dette manifestazioni (L.R. 09/06/1975, n. 70)” del bilancio di previsione 2018-2020, esercizio 2018.
Si propone, infine, di incaricare il Direttore della Direzione Promozione Economica e Internazionalizzazione della gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa dei procedimenti derivanti dall’adozione del presente provvedimento.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la legge regionale 9 giugno 1975, n. 70;
VISTA la legge regionale 14 giugno 2013, n. 11;
VISTO il Decreto Legislativo 19 aprile 2016, n. 50, ed in particolare gli articoli 5 e 192;
VISTA la legge regionale del 6 settembre 1988 n. 45 “Costituzione di una società a partecipazione regionale per lo sviluppo dell’innovazione e collaborazione con il CNR per studi e ricerche in materia di interesse regionale” così come modificata dalla legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”;
VISTA la delibera ANAC n. 951 del 20 settembre 2017;
VISTA la legge regionale 29 dicembre 2017, n. 47 “Bilancio di previsione 2018-2020”;
VISTO l’articolo 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area, nominato con DGR n. 1406 del 29 agosto 2017, ha espresso in relazione al presente provvedimento il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima;
delibera
(seguono allegati)
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