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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 100 del 05 ottobre 2018


Materia: Istruzione scolastica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1421 del 02 ottobre 2018

Approvazione dello schema di Protocollo di Intesa tra Regione del Veneto, Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Unioncamere del Veneto e Parti sociali per l'Alternanza Scuola Lavoro. L. 107/2015.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva lo schema del nuovo Protocollo d’Intesa, il cui testo è stato condiviso dalle parti firmatarie, Regione del Veneto, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Unioncamere del Veneto e Parti sociali in materia di Alternanza Scuola Lavoro.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

L’Alternanza Scuola-Lavoro nasce per avvicinare la scuola all’impresa e favorire quindi maggiori opportunità di apprendimento per i giovani in prospettiva occupazionale.

La Regione del Veneto ha sempre prestato particolare attenzione ad attivare azioni che possano avvicinare il mondo della Scuola e il mondo del lavoro e ha sempre valorizzato l’utilizzo della metodologia didattica dell’Alternanza Scuola – Lavoro quale strumento per elevare ed innovare in entrambi gli ambiti.

Il legislatore statale ha ritenuto di estendere tale metodologia ai percorsi di tutte le scuole secondarie di II grado. L’art. 4 della Legge delega n. 53 del 28/03/2003 (Legge Moratti), infatti, sancisce il principio che l’Alternanza Scuola - Lavoro entri a pieno titolo nel curriculum didattico dell’Istruzione secondaria di II grado.

A disciplinare le modalità di realizzazione dell’Alternanza Scuola - Lavoro, ha provveduto il successivo D.Lgs n. 77 del 15/04/2005, disponendo che gli studenti che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età, durante il percorso di studio del secondo ciclo, debbano alternare periodi di studio e di lavoro.

Con la Legge 13 luglio 2015, n.107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, è stata consolidata l’Alternanza Scuola-Lavoro inserendo organicamente questa metodologia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. Il ruolo dell’Alternanza Scuola Lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato.

L’ultimo Protocollo d’Intesa per l’Alternanza Scuola – Lavoro, sottoscritto dalla Regione del Veneto, MIUR – USRV, Unioncamere del Veneto, Confindustria Veneto per conto delle Associazioni imprenditoriali, CONFSAL Veneto, CGIL Veneto, CISL Veneto e UIL Veneto, è stato approvato con DGR n. 901 del 14/06/2016.

Nell’ambito delle attività previste da tale Protocollo, nel biennio 2016-2018, si sono svolti gli incontri del Tavolo regionale costituito dai rappresentanti delle parti firmatarie del Protocollo, dai quali sono emersi punti di forza e criticità sull’attuazione dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro. In seguito a tale esito, in accordo tra le parti, sono state introdotte alcune modifiche migliorative al testo del Protocollo d’intesa. Si è ritenuto necessario, al fine di avere un maggior raccordo tra il livello regionale e quello territoriale delle iniziative di Alternanza, la costituzione di Tavoli Provinciali a cui potranno partecipare imprenditori, esperti e rappresentanti dei docenti.

Inoltre, al fine di aumentare la qualità dei percorsi di Alternanza e potenziare la sinergia tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro, si è ritenuto decisivo prevedere esperienze di formazione rivolte ai docenti degli istituti secondari di secondo grado da realizzare, in via sperimentale, anche durante i mesi estivi, integrate con le azioni in corso di attuazione.

Al fine di graduare l’intensità dell’esperienza in rapporto ai livelli di competenza dei giovani, infine, si ritiene importante definire moduli formativi partecipati dai rappresentanti dei soggetti ospitanti dei percorsi di Alternanza, nonché prevedere la realizzazione di percorsi di accompagnamento rivolti ai tutor.

Il documento allegato, pertanto, è il risultato di diversi momenti di condivisione con i componenti del Tavolo Regionale nonché firmatari del Protocollo, al fine di realizzare un costruttivo confronto sul tema delle relazioni tra il mondo dell’istruzione e il mondo del lavoro. Il documento rappresenta un livello più elevato del percorso attuato fino ad oggi e consente un approccio avanzato tra scuola e lavoro, come motore di sviluppo della qualità e creatività in entrambi gli ambiti.

La sinergia e l’integrazione delle competenze e conoscenze tra i diversi soggetti istituzionali, ha portato nell’ultimo incontro all’accordo sugli ultimi punti oggetto di discussione ed alla stesura finale del documento – il cui schema si allega al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso (Allegato A), con l’obiettivo di favorire la pratica dell’Alternanza scuola lavoro per elevare il sistema scolastico e del lavoro del Veneto agli standard europei.

Il nuovo Protocollo, infatti, si pone quale strumento fondamentale per sostenere la metodologia didattica dell’Alternanza Scuola-Lavoro al fine di motivare gli studenti ad apprendere, prevenire e contrastare la dispersione, gli abbondoni e i disagi; sviluppare la loro capacità di autonomia di scelta, l’acquisizione di soft skills, competenze di cittadinanza ed altre competenze significative per favorire la cultura del lavoro nei processi produttivi e organizzativi, al fine di promuovere l’accesso al mondo del lavoro e favorire nella scuola un approccio progettuale alla soluzione dei problemi.

Per quanto sopra esposto, si ritiene pertanto opportuno proporre l’approvazione dello schema di Protocollo per l’Alternanza Scuola-Lavoro, Allegato A alla presente delibera, che per conto della Regione del Veneto sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

  • Visto il DPR 8 marzo 1999, n. 275, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 21 della L. 15 marzo 1997, n. 59;
  • Visto il D.Lgs 15 aprile 2005, n. 76, con il quale sono state definite le norme generali sul diritto dovere all’istruzione e alla formazione;
  • Visto il D.Lgs 15 aprile 2005, n. 77, “Definizione delle norme generali relative all’Alternanza Scuola Lavoro a norma dell’art. 4 della L. 53 del 2003”;
  • Visti il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 e il D.P.R. 31 luglio 2017, n. 133 con i quali è stato regolamentato il riordino degli istituti professionali;
  • Visto il D.P.R. 15 marzo 2010 n. 89, recante revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei; 
  • Visti il D.P.R. 15 Marzo 2010 n. 88, e il D.P.R. 31 luglio 2017 n. 134, con i quali è stato regolamentato il riordino degli istituti tecnici;
  • Visto l’Accordo di Programma sottoscritto il 24 gennaio 2013 tra il Ministero dell’istruzione dell’Università e della Ricerca e l’Unione Italiana delle Camere di Commercio per la promozione e lo svi­luppo di iniziative di cooperazione in materia di Alternanza Scuola Lavoro, orientamento e collega­mento tra i sistemi formativi e mondo delle imprese;
  • Visto il D.P.C.M. 11 febbraio 2014, n. 98, art. 8, comma 2, “Regolamento di organizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca” che stabilisce che l'Ufficio scolastico regionale vigila sul rispetto delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni, sull'attuazione degli ordinamenti scolastici, sui livelli di efficacia dell'azione formativa e sull'osservanza   degli   standard   programmati;   cura   l'attuazione, nell'ambito territoriale di propria competenza, delle politiche nazionali per gli studenti;
  • Vista la L. del 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
  • Viste le norme nazionali e dell’Unione europea ivi citate;
  • Visto l’art. 1, commi 33-43, della suddetta L. 107/2015, che definisce l’Alternanza Scuola Lavoro come segmento formativo integrato negli ordini della scuola del secondo ciclo, obbligatorio per tutti gli stu­denti;
  • Visti la L. 7 agosto 2015 n. 124, concernente il riordinamento delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e il successivo D. Lgs 25 novembre 2016 n. 219 – Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della citata legge, in cui si indicano le competenze delle Camere di Commercio in materia di alternanza e orientamento al lavoro;
  • Vista la Guida operativa dell’8 ottobre 2015, nella quale il MIUR delinea le condizioni e le modalità di realizzazione dell’Alternanza Scuola Lavoro, nei suoi diversi aspetti;
  • Visto il D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 61 di revisione dei percorsi dell’istruzione professionale;
  • Visto il D.Lgs 13 aprile 2017, n. 62, recante norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi  180  e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107, Capo III Esame di Stato nel secondo ciclo di istruzione Art. 13, ìn cui, tra i requisiti di ammissione, è indicato – comma 2, c) – lo svolgimento dell'attività di alternanza scuola -lavoro secondo quanto previsto  dall'indirizzo  di  studio  nel  secondo  biennio  e nell'ultimo anno di corso;
  • Visto il Protocollo bilaterale Stato-Regione per lo sviluppo e il rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione professionale siglato da Regione Veneto e Ministero del La­voro del 13 gennaio 2016;
  • Visto il D.M. 3 novembre 2017, n. 195 “Regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le modalità di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro”;
  • Visti i Protocolli d’Intesa sottoscritti tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le Parti Sociali volti a “Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro”;
  • Visti gli Accordi e i Protocolli sottoscritti dalla Regione Veneto con Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Unioncamere del Veneto e Parti Sociali, a partire da 12 dicembre 2003;
  • Vista la legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54, art. 2, “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta Regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 “Statuto del Veneto”” e s.m.i.; 
  • Vista la D.G.R. n. 1885 del 15 novembre 2011 “Approvazione schema Protocollo d’Intesa in materia di Alternanza Scuola - Lavoro. Anni scolastici 2011-2012 e 2012-2013” e le norme ivi citate;
  • Vista la D.G.R. n. 901 del 14 giugno 2016 “Ratifica del Protocollo d’Intesa in materia tra Regione del Veneto, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Unioncamere del Veneto e Parti Sociali per l’Alternanza Scuola Lavoro. L. 107/201; 

delibera

  1. di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, lo schema di Protocollo di Intesa tra Regione del Veneto, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Unioncamere del Veneto e Parti sociali per l’Alternanza Scuola Lavoro, riportato nell’Allegato A, che per conto della Regione del Veneto sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato;
  3. di delegare specificamente il Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria ad adottare ogni ulteriore provvedimento che dovesse rendersi necessario per l’esecuzione del presente atto deliberativo;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del Bilancio regionale;
  5. di incaricare l’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria dell’esecuzione del presente atto;
  6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23, del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione Veneto.

(seguono allegati)

1421_AllegatoA_379086.pdf

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