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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 47 del 18 maggio 2018


Materia: Trasporti e viabilità

Deliberazione della Giunta Regionale n. 586 del 30 aprile 2018

Riparto delle risorse destinate alla Regione del Veneto nell'ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 - Asse tematico F del Piano Operativo Infrastrutture approvato con deliberazione CIPE n. 54/2016 - Piano Nazionale per il rinnovo di autobus.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva il riparto delle risorse destinate alla Regione del Veneto con deliberazione CIPE n. 54/2016, la quale ha approvato il Piano Operativo Infrastrutture del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020. Tali risorse, complessivamente pari ad euro 4.416.000,00, vengono assegnate agli enti territorialmente competenti per i servizi di trasporto pubblico locale su gomma, con vincolo di destinazione alle aziende affidatarie dei servizi stessi. Le risorse disponibili saranno utilizzate per sostituire autobus impiegati in servizi extraurbani.

L'Assessore Elisa De Berti riferisce quanto segue.

La legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) ha impartito disposizioni per l'utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020, prevedendo che l'Autorità politica per la coesione individuasse le aree tematiche nazionali e gli obiettivi strategici, che il CIPE ripartisse tra tali aree tematiche la dotazione del Fondo e che la Cabina di Regia definisse i piani operativi da sottoporre al CIPE per l'approvazione.

L'Autorità politica per la Coesione ha successivamente individuato e proposto al CIPE 6 aree tematiche di interesse del FSC, fra cui l'area tematica Infrastrutture.

Con deliberazione n. 25/2016, il CIPE ha ripartito la dotazione del FSC tra le 6 aree tematiche, secondo una chiave di riparto tra le due macro aree territoriali Mezzogiorno - Centronord, rispettivamente pari all'80% e al 20%. In particolare, 11.500 milioni di euro sono stati destinati all'area tematica Infrastrutture e, di questi, 1.000 milioni al rinnovo del materiale rotabile per il trasporto pubblico locale (TPL).

Con deliberazione n. 54/2016, il CIPE ha approvato il Piano Operativo Infrastrutture FSC 2014-2020 adottato, ai sensi della L. 190/2014, dalla Cabina di Regia istituita con DPCM del 25/02/2016. Tale piano è suddiviso in 6 assi di intervento, tra cui l'asse F "Rinnovo materiale Trasporto Pubblico Locale - Piano Sicurezza ferroviaria". Nell'ambito di quest'asse, alla Linea di Azione "Rinnovo del materiale rotabile" sono state destinate risorse per l'acquisto di autobus pari a 200 milioni di euro, di cui 4.416.000,00 euro assegnati alla Regione del Veneto.

La deliberazione CIPE n. 54/2016 ha disposto che gli interventi del Piano Operativo Infrastrutture siano attuati direttamente dai soggetti attuatori, sulla base di convenzioni stipulate con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo stesso Ministero ha predisposto uno schema di convenzione, riportato con le opportune specificità in Allegato A al presente provvedimento. La stipula di tale convenzione tra Ministero e Regione sarà volta a regolare il finanziamento per la realizzazione della Linea di Azione relativa al rinnovo di autobus per il TPL.

La convenzione, all'art. 6, prevede che la Regione nomini un Referente del Procedimento per il piano di investimento. A tal fine si individua il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti.

Il presente provvedimento definisce il riparto delle risorse sopra richiamate e avvia un piano di investimento nel quale all'acquisto di nuovi autobus sarà associata la sostituzione di autobus in uso per il servizio. Pertanto, l'avvio di questa iniziativa risulta coerente con gli obiettivi delle azioni programmate nel periodo 2013-2020 dal Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera (P.R.T.R.A), con particolare riferimento alle linee programmatiche di intervento nell'area A7 "Interventi sul trasporto passeggeri" (azione 3c: "Svecchiamento parco mezzi mobilità collettiva").

I contributi di cui al presente provvedimento saranno assegnati agli enti territorialmente competenti per i servizi di TPL, con vincolo di destinazione alle aziende affidatarie.

Ai fini dell'accesso alle risorse in questione, la Regione del Veneto ha presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con nota prot. n. 165873 del 28/04/2017, una prima versione del proprio Piano di investimento, che costituisce parte integrante della convenzione da stipulare con il Ministero stesso. A seguito di interlocuzioni col Ministero, tale Piano è stato successivamente integrato e modificato, con note prot. n. 291336 del 14/07/2017, n. 391846 del 19/09/2017 e n. 504918 del 01/12/2017, specificando che le informazioni trasmesse fossero da ritenersi del tutto indicative, in mancanza di approvazione del riparto da parte della Giunta Regionale.

Il presente atto, approvando il riparto delle risorse, modifica necessariamente anche il Piano di investimento, senza tuttavia definire nel dettaglio tutte le informazioni richieste dal Ministero ai fini della stipula della convenzione, tra cui ad esempio tipologia e numero di autobus che saranno acquistati. Pertanto il Piano di investimento sarà successivamente integrato a cura della U.O. Mobilità e Trasporti, prima della stipula della convenzione con il Ministero, sulla base delle informazioni che saranno fornite dalle aziende di trasporto. L'Allegato B riporta il Piano di investimento nella versione attuale, che sarà integrato come appena specificato.

Quanto all'utilizzo delle risorse a disposizione, tenuto conto che:

  • l'anzianità del parco autobus regionale censito al 30/04/2017 era di circa 14,3 anni in ambito extraurbano e 12,7 anni in ambito urbano;
  • è in corso un programma di investimenti limitato al solo ambito urbano, finanziato con risorse comunitarie (FESR 2014-2020) per euro 20 milioni;

si ritiene circoscrivere il piano di investimento ai soli servizi extraurbani.

La Regione del Veneto stipulerà appositi accordi di programma con gli enti territorialmente competenti (nel seguito indicati anche come "enti sottoscrittori"), allo scopo di disciplinare l'erogazione dei finanziamenti, in applicazione di quanto previsto dagli artt. 17 e 18 della L.R. n. 25/1998. In Allegato C alla presente deliberazione è riportato lo schema di accordo di programma. Si autorizza il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti ad apportare eventuali modifiche non sostanziali a tale schema.

Il citato Piano Operativo Infrastrutture, impone di provvedere ad un cofinanziamento non inferiore al 40% della spesa complessiva. Si ritiene quindi di assegnare alle aziende destinatarie dei contributi l'onere di assicurare tale cofinanziamento, in aggiunta al pagamento dell'IVA.

Come sopra accennato, all'acquisto di ciascun autobus sarà associata la sostituzione di un autobus in uso per il servizio di TPL. Gli autobus saranno sostituiti attraverso radiazione dal P.R.A. (Pubblico Registro Automobilistico), secondo il seguente ordine di priorità:

  1. qualora il parco autobus abbia mezzi di classe ambientale Euro 0, Euro 1 o Euro 2, l'azienda radierà
    gli autobus a partire da quelli appartenenti alla classe più bassa;
  2. qualora il parco autobus non abbia mezzi di classe ambientale Euro 0, Euro 1 o Euro 2, l'azienda
    radierà gli autobus a partire dai più vecchi, in termini di anno di immatricolazione.

Nel caso di sostituzione di autobus standard con autosnodati, dovranno essere radiati 1,5 autobus standard per ogni nuovo autosnodato, con arrotondamento del numero totale di autobus da radiare all'unità superiore. Viceversa, in caso di sostituzione di autosnodati con autobus standard, la radiazione di ogni autosnodato sarà equiparata alla radiazione di 1,5 autobus standard, con arrotondamento del numero complessivo di autobus radiati all'unità inferiore.

E' ammessa la deroga alla sostituzione - e quindi la possibilità di acquisto di mezzi nuovi senza procedere alla radiazione di mezzi esistenti - in caso di potenziamento dell'offerta di servizio (che implichi ad esempio un incremento nelle percorrenze), previa presentazione di motivata istanza da parte dell'azienda affidataria, sulla quale deciderà il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti, acquisito l'assenso dell'ente sottoscrittore.

Ulteriori dettagli concernenti la sostituzione degli autobus sono riportati in Allegato C.

Al fine di assicurare un effetto di incentivazione, i veicoli oggetto di contributo dovranno riportare una data di ordine successiva a quella della pubblicazione della presente deliberazione nel bollettino ufficiale della Regione (BUR). Per la stessa ragione, gli autobus dismessi con la finalità di accedere al contributo, dovranno avere una data di radiazione dal P.R.A. successiva a quella della pubblicazione in BUR della presente deliberazione.

Fermo restando che gli autobus oggetto di contributo dovranno appartenere alla più recente classe di emissione di gas di scarico o non generare emissioni, in Allegato C vengono riportate tutte le caratteristiche che dovranno essere rispettate.

Gli autobus cofinanziati saranno usati esclusivamente per i servizi di TPL. Tali autobus, inoltre, saranno oggetto di vincolo di reversibilità a favore dell'amministrazione pubblica istituzionalmente competente per il servizio, ovvero in favore dei nuovi soggetti aggiudicatari del servizio, previo riscatto del valore residuo, determinato sulla base dei criteri stabiliti dalla misura 5, punti 4, 5, 6 e 7 dell'Allegato A alla deliberazione 17 giugno 2015, n. 49, dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti, al netto dell'eventuale quota non ammortizzata di contributo pubblico.

Per il piano di investimenti in oggetto si fissa il seguente cronoprogramma:

  1. 31 marzo 2019: termine entro il quale le aziende affidatarie dovranno stipulare i contratti di fornitura degli autobus, dandone apposita comunicazione alla Regione; le informazioni da fornire sono elencate in Allegato C;
  2. 31 dicembre 2019: termine entro il quale le aziende affidatarie dovranno completare le operazioni di acquisto dei mezzi ed inoltrare all'ente sottoscrittore l'istanza di erogazione del contributo, corredata dalla documentazione di rendicontazione prevista in Allegato C;
  3. 31 marzo 2020: termine entro il quale gli enti sottoscrittori dovranno presentare alla Regione, con le modalità previste in Allegato C, il proprio atto amministrativo con il quale viene accertata l'acquisizione della documentazione comprovante l'acquisto dei veicoli oggetto di finanziamento.

Il mancato rispetto di uno dei termini di cui ai precedenti punti comporterà la revoca del contributo, fatte salve eventuali proroghe che potranno essere concesse, nei limiti del cronoprogramma statale, su apposita istanza motivata. Su tale richiesta, che dovrà pervenire alla Regione perentoriamente prima del termine da prorogare, deciderà il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti.

Qualora, per effetto della concessione di una proroga, dovesse essere ridotta la dotazione finanziaria assegnata alla Regione, sarà applicata una decurtazione di pari importo all'intervento oggetto di proroga.

In considerazione delle tempistiche previste dal cronoprogramma, si dispone che le spese del presente piano di investimento siano esigibili a partire dall'anno 2019.

Il riparto che si intende approvare suddivide le risorse tra i contratti di servizio in ambito extraurbano (intesi come binomio "ente territorialmente competente per il servizio - azienda affidataria del servizio"), sulla base di due indicatori:

  • un indice di anzianità del parco adibito a ciascun contratto di servizio;
  • le percorrenze annue associate a ciascun contratto di esercizio, così come desunte dalla DGR n. 1004 del 27/06/2017.

Ai due indicatori vengono attribuiti i seguenti pesi:

  • indice di anzianità: 60%;
  • percorrenze: 40%.

In Allegato D alla presente deliberazione viene descritto il metodo di calcolo attraverso il quale si è pervenuti all'individuazione dell'indice di anzianità, che si propone di considerare, attraverso un unico parametro, la quantità di autobus di classe Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 ancora presenti nel parco mezzi.

Lo stesso Allegato D dà dettagliatamente conto delle modalità con le quali si è pervenuti alla definizione di un parco autobus di riferimento ai fini del riparto. In estrema sintesi, si è proceduto ad operare una ricognizione chiedendo alle aziende di fornire dati aggiornati al 30/04/2017 (nota prot. n. 176681 del 05/05/2017). Successivamente, si è tenuto conto delle assegnazioni di risorse dei programmi di investimento in corso (DGR n. 510/2017, POR FESR Veneto 2014-2020, fondi di cui al DM n. 25/2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Infine, agli autobus acquistati usati con anzianità superiore a 10 anni al momento dell'acquisto, è stato assegnato, ai fini del calcolo dell'indice di anzianità, un peso inferiore, contemperando il fatto che tali acquisti non appaiono in linea con gli obiettivi di svecchiamento del parco veicolare con le seguenti considerazioni:

  • la messa in servizio di autobus avviene sempre previa autorizzazione dell'ente territorialmente competente;
  • i beneficiari ultimi degli effetti degli investimenti di cui al presente riparto sono gli utenti del servizio e non le aziende di TPL.

Il presente riparto esclude il contratto di servizio tra Provincia di Belluno ed Autoservizi F.V.G. s.p.a. - S.A.F., poichè con nota prot. n. 2159 del 08/05/2017 tale società ha comunicato che il materiale rotabile usato per tale contratto di servizio è prevalentemente impiegato in servizi esercitati in Friuli Venezia Giulia ed ha precisato che in relazione a tale materiale non ricorrono fabbisogni di rinnovo della flotta.

Il procedimento di riparto adottato è descritto in Allegato D. Sebbene il procedimento di calcolo faccia riferimento al costo di un autobus standard da 12 metri, in modo da non assegnare finanziamenti troppo esigui per acquistare un autobus, è opportuno ribadire che si lascia alle aziende affidatarie la scelta di quali e quanti autobus acquistare.

Gli esiti del procedimento di riparto sono riportati in Allegato E alla presente deliberazione.

Ai fini dell'accesso ai contributi sono ammissibili le spese che:

  • siano state assunte con procedure coerenti con le norme comunitarie, nazionali, regionali applicabili, anche in materia fiscale e contabile (con particolare riferimento alle norme in materia di appalti pubblici, regimi di aiuto, concorrenza, ambiente);
  • siano state temporalmente assunte nel periodo di validità dell'intervento (data di ordine successiva a quella della pubblicazione in BUR della presente deliberazione);
  • siano effettive e comprovabili, ossia corrispondenti ai documenti attestanti la spesa ed ai relativi pagamenti effettuati;
  • siano pertinenti ed imputabili con certezza all'intervento finanziato.

Il contributo massimo riconoscibile per ciascun mezzo rendicontato sarà pari al minor valore tra:

  • il 60% del costo dell'autobus, al netto dell'IVA (che resta totalmente a carico dell'azienda affidataria);
  • il contributo standard, pari ad euro 138.000,00. Nel caso di acquisto di autobus autosnodati, il contributo standard è moltiplicato per il fattore 1,5.

L'importo del contributo riconosciuto sarà pari al minor valore tra:

  • il contributo massimo assegnato di cui all'Allegato E;
  • la somma dei contributi massimi riconoscibili per ciascun mezzo rendicontato, calcolati come sopra.

Le risorse saranno liquidate agli enti sottoscrittori, con vincolo di destinazione alle aziende affidatarie. I fondi saranno liquidati subordinatamente alle effettive disponibilità di cassa stanziate sul pertinente capitolo di spesa del bilancio regionale. Nessuna somma a titolo di interessi per ritardati pagamenti potrà essere richiesta alla Regione del Veneto da parte degli enti sottoscrittori e delle aziende affidatarie.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la L.R. n. 25/1998;

VISTA la deliberazione CIPE n. 54/2016;

VISTA la nota prot. n. 131 del 05/01/2018 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;

VISTA la nota prot. n. 994 dell'08/02/2018 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;

VISTO l'art. 2, comma 2, lettera a) della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012;

DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area nominato con DGR n. 1404 del 29/08/2017, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima;

delibera

  1. di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
  2. di approvare lo schema di convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione del Veneto, riportato in Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;
  3. di autorizzare la stipula della convenzione di cui al punto 2, incaricando alla sottoscrizione il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti;
  4. di nominare il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti quale Referente del Procedimento per il piano di investimento;
  5. di approvare il Piano di investimento riportato in Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, incaricando l'U.O. Mobilità e Trasporti di integrare tale piano con le informazioni che saranno fornite dalle aziende di TPL;
  6. di approvare i metodi e i criteri per il riparto delle risorse riportati in Allegato D, parte integrante del presente provvedimento;
  7. di ripartire le risorse a disposizione, pari ad euro 4.416.000,00, in favore degli enti territorialmente competenti per il servizio di TPL, con vincolo di destinazione alle aziende affidatarie dei servizi, così come riportato in Allegato E, parte integrante del presente provvedimento;
  8. di approvare, relativamente al Piano di investimento di cui al punto precedente, il cronoprogramma indicato in premessa;
  9. di approvare lo schema di accordo di programma riportato in Allegato C, parte integrante del presente provvedimento, da stipulare con gli enti territorialmente competenti per il servizio;
  10. di autorizzare il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti ad apportare allo schema di accordo di programma in Allegato C eventuali modifiche non sostanziali;
  11. di autorizzare la stipula degli accordi di programma di cui all'Allegato C, incaricando alla sottoscrizione il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti;
  12. di subordinare l'erogazione delle risorse assegnate alle modalità e prescrizioni indicate nelle premesse, nonché in Allegato C;
  13. di determinare in euro 4.416.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore dell'U.O. Mobilità e Trasporti, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 103656 del bilancio di previsione 2018-2020, denominato "Programmazione FSC 2014-2020 – Contributi per il rinnovo del parco autobus regionale nell’ambito del Piano Operativo Infrastrutture – Contributi agli investimenti (art. 1, c. 703, L. 23/12/2014, n. 190 – Del. CIPE 10/08/2016, n. 25 – Del. CIPE 01/12/2016, n. 54)";
  14. di dare atto che la Direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica, alla quale è stato assegnato il capitolo di spesa di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  15. di attestare che la spesa di euro 4.416.000,00 costituisce debito non commerciale;
  16. di stabilire che le spese relative al Piano di investimento approvato saranno esigibili a partire dall'anno 2019;
  17. di dare atto che la spesa, di cui si prevede l'impegno in forza del presente atto, non rientra tra le tipologie soggette a limitazione ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  18. di incaricare l'U.O. Mobilità e Trasporti dell'esecuzione del presente atto;
  19. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione;
  20. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 23 e 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  21. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall'avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.

(seguono allegati)

586_AllegatoA_369457.pdf
586_AllegatoB_369457.pdf
586_AllegatoC_369457.pdf
586_AllegatoD_369457.pdf
586_AllegatoE_369457.pdf

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