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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 90 del 19 settembre 2017


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1429 del 05 settembre 2017

Approvazione della modifica al Piano di Tutela delle Acque (PTA), approvato con DCR n. 107 del 5/11/2009, relativa alla nuova classificazione dello stato ecologico e chimico delle acque marino-costiere e di transizione - quadriennio 2010-2013, di cui alla Direttiva 2000/60/CE e D. Lgs. n. 152/2006, ai sensi dell'art. 4 comma 3 delle Norme Tecniche del PTA. DGR n. 97/CR del 10/10/2016.

Note per la trasparenza

Con la presente deliberazione si approva la modifica al Piano di Tutela delle Acque (PTA), approvato con DCR n. 107 del 5/11/2009, relativa alla nuova classificazione  dello stato ecologico e chimico delle acque marino-costiere e di transizione, prevista dalla direttiva 2000/60/CE e dal D. Lgs. n. 152/2006 e con le modalità stabilite dal DM n. 260/2010; classificazione già approvata con DGR n. 407 del 7/04/2016. Si tratta di una modifica non sostanziale del Piano di Tutela delle Acque, prevista dall’art. 4 comma 3 delle Norme Tecniche del PTA; si procede dopo la conclusione della consultazione pubblica e dopo l’acquisizione del parere della Commissione consiliare competente, ai sensi dell’art. 19 c. 6 e art. 28 della L.R. 33/85.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

La direttiva 2000/60/CE (Water Framework Directive -WFD) fonda l'approccio alla tutela e gestione delle acque su alcuni cardini, tra i quali si richiamano la definizione degli obiettivi di qualità ambientale e l’utilizzo di indicatori biologici e morfologici, oltre che chimici, per la valutazione dello stato dei corpi idrici. Le disposizioni della direttiva riguardano i seguenti corpi idrici: acque superficiali interne, acque sotterranee, acque di transizione, acque marino-costiere.

La definizione dello stato ecologico e chimico delle acque marino-costiere e di transizione si basa sui principi e sulle disposizioni della WFD e del D.Lgs. n. 152/2006 che ha recepito la Direttiva e del successivo D.M. n. 260/2010 che ha fornito i nuovi criteri tecnici per il monitoraggio e la classificazione dei corpi idrici.

L’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV), che da anni esegue il monitoraggio delle acque marino-costiere e di transizione del Veneto nel rispetto delle normative vigenti, ha prodotto una relazione,  inviata alla Regione Veneto con prot. n. 65847 del 01/07/2015, che comprende la classificazione dello stato ecologico e chimico delle acque marino-costiere e di transizione del Veneto relativa al quadriennio 2010-2013, presentata in Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

La valutazione dello stato ecologico e chimico delle acque marino-costiere e di transizione è riferita al quadriennio 2010-2013, data la necessità di accorpare i monitoraggi effettuati nel 2013 a quelli del triennio 2010-2012, anche ai fini di allineare i cicli di monitoraggio con i periodi considerati nella classificazione delle acque dei rispettivi bacini idrografici.

La classificazione dello stato di un corpo idrico è data dalla classificazione dello stato ecologico secondo le 5 classi indicate nel D.M. 260/2010 e dalla classificazione dello stato chimico secondo le 2 classi indicate nel D.M. succitato.

I corpi idrici delle acque di transizione del Veneto, individuati come significativi ai sensi della Direttiva 2000/60/CE, sono 8 lagune costiere e 5 foci fluviali a delta.

I corpi idrici marino-costieri del Veneto individuati come significativi ai sensi della Direttiva 2000/60/CE sono 6, di cui 4 strettamente costieri compresi entro 2 miglia nautiche (3704 m) dalla costa e 2 cosiddetti “marini”, che si estendono dal limite esterno dei corpi idrici costieri fino a 1 miglio oltre la linea di base antistante Venezia.

Stante l’urgenza di pervenire al primo aggiornamento del Piano di Gestione del Distretto idrografico delle Alpi Orientali, è stato necessario approvare con DGR n. 407 del 07/04/2016 la classificazione dello stato ecologico e chimico delle acque marino-costiere e di transizione, avviando nel contempo, con la medesima deliberazione, la consultazione pubblica, aperta a Enti e ad altri soggetti pubblici e privati che consentisse la partecipazione attiva di tutte le parti interessate e la raccolta di eventuali suggerimenti, osservazioni e informazioni, in analogia con quanto già fatto per la classificazione delle acque superficiali correnti e lacustri e delle acque sotterranee.

Allo scadere dei termini per la presentazione di osservazioni non sono pervenuti contributi.

Secondo quanto previsto dall’art. 19 comma 6 e art. 28 della L.R. 33/1985 e dall’art. 4 comma 3 delle Norme Tecniche del Piano di Tutela delle Acque, approvato con DCR n. 107 del 05/11/2009, il quale stabilisce le modalità procedurali per le modifiche ed adeguamenti al Piano di Tutela delle Acque, si è inviato, con DGR n. 97/CR del 10/10/2016, il documento di classificazione dello stato ecologico e chimico delle acque marino-costiere e di transizione nel quadriennio 2010-2013, così come approvata con DGR n. 407 del 07/04/2016, alla competente Commissione Consiliare per acquisire il parere.

La Seconda Commissione Consiliare si è espressa favorevolmente a maggioranza con parere n. 138 del 20 aprile 2017.

Si ritiene pertanto concluso l’iter richiesto e si propone l’approvazione della modifica al Piano di Tutela delle Acque (PTA) relativamente alla nuova classificazione dello stato ecologico e chimico delle acque marino-costiere e di transizione - quadriennio 2010-2013, ai sensi dell’art. 4 comma 3 delle Norme Tecniche del PTA.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Direttiva 2000/60/CE;

VISTO il D. Lgs. n. 152/2006;

VISTO il Piano di Tutela delle Acque, approvato con DCR  n. 107 del 5/11/2009, successive modifiche ed integrazioni;

VISTO l’art. 4 c. 3 del Piano di Tutela delle Acque;

VISTO il D.M. n. 260/2010;

VISTO l’art. 19 c. 3 e c. 6 e l’art. 28 della L.R. n. 33/85;

VISTA la nota ARPAV prot. n. 65847 del 01/07/2015;

VISTA la DGR n. 407 del 07/04/2016;

VISTA la DGR n. 97/CR del 10/10/2016;             

VISTO il parere n. 138 della Seconda Commissione Consiliare espresso favorevolmente a maggioranza nella seduta del 20 aprile 2017;

VISTO l’art. 2, comma 2 della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. Di prendere atto della  nuova classificazione dello stato ecologico e chimico delle acque marino-costiere e di transizione -  quadriennio 2010-2013, come approvata con DGR n. 407/2016 e presentata nella relazione in Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
  2. Di approvare, per quanto in premessa esposto, premessa che fa parte integrante del presente provvedimento, la modifica al Piano di Tutela delle Acque (PTA), approvato con DCR n. 107 del 5/11/2009,  relativamente alla nuova classificazione dello stato ecologico e chimico delle acque marino-costiere e di transizione - quadriennio 2010-2013, prevista dalla Direttiva 2000/60/CE e dal D.Lgs. n. 152/2006, ai sensi dell’art. 4 comma 3 delle Norme Tecniche del PTA;
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio regionale;
  4. di incaricare la Direzione Difesa del Suolo all’esecuzione del presente atto;
  5. di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1429_AllegatoA_352863.pdf

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