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Bur n. 85 del 02 settembre 2016


REGIONE DEL VENETO

Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e Sistar. Avviso progetti per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell'Istria e nella Dalmazia. Anno 2017.

Legge regionale n. 15/1994 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell'Istria e nella Dalmazia”

Il Direttore della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR,

VISTA la legge regionale n. 15/1994 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell'Istria e nella Dalmazia”;

VISTA la DGR n. 2093 del 17 ottobre 2012, con cui sono state approvate le Linee Guida per l’attuazione della legge regionale n. 15/1994;

VISTE le modifiche alle citate Linee Guida, apportate con DGR n. 1506 del 12.08.2014;

rende noto

che sono aperti i termini per la presentazione delle domande di concessione di contributo regionale per le iniziative previste dalla Legge Regionale 7 aprile 1994, n. 15. Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 30 settembre 2016, secondo i criteri e le modalità sotto indicati.

  1. STANZIAMENTO

Lo stanziamento sarà stabilito con legge regionale di approvazione del Bilancio di Previsione 2017 – 2019, suddiviso tra iniziative a spesa di investimento e iniziative a spesa corrente.

  1. REQUISITI DEI SOGGETTI RICHIEDENTI

I soggetti richiedenti devono avere, a pena d’inammissibilità, i seguenti requisiti:

  1. Tipologia: ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della L.R. n. 15/1994 possono presentare richiesta di contributo i seguenti soggetti: enti locali, istituzioni pubbliche, istituzioni private, organismi associativi di volontariato;
  2. Sede: avere sede legale e/o operativa in Italia o nei Paesi interessati dalla L.R. n. 15/1994;
  3. Statuto e atto costitutivo: avere uno statuto e/o atto costitutivo redatto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata;
  4. Assenza di finalità di lucro: in base alla dichiarazione a firma del legale rappresentante.

Il possesso dei sopra elencati requisiti deve essere autocertificato dal legale rappresentante del soggetto richiedente mediante compilazione e sottoscrizione del modulo di domanda regionale. Non è necessario presentare ulteriori dichiarazioni o certificati. La Regione del Veneto si riserva di effettuare in ogni momento i controlli previsti ai sensi di legge, al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni rese.

  1. AMMISSIBILITÀ DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTO

Le richieste di contributo dovranno rispettare, a pena d’inammissibilità, le seguenti condizioni:
 

1)   tipologie di progetto previste dalla L.R. n. 15/1994, articoli 2, 3 e 4:

2a)  indagini, studi e ricerche riguardanti:

  1. il patrimonio culturale di origine veneta presente nell’Istria e nella Dalmazia;

  2. la cultura istro-veneta e la cultura dalmata, considerate nella loro specificità e nelle loro manifestazioni più significative, in rapporto alla cultura italiana e veneta in particolare;

  3. la storia dell’Istria e della Dalmazia nel contesto della storia veneta ed europea;

2c)   pubblicazione e diffusione degli studi e delle ricerche più significativi effettuati nelle materie di cui alle lettere a), b) e c) del precedente punto 2a);

3a)  interventi finalizzati a favorire lo sviluppo di centri e d’attività culturali e d’istruzione per le comunità di lingua italiana nelle Repubbliche di Slovenia e di Croazia e nella Dalmazia montenegrina e per il ripristino e la costruzione di scuole italiane di ogni ordine e grado, con particolare riferimento a quelle materne, nonché per la fornitura di arredi, attrezzature e sussidi didattici;

3b)  interventi finalizzati all’identificazione, alla catalogazione, al recupero e alla valorizzazione dei beni culturali di origine veneta presenti nell’Istria e nella Dalmazia;

3c)  pubblicazione e diffusione di informazioni culturali, socio-economiche e relative al patrimonio ambientale, per contribuire allo sviluppo della cooperazione tra il Veneto e le comunità interessate alle iniziative di cui alla L.R. n. 15/1994;

4)    iniziative dei Comuni veneti che, nel quadro del consolidamento della comune identità culturale europea, propongono gemellaggi con enti territoriali delle Repubbliche di Slovenia e di Croazia e della Dalmazia montenegrina, in cui siano persistenti o storicamente rilevanti la cultura e la tradizione veneta, o che registrino la presenza significativa di comunità italiane di origine veneta;


2)   natura consortile: i progetti possono essere presentati, oltre che da singoli soggetti, anche in forma associata, in tal caso rappresentata da:

  • un soggetto capofila, con l’incarico di trasmettere il progetto alla Regione del Veneto, per l’ottenimento dell’eventuale contributo. Il capofila sarà il beneficiario formale del contributo regionale, responsabile degli adempimenti amministrativi connessi alla concreta realizzazione del progetto (accettazione formale del contributo, redazione e sottoscrizione della relazione finale corredata del relativo rendiconto, conservazione della documentazione contabile);
  • i partner di progetto, che dovranno avere tipologia rientrante tra quelle previste dalla L.R. n. 15/1994 e i requisiti stabiliti dal presente Avviso.

Con il termine partner si intende un soggetto che collabora fattivamente con il capofila nell’ideazione e nella realizzazione del progetto. Nell’ambito del cofinanziamento minimo obbligatorio del 20%, di cui al successivo Punto III, 7), i partner devono obbligatoriamente partecipare finanziariamente al progetto con un apporto minimo complessivo del 10% dei costi progettuali, di cui deve essere data evidenza contabile nei prospetti finanziari. A titolo esplicativo, la copertura finanziaria del 10% potrà essere ripartita tra tutti i partner di progetto, oppure potrà essere sostenuta da solo alcuni partner, di modo che la somma complessiva sia pari comunque almeno al 10% dei costi progettuali. Il soggetto capofila ha l’obbligo di acquisire tutta la relativa documentazione di spesa, da rendicontarsi congiuntamente ai costi sostenuti direttamente.

Un partner, in tale qualità, potrà partecipare alla realizzazione di una sola iniziativa progettuale.

Un soggetto che abbia assunto il ruolo di partner in un progetto, può presentare una domanda in qualità di capofila.

I soggetti ai quali viene affidata solamente la realizzazione di alcune attività progettuali a fronte di corrispettivo non sono considerati partner.
 

3)   assenza di finalità di lucro: l’iniziativa deve essere priva di finalità di lucro. Apposita dichiarazione dovrà essere resa già nella proposta progettuale;

4)   numero delle iniziative: ogni soggetto capofila può proporre un solo progetto e per lo stesso progetto potrà essere presentata una sola richiesta di finanziamento. Un soggetto capofila potrà partecipare a una sola altra iniziativa in qualità di partner. Anche nel caso di soggetto avente più sedi, rappresentanze o unità operative, anche se in Paesi diversi, è consentita la presentazione di un unico progetto come capofila e di partecipazione a un solo altro progetto come partner;

5)   durata: le proposte progettuali non devono essere state avviate prima della pubblicazione dell’Avviso annuale sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto;

6)   costo progettuale:

  • almeno € 20.000,00 per le iniziative di investimento (restauri - 3b);
  • almeno € 6.000,00 per tutte le altre iniziative, (2a, 2c, 3a, 3c, 4);

7)   cofinanziamento: il progetto dovrà essere cofinanziato obbligatoriamente dal capofila e dai partners nella misura minima del 20% del costo progettuale (di cui almeno il 10% dai partners). Il cofinanziamento dovrà essere dichiarato già nella proposta e mantenuto in fase di rendicontazione finale delle spese sostenute. (A titolo esplicativo, nel caso in cui sia assegnato ad un beneficiario un contributo di € 10.000,00 e non vi sia cofinanziamento aggiuntivo rispetto al minimo obbligatorio, per ottenere l’intero contributo dovrà essere rendicontato l’importo calcolato nel modo seguente: costi progettuali rendicontati e ammissibili = € 10.000,00/80% = € 12.500,00) Nel Modulo di Domanda dovrà essere indicata la modalità di cofinanziamento dell’iniziativa (esempio: contributi ministeriali, o di altri enti pubblici, finanziamenti europei, autofinanziamento del capofila o dei partner, etc.);

8)   presentazione: i progetti dovranno essere presentati in lingua italiana, inclusa l’indicazione delle località geografiche;

9)   documenti da allegare: il soggetto capofila ha l’obbligo di allegare alla domanda di contributo le lettere di collaborazione degli eventuali partner, pena la non assegnazione del relativo punteggio, compilate secondo l’apposita modulistica regionale, disponibile sul sito web della Regione del Veneto (www.regione.veneto.it) alla materia “Istria e Dalmazia”, alla voce “Contributi e Finanziamenti”.

  1. CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI

La competente Struttura regionale verificherà i requisiti dei soggetti proponenti e le modalità di presentazione delle richieste di contributo, provvedendo successivamente alla valutazione dei progetti ammessi, sulla base dei criteri e indicatori di punteggio di seguito evidenziati. Gli indicatori di punteggio dovranno essere contrassegnati dal richiedente nel modulo di domanda e sarà cura degli Uffici verificare la corrispondenza dei punteggi con quelli effettivamente attribuibili sulla base dell’analisi complessiva del progetto presentato.

1

Partenariato

Punteggio

1.1

Rete (partners in Italia e nel Paese di destinazione)

 

 

Progetto presentato da 2 soggetti (incluso il capofila)

1

 

Progetto presentato da oltre 2 soggetti (incluso il capofila)

2

1.2

Area geografica del partenariato

 

 

Progetto svolto in partenariato tra soggetti di cui almeno uno avente sede nel Veneto e almeno uno nell’Istria o nella Dalmazia

1

 

Progetto realizzato in partenariato con due scuole/asili, di cui uno del Veneto e uno dell’Istria o della Dalmazia

2

1.3

Coinvolgimento Unione degli Italiani – Comunità degli Italiani dell’Istria e della Dalmazia

 

 

Progetto con capofila una Comunità degli Italiani dell’Istria o della Dalmazia

2

 

Progetto con partner una o più Comunità degli Italiani dell’Istria o della Dalmazia

1

1.4

Coinvolgimento associazioni con capofila o partner rappresentativi delle comunità istriana e dalmata del Veneto

1

Nota: ai fini del punteggio il partenariato deve essere adeguatamente indicato nell’apposita modulistica regionale e le lettere dovranno essere obbligatoriamente allegate alla domanda. La presentazione delle lettere dei partner successiva alla scadenza del Bando comporta la NON ASSEGNAZIONE del relativo punteggio

1.5

Mobilitazione di risorse finanziarie

Punteggio

 

Quota di cofinanziamento del proponente/partners superiore al 5%

1

 

Quota di cofinanziamento del proponente/partners superiore al 20%

2

NOTA BENE: SI INTENDE AGGIUNTIVO AL MINIMO DEL 20% DEL COSTO PROGETTUALE

2

Area tematica per gli interventi di restauro

Punteggio

2.1

Interventi che hanno ad oggetto forti e fortificazioni

1

2.2

Interventi che hanno ad oggetto manufatti ed edifici civili di particolare valore storico-architettonico, quali mura cittadine, torri, palazzi, ecc.

2

2.3

Interventi che hanno ad oggetto beni artistici mobili di particolare valore storico-artistico, quali dipinti, statue, sculture

1

2.4

Presenza di un’elaborazione tecnico-grafica dell’intervento di restauro programmato

1

3

Area tematica di intervento

 

3.1

Interventi integrati che prevedano attività di restauro e di formazione

2

3.2

Interventi relativi ad asili e scuole italiane dell’Istria o della Dalmazia

Punteggi non sommabili tra loro

 

Acquisto di attrezzature, arredi e sussidi didattici

1

 

Svolgimento di attività didattico – formative

2

 

Ripristino e costruzione di asili e scuole italiane

3

4

Elementi di qualità della proposta progettuale

Punteggio

4.1

Precisione nella stesura del progetto e chiarezza/completezza della documentazione

1

5

Punteggio attribuibile dal Comitato Istria Dalmazia per la particolare valenza storica, artistica, architettonica, culturale o sociale dell’iniziativa proposta

Fino a un massimo di 7

 

  1. PIANO ECONOMICO

Saranno ritenute ammissibili solo le spese specificamente necessarie alla realizzazione dell’iniziativa per la quale è richiesto il contributo. Le spese dovranno essere state sostenute dal beneficiario durante la fase di realizzazione dell’iniziativa e i relativi importi indicati IVA e ogni altro onere incluso. Nel caso di regime fiscale con IVA detraibile, invece, gli importi dovranno essere indicati al netto dell’IVA.

Le spese dovranno essere suddivise in macrovoci: personale; acquisto di beni, acquisto di servizi; viaggi/trasporti. In particolare, dovranno essere distinte le spese per restauri e le spese per formazione, in caso di progetto misto.

In fase di valutazione dei progetti, gli uffici competenti potranno apportare riduzioni ai costi preventivati dei progetti presentati, ritenendo non ammissibili alcune voci di spesa o parti di esse, sulla base dei criteri che saranno operativi in fase di rendicontazione (vedi successivo punto VIII).

  1. GRADUATORIE

La valutazione dei progetti ammissibili è finalizzata alla redazione, a seguito di opportuna istruttoria da parte del competente ufficio, di due distinte graduatorie provvisorie, come segue:

  • graduatoria per i progetti di cui al punto III, 2a, 2c, 3a, 3c, 4;
  • graduatoria per i progetti di investimento, di cui al punto III, 3b (restauri).

Il Comitato permanente per la valorizzazione del patrimonio culturale veneto nell'Istria e nella Dalmazia visionerà le graduatorie provvisorie e potrà assegnare, come indicato al precedente punto IV, un punteggio aggiuntivo alle iniziative aventi una particolare valenza storica, artistica, architettonica, culturale o sociale. Detto punteggio verrà sommato a quello riportato nelle graduatorie provvisorie dando così luogo al punteggio definitivo, sulla base del quale saranno redatte le graduatorie finali.

  1. CONTRIBUTO CONCEDIBILE

Sulla base delle risorse stanziate annualmente dal bilancio regionale di previsione e in considerazione delle graduatorie finali, il Comitato Istria Dalmazia propone il contributo da assegnare ad ogni progetto, quantificato in percentuale rispetto ai costi preventivati, entro un limite massimo ed un limite minimo di contributo per ciascuna graduatoria.

Nell’ipotesi in cui sia stato richiesto un contributo anche ad altri enti (quali Ministero degli Affari Esteri od Unione Europea) per lo stesso progetto, il richiedente ne darà comunicazione alla Regione, indicandone l’importo richiesto.

I contributi concessi dovranno esser utilizzati dai soggetti beneficiari esclusivamente per la realizzazione dei progetti approvati.

Nel caso in cui un soggetto non accetti il contributo regionale assegnato secondo i termini di cui al successivo punto VIII, si procederà allo scorrimento della graduatoria, attribuendo la relativa somma ai soggetti non finanziati per mancanza di risorse, secondo l’ordine della graduatoria stessa.

  1. MODALITÀ DI EROGAZIONE E DI RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI

Progetti relativi al punto III, 2a, 2c, 3a, 3c, 4:

i soggetti beneficiari di contributi dovranno dichiarare l’accettazione del contributo e avviare le attività (qualora non siano già state avviate) entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di concessione del contributo, pena la decadenza dall’assegnazione dello stesso. Il contributo sarà erogato con le seguenti modalità:

  1. 60% quale acconto del contributo, previa comunicazione formale da parte del rappresentante legale del soggetto beneficiario dell’avvio delle attività;
  2. 40% quale saldo del contributo, previa presentazione da parte del rappresentante legale dell’ente beneficiario di:
  • relazione finale descrittiva delle modalità di realizzazione e dei risultati del progetto;
  • rendiconto finanziario, predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornito dalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per il progetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l’effettuazione e corredato da copia fotostatica di questi ultimi;
  • dichiarazione di conformità del progetto finale a quello presentato e finanziato, contenente anche l’attestazione che gli originali dei documenti di spesa sono depositati nella sede indicata dal beneficiario;
  • almeno una copia in caso di studio/ ricerca e almeno n. 5 copie di volumi/pubblicazioni/supporti multimediali realizzati.

Progetti d’investimento (punto III, 3b):

i soggetti beneficiari di contributi dovranno dichiarare l’accettazione del contributo entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di concessione del contributo, pena la decadenza dall’assegnazione dello stesso. Il contributo verrà erogato con le seguenti modalità:

  1. 60% quale acconto del contributo, previa comunicazione formale (contestuale all’accettazione o in un momento successivo) da parte del rappresentante legale del soggetto beneficiario dell’avvio delle attività, che dovrà essere presentata entro 12 mesi dal ricevimento della comunicazione di concessione, prorogabili una sola volta per ulteriori mesi 6, pena la revoca del contributo, e nel caso di restauri architettonici allegando copia del contratto sottoscritto dalle parti con il quale viene affidata all’impresa l’esecuzione dei lavori, corredato di progetto esecutivo, capitolato di spesa e di eventuale autorizzazione delle Autorità locali competenti attestante il nulla osta per l’inizio dei lavori;
  2. 40% quale saldo del contributo, previa presentazione da parte del rappresentante legale dell’ente beneficiario di:
  • relazione finale, corredata di fotografie che documentino lo stato del manufatto prima e dopo il restauro, nella quale siano descritti dettagliatamente i lavori eseguiti;
  • rendiconto finanziario, predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornito dalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per il progetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l’effettuazione, corredato da copia fotostatica di questi ultimi;
  • dichiarazione di conformità del progetto finale a quello presentato e finanziato, contenente anche l’attestazione che gli originali dei documenti di spesa sono depositati nella sede indicata.

Al fine dell’erogazione del saldo del contributo concesso dovranno essere rendicontati costi per una somma che garantisca, in ogni caso, la percentuale di co-finanziamento indicata in sede di domanda. Nel caso il rendiconto risulti inferiore, il contributo sarà proporzionalmente ridotto, con obbligo di restituzione dell’eventuale maggior importo già erogato a titolo di acconto, maggiorato degli interessi legali.

Si procederà alla revoca del contributo nel caso in cui la documentazione presentata non sia sufficiente ed idonea a stabilire il costo totale per le iniziative realizzate, oppure la realizzazione dei progetti non sia conforme a quanto previsto in fase di assegnazione del contributo, escluse eventuali variazioni progettuali, non sostanziali, autorizzate dal Direttore della competente Struttura regionale (punto X).

La rendicontazione finale di spesa dovrà essere resa nel rispetto delle vigenti discipline fiscali e contabili dei Paesi dove si svolgono gli interventi.

Spese non ammissibili:

  • Spese bancarie, oneri finanziari, debiti e interessi passivi su debiti;
  • Differenze di cambio valutario;
  • Spese di acquisto di immobili o terreni;
  • Acquisti effettuati in economia (non comprovati da documenti fiscalmente validi).

Macrovoci di spesa ammissibili:

  • Spese per il personale: sono ammissibili i costi relativi a prestazioni di lavoro rese in forza di contratti da lavoro dipendente, di collaborazione a progetto, contratti di prestazione occasionale e saltuaria e con lavoratori autonomi (professionisti con partita IVA o equivalente secondo le normative nazionali dei paesi in cui insiste l’area geografica di riferimento per la L.R. n. 15/94). Ai fini dell’ammissibilità delle suindicate spese, devono essere esibiti regolari contratti o lettere di incarico sottoscritte da ambo le parti e i relativi documenti di spesa (buste paga, notule di prestazione occasionale, fatture), corredati dalle quietanze di pagamento (bonifico bancario o assegni circolari con firma di quietanza del percipiente e relativi estratti conto bancari). È imputabile il costo al lordo delle imposte e tasse e, a tal proposito, vanno esibite anche le certificazioni attestanti i versamenti previsti per legge.
  • Rimborsi spese: con particolare riferimento ai costi per il personale, i rimborsi spese sono ammissibili solo se previsti contrattualmente e direttamente legati alla realizzazione delle fasi progettuali. Tali costi devono essere debitamente documentati e in sede di rendicontazione finale dovranno essere esibite specifiche autorizzazioni, da parte dell’ente beneficiario, allo svolgimento delle missioni, elenchi analitici con l’indicazione delle date delle missioni, delle destinazioni, dei chilometri percorsi e di ogni spesa sostenuta e le copie di tutte le relative pezze giustificative. I professionisti con partita IVA (o equivalente secondo le normative nazionali dei Paesi in cui insiste l’area geografica di riferimento per la L.R. n. 15/94) devono fatturare, nel rispetto della vigente disciplina fiscale e tributaria, tutte le spese di cui chiedono il rimborso. Ogni tipologia di rimborso deve essere comprovata da documenti fiscalmente validi.
  • Acquisto di beni: è ammissibile l’acquisto di arredi e attrezzature solo per le iniziative di cui alla lettera 3a).

Non saranno riconosciute le spese sostenute in economia, non comprovate da copia di documenti fiscalmente validi, ai sensi della vigente normativa contabile e fiscale (fatture, ricevute fiscali, biglietti di mezzi di trasporto, schede carburante, cedolini paga per il lavoro svolto da personale dipendente, ecc.).

Sulle opere realizzate (libri, pubblicazioni varie, ecc.) e su depliant, manifesti, brochure, eccetera, dovrà essere riportata la dicitura “Realizzato con il contributo della Regione del Veneto ai sensi della L.R. n. 15/1994”. La richiesta di autorizzazione all’utilizzo dell’apposito logo regionale dovrà essere trasmessa alla Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR.

Sui beni culturali restaurati con il sostegno della Regione del Veneto deve essere prevista l’apposizione di una targa che menzioni la Regione tra i finanziatori dell’intervento.

La Giunta Regionale, per il tramite della competente Struttura Regionale, si riserva di procedere, in qualsiasi fase di realizzazione del progetto, anche con sopralluoghi in loco, a verifiche e controlli dell’effettiva e conforme realizzazione delle iniziative progettuali finanziate.

  1. DURATA DEL PROGETTO

I progetti ammessi avranno di norma durata annuale, inclusi quelli pluriennali per quanto concerne l’annualità ammessa al finanziamento.

Solo i progetti di investimento (restauro) potranno avere durata pluriennale.

Il progetto finanziato dovrà essere concluso entro la data che sarà stabilità con il provvedimento di concessione del contributo.

  1. VARIAZIONI DEL PROGETTO

Ogni variazione progettuale che dovesse rendersi necessaria nella fase di attuazione dovrà essere preventivamente comunicata e potrà essere autorizzata, in seguito a valutazione degli Uffici, da parte del Direttore della competente Sezione regionale. Le variazioni, in termini non sostanziali, potranno essere richieste relativamente a:

  1. durata: sulla base di una richiesta da parte del legale rappresentante del soggetto beneficiario, adeguatamente e validamente motivata, con individuazione dei nuovi termini di conclusione delle attività e/o di presentazione della documentazione conclusiva di progetto;
  2. attività e/o previsioni di spesa: sulla base di una richiesta, con adeguata motivazione, da parte dell’ente capofila che dettagliatamente illustra le variazioni di attività e/o budget;
  3. partenariato: sulla base di una richiesta da parte dell’ente capofila con adeguata motivazione e dettaglio del nuovo assetto del partenariato e dei relativi ruoli nel progetto; si precisa che il nuovo assetto non può alterare quello presentato nella domanda ammessa a finanziamento e che è risultato assegnatario di punteggio di merito.
  1. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTO

Le domande di contributo devono essere redatte in lingua italiana (incluse le denominazioni di città e località geografiche) utilizzando lo schema allegato all’Avviso (www.regione.veneto.it/avvisi).

Il modulo di domanda dovrà essere, pena l’esclusione, obbligatoriamente compilato in ogni sua parte (dattiloscritto o elaborato al computer) e sottoscritto dal Legale Rappresentante del soggetto proponente, del quale dovrà essere allegata copia del documento d’identità. Si precisa che ci deve essere coincidenza tra il soggetto che sottoscrive la domanda e la persona indicata nella prima parte del modulo di domanda; la sottoscrizione del medesimo modulo va apposta in originale, con firma leggibile e per esteso; non saranno ammesse ad istruttoria domande presentate in fotocopia o con firma scansionata (eccetto in caso di invio telematico).

Ogni modulo di domanda deve contenere un solo progetto, pena la non ammissibilità ad istruttoria.

Per le proposte progettuali relative a interventi di restauro, dovranno essere allegate fotografie del bene oggetto dell’iniziativa, una descrizione dettagliata del suo stato di conservazione e del tipo di intervento che si intende realizzare. Al soggetto che allegherà al modulo di domanda un’elaborazione tecnico-grafica dell’intervento di restauro programmato, sarà assegnato il relativo punteggio, come indicato al precedente punto IV.

Ove previsto, le richieste di contributo dovranno essere corredate da marca da bollo da € 16,00 di cui al D.P.R. 26.10.1972, n. 642 (sono esenti: gli organismi di volontariato iscritti al Registro regionale di cui alla L.R. 30.08.1993, n. 40; gli Enti non commerciali e le ONLUS di cui agli articoli nn. 10 e 11 del D. Lgs. 04.12.1997, n. 460). Nel caso di trasmissione con posta elettronica certificata, l’imposta di bollo dovrà essere assolta dal soggetto autore del documento in modo virtuale, in virtù di apposita autorizzazione ottenuta dall’Agenzia delle Entrate ai sensi dell’art. 15 D.P.R. 642/1972 e art. 7 del D.M. 23.01.2004. Sul modulo di domanda dovranno essere indicati il modo di pagamento e gli estremi della citata autorizzazione.

La marca da bollo può essere acquistata anche presso i Consolati italiani nei Paesi interessati dalla L.R. n. 15/1994.

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse con le seguenti modalità:

  • consegna a mano o spedizione con raccomandata con avviso di ricevimento, al seguente indirizzo:

    Al Signor Presidente della Giunta Regionale del Veneto
    Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR
    Unità Organizzativa Cooperazione internazionale
    Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio, 23
    30121 Venezia;
  • utilizzando un account di posta elettronica certificata (PEC) o non certificata, indirizzando la corrispondenza a dip.cooperazioneinternazionale@pec.regione.veneto.it. In tal caso la domanda di contributo e tutti gli allegati dovranno essere presentati esclusivamente in uno dei seguenti formati (PENA IL RIPUDIO DELLA CORRISPONDENZA e la conseguente esclusione della domanda): pdf, pdf/A, odf, txt, jpg, tiff, xml. Nell’eventualità che la trasmissione provenga da un account di posta elettronica non certificata, allegare sempre la scansione in pdf del documento d’identità del legale rappresentante dell’ente proponente, altrimenti l’e-mail sarà ripudiata dal sistema e la domanda non potrà essere accolta. Nel testo dell’e-mail dovrà essere indicato che il destinatario è la Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR – Unità Organizzativa Cooperazione internazionale.

IMPORTANTE: ai fini dell’ammissibilità della domanda inviata tramite posta certificata (PEC) e non certificata, si invita a consultare le informazioni sulle modalità di trasmissione al seguente indirizzo:

http://www.regione.veneto.it/web/affari-generali/pec-regione-veneto .

Sul frontespizio della busta o nell’oggetto della e-mail, dovrà essere indicata la seguente dicitura: “L.R. n. 15/1994. Proposta progettuale per Programma anno 2017”.

Il termine per la presentazione delle domande di contributo per il Programma annuale 2017 degli interventi di cui alla L.R. n. 15/1994 scade il 30 settembre 2016.

Nel caso di consegna a mano il termine è alle ore 12.00 del medesimo giorno. La data di spedizione sarà comprovata dal timbro dell’ufficio postale accettante o dal timbro di protocollo apposto dall’ufficio regionale ricevente. Il mancato rispetto del predetto termine comporterà la non ammissibilità della domanda.

La Regione del Veneto declina ogni responsabilità connessa ad eventuali disguidi postali che dovessero comportare il ritardo o il mancato invio della richiesta di contributo entro il termine sopra indicato.

  1. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI E TRATTAMENTO DATI PERSONALI

La struttura amministrativa responsabile dell’adozione del presente bando è la Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR. (L. n. 241/1990 e s.m.i.).

Il diritto di accesso agli atti può essere esercitato nei confronti della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR (L. n. 241/1990 e s.m.i.).

Il trattamento dei dati personali, in conformità al D.Lgs. n. 196/2003 e del regolamento regionale attuativo n. 2/2006 modificato con regolamento n. 1/2007, è eseguito dagli uffici regionali per le finalità previste dalla L.R. n. 15/1994. Il conferimento dei dati ha natura obbligatoria. Gli interessati godono dei diritti previsti dall’articolo 7 del predetto decreto.

(Avviso costituente parte integrante del decreto del Direttore della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e Sistar n. 7 del 22 agosto 2016, pubblicato in parte seconda-sezione prima del presente Bollettino, ndr).

(seguono allegati)

7_AllegatoB_DDR_7_22-08-2016_328761.pdf
7_AllegatoC_DDR_7_22-08-2016_328761.pdf

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