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Bur n. 49 del 09 maggio 2014


REGIONE DEL VENETO

Sezione lavoro. Politiche a sostegno dei processi di reindustrializzazione. Avviso per la realizzazione di interventi a sostegno delle imprese in crisi attraverso l'erogazione di servizi di consulenza specialistica e la definizione di piani di sviluppo, rilancio e accompagnamento. Anno 2014. (Art. 23 L.R. n. 3/2013).

1.         Oggetto

La presente azione è destinata a sostenere la competività delle imprese che rientrano nell’ambito di applicazione della legge 223 del 1991, così come previsto dagli artt. 1 e 12, e che si trovino in una delle seguenti situazioni:

  • “pre-crisi” (special situations): si stanno manifestando sintomi più o meno rilevanti di difficoltà operativa e/o finanziaria, ma l’impresa non è ancora in conclamato stato di crisi;

  • “crisi reversibile”: l’impresa versa di fatto in una situazione di crisi non strutturale, ma sono presenti presupposti oggettivi di risoluzione delle criticità verificatesi e, quindi, di continuità aziendale.

Lo stato di “pre-crisi” può essere determinato qualora l’impresa presenti un peggioramento negli ultimi 2 bilanci di almeno 3 dei 6 indicatori andamentali relativi all’ultimo biennio riportati nella tabella A, ma comunque rispetti i valori degli indicatori definiti nella tabella B e calcolati sulla base dell’ultimo bilancio approvato.


Tabella A

Indicatori mandamentali calcolati sull’ultimo biennio.
 

1

Fatturato

Decremento

2

Ebitda (Margine operativo lordo)

Decremento

3

Ebitda / Valore della produzione

Decremento

4

Ebitda / Oneri finanziari

Decremento

5

Posizione finanziaria netta / Ebitda

Incremento

6

ROI

Decremento

 

Tabella B

Indicatori puntuali calcolati sull’ultimo esercizio.
 

1

Ebtida / Valore della produzione

> 5%

2

Ebitda / Oneri finanziari

> 2,5%

3

Posizione finanziaria netta / Ebitda

< 4%

4

Patrimonio netto / Posizione finanziaria netta

> 50%

 

Lo stato di “crisi reversibile” può essere determinato qualora l’impresa presenti un peggioramento negli ultimi 2 bilanci di almeno 3 dei 6 indicatori andamentali relativi all’ultimo biennio riportati nella tabella A, ma comunque rispetti i valori degli indicatori definiti nella tabella B e calcolati sulla base dell’ultimo bilancio approvato[1].


Tabella A

Indicatori mandamentali calcolati sull’ultimo biennio.
 

1

Fatturato

Decremento

2

Ebitda (Margine operativo lordo)

Decremento

3

Ebitda / Valore della produzione

Decremento

4

Ebitda / Oneri finanziari

Decremento

5

Posizione finanziaria netta / Ebitda

Incremento

6

ROI

Decremento

 

Tabella B

Indicatori puntuali calcolati sull’ultimo esercizio.
 

1

Ebtida / Valore della produzione

> 2%

2

Ebitda / Oneri finanziari

> 1%

3

Posizione finanziaria netta / Ebitda

< 7%

4

Patrimonio netto / Posizione finanziaria netta

> 10%

 

2.         Beneficiari

Imprese (denominati di seguito beneficiari) con sede legale, almeno una unità locale, prevalente attività e occupazione in Veneto, regolarmente iscritte al Registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente, che rientrano nell’ambito di applicazione della legge n. 223/1990; i soggetti beneficiari devono trovarsi in una delle due situazioni definite al paragrafo precedente: “pre-crisi” (special situations) o “crisi reversibile”.
 

3.         Obiettivi

L’azione ha come scopo il sostegno della competitività delle imprese definite dal paragrafo precedente, con i seguenti obiettivi:

  • incidere sugli scenari di sviluppo competitivo del sistema produttivo veneto per garantire nuove opportunità occupazionali sostenendo il rilancio di attività imprenditoriali verso nuovi sviluppi strategici e di business;

  • contribuire al rilancio aziendale, tutelando i livelli occupazionali e favorendo le prospettive di crescita dell’occupazione stessa.

Saranno in particolare considerati gli interventi finalizzati a:

  • ridurre/razionalizzare l’esposizione verso il sistema creditizio;

  • accedere al credito per finanziare nuove produzioni, riorganizzazione, rilancio produttivo, sviluppo e crescita dell’occupazione;

  • sviluppare strategie per la competizione nel mercato globale.

  • sviluppare reti di impresa per migliorare la competitività, creare/rafforzare filiere e realizzare innovazione/razionalizzazione logistica;

  • realizzare maggiore efficienza energetica
     

4. Presentazione delle domande

Le imprese possono inviare domanda di ammissione al contributo esclusivamente tramite PEC all’indirizzo: protocollo.generale@pec.regione.veneto.it a decorrere dalla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto fino al 30 novembre 2014 (modalità a sportello).

Alla domanda, redatta su apposito modulo predisposto dalla Sezione Lavoro, devono essere obbligatoriamente allegati:

  • piano di rilancio sulla base dello schema disponibile sul sito: www.regione.veneto.it

  • invididuazione del soggetto incaricato della consulenza specialistica accompagnato da adeguata presentazione e curriculum.

  • invididuazione del soggetto incaricato per la competenza/condivisione manageriale accompagnato da adeguata presentazione e curriculum.

  • indicazioni delle eventuali fonti di finanziamento pubbliche e/o private strumentali alla realizzazione del predetto piano di rilancio;

  • dichiarazione de minimis[2].

Si precisa che la PEC dovrà avere le seguenti caratterisiche:

  • nell’oggetto della mail dovrà essere riportata la seguente dicitura “Avviso pubblico per la realizzazione di interventi a sostegno delle imprese in crisi attraverso l’erogazione di servizi di consulenza specialistica e la definizione di piani di sviluppo, rilancio e accompagnamento. Anno 2014”;
  • nel corpo della mail dovranno essere riportate le seguenti informazioni:

a)         destinatario: Dipartimento Formazione Istruzione Lavoro - Sezione Lavoro;

b)         contiene Domanda di contributo a valere su “Avviso pubblico per la realizzazione di interventi a sostegno delle imprese in crisi attraverso l’erogazione di servizi di consulenza specialistica e la definizione di piani di sviluppo, rilancio e accompagnamento. Anno 2014”;

c)         dati identificativi del richiedente.

Gli allegati[3] dovranno:

a)         riportare nel proprio nome file una sintetica descrizione del contenuto, ad esempio “bilancio ultimo esercizio.pdf" oppure "Piano di rilancio.pdf";

b)         non contenere, nella denominazione del file, caratteri speciali, segni di interpunzione o accenti;

c)         non superare la dimensione massima di invio, tramite PEC, di totali 40 Mb.

d)        nel caso di più allegati trasmessi in formato immagine a seguito di processo di scansione, le pagine di ciascun file dovranno essere omogenee per “dimensione pagina” (formato A4, margini, ecc.), “orientamento” (verticale/orizzontale), scelta cromatica della scansione (preferibilmente in bianco/nero).

Le domande sono esaminate secondo l’ordine cronologico di arrivo della PEC da un apposito nucleo di valutazione costituito presso la Sezione Lavoro con atto del Direttore della Sezione stessa e composto da:

  • un esperto della Sezione Lavoro - Presidente;

  • un esperto dell’Unità di Crisi istituita presso Veneto Lavoro;

  • un esperto della Sezione Industria e Artigianato;

  • un esperto di Veneto Sviluppo.

Il nucleo di valutazione esprime la propria valutazione, positiva, positiva con prescrizioni o negativa, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.

Qualora il nucleo nel corso dell’istruttoria richiedesse l’integrazione della documentazione prevista, ovvero dati e chiarimenti necessari ai fini dell’istruttoria della stessa, il termine per la conclusione dell’attività di valutazione si sospenderà a norma della legge n. 241 del 1990 e s.m.i, dal momento della richiesta da parte della Sezione Lavoro e riprenderà a decorrere dalla data in cui perverranno i chiarimenti, le precisazioni e/o le eventuali rettifiche richieste e comunque non oltre i termini previsti.
 

5.         Modalità di agevolazione

L’agevolazione regionale sarà erogata nei limiti delle risorse disponibili e prevede:

  1. un riconoscimento per le spese di consulenza e affiancamento per la realizzazione delle attività previste dal piano di rilancio (ad esclusione delle eventuali spese di redazione del piano di rilancio stesso che potranno rientrare nel cofinanziamento privato per una quota massima del 10%), della durata minima di 100 ore e massima di 500 ore secondo l’unità di costo orario standard, 90 euro/ora (IVA compresa), definito per gli interventi di action research con deliberazione n. 2140 del 23 ottobre 2012;

  2. un riconoscimento per le spese di ricorso temporaneo a competenze manageriali o a condivisioni manageriali, della durata minima di 100 ore e massima di 500 ore secondo il costo di 70 euro/ora (IVA compresa), contributo calcolato sulla base del costo orario/azienda per un dirigente con una anzianità di servizio maggiore di 6 anni secondo il CCNL Dirigenti delle piccole e medie aziende industriali (parametro retributivo al 1 gennaio 2013).

Per i contributi citati entro 30 giorni dalla data di concessione dell’aiuto potrà essere erogato un anticipo pari al 50% dell’aiuto complessivo, previa presentazione di idonea garanzia fideiussoria a copertura dell’importo erogato, nei limiti della disponibilità di cassa.

Caratteristiche della fideiussione e le modalità di svincolo saranno indicate nell’atto di concessione.

L’importo di contributo ammesso non deve essere superiore al 50% dell’importo previsionale indicato nel Piano di rilancio.
 

6.         Tempi di realizzazione e rendiconto

La realizzazione delle attività oggetto di richiesta di contributo dovrà essere avviata entro 30 giorni dall’approvazione della richiesta stessa e concludersi entro un anno dall’avvio e, in ogni caso, entro il 31 dicembre 2015.

Nei 30 giorni successivi alla data di conclusione dell’intervento, il soggetto beneficiario dovrà quindi trasmettere a Regione Veneto - Sezione Lavoro - Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio, 23 - 30121 - Venezia per i controlli di competenza, il rendiconto delle spese sostenute per la realizzazione dell’intero Piano redatto sulla base dello schema reperibile sul sito: www.regione.veneto.it e la relazione conclusiva.

Alla data della verifica del rendiconto finale tutte le spese rendicontate dovranno essere quietanzate e non saranno considerati ammissibili i pagamenti effettuati, anche parzialmente, in contanti. Dovrà inoltre essere dimostrata in sede di rendicontazione la quota di cofinanziamento privato (almeno 50%) a carico dell’impresa attraverso il costo del lavoro dei dipendenti o collaboratori coinvolti nel Piano desumibile dai cedolini o altre forme di cofinanziamento in denaro.
 

7.         Controlli

La Sezione Lavoro effettua controlli a campione sulle autocertificazioni e sulle dichiarazioni sostitutive di atto notorio, rese ai sensi del DPR 28 dicembre 2000, n. 445 e s.m.i, e relative alle rendicontazioni di spesa.

Nel caso in cui nell’ambito di tali controlli si evidenzino dichiarazioni difformi o non veritiere, la Sezione Lavoro procede ove necessario alla revoca totale o parziale dei benefici eventualmente concessi.

Eventuali fatti integranti responsabilità penale saranno comunicati alla competente Autorità giudiziaria.

La Sezione Lavoro promuove controlli in loco in misura di almeno il 5% presso i soggetti beneficiari degli incentivi.
 

8.         Cause di revoca totale delle agevolazioni

Le agevolazioni possono essere revocate totalmente qualora:

  1. la realizzazione dell'intervento non sia conforme al piano di rilancio ed alle dichiarazioni contenute nella domanda;

  2. l'intervento non venga realizzato e/o non venga prodotta la documentazione che ne attesti l’effettivo realizzo, salvo che l'inadempienza sia riconosciuta non dipendente dalla volontà del beneficiario;

  3. il rendiconto finale presenti spese ammissibili inferiori alle soglie minime previste dal presente programma;

  4. si riscontri in sede di verifica della documentazione prodotta l'assenza di uno o più requisiti di ammissibilità, ovvero di documentazione incompleta o irregolare per fatti comunque imputabili al richiedente e non sanabili;

  5. si riscontrino dichiarazioni false o mendaci rese dal beneficiario nella domanda di finanziamento o nella rendicontazione di spesa.
     

9.         Restituzione del contributo

In presenza di revoche, annullamenti, o rinunce del contributo, la Sezione Lavoro darà corso alle attività di recupero delle risorse indebitamente erogate secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Gli importi oggetto di restituzione saranno maggiorati di un tasso di interesse legale vigente alla data di erogazione delle agevolazioni per il periodo intercorrente tra la valuta di erogazione e quella del provvedimento di revoca.
 

10.       Tavolo di coordinamento

Al fine di monitorare il corretto svolgimento degli interventi ed il conseguimento degli obiettivi della presente azione, è costituito un Tavolo di coordinamento formato da:

  • un rappresentante della Sezione Lavoro (con funzioni di coordinamento del tavolo);

  • un rappresentante della Sezione Formazione;

  • un rappresentante della Sezione Industria e Artigianato;

  • un rappresentante dell’Unità di crisi;

  • un rappresentante di Veneto Sviluppo spa.

 

11.       Efficacia

La presente direttiva si applica per le domande presentate a decorrere dal giorno della sua pubblicazione sul BUR e, comunque, fino all’esaurimento delle risorse disponibili. 


[1] Gli indicatori di pre-crisi e di crisi reversibile sono frutto di elaborazioni a cura di Veneto Sviluppo spa.

[2] La concessione degli aiuti di stato previsti dal presente provvedimento avviene nel rispetto del Regolamento (CE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo, all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE – attualmente artt. 107 e 108 del TFUE, agli aiuti di importanza minore (de minimis), pubblicato sulla GUUE L 352 del 24 dicembre 2013. E’ da porre particolare attenzione alle regole sul cumulo degli aiuti in regime di esenzione.

[3] Si precisa che ai messaggi in entrata, ricevuti alla casella PEC della Regione del Veneto, possono essere allegati esclusivamente file in formati portabili statici non modificabili, che non contengano macroistruzioni o codici eseguibili. Nella scelta sono preferiti gli standard documentali internazionali ISO, che forniscano sulla carta una disposizione grafica uguale a quella rappresentata sullo schermo del computer. Si richiedono, per documenti di testo o scansionati, i seguenti formati: .pdf , pdf/A .odf , .txt , .jpg , .gif ,.tiff , .xml . Allegati trasmessi in altri formati diversi (es. .doc, .xls, ecc.) verranno rifiutati.Assicurarsi, in caso di scansione di documenti cartacei, che il documento digitalizzato risulti leggibile. La risoluzione di scansione consigliata è di 300 punti per pollice “d.p.i.”.

 

(Avviso costituente parte integrante della deliberazione della Giunta regionale n. 552 del 15 aprile 2014, pubblicata in parte seconda, sezione seconda del presente Bollettino, ndr)

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