Home » Sommario BURV » Dettaglio Atto di Enti Vari
Materia: Espropriazioni, occupazioni d'urgenza e servitù
PROVINCIA DI VICENZA
Determinazione dirigenziale n. 898 del 28 luglio 2020
Decreto di esproprio ai sensi degli art. 20 comma 11, art. 26 comma 11 e art. 23 del DPR 327/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità) e successive modificazioni ed integrazioni. Ditta n. 3: Bassan Sergio. Procedimento espropriativo: interventi per la sicurezza idraulica dell'area metropolitana di Vicenza. Realizzazione di un'opera di invaso sul Fiume Bacchiglione a monte di Viale Diaz nei Comuni di Vicenza e Caldogno.
Il Dirigente
(omissis)
DECRETA
1. nell’ambito del procedimento espropriativo promosso dalla Regione Veneto per la realizzazione dell’opera pubblica denominata “Realizzazione di un'opera di invaso sul fiume Bacchiglione a monte di Viale Diaz nei Comuni di Vicenza e Caldogno” di disporre l’espropriazione ai sensi degli art. 20 comma 11, art. 26 comma 11 e art. 23 del DPR 327/2001 a favore del DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO - RAMO IDRICO con sede in Roma - via Barberini, 38 – codice fiscale 97905270589 dei seguenti beni:
Immobili oggetto di esproprio:
Catasto Terreni del Comune di Vicenza - Foglio 57° – m.n. 277 di are 06.80 Catasto Terreni del Comune di Vicenza - Foglio 57° – m.n. 955 (ex 744/b) di are 30.07
Intestatari catastali:
Bassan Sergio nato a Dueville (VI) il 26/02/1956 c.f. BSSSRG56B26D379G (proprietà per 1/1)
Indennità di espropriazione depositata presso la Cassa Depositi e Prestiti (deposito nazionale n.1299890 / deposito provinciale n. 909137 del 06/04/2017 e deposito nazionale n.1351194 / deposito provinciale n. 912419 del 09/06/2020): € 25.809,00
2. di dare atto che in forza dell’articolo 86 del D.Lgs 112/1998 e dell’articolo 2 della convenzione sottoscritta con la Regione Veneto e richiamata nelle premesse il presente decreto verrà registrato, trascritto e volturato senza indugio a cura della Provincia di Vicenza a favore dello Stato in qualità di beneficiario dell’espropriazione e per ciò stesso le aree acquisite andranno intestate al Demanio pubblico dello Stato – Ramo idrico con diritto di proprietà per 1/1 e alla Regione Veneto con diritto di uso per 1/1;
3. di dare altresì atto che l’immissione in possesso è avvenuta in data 23/03/2016 con redazione dello stato di consistenza e verbale di immissione in possesso, come da verbale allegato al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale;
4. in applicazione del comma 8 dell’articolo 57 del DPR 131/1986 e del comma 2 dell’articolo 10 del D. Lgs. 347/1990 negli atti di espropriazione per pubblica utilità l’imposta non è dovuta se il beneficiario dell’espropriazione è lo Stato;
6. di dare atto che entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione per estratto sul BUR i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione;
8. che il presente decreto sarà notificato al proprietario catastale nelle forme degli atti processuali civili;
9. Ai sensi dell’art. 25 comma 1 del DPR 327/2001 l’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sui beni espropriati, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata;
10. Una volta trascritto il presente decreto, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati e/o asserviti potranno essere fatti valere esclusivamente sull’indennità ai sensi dell’art. 25 comma 3 del D.P.R. 327/2001;
11. del presente provvedimento verrà data comunicazione all’Agenzia del Demanio – Direzione Territoriale del Veneto e alla Regione Veneto mediante P.E.C;
12. che avverso il presente decreto è possibile ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, entro il termine di sessanta giorni, decorrenti dalla data di notificazione dello stesso. In alternativa al ricorso giurisdizionale, è possibile presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di centoventi giorni, decorrente dalla data di notificazione.
Il Dirigente Dott.ssa Caterina Bazzan
Torna indietro