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Bur n. 121 del 07 agosto 2020


Materia: Espropriazioni, occupazioni d'urgenza e servitù

PROVINCIA DI VICENZA

Determinazione dirigenziale n. 894 del 28 luglio 2020

Decreto di esproprio ai sensi degli art. 20 comma 11, art. 26 comma 11 e art. 23 del DPR 327/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità) e successive modificazioni ed integrazioni. Ditta n. 7: Carollo Antonio e Garbin Matilde. Procedimento espropriativo: interventi per la sicurezza idraulica dell'area metropolitana di Vicenza. Realizzazione di un'opera di invaso sul Fiume Bacchiglione a monte di Viale Diaz nei Comuni di Vicenza e Caldogno.

Il Dirigente

(omissis)

DECRETA

1. nell’ambito del procedimento espropriativo promosso dalla Regione Veneto per la realizzazione dell’opera pubblica denominata “Realizzazione di un'opera di invaso sul fiume Bacchiglione a monte di Viale Diaz nei Comuni di Vicenza e Caldogno” di disporre l’espropriazione ai sensi degli art. 20 comma 11, art. 26 comma 11 e art. 23 del DPR 327/2001 a favore del DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO - RAMO IDRICO con sede in Roma - via Barberini, 38 – codice fiscale 97905270589 dei seguenti beni:

Immobili oggetto di esproprio:

Catasto Terreni del Comune di Vicenza - Foglio 60° – m.n. 168 di are 02.00
Catasto Terreni del Comune di Vicenza - Foglio 60° – m.n. 1715 (ex 1077/b) di are 00.39
Catasto Terreni del Comune di Vicenza - Foglio 60° – m.n. 1079 di are 00.13
Catasto Terreni del Comune di Vicenza - Foglio 60° – m.n. 1737 (ex 1486/b) di are 05.10

Intestatari catastali:

Carollo Antonio nato a Vicenza il 15/06/1937 c.f. CRLNTN37H15L840Q (proprietà per 3/5);
Garbin Matilde nata a Monteviale (VI) il 16/01/1938 c.f. GRBMLD38A56F662O (proprietà per 2/5);

Indennità di espropriazione depositata presso la Cassa Depositi e Prestiti (deposito nazionale n.1296722 - deposito provinciale n. 908867 del 31/01/2017), svincolata con determinazione dirigenziale n. 299 del 11/04/2017, depositata con determinazione dirigenziale n. 400 del 30/03/2020 – deposito nazionale n.1319943 / deposito provinciale n. 912285 del 08/04/2020 e corrisposta in data 20/04/2020: € 5.334,00

2. di dare atto che in forza dell’articolo 86 del D.Lgs 112/1998 e dell’articolo 2 della convenzione sottoscritta con la Regione Veneto e richiamata nelle premesse il presente decreto verrà registrato, trascritto e volturato senza indugio a cura della Provincia di Vicenza a favore dello Stato in qualità di beneficiario dell’espropriazione e per ciò stesso le aree acquisite andranno intestate al Demanio pubblico dello Stato – Ramo idrico con diritto di proprietà per 1/1 e alla Regione Veneto con diritto di uso per 1/1;

3. di dare altresì atto che l’immissione in possesso è avvenuta in data 11/04/2016 con redazione dello stato di consistenza e verbale di immissione in possesso, come da verbale allegato al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale;

4. in applicazione del comma 8 dell’articolo 57 del DPR 131/1986 e del comma 2 dell’articolo 10 del D. Lgs. 347/1990 negli atti di espropriazione per pubblica utilità l’imposta non è dovuta se il beneficiario dell’espropriazione è lo Stato;

(omissis)

6. di dare atto che entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione per estratto sul BUR i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione;

(omissis)

8. che il presente decreto sarà notificato ai proprietari catastali o ai presunti eredi nelle forme degli atti processuali civili;

9. Ai sensi dell’art. 25 comma 1 del DPR 327/2001 l’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sui beni espropriati, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata;

10. Una volta trascritto il presente decreto, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati e/o asserviti potranno essere fatti valere esclusivamente sull’indennità ai sensi dell’art. 25 comma 3 del D.P.R. 327/2001;

11. del presente provvedimento verrà data comunicazione all’Agenzia del Demanio – Direzione Territoriale del Veneto e alla Regione Veneto mediante P.E.C;

12. che avverso il presente decreto è possibile ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, entro il termine di sessanta giorni, decorrenti dalla data di notificazione dello stesso. In alternativa al ricorso giurisdizionale, è possibile presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di centoventi giorni, decorrente dalla data di notificazione.

(omissis)

Il Dirigente Dott.ssa Caterina Bazzan

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