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Bur n. 23 del 21 febbraio 2020


Materia: Protezione civile e calamità naturali

COMMISSARIO STRAORDINARIO DELEGATO PER IL RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL VENETO

Decreto n. 1 del 16 gennaio 2020

DPCM 20 febbraio 2019 recante "Approvazione del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale" - Delibera CIPE 24 luglio 2019, n.35/2019 di approvazione del Piano stralcio relativo agli interventi immediatamente cantierabili individuati dal Ministero dell'Ambiente e della tutela e del Mare. Nomina del soggetto attuatore.

IL COMMISSARIO DELEGATO

PREMESSO CHE:

  • il Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116 recante "Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea", stabilisce, all'art. 10, che i Presidenti delle Regioni subentrino relativamente al territorio di competenza nelle funzioni dei commissari straordinari delegati per il sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico individuati negli accordi di programma sottoscritti tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e le regioni ai sensi dell'articolo 2, comma 240, della Legge 23 dicembre 2009, n. 191, e nella titolarità delle relative contabilità speciali;
  • al Presidente della Regione, nella qualità di Commissario di Governo, non è dovuto alcun compenso per lo svolgimento delle funzioni attribuite ai sensi del sopracitato art. 10;
  • il comma 11 dell'art. 10 della Legge n. 116/2014, dispone che i criteri, le modalità e l'entità delle risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico siano definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto, per quanto di competenza, con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti;
  • il DPCM 20 febbraio 2019 “Approvazione del Piano  nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela  della  risorsa ambientale” attiva le procedure per la definizione e l’individuazione degli interventi, stabilendo in particolare, all’art. 2 comma 2, che gli elenchi degli interventi siano definiti per liste regionali dalle Amministrazioni competenti su proposta delle regioni e sulla base di specifiche conferenze di servizi cui partecipano anche i Commissari straordinari;
  • il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con nota prot. n. 7745 in data 18.04.2019, ha avviato le attività istruttorie chiedendo ai Commissari delegati per il dissesto idrogeologico di segnalare i fabbisogni e le proposte da inserire nel piano;
  • il Presidente della Regione del Veneto, quale Commissario delegato per il dissesto idrogeologico ha trasmesso, con nota n. 169980 in data 30 aprile 2019, la proposta di interventi da inserire nel Piano Nazionale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, il Ripristino e la Tutela della Risorsa Ambientale – Piano stralcio 2019;
  • Il giorno 21 maggio 2019 si è tenuta presso il Ministero dell’Ambiente la Conferenza di Servizi finalizzata all’approvazione del – Piano Nazionale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, il Ripristino e la Tutela della Risorsa Ambientale – Piano stralcio 2019;
  • il Ministero dell’Ambiente, con nota n. 15767 in data 02.07.2019, ha trasmesso al CIPE il Piano Nazionale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, il Ripristino e la Tutela della Risorsa Ambientale – Piano stralcio 2019;
  • il suddetto Piano è stato approvato in data 11.07.2019 dalla Cabina di Regia Strategia Italia prevista dal DPCM 20.02.2019;
  • la Delibera CIPE n. 35 del 24.07.2019, al fine di assicurare l'avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico e tempestivamente cantierabili, caratterizzati da un livello prioritario di rischio e ricadenti nell'ambito delle aree metropolitane e urbane, ha assegnato al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ulteriori 450 milioni di Euro a valere sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione afferenti alla programmazione 2014-2020;
  • che con la medesima deliberazione n. 35 del 24.07.2019 il CIPE ha approvato il Piano Nazionale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, il Ripristino e la Tutela della Risorsa Ambientale;
  • che con la medesima deliberazione n. 35 del 24.07.2019 si dà atto che il DPCM 20 febbraio 2019 Ambito di intervento 2, azione 5, punto 3,  stabilisce che le relative risorse vengano assegnate con successivo decreto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare senza la stipula di accordi di programma;

PRESO ATTO CHE:

  • con il Decreto del Direttore Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del MATTM n.  255 del 4 settembre 2019 sono state assegnate le risorse, pari a complessivi Euro 29.966.000,00, per l’attuazione del Piano Nazionale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, il Ripristino e la Tutela della Risorsa Ambientale stralcio 2019;
  • che il Decreto n. 255/2019 detta disposizioni per l’esecuzione degli interventi, affidandone la responsabilità al Presidente della Regione quale Commissario di Governo;
  • che sempre il Decreto n. 255/2019 dispone che le risorse economiche destinate alla realizzazione egli interventi previsti dal Piano Nazionale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, il Ripristino e la Tutela della Risorsa Ambientale stralcio 2019 siano versate sulla contabilità speciale n.  6009;

PRESO ATTO, ALTRESÌ, CHE:

  • nell'esercizio delle funzioni di cui all'art. 10, comma 1, del Decreto Legge 24 giugno 2014, n.91, convertito, con modificazioni, nella Legge n. 116/2014, il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario di Governo, è titolare dei procedimenti di approvazione e autorizzazione dei progetti e si avvale dei poteri di sostituzione e di deroga di cui all'art. 17 del Decreto Legge 30 dicembre 2009, n. 195, convertito, con modificazioni, nella Legge 26 febbraio 2010, n. 26;
  • il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario di Governo, emana gli atti e i provvedimenti e cura tutte le attività di competenza delle amministrazioni pubbliche, necessari alla realizzazione degli interventi, nel rispetto degli obblighi internazionali e di quelli derivanti dall'appartenenza all'Unione Europea;
  • le eventuali autorizzazioni sostituiscono tutti i visti, i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta e ogni altro provvedimento abilitativo necessario per l'esecuzione degli interventi, comportano dichiarazione di pubblica utilità e costituiscono, ove occorra, variante agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, fatti salvi i pareri e gli atti di assenso comunque denominati, di competenza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
  • ferma restando la competenza del Commissario straordinario delegato, l'art. 10, comma 2-ter, del Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91, prevede che lo stesso possa delegare apposito soggetto attuatore, il quale opera sulla base di specifiche indicazioni ricevute dal Presidente e senza alcun onere aggiuntivo per la finanza pubblica;

RITENUTO:

  • ai sensi dell'art. 10, comma 2-ter, del Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91, di procedere alla nomina del soggetto attuatore, incardinato nell'ambito dell'Amministrazione della Regione del Veneto, con funzioni apicali o comunque dirigenziali per l’attuazione della progettazione degli interventi di cui al Decreto del Direttore Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del MATTM n. 255 del 4 settembre 2019;
  • di assegnare al soggetto attuatore, di cui al precedente punto, i sotto elencati settori d'intervento: l'utilizzo delle risorse, di cui al Decreto del Direttore Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del MATTM n. 255 del 4 settembre 2019, accreditate sulla relativa contabilità speciale; l'espletamento delle procedure relative alla realizzazione alla progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico;
  • di attribuire al soggetto attuatore, ai fini dell'attuazione dei settori d'intervento sopra riportati, i seguenti compiti e funzioni:
    1. l'attribuzione dell'attuazione delle fasi di progettazione, direzione lavori, affidamento ed esecuzione dei lavori, collaudo e ogni altra attività necessaria per l’esecuzione dell’intervento;
    2. l'aggiornamento, con cadenza almeno semestrale, dei dati relativi allo stato di avanzamento della realizzazione dell’intervento secondo le modalità di inserimento in un sistema on-line specificate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
    3. l'attribuzione della gestione della spesa relativa all’attività in argomento, compresa l'approvazione della rendicontazione delle spese sostenute e la presa d'atto degli atti di contabilità finale;
    4. l'adozione delle proposte di liquidazione, la trasmissione al Commissario straordinario delegato della documentazione di rendicontazione ed il successivo pagamento al beneficiario finale;
  • che il soggetto attuatore, per le attività di realizzazione degli interventi, nonché per ogni altra attività di carattere tecnico-amministrativo connessa, ivi inclusi l’acquisizione di servizi e forniture, possa avvalersi, in accordo con il Commissario, oltre che delle competenti Strutture regionali, anche della collaborazione, previ specifici accordi, degli uffici tecnici e amministrativi dei Comuni interessati, delle Provincie e della Città Metropolitana, dei Provveditorati interregionali alle Opere Pubbliche, della società ANAS S.p.A., dei Consorzi di Bonifica e delle Autorità di Distretto, nonché delle Società a totale capitale pubblico o delle Società dalle stesse controllate;
  • che le spese per l'avvalimento di cui sopra sono ricomprese nell'ambito degli incentivi per la progettazione di cui all'articolo 92, comma 5, del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e dell'articolo 16 del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 per le parti ancora applicabili in base all'art. 216 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i.;

EVIDENZIATO CHE il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario di Governo, ex D.L. n. 91/2014, gestisce anche le risorse relative all’Accordo di Programma finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico con riferimento ai quali, con proprio decreto n. 32 del 9 agosto 2016, ha nominato soggetto attuatore il Responsabile della Struttura di Progetto "Gestione Post Emergenze connesse ad eventi calamitosi”, ora " Direzione Gestione Post Emergenze connesse ad eventi calamitosi e altre attività commissariali";

EVIDENZIATO ALTRESÌ CHE con decreto commissariale n. 1 del 2 gennaio 2018 e n. 21 del 28 maggio 2018  il Responsabile della Struttura di Progetto "Gestione Post Emergenze connesse ad eventi calamitosi e altre attività commissariali" ora " Direzione Gestione Post Emergenze connesse ad eventi calamitosi e altre attività commissariali" è stato nominato, ai sensi dell'art. 10, comma 2-ter, del Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91, soggetto attuatore rispettivamente per gli interventi individuati con il DPCM 15 settembre 2015 e dei progetti finanziati con il Fondo per la progettazione;

VISTI:

  • il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
  • il Decreto Legge 12 settembre 2013, n. 133 convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014 , n.164;
  • il Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116;
  • il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
  • la Delibera CIPE n. 35 del 24.07.2019
  • il decreto del Direttore Generale Salvaguardia del territorio e delle Acque del MATTM n. 255 del 4 settembre 2019;

DISPONE

ART. l
(VALORE DELLE PREMESSE)

Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

ART. 2
(NOMINA DEL SOGGETTO ATTUATORE)

È nominato soggetto attuatore, ai sensi dell'art. 10, comma 2-ter, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 per l'utilizzo delle risorse destinate al finanziamento degli interventi individuati con Decreto del Direttore Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del MATTM n. 255 del 4 settembre 2019, il Direttore della Direzione "Gestione Post Emergenze connesse ad eventi calamitosi e altre attività commissariali", già Struttura di Progetto  "Gestione Post Emergenze connesse ad eventi calamitosi';

L'incarico di cui al presente articolo è a titolo gratuito e non comporta alcun onere aggiuntivo per la finanza pubblica.

ART. 3
(ASSEGNAZIONE AL SOGGETTO ATTUATORE DEI SETTORI D'INTERVENTO)

Al soggetto attuatore di cui al precedente articolo 2 sono assegnati i settori d’intervento afferenti:

  1. l'utilizzo delle risorse, di cui al Decreto del Direttore Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del MATTM n. 255 del 4 settembre 2019, accreditate sulla relativa contabilità speciale;
  2. l'espletamento delle procedure relative alla realizzazione della progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico individuati con il Decreto direttoriale di cui sopra.

ART. 4
(ATTRIBUZIONE AL SOGGETTO ATTUATORE DEI COMPITI E DELLE FUNZIONI)

Al soggetto attuatore sono attribuiti i seguenti compiti e funzioni:

  1. l'attribuzione dell'attuazione delle fasi di progettazione, direzione lavori, affidamento e esecuzione dei lavori, collaudo e ogni altra attività necessaria per l’esecuzione dell’intervento;
  2. l'aggiornamento, con cadenza almeno semestrale, dei dati relativi allo stato di avanzamento della realizzazione dell’intervento secondo le modalità di inserimento in un sistema on-line specificate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
  3. l'attribuzione della gestione della spesa relativa all’attività in argomento, compresa l'approvazione della rendicontazione delle spese sostenute e la presa d'atto degli atti di contabilità finale;
  4. l'adozione delle proposte di liquidazione, la trasmissione al Commissario straordinario delegato della documentazione di rendicontazione ed il successivo pagamento al beneficiario finale.

ART. 5
(AVVALIMENTI)

Il soggetto attuatore, per le attività di cui all’art 4, nonché per ogni altra attività di carattere tecnico-amministrativo connessa alla progettazione, ivi inclusi l’acquisizione di servizi e forniture, può avvalersi, in accordo con il Commissario straordinario delegato, oltre che delle competenti Strutture regionali, anche della collaborazione, previ specifici accordi, degli uffici tecnici e amministrativi dei Comuni interessati, delle province e della Città Metropolitana, dei Provveditorati interregionali alle Opere Pubbliche, della società ANAS S.p.A., dei Consorzi di Bonifica e delle Autorità di Distretto, nonché delle Società a totale capitale pubblico o delle Società dalle stesse controllate.

ART. 6
(NORMA DI RINVIO)

È fatta salva la possibilità di modificare le assegnazioni e le attribuzioni di cui ai precedenti articoli 3 e 4, sulla base di specifiche esigenze che si riscontrassero nell'ambito dell'attuazione dell’attività di progettazione.

ART. 7
(
PUBBLICAZIONE)

Il presente decreto è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto e sulla pagina Web del Commissario straordinario delegato per il Rischio Idrogeologico nel Veneto, nell’area Difesa del Suolo del sito della Regione del Veneto.

Il Commissario delegato Dott. Luca Zaia

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